Alcuni dei dispositivi che vedremo sono da applicare o montare sulla bici, altri da indossare. Nessuno di loro stravolgerà il veicolo. È doveroso però ricordare i dispositivi di protezione obbligatori e previsti dal Codice della Strada per la circolazione in ambiente urbano, quali gilet catarifrangente e luci di posizione.
Caschi con sistema MIPS
Il casco è un dispositivo di protezione che andrebbe sempre indossato quando siamo in bici. I dati continuano a confermare la sua utilità in termini di protezione e, nonostante il dibattito sulle conseguenze di un suo eventuale obbligo normativo, indossarlo dovrebbe essere un’imposizione personale. Forse poi non tutti sanno che il settore ha avuto un’evoluzione importante nell’ultimo periodo e tra i modelli oggi disponibili possiamo scegliere quelli dotati del sistema MIPS.
Il MIPS, acronimo di Multi-Directional Impact Protection, è una sotto-struttura interna al casco capace di proteggere il cranio dagli urti rotazionali, quelli più pericolosi per il cervello. È in pratica un involucro in grado di ruotare in maniera indipendente rispetto alla calotta esterna, assorbendo così l’impatto rotazionale che può generarsi durante una caduta in velocità. Pur non essendo uno standard obbligatorio, consigliamo vivamente l’utilizzo di caschi dotati di sistema MIPS perché possono fare la differenza in alcuni casi. A completamento del casco sarebbe utile aggiungere una visiera o utilizzare degli occhiali trasparenti per proteggere gli occhi: a volte basta incrociare un insetto nel momento sbagliato per restare accecati e perdere il controllo del mezzo.
Dispositivi anticaduta
Ancora meno persone sanno dell’esistenza dei sistemi anticaduta, anzi, del sistema. Già, perché attualmente ne è disponibile soltanto uno, salvo particolari bici che già possiedono qualcosa di simile al loro interno. Il prodotto in questione si chiama Bypoint ed è un piccolo dispositivo che può essere montato su qualsiasi bicicletta. Il suo funzionamento è tanto semplice quanto utile. Se un ciclista cade dal veicolo durante un giro in bici il sistema se ne accorge immediatamente: per prima cosa chiede al malcapitato, tramite un altoparlante, se è tutto ok; se la persona non risponde, il dispositivo avvisa automaticamente tre contatti pre-programmati tramite un messaggio SMS.
Inoltre, condivide le coordinate GPS con l’assistenza Bypoint affinché sia il personale interno che i servizi di emergenza possano arrivare spediti sul luogo dell’incidente. Dagli studi emerge che un’assistenza rapida è fondamentale per limitare le conseguenze: i chirurghi traumatologici parlano spesso di “ora d’oro”, ma purtroppo, dopo una caduta, non sempre le persone sono in grado di cercare aiuto o di chiamare il 112 in modo autonomo. Se girano da sole a volte rimangono bloccate in mezzo al nulla e non hanno idea di dove si trovino: a loro è particolarmente indicato un dispositivo come Bypoint.
Telecamere retrovisori
Se non siamo amanti degli specchietti ma ci teniamo comunque alla sicurezza, Cycliq Fly 6 è un dispositivo che può fare al caso nostro. Sapere cosa sta succedendo dietro è importante quasi quanto vedere quello che c’è davanti: auto e moto tendono spesso a superare le bici standogli molto attaccate e basta una piccola manovra per finire nella loro traiettoria. Il ciclista deve stare dieci volte più attento rispetto agli altri e avere una visione il più possibile completa di quello accade intorno a lui.
Cycliq Fly 6 viene incontro a questa esigenza: si tratta di una piccola telecamera collegata tramite bluetooth al nostro smartphone, sul cui schermo possiamo vedere le sue riprese in tempo reale. Si monta nella parte posteriore e copre un angolo visivo di 130°, aumentando notevolmente la nostra sicurezza in corsa. Inoltre, nel malaugurato caso in cui dovessimo finire coinvolti in un incidente, Fly 6 registra tutto l’accaduto precedente, salvandolo sulla SD Card in modo che nulla possa essere sovrascritto, e congiuntamente invia un segnale di aiuto nel caso fossimo in contesti isolati.
Airbag
Parlando ancora di cadute, sappiate che esistono anche gli airbag per ciclisti. Per fortuna non si tratta di accessori prettamente tecnici, bensì di indumenti che mimetizzano le loro funzioni attraverso un design gradevole. È il caso di Urban Circus che, in collaborazione con il marchio Helite, ha prodotto una giacca esteticamente bella con al suo interno un sistema airbag. Unisex, impermeabile, dotata di cappuccio e di ampie superfici riflettenti par garantire la massima visibilità, questa giacca 2.0 offre una protezione davvero a tutto tondo.
Ricordiamoci che a volte anche banali cadute possono trasformarsi in veri e propri incubi, provocando dolori persistenti capaci di influire negativamente sulla nostra vita. La giacca airbag di Helite si gonfia in soli 80 millisecondi non appena rileva una collisione o una caduta imminente. Come? Beh, il sistema è in effetti tanto ingegnoso quanto efficace. Praticamente si basa sull’installazione di due sensori, uno sotto la sella della bici, l’altro nel giubbotto. I due comunicano costantemente e se rilevano un’espulsione (salto dalla posizione di guida) o un qualche tipo di impatto, mandano indicazione di gonfiare immediatamente la giacca.
Una volta utilizzato il meccanismo bisogna ricaricarlo con un’altra cartuccia di gas e l’unico limite di questa giacca potrebbe essere quello di utilizzarlo con il caldo.
Some of the devices we will see are to be applied or mounted on the bike, others to be worn. None of them will upset the vehicle. However, it is necessary to remember the mandatory protective devices required by the Highway Code for circulation in urban environments, such as reflective vests and position lights.
Helmets with MIPS system
The helmet is a protective device that should always be worn when we are cycling. The data continues to confirm its usefulness in terms of protection and, despite the debate on the consequences of its possible regulatory obligation, wearing it should be a personal imposition. Perhaps not everyone knows that the sector has had an important evolution in the last period and among the models available today we can choose those equipped with the MIPS system.
MIPS, acronym for Multi-Directional Impact Protection, is a sub-structure inside the helmet capable of protecting the skull from rotational impacts, the most dangerous ones for the brain. It is basically a casing capable of rotating independently with respect to the outer shell, thus absorbing the rotational impact that can be generated during a fall at speed. Although it is not a mandatory standard, we strongly recommend the use of helmets equipped with the MIPS system because it can make a difference in some cases. To complete the helmet, it would be useful to add a visor or use transparent glasses to protect the eyes: sometimes just crossing an insect at the wrong time is enough to be blinded and lose control of the vehicle.
Fall arrest devices
Even fewer people know about the existence of fall arrest systems, or rather, about the system. Yes, because currently only one is available, except for particular bikes that already have something similar inside them. The product in question is called Bypoint and is a small device that can be mounted on any bicycle. Its operation is as simple as it is useful. If a cyclist falls from the vehicle during a bike ride, the system notices it immediately: first it asks the victim, via a loudspeaker, if everything is ok; if the person does not respond, the device automatically notifies three pre-programmed contacts via an SMS message.
Furthermore, it shares GPS coordinates with Bypoint assistance so that both internal staff and emergency services can arrive quickly at the accident site. Studies show that rapid assistance is essential to limit the consequences: trauma surgeons often talk about the "golden hour", but unfortunately, after a fall, people are not always able to seek help or call 112. autonomously. If they travel alone, sometimes they get stuck in the middle of nowhere and have no idea where they are: a device like Bypoint is particularly suitable for them.
Rearview cameras
If we are not lovers of mirrors but still care about safety, Cycliq Fly 6 is a device that can be right for us. Knowing what's happening behind is almost as important as seeing what's in front: cars and motorbikes often tend to overtake bikes by being very close to them and a small maneuver is enough to end up in their path. The cyclist must be ten times more attentive than others and have as complete a vision as possible of what is happening around him.
Cycliq Fly 6 meets this need: it is a small camera connected via Bluetooth to our smartphone, on whose screen we can see its footage in real time. It is mounted on the rear and covers a visual angle of 130°, significantly increasing our safety when running. Furthermore, in the unfortunate event that we end up involved in an accident, Fly 6 records everything that previously happened, saving it on the SD Card so that nothing can be overwritten, and at the same time sends a help signal in case we are in isolated contexts.
Airbags
Still speaking of falls, know that airbags for cyclists also exist. Fortunately, these are not purely technical accessories, but rather garments that camouflage their functions through a pleasant design. This is the case of Urban Circus which, in collaboration with the Helite brand, has produced an aesthetically beautiful jacket with an airbag system inside. Unisex, waterproof, equipped with a hood and large reflective surfaces to ensure maximum visibility, this 2.0 jacket offers truly all-round protection.
Let's remember that sometimes even trivial falls can turn into real nightmares, causing persistent pain capable of negatively influencing our lives. Helite's airbag jacket inflates in just 80 milliseconds as soon as it detects an imminent collision or fall. As? Well, the system is actually as ingenious as it is effective. It is practically based on the installation of two sensors, one under the bike saddle, the other in the jacket. The two communicate constantly and if they detect an ejection (jump from the driving position) or some type of impact, they send instructions to immediately inflate the jacket.
Once the mechanism has been used, it must be recharged with another gas cartridge and the only limitation of this jacket could be that of using it in the heat.
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