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sabato 27 giugno 2015

La bicicletta

La bicicletta è un mezzo che per molti rappresenta un hobby. Per altri invece le due ruote sono una vera e propria passione, non un semplice mezzo di trasporto ma una filosofia di vita.
Nel corso del tempo le biciclette hanno subito una grande evoluzione, dai primi progetti di Leonardo da Vinci ai buffi modelli dell’Ottocento. Seppur la prima corsa ciclistica ebbe luogo in Francia nel 1865, il nostro paese ha avuto un ruolo di primo piano nella storia della bicicletta e del ciclismo, con aziende importanti del calibro diLegnano, Olympia, Taurus, Colnago e Bianchi. 
Vi proponiamo un viaggio lungo la storia della bicicletta, attraverso 8 leggendari modelli che hanno segnato le rispettive epoche.

1)      La draisina
L’invenzione della bicicletta è generalmente attribuita al barone tedesco Karl von Drais, che nel 1817 mise a punto un curioso mezzo a due ruote chiamato draisina. Questo veicolo non aveva pedali né freni, ma necessitava della spinta dei piedi per muoversi: tuttavia grazie alla sua ruota anteriore sterzante è considerato il primo vero antenato delle moderne biciclette. Solo nel 1839 lo scozzese Kirkpatrick MacMillan ebbe l’idea di installare dei pedali su una draisina.


2)      Il biciclo
Intorno al 1860 a Parigi iniziarono a diffondersi una serie di veicoli detti velocipedi, con pedali in movimento rotatorio e la ruota di diverse dimensioni. Un modello di velocipede particolarmente fortunato fu il biciclo, inventato dall’inglese James Starley intorno al 1870. Il biciclo aveva un’enorme ruota anteriore e una piccola ruota posteriore, per aumentare l’ampiezza della pedalata: nonostante non fosse semplice da guidare, ebbe grande successo.


3)      La Rover Safety bicycle
Fu John Kemp Starley, nipote di James, a dare vita nel 1884 al primo modello di bicicletta paragonabile a quelle in uso oggi. La sua invenzione fu inizialmente detta safety bicycle, ovvero “bicicletta di sicurezza”, perché molto più sicura se paragonata al biciclo, e fu soprannominata Rover. Si trattava della primi bici dotata di trasmissione a catena, oltre ad avere le ruote di dimensioni uguali e un telaio simile a quelli delle biciclette moderne.


4)      La Legnano di Gino Bartali
Nel Novecento le bici si diffusero sempre di più tra la popolazione, e con esse anche la passione per il ciclismo, testimoniata dalla popolarità di gare come Tour de France e Giro d’Italia, fondate rispettivamente nel 1903 e nel 1909. Le bici da corsa fino agli anni 60 erano i modelli più ambiti, contrapposte alle bici “povere” della gente comune. Aziende italiane come Legnano contribuirono al successo delle bici da corsa italiane all’estero, grazie anche all’impulso di una leggenda come Gino Bartali che su Legnano si aggiudicò i Tour de France del 1938 e 1948.

5)      La Graziella
Negli anni 60 si fece largo una nuova ondata di biciclette, viste come accessorio alla moda e status symbol per una certa fetta di popolazione. Un modello iconico del periodo era la Graziella, prodotta dal 1964 dalla Carnielli di Vittorio Veneto. Di piccole dimensioni efacilmente smontabile per essere portata comodamente in giro, la Graziella fu pubblicizzata all’epoca come “la Rolls Royce di Brigitte Bardot”, ed oggi è un oggetto di culto.


6)      Olandesina e Bici da Fornaio
Evoluzione delle bici “povere” usate dal popolo nel dopoguerra sono oggi le city bike, dette anche “bici da città” o “bici da passeggio”. Come il nome fa intuire, si tratta di biciclette pensate per un uso urbano, che privilegiano la comodità, spesso sprovviste di cambio e dotate di tanti accessori come cestino o portapacchi. Tra i modelli più classici, sono rimasti celebri bici da donna come l’olandesina, e da uomo come la fornarina. 


7)      Le mountain bikeL’ultima grande innovazione nel campo delle due ruote è stata l’invenzione della mountain bike, che a partire dagli anni 80 ha rivoluzionato il mondo delle biciclette. La mountain bike ha visto la luce alla fine degli anni 70 in California, e da allora si è imposta come il modello di bicicletta di gran lunga più popolare a tutt’oggi. Pensata in particolare per il ciclismo su salite, discese, e strade sterrate, è caratterizzata da una particolare robustezza, sospensioni complesse, ed un cambio ad ampia escursione.

8)      Le bici a scatto fisso
Un caso particolare nel mondo delle due ruote è rappresentato dalle biciclette a scatto fisso, di cui abbiamo parlato anche in passato. Le cosiddette “fixies” sono bici con un solo rapporto e la trasmissione collegata direttamente alla ruota.  Se negli ultimi anni sono diventate un oggetto culto per hipster e fanatici di design, le bici a scatto fisso sono usate da tempo per le gare su pista.


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