Cycling & Blogging: welcome on board, sei entrato nel Blog ufficiale dell'Alexander Bike Hotel di Gabicce Mare!

mercoledì 31 ottobre 2018

Giro d'Italia 2019 - 8° e 9° tappa




La città di Pesaro ospiterà l’arrivo di una tappa del Giro d’Italia 2019. 

Esattamente, l’ottava frazione della Corsa Rosa, in programma per il 18 maggio prossimo, con partenza da Tortoreto Lido, in Abruzzo.

 La frazione (che con i suoi 240 chilometri sarà una delle più lunghe dell’intero Giro), dopo il tragitto in terra abruzzese approderà nelle Marche a San Benedetto del Tronto e salirà verso nord lungo l’Adriatica.

L’ingresso nella nostra provincia avverrà a Marotta, dopodiché la carovana si dirigerà verso Mondolfo, San Costanzo, Piagge di Terre Roveresche, Montemaggiore e Calcinelli di Colli al Metauro, Mombaroccio, Santa Maria dell’Arzilla, Candelara, Santa Veneranda, Pozzo di Tavullia e Gabicce.  



Abbiamo pensato a 2 fantastiche offerte per gli appassionati come te!!!
UNA SETTIMANA – Dal 17 al 24 maggio 2019 
• 7 notti (8 giorni) in Super Mezza Pensione: ricca colazione, pranzo a buffet fino alle ore 16.00 e cena alla carta
• Camera doppia dotata di tutti i comfort e balcone vista mare
• Vino locale e acqua minerale durante i pasti
• Servizi bike SUPERIOR inclusi
• N° 5 tour in bicicletta con le nostre guide esperte sulle orme del Giro
• il 18 maggio tutti in Panoramica per l'8° tappa del Giro che arriva a Pesaro
• Il 19 maggio vivremo in prima fila lo spettacolo della tappa a cronometro: sosta a S. Marino e pranzo tipico

€ 680,00 a persona
Supplemento singola € 105,00
Accompagnatore non ciclista: sconto -10% + servizio spiaggia (ombrellone + lettino)

LONG WEEK END – Dal 17 al 20 maggio 2019 
• 3 notti (4 giorni) in Super Mezza Pensione: colazione, pranzo a buffet fino alle ore 16:00, cena alla carta
• Camera doppia dotata di tutti i comfort e balcone vista mare
• Vino locale e acqua minerale ai pasti
• Servizi bike SUPERIOR inclusi
• N° 3 tour in bicicletta con le nostre guide esperte sulle orme del Giro
• Il 18 maggio 8° tappa del Giro a Pesaro
• Il 19 maggio vivremo in prima fila lo spettacolo della tappa a cronometro: sosta a S. Marino e pranzo tipico

€ 315,00 a persona
Supplemento singola € 45,00
Accompagnatore non ciclista sconto -10% + servizio spiaggia (ombrellone + lettino)

– 15% se prenoti la tua vacanza entro il 31. 12. 2018!


Vivi con noi la magia dei grandi campioni!





The city of Pesaro will host the arrival of a stage of the Giro d'Italia 2019.


Exactly, the eighth fraction of the Corsa Rosa, scheduled for May 18 next, departing from Tortoreto Lido, in Abruzzo.

The fraction (which with its 240 kilometers will be one of the longest of the entire Giro), after the journey in Abruzzo land will land in the Marche in San Benedetto del Tronto and will go up north along the Adriatic.

The entry into our province will take place in Marotta, after which the caravan will head towards Mondolfo, San Costanzo, Piagge di Terre Roveresche, Montemaggiore and Calcinelli di Colli al Metauro, Mombaroccio, Santa Maria dell'Arzilla, Candelara, Santa Veneranda, Pozzo di Tavullia and Gabicce.

The ninth stage, Wine Stage 2019, will be an individual time trial of 34.7 km divided into two parts: the first part is undulating until the entry into San Marino, wih second part all uphill to the finish.

La nona tappa, Wine Stage 2019, sarà una cronometro individuale di 34,7 km suddivisa in due parti: la prima ondulata fino all’ingresso nel territorio della Repubblica di San Marino e la seconda in salita fino all’arrivo.


We have 2 fantastic offers for lovers like you !!!

ONE WEEK – From 17 to 24 May 2019 

• 7 nights (8 days) in Super Half Board: rich breakfast, lunch buffet until 4.00 pm and dinner à la carte
• Double room equipped with all comforts and balcony with sea view
• Local wine and mineral water during meals
• N ° 5 bike tours with our expert guides on the tracks of the Giro
• On May 18 we will ride to Panoramica for the arrival of the 8° stage in Pesaro
• On May 19 we will ride to San Marino for a great vantage point and stunning views to watch the iconic stage. Then lunch in a typical local restaurant.

€ 680.00 per person
Single room supplement € 105.00

Accompanying guest (non cyclist)– 10% discount + beach service (parasol + sund bed)

LONG WEEK END – From 17 to 20 May 2019 

• 3 nights (4 days) in Super Half Board: breakfast, lunch buffet until 16:00 and dinner à la carte
• Double room equipped with all comforts and balcony with sea view
• Local wine and mineral water with meals
• N ° 3 bike tours with our expert guides on the tracks of the Giro
• On May 18 we will ride to Panoramica for the arrival of the 8° stage in Pesaro
• On May 19 we will ride to San Marino for a great vantage point and stunning views to watch the iconic stage. Then lunch in a typical local restaurant.

€ 315.00 per person
Single room supplement € 45.00

Accompanying guest (non cyclist) – 10% discount + beach service (parasol + sun bed)


– 15% if you book your Holiday within 31. 12. 2018 


Live with us the magic of these iconic champions!


martedì 30 ottobre 2018

WingLights360

Una freccia per la sicurezza su due ruote. Questo il compito che assolvono le WingLights360, luci per biciclette utili ai ciclisti non solo per segnalare la propria presenza sulla strada, ma anche per indicare agli autisti le dimensioni della bici, in modo da agevolare il sorpasso dei primi sulle seconde. Per questo il dispositivo piccolo e leggero si monta in pochissimi secondi all’estremità del manubrio.

Si attaccano alle manopole e offrono due modalità per illuminare il percorso: tenendo premuto il pulsante si attivano la luce permanente con led che si illuminano di bianco sull’anteriore e rosso sul posteriore, mentre per segnalare spostamenti, sorpassi e cambi di direzione c’è la luce arancione lampeggiante.
Hanno un’autonomia di tre ore (di luce permanente) e si ricaricano via usb in trenta minuti.


Semplici da montare, quando vengono rimossi gli indicatori di direzione si bloccano magneticamente per formare un portachiavi dotato di moschettone.





There are still many accidents involving bicycles on the roads every year, with 75% of them occurring at junctions and major turns.
It is important to improve cyclists’ visibility so that to reduce this kind of event.

When using WingLights as a supporting visual aid, you increase the likelihood of being seen by drivers and other cyclists. This ultimately lowers the chances of potential collisions and also helps to increase your confidence when riding.

Made of robust and shockproof aluminium, WingLights360 are perfect for journeys where your bike may experience a bit of wear and tear. The 100% waterproof LED lights magnetically attach to the end of your bike’s handlebars to ensure painless portability. Once detached, the WingLights magnetically attach themselves to each other to form a compact keyring on a carabiner clip that can be comfortably carried on your belt, keys or bag.

 Easy to install and use, the indicators flash bright amber and can be seen from all angles and at any time of the day. 
WingLights360 are compatible with all handlebars with an inner diameter from 14.7mm to 23mm and they come with 2x CR2032 batteries per unit included.

lunedì 29 ottobre 2018

Yoga per ciclisti

Lo yoga sta rapidamente diventando uno strumento fondamentale per migliorare le prestazioni di ciclisti su strada che desiderano aumentare la flessibilità, la potenza del baricentro, l’efficienza respiratoria e la concentrazione mentale.

Yoga per ciclisti è il primo manuale che prende in esame tutti questi elementi adattando tecniche di yoga ai ciclisti di tutti i livelli. 
La posizione china e la natura ripetitiva del ciclismo su strada possono accorciare e irrigidire gli ischiocrurali, rendere i flessori dell’anca e i quadricipiti soggetti a lesioni e provocare problemi a catena alla regione lombare o alle ginocchia.

Attraverso tecniche adeguate basate sullo yoga, il ciclista potrà:
  • avere una schiena, anche e muscoli ischiocrurali flessibili e meno soggetti agli infortuni da sovraccarico tipici dei ciclisti
  • rafforzare il baricentro per ottenere maggiore stabilità e potenza
  • adottare con più facilità una posizione aerodinamica e pedalare più a lungo con migliore comfort
  • imparare a respirare in modo più efficiente ed economico
  • raggiungere una disposizione mentale più concentrata e forte, che non lasci spazio a dubbi e distrazioni.


Yoga per ciclisti è una risorsa pratica e funzionale, pensata come un manuale di allenamento. Tutti gli esercizi di allungamento, le posizioni di potenziamento e le tecniche di respirazione o recupero fanno diretto riferimento all’impatto sulla performance atletica.

Yoga is fast becoming a fundamental tool for improving the performance of road cyclists who wish to increase flexibility, the power of the center of gravity, respiratory efficiency and mental concentration.
Yoga for cyclists is the first manual that examines all these elements by adapting yoga techniques to cyclists of all levels.
The bent position and repetitive nature of road cycling can shorten and stiffen the ischiocrural, make the hip flexors and quadriceps prone to injury and cause chain problems in the lumbar region or knees.
Through appropriate techniques based on yoga, the cyclist can:
  • have a back, even and flexible ischiocrural muscles and less prone to overload injuries typical of cyclists
  • strengthen the center of gravity to achieve greater stability and power
  • adopt an aerodynamic position more easily and ride longer with better comfort
  • learn to breathe more efficiently and economically
  • to reach a more concentrated and strong mental disposition that leaves no room for doubts and distractions.
Yoga for cyclists is a practical and functional resource, designed as a training manual. All stretching exercises, strengthening positions and breathing or recovery techniques refer directly to the impact on athletic performance.

sabato 27 ottobre 2018

Decalogo semiserio di un ciclista anomalo


  • Saluta e pedalerai meglio
  • Non sorpassare invano
  • Sali e poi scendi
  • Non tradire la tua bici
  • Meno accessori hai e meglio stai
  • Se pedali in gruppo scegli i compagni giusti
  • Abbi pietà di loro perché anche tu sei stato e sarai un automobilista. 






Sono alcune regole contenute nel "Decalogo semiserio di un ciclista anomalo" di Paolo Patui, insegnante, scrittore e regista teatrale che ci racconta la sua passione per le due ruote. 
Decalogo semiserio di un ciclista anomalo, 22 novembre 2018 Eventi a Udine
Stravaganti regole per usare la bicicletta come piccola terapia per il fisico e per la mente. Con un avvertimento: se pedali per verificare se la media di oggi sia migliore di ieri, lascia perdere. 
Questo libro non fa per te!!!

Qui si disserta delle acrobazie che un ciclista fa per evitare buche e automobili, dei tortuosi percorsi interiori con cui dribblare la fatica, soppesare le angosce, volare su cime che da terra non si oserebbe nemmeno immaginare. 

Perché solo in sella e senza record da battere, si attraversa il mondo con leggerezza e libertà.

venerdì 26 ottobre 2018

Bike to shop

Si chiama “Bike to Shop” ed è pensata per tutti coloro che utilizzano la bicicletta nei loro spostamenti. L’iniziativa promossa da Fiab di Parma e realizzata in collaborazione con Ascom Parma, Confesercenti Parma e con il patrocinio del Comune di Parma ha l’obiettivo di incentivare in particolare l’uso delle due ruote per fare shopping, coinvolgendo i negozi tradizionali e di vicinato della nostra città.
Dal 13 ottobre, e per un mese, coloro che si recheranno a fare acquisti in bici potranno infatti usufruire di uno sconto, indicativo del 10%, nel circuito di negozi aderenti, riconoscibili dalla vetrofania posta sulla vetrina nonché consultabili al sito www.biketoshop.it e sui canali di comunicazione di Associazioni e partner del progetto, tra cui i rispettivi siti internet e pagine Facebook. 
A conferma, i clienti potranno esibire la tessera Fiab, la tessera Mi Muovo del Comune di Parma o dimostrare di aver parcheggiato la propria bicicletta di fianco al negozio.
Ad oggi i negozi aderenti, raccolti in pochissimi giorni, sono circa un centinaio e coloro che vorranno aggiungersi anche a promozione già iniziata, potranno farlo contattando le rispettive Associazioni di categoria.


It is called "Bike to Shop" and is designed for all those who use the bicycle on their travels. The initiative promoted by Fiab of Parma and carried out in collaboration with Ascom Parma, Confesercenti Parma and with the patronage of the Municipality of Parma, has the aim of encouraging in particular the use of two wheels for shopping, involving traditional shops and neighborhood of our city.
From October 13, and for a month, those who go to make purchases by bike can in fact take advantage of a discount, indicative of 10%, in the circuit of participating stores, recognizable by the window sticker placed on the window and available at www.biketoshop.it and on the communication channels of Associations and project partners, including their websites and Facebook pages.
To confirm, customers will be able to show the Fiab card, the Mi Muovo card of the Municipality of Parma or demonstrate that they have parked their bicycle next to the store.
To date, participating stores, collected in a few days, are about a hundred and those who want to add to the promotion already started, can do so by contacting the respective trade associations.

giovedì 25 ottobre 2018

News da FIAB: Rete Ciclistica delle Marche

Riportiamo l'articolo di Raffaele Di Marcello

Uno sviluppo “a pettine” che collega le aree interne con la fascia costiera. È lo schema della Rete ciclabile regionale per lo sviluppo della mobilità ciclistica marchigiana, analogo a quello abruzzese (per il quale, però, i finanziamenti previsti con il Masterplan Abruzzo, sono stati dirottati verso altere opere). È stato illustrato, venerdi 21 settembre, in conferenza stampa, dal presidente Luca Ceriscioli e dalla vicepresidente Anna Casini, in occasione della Settimana europea della mobilità sostenibile. Prevede un investimento di 46,3 milioni di euro che consentirà la realizzazione di ulteriori 247 km di ciclabile, per un totale di 432 km di percorsi disponibili: più del doppio di quelli già esistenti (162 km).

Si tratta di un bel salto di qualità. Fa delle Marche una regione importante che sa coniugare un paesaggio straordinario a una mobilità dolce che si lega perfettamente alla bellezza del territorio”, ha commentato il presidente Luca Ceriscioli. “Nelle Marche si parte con un piano veramente ambizioso e, inoltre, siamo capofila nella realizzazione della Ciclovia adriatica: nella pianificazione nazionale, rappresenta una infrastruttura con pari dignità rispetto a quelle viarie tradizionali. Unisce Trieste a Santa Maria di Leuca, in Puglia, con uno sviluppo di 1.300 Km e il coinvolgimento di sette regioni adriatiche. Per i collegamenti a pettine verso l’interno, la Regione sarà a fianco dei Comuni sia nella progettazione che nella realizzazione. Inoltre i Rup (Responsabili unici del procedimento) saranno dipendenti regionali”, ha ribadito la vicepresidente Anna Casini.


Quello avviato dalle Marche, ha proseguito Ceriscioli, “è un progetto complessivo, di rete, molto ampio, che segna un cambiamento profondo di strategia e di sviluppo: non si tratta più di realizzare un tratto che collega due punti mappali, ma una vera e propria rete che va a unire gran parte del territorio. Raddoppiamo i tracciati esistenti con un progetto ulteriormente implementabile fino alla completa realizzazione dei percorsi. Costruiamo un’opportunità importante per il turismo, collegando le bellezze delle aree interne all’attrattività della costa. Sono piste che ci parlano d’ambiente, senza impattare sulla sostenibilità”. È anche un “modo democratico - ha concluso il presidente - di convivere con la bicicletta, perché permette alle persone di tutte l’età di utilizzarla. I 432 km di percorsi presto disponibili coprono la stessa distanza che c’è tra Ancona e Milano o con Bari o Napoli. Distanze, all’interno delle Marche, da percorrere con la velocità della bici, ideale per gustare le bellezze del territorio”.

Il progetto di ciclovia delle Marche, ha evidenziato Anna Casini, “si sposa bene con l’obiettivo regionale di puntare sulla qualità, sia se si parla di agricoltura o paesaggio, che dei centri storici e di mobilità. Il sistema Marche si sta delineando secondo le direttrici che l’amministrazione regionale ha progettato nel suo programma di governo”.


Il sistema delle ciclovie marchigiane prevede la realizzazione di una rete di infrastrutture ciclabili, interconnesse tra loro e con il sistema di trasporto pubblico locale, ferroviario e automobilistico. Una rete integrata con parcheggi dedicati, nodi di scambio intermodali, velostazioni, bike officine, punti di informazione cicloturistica e ristoro. L’obiettivo è contribuire a ridurre l’inquinamento, a rilanciare le città, a promuovere una migliore fruizione del territorio dal punto di vista ambientale, paesaggistico e culturale.
Le principali direttrici di sviluppo coinvolgono la litoranea (individuata come Ciclovia adriatica, nell’ambito del progetto nazionale delle ciclovie turistiche) e le dodici vallate regionali attraversate dai fiumi: Foglia, Matauro, Cesano, Misa, Esino, Musone, Potenza, Chienti, Tenna, Ete Vivo, Aso, Tronto. La Regione dispone già di 46,3 milioni (oltre 17 milioni europei del Por Fesr e più di 29 nazionali del Fondo di sviluppo e coesione) che assicureranno la realizzazione di 247 km di ciclabili. Al tratto marchigiano della “Adriatica” sono destinati altri 4,4 milioni di fondi ministeriali. Si sommano ai 6 milioni Por Fesr stanziati dalla Regione con un recente bando che consente di realizzare 58 km di tracciato, coinvolgendo 21 comuni raggruppati in sei progetti.


Nel maggio 2017 la Regione Marche ha aderito al protocollo di intesa con FIAB (esteso alle sette Regioni interessate) per la realizzazione della Ciclovia Adriatica. Con questo progetto la Regione amplia la rete di ciclovie interessando tutto il territorio regionale.


Courtesy of Fiab-onlus


mercoledì 24 ottobre 2018

Dolcevita Tour 2019!!!


Aprile/maggio/ giugno 2019
30-50 Km – velocità media 12-18 km/h, percorsi facili, pedalando in tranquillità , a spasso tra borghi e castelli , con soste per degustazione di prodotti tipici .
La nostra guida esperta vi accompagnerà e vi farà scoprire le località più belle tra Marche e Romagna!!!

Offerta (minimo 6 persone)
  • 7 notti (8 giorni) in Mezza pensione: ricca colazione a buffet e cena à la carte
  • Camera doppia dotata di tutti i comfort e balcone vista mare
  • Cocktail di benvenuto e presentazione dei tour
  • Consegna della Bike T-shirt
  • 5 tour in bicicletta con la nostra guida:
    - Borghi & Castelli
    - Bike & Boat (new!)
    - Oasi del Conca
    - San Bartolo

    -
    Terre del Duca
  • 5 pranzi in osterie tipiche
  • Beach Party (pranzo)
  • Vino locale e acqua minerale a cena
  • 1 massaggio rilassante da 30 minuti
  • Piscina, ampio idromassaggio riscaldato e sauna a disposizione
Prezzo all inclusive: € 715,00 a persona
Supplemento singola € 105,00

Sconto 15% per prenotazioni entro il 31. 12. 2018






April/May/ June 2019

30-50 Km - average speed 12-18 km / h, easy tours, pedaling in all relaxation, among picturesque villages and old castles, with stops for tasting typical products of our tradition.
Our experienced guide will accompany you at the discovery the most beautiful locations between Marche and Romagna.
Offer
  • 7 nights (8 days) in half board: hearty buffet breakfast and dinner à la carte
  • Double room with all comfort and sea view balcony
  • Welcome drink and presentation of the bike tours
  • Delivery of the Bike T-shirt
  • 5 bike tours with our expert guide:
    - Borghi & castelli
    - Bike & Boat (New!)
    - Oasi del Conca
    - San Bartolo (Panoramica)
    - Terre del Duca
  • 5 lunches in typical restaurants
  • Beach Party (lunch)
  • Local wine and mineral water at dinner
  • 1 relax massage  - 30 minutes
  • Swimmingpool, wide heated jacuzzi and sauna
  • All “bike superior” services
All inclusive price : € 715,00 per person
Single room supplement: € 105,00
15% discount for reservation within 31. 12. 2018




martedì 23 ottobre 2018

Polbike

A Terni inizia oggi il servizio di Polbike: poliziotti della questura pattuglieranno le strade della città in sella a delle biciclette.

Riusciranno a coprire aree più ampie in meno tempo, aumentando così la loro operatività e diminuendo l'impatto sull'ambiente.

Da questa mattina, gli agenti, in pieno spirito di “Polizia di Prossimità” vigileranno sulla sicurezza dei cittadini frequentatori di quei luoghi, potendosi muover rapidamente da un sito all’altro e garantendo in sicurezza qualsiasi tipo di intervento in maniera veloce ed incisiva.

Courtesy of Terni Today



Begins today in Terni the Polbike service: a team of the police station will patrol the streets of the city on their bikes.


They will be able to cover larger areas in less time, increasing their operations and reducing the impact on the environment.



From this morning, the agents, in full spirit of "Police of Proximity" will watch over the safety of the citizens who frequented those places, being able to move quickly from one site to another and safely guaranteeing any kind of intervention in a fast and incisive manner.

lunedì 22 ottobre 2018

ABS

Fabio Todeschini, fondatore di Blubrake, la start-up nata all'interno di quel contenitore milanese di nuove imprese che è E-Novia, ha sviluppato il primo sistema di controllo elettronico che aumenta sicurezza dei ciclisti durante la frenata. 

Un piccolo box integrato nel telaio, algoritmi predittivi, fili, sensori, un comando al manubrio e grazie all'intelligenza artificiale il sistema antibloccaggio per bici elettriche permette di fermarsi anche a 40 all'ora senza troppi patemi d'animo. 

Un'idea brillante, ma soprattuto molto utile.
Si, perché in sella alle bici a pedalata assistita sale anche chi non c'è mai andato e perché grazie all'«aiutino» elettrico bastano tre o quattro pedalate per andare davvero veloce.

L'invenzione ha conquistato la vittoria di un premio speciale nella trasmissione «B Heroes» che per Blu-Brake è il primo passo verso un finanziamento di oltre 2.3 milioni di euro dal programma europeo Horizon 2020; e poi la vittoria della finale italiana di Otec «Overseas Talent Entrepreneur Competition», la principale competizione cinese che connette startup e l'innovazione italiana con i mercati d'Oriente. 



Fabio Todeschini, founder of Blubrake, the start-up born within that Milanese company of new companies that is E-Novia, has developed the first electronic control system that increases the safety of cyclists during braking.

A small box integrated into the frame, predictive algorithms, wires, sensors, a handlebar control and thanks to artificial intelligence the anti-lock system for electric bikes allows you to stop even at 40 an hour without too many worries of mind.

A brilliant idea, but above all very useful.

Yes, because on the pedal assisted bikes there are also those who have never gone and because thanks to the electric "help" you need three or four rides to go really fast.


The invention has won the victory of a special prize in the transmission "B Heroes" which for Blu-Brake is the first step towards a funding of over 2.3 million euros from the European Horizon 2020 program; and then the victory of the Italian final of Otec «Overseas Talent Entrepreneur Competition», the main Chinese competition that connects startups and Italian innovation with the markets of the East.

sabato 20 ottobre 2018

Lo sapevi che ...

Si stima che al mondo esistano circa un miliardo di biciclette, contro invece circa 1miliardo e 200 milioni di automobili. 

Solo in Cina, ci sono 450 milioni di biciclette che costituiscono il principale mezzo di trasporto: per ogni automobile ci sono infatti 250 biciclette!

Dovremmo prendere esempio da loro!!!


Più bici  - auto!!!!





It is estimated that around one billion bicycles exist in the world, compared with around 1 billion and 200 million cars.


In China  there are 450 million bicycles which are the main means of transport.
For every car there are 250 bicycles!




We should take an example from them !!!






More bikes - cars !!!!

venerdì 19 ottobre 2018

Wonder Woman




Il 16 settembre la statunitense Denise Mueller-Korenek ha raggiunto una velocità di 296 chilometri all’ora (183,932 miglia orarie) pedalando in bicicletta.

Nessun essere umano era mai andato così veloce su una bicicletta o su un altro mezzo a propulsione umana.

Mueller-Korenek è andata a quella velocità, di poco superiore a quella raggiunta da un Boeing 747 prima del decollo, pedalando nel Bonneville Salt Flats, un grande deserto di sale dell’Utah, usato anche per tentare record e fare gare di velocità con svariati veicoli a motore.

Nel 2016 Mueller-Korenek era andata a 236 chilometri orari diventando la donna più veloce su una bicicletta; restava però da battere il record stabilito da un uomo: l’olandese Fred Rompelberg, che nel 1995 era arrivato a 268 chilometri orari. Dopo avercela fatta, Mueller-Korenek ha detto: «È stata una cosa assurda, ma è valsa la pena di fare anni di sacrifici». È anche andata ben oltre le previsioni, perché prima del record aveva stimato di andare al massimo a 281 chilometri all’ora.

La nostra Wonder Woman ha 45 anni e 3 figli e dopo aver vinto diverse medaglie a livello giovanile nel ciclismo cambiò vita, divenne imprenditrice e, nel tempo libero, cominciò a dedicarsi al paracadutismo e alle corse di Mini Cooper. Cinque anni fa ha ricominciato a correre in bicicletta, partecipando a gare riservate ad atleti oltre una certa età. A un certo punto si era però messa in testa di battere questo record.

Il primo a impegnarsi davvero per diventare il più veloce essere umano su una bicicletta fu Charles Minthorn Murphy, nel 1899. Convinse una società ferroviaria a mettergli a disposizione una locomotiva e un paio di chilometri di ferrovia; coprì le traversine dei binari e, sfruttando la scia di una locomotiva, provò ad andare più veloce che poteva. Dopo aver avuto problemi perché la locomotiva non andava abbastanza veloce e la copertura delle traversine era troppo irregolare, riuscì a raggiungere i 96 chilometri orari, cioè le 60 miglia all’ora, motivo per cui è noto come “Mile-a-Minute Murphy“, Murphy un-miglio-al-minuto. Alla fine, per farcela, si avvicinò troppo al treno e rischiò di morire.


Dopo Murphy si smise di usare i treni, ma per provare a fare record simili serviva comunque un mezzo a motore di cui sfruttare la scia, perché raggiungere e mantenere certe velocità in bici e contro vento, senza scia, è fisicamente impossibile. È lo stesso principio ancora in uso nel Keirin, una disciplina olimpica del ciclismo su pista in cui per alcuni giri i ciclisti stanno dietro al derny, un motorino che aumenta gradualmente velocità o una bicicletta elettrica. Dal primo Novecento si usarono allora mezzi di vario tipo, a due o quattro ruote e si cercò di prendere le dovute precauzioni per evitare che un impatto tra mezzo a motore e ciclista avesse conseguenze troppo gravi.

Lei invece ha usato un dragster (uno di quei veicoli molto lunghi usati per gare di accelerazione senza curve) da 800 cavalli di potenza guidato da Shea Holbrook, una pilota professionista.





On September 16, the American Denise Mueller-Korenek reached a speed of 296 kilometers per hour (183.932 miles per hour) pedaling by bicycle.


No human had ever been so fast on a bicycle or another human-powered vehicle.

Mueller-Korenek went at that speed, slightly higher than that reached by a Boeing 747 before takeoff, pedaling in the Bonneville Salt Flats, a great desert of Utah salt, also used to try records and make speed races with several motor vehicles.

In 2016, Mueller-Korenek had gone 236 kilometers per hour, becoming the fastest woman on a bicycle; however, the record set by a man remained to beat: the Dutchman Fred Rompelberg, who in 1995 had reached 268 kilometers per hour. After having done so, Mueller-Korenek said: "It was absurd, but it was worth doing years of sacrifice." It also went well beyond the predictions, because before the record it had estimated to go to the maximum at 281 kilometers per hour.

Our Wonder Woman is 45 years old and 3 children and after winning several medals at a youth level in cycling changed life, became an entrepreneur and, in her free time, began to devote herself to skydiving and Mini Cooper races. Five years ago he started cycling again, taking part in races reserved for athletes over a certain age. At one point, however, it was put in the head to beat this record.

The first to really commit himself to becoming the fastest human being on a bicycle was Charles Minthorn Murphy, in 1899. He convinced a railway company to provide him with a locomotive and a couple of kilometers of railway; he covered the sleepers of the tracks and, using the trail of a locomotive, tried to go as fast as he could. After having problems because the locomotive did not go fast enough and the cover of the sleepers was too irregular, it managed to reach 96 kilometers per hour, that is 60 miles per hour, which is why it is known as "Mile-a-Minute Murphy" , One-mile-to-minute Murphy. In the end, to make it, he went too close to the train and risked dying.

After Murphy stopped using the trains, but to try to make similar records still needed a motor vehicle to take advantage of, because reaching and maintaining certain speeds on the bike and against the wind, without a trail, is physically impossible. It is the same principle still in use in the Keirin, an Olympic discipline of track cycling in which for some laps the riders are behind the derny, a scooter that gradually increases speed or an electric bicycle. At the beginning of the twentieth century various types of vehicles were used, with two or four wheels and the necessary precautions were taken to avoid that an impact between the motor vehicle and the cyclist would have serious consequences.


You have instead used a dragster (one of those very long vehicles used for acceleration races without corners) of 800 horsepower driven by Shea Holbrook, a professional driver.



giovedì 18 ottobre 2018

E-bike: la rivoluzione silenziosa

Al Festival dello Sport, presso l’area di Trentino Sport Tech Arena, è stato dedicato l’incontro ‘E-bike, la rivoluzione silenziosa’, che ha visto interloquire sul palco, insieme al giornalista della Gazzetta dello Sport Antonino Morici, quattro nomi importanti:

  • Marco Aurelio Fontana, campione italiano di mountain bike 
  • Fabrizio Scalzotto, CEO di Bianchi
  • Annamaria de Paola, a capo dell’Osservatorio sulla Bikeconomy
  • Livio Suppo, tra i migliori manager sportivi della MotoGP che ha creato un marchio di mountain e-bike.


Si è  parlato della rivoluzione delle biciclette elettriche, la quale silenziosamente sta diventando sempre più importante. 

Prova ne è, per esempio, l’esordio del Giro E, una speciale competizione che si è svolta in 18 tappe lo scorso maggio, a margine del Giro d’Italia. Come ha sottolineato Scalzotto, questa rivoluzione è partita dall’Olanda, per poi diffondersi anche negli altri Paesi: «la cosa bella della bici elettrica è che va incontro alla quotidianità, ma anche al mondo sportivo. Sulla montain bike il motore elettrico permette di fare escursioni meravigliose. Da poco abbiamo avvicinato il settore strada, una sfida affascinante per il ciclista per definizione ‘road’ che non è abituato a questo tipo di innovazione».

Scalzotto, riferendosi alla Bianchi ma anche a tante altre imprese e startup, ha sottolineato che grazie all’e-bike «la bicicletta è tornata ad essere made in Italy, con produzione e manodopera italiana» aggiungendo che «come costruttori abbiamo bisogno delle aziende con idee innovative, è un momento d’oro per il ciclismo e quindi vale la pena di investire».

A sottolineare la crescita della Bike economy nel nostro Paese c’è anche Annamaria de Paola, la quale ha ideato e organizzato le prime due edizioni del primo Forum Internazionale sulla Bike economy: «Bike economy vuol dire tantissime cose, a cominciare dal cicloturismo. L’Italia pedala in bicicletta sia perché è uno sport amato dai cittadini, sia perché abbiamo produzioni di qualità, con una tradizione radicata e forte di grande innovazione». Marco Aurelio Fontana, guardando alle biciclette elettriche dal punto di vista dello sportivo  ha sottolineato che la tecnologia delle e-bike consente di avere al medesimo tempo un mezzo bello ma altamente performante. Livio Suppo, che nel 2011 ha lanciato un marchio di mountain bike, ha infine sottolineato come questi mezzi riescano ad abbracciare un’utenza estremamente ampia, che va dalle persone di una certa età fino ai giovani che sono alla ricerca di esperienze adrenaliniche.


Couresy of trentinostartup.eu


During the Sport Festival, in the area of ​​Trentino Sport Tech Arena, took place the meeting 'E-bike, the silent revolution', which saw talks on the stage, together with the journalist of the Gazzetta dello Sport Antonino Morici, four names important:

Marco Aurelio Fontana, Italian mountain bike champion
Fabrizio Scalzotto, CEO of Bianchi 
Annamaria de Paola, head of the Bikeconomy Observatory
Livio Suppo, one of the best sports managers of MotoGP who has created a mountain e-bike brand.

There has been talk of the electric bicycle revolution, which is silently becoming increasingly important.

The proof is, for example, the debut of the Giro E, a special competition that took place in 18 stages last May, on the sidelines of the Giro d'Italia. As pointed out by Scalzotto, this revolution started from the Netherlands, and then spread to other countries: "the beautiful thing about the electric bike is that it goes to everyday life, but also to the sports world. On the mountain bike the electric motor allows you to make wonderful excursions. We have recently approached the road sector, a fascinating challenge for the cyclist by definition 'road' who is not used to this type of innovation ».

Scalzotto, referring to Bianchi but also to many other companies and startups, underlined that thanks to e-bike "the bicycle is back to being made in Italy, with production and Italian labor" adding that "as manufacturers we need companies with innovative ideas, it's a golden moment for cycling and so it's worth investing ».

To underline the growth of the Bike economy in our country there is also Annamaria de Paola, who conceived and organized the first two editions of the first International Forum on Bike Economy: "Bike economy means many things, starting with cycling. Italy rides by bicycle both because it is a sport loved by citizens, and because we have quality productions, with a deep-rooted tradition and a strong innovation ". Marco Aurelio Fontana, looking at electric bicycles from the point of view of the sportsman, stressed that the technology of e-bikes makes it possible to have at the same time a beautiful but highly performing medium. Livio Suppo, which launched a mountain bike brand in 2011, finally underlined how these means are able to embrace an extremely wide range of users, ranging from people of a certain age to young people who are looking for adrenaline experiences.

Ed Lancaster, Senior Policy Officer at ECF, also welcomed Parliament's support: "We are aware that there are still many obstacles to overcome, but this is undoubtedly an important step towards increasing multimodal levels in Europe. It is important to have a strong position on bicycle transport from the European Parliament leading to discussions on this subject with the Council ".

The MEP who led the preparation of the position of the TRAN committee, Vice-President Bogusław Liberadski (S & D), commented: "I am very pleased with the result of today's vote, especially for European citizens who love to live multimodally, because they will be soon able to get on board any European Union train with their bicycles. " Following the plenary session, the European Parliament will launch discussions with the Council of the European Union (the Member States) to agree on the final wording of the regulation.

mercoledì 17 ottobre 2018

FIAB: la bici e il treno

 Martedì 9 ottobre i membri del Comitato dei trasporti e del turismo (TRAN) del Parlamento europeo hanno votato a favore della proposta di introdurre un minimo di otto spazi per biciclette su tutti i treni europei, nuovi e ristrutturati. Se, come previsto, la proposta sarà anche sostenuta nella sessione plenaria del Parlamento nelle prossime settimane, diventerà presto la posizione ufficiale nelle discussioni con gli Stati membri.

La proposta della commissione TRAN adottata il 9 ottobre recita che "i passeggeri hanno il diritto di trasportare le biciclette a bordo del treno, compresi i servizi ad alta velocità, a lunga distanza, transfrontalieri e locali. Tutti i materiali rotabili passeggeri nuovi o ricondizionati devono, al più tardi due anni dopo l'entrata in vigore del presente regolamento, includere uno spazio appositamente indicato per il trasporto di biciclette assemblate, con un minimo di 8 spazi. Le imprese ferroviarie, i venditori di biglietti, gli operatori turistici e, se del caso, i gestori delle stazioni, informano i passeggeri, al più tardi al momento dell'acquisto del biglietto, delle condizioni per il trasporto di biciclette su tutti i servizi conformemente al regolamento (UE) n. 454/2011."

L’ European Cyclists’ Federation (ECF) e i suoi membri come Fiab hanno da tempo avviato una campagna per una formulazione più rigorosa del regolamento UE relativo al trasporto di biciclette sui treni. L'attuale formulazione, che risale al 2007, stabilisce infatti soltanto le condizioni in cui possono essere trasportate le biciclette e non incoraggia le imprese ferroviarie ad attuare misure volte a combinare tali modalità. Di conseguenza ci sono numerosi collegamenti ferroviari in tutta Europa, dove non esiste alcuna disposizione per il trasporto di biciclette assemblate.

Alessandro Tursi, Vicepresidente ECF, oltre che Vicepresidente FIAB, ha rilasciato questa dichiarazione dopo il voto favorevole del TRAN alla proposta di almeno otto spazi bici sui treni. “L’alleanza bici+trasporto pubblico in generale, e in particolare quella bici+treno, sono la chiave per l’indispensabile riconversione del trasporto persone. L’imbattibile velocità del treno per andare dal centro di una città al centro di un’altra, unita alla competitività della bicicletta in ambito urbano, potranno in prospettiva ridimensionare il ruolo dell’auto  a  complementare e non più di dominio assoluto come accade oggi in diverse zone d’Europa, in particolare in Italia dove il numero di auto per abitante è abnorme”.

"Credo sia molto importante che si sia stabilito uno standard minimo a livello europeo - ha aggiunto Massimo Gaspardo Moro, consigliere nazionale Fiab con l'incarico all'intermodalità bici+treno - Coinvolgendo poi non soltanto i treni regionali, ma anche quelli ad alta velocità, la proposta di almeno 8 posti bici sui convogli appena approvata accoglie una delle battaglie Fiab. Ci vorrà tempo prima che dalla norma si passi alla sua applicazione a livello internazionale. Intanto è uno strumento in più per fare pressione sulle istituzioni perché attuino politiche bike friendly".

Anche Ed Lancaster, Senior Policy Officer presso ECF, ha accolto con favore il sostegno del Parlamento: "Siamo consapevoli che ci sono ancora molti ostacoli da superare, ma questo è indubbiamente un passo importante verso l'aumento dei livelli di multimodalità in Europa. Era importante avere una posizione di forza sul trasporto di biciclette dal Parlamento europeo che porti alle discussioni sull'argomento con il Consiglio".

L'eurodeputato che ha guidato la preparazione della posizione della commissione TRAN, il vicepresidente Bogusław Liberadski (S&D), ha così commentato: "Sono molto contento del risultato della votazione odierna, soprattutto per i cittadini europei che amano vivere in modo multimodale, poiché saranno presto in grado di salire a bordo di qualsiasi treno dell'Unione europea con le loro biciclette." Dopo la riunione plenaria, il Parlamento europeo avvierà discussioni con il Consiglio dell'Unione europea (gli Stati membri) per concordare la formulazione finale del regolamento.


fiab-onlus.it


On Tuesday 9 October, members of the European Parliament's Committee on Transport and Tourism (TRAN) voted in favor of the proposal to introduce a minimum of eight bicycle spaces on all new and refurbished European trains. If, as expected, the proposal will also be supported in Parliament's plenary session in the coming weeks, it will soon become the official position in discussions with the Member States.

The TRAN committee's proposal adopted on 9 October states that "passengers have the right to transport the bicycles on board the train, including high-speed, long-distance, cross-border and local services.All new or refurbished passenger rolling stock must , at the latest two years after the entry into force of this Regulation, include a space specially designated for the transport of assembled bicycles, with a minimum of 8 spaces: railway undertakings, ticket vendors, tour operators and, if In this case station managers shall inform passengers at the latest at the time of ticket purchase of the conditions for the carriage of bicycles on all services in accordance with Regulation (EU) No 454/2011. "

The European Cyclists' Federation (ECF) and its members like Fiab have long started a campaign for a more rigorous formulation of the EU regulation on the transport of bicycles on trains. The current wording, which dates back to 2007, establishes only the conditions under which bikes can be transported and does not encourage railway undertakings to implement measures aimed at combining these modes. As a result there are numerous train connections throughout Europe, where there is no provision for the transport of assembled bicycles.

Alessandro Tursi, ECF Vice President, as well as FIAB Vice President, issued this statement after the favorable vote of the TRAN to the proposal of at least eight bike spaces on the trains. "The bike alliance + public transport in general, and in particular the bike + train, are the key to the essential conversion of people transport. The unbeatable speed of the train to go from the center of one city to the center of another, combined with the competitiveness of urban cycling, will be able to reduce the role of the car to complement and no longer of absolute domination as it happens today in different areas of Europe, especially in Italy where the number of cars per inhabitant is abnormal ".

"I think it is very important that a minimum standard has been established at European level - added Massimo Gaspardo Moro, Fiab national councilor with the task to the bike + train intermodality - Involving not only regional trains, but also high-speed trains , the proposal of at least 8 bicycles on the train just approved welcomes one of the Fiab battles.It will take time before the norm is passed to its application internationally.In the meantime it is an extra tool to put pressure on institutions to implement bike friendly policies "

Ed Lancaster, Senior Policy Officer at ECF, also welcomed Parliament's support: "We are aware that there are still many obstacles to overcome, but this is undoubtedly an important step towards increasing multimodal levels in Europe. It is important to have a strong position on bicycle transport from the European Parliament leading to discussions on this subject with the Council ".

The MEP who led the preparation of the position of the TRAN committee, Vice-President Bogusław Liberadski (S & D), commented: "I am very pleased with the result of today's vote, especially for European citizens who love to live multimodally, because they will be soon able to get on board any European Union train with their bicycles. " Following the plenary session, the European Parliament will launch discussions with the Council of the European Union (the Member States) to agree on the final wording of the regulation.