Cycling & Blogging: welcome on board, sei entrato nel Blog ufficiale dell'Alexander Bike Hotel di Gabicce Mare!

martedì 31 ottobre 2017

I migliori costumi di Halloween per i ciclisti

C'è ancora un po' di tempo per trovare il vostro costume!!!

There's still time to get those Halloween costumes ready!


















Chi ha paura dei ciclisti?

Il Bike Pride si veste in maschera per la notte di Halloween, questa sera 31 ottobre, in un'allegra sfilata di migliaia di ciclisti per il centro di Bologna
Il ritrovo è fissato al parco della Montagnola alle 18.
Poi alle 19.30 la partenza del corteo, che con un percorso di circa 6 km attraverserà il cuore della città e a seguire la festa continuerà con la Noche de los muertos presso la tensostruttura del parco della Montagnola: un grande ballo in maschera con


Streghe, piccoli mostri, zombie... e supereroi, come supereroe è il ciclista quotidiano, ricordano gli organizzatori, "quando cerca di districarsi nel traffico cittadino, ma rischia di diventare uno zombie in assenza di una seria politica contro l’inquinamento, nei confronti del quale l’uso massiccio della bicicletta è certamente un importante antidoto".



venerdì 27 ottobre 2017

Bici con gli sci

Per gli amici che anche in montagna non riescono ad abbandonare la loro 2 ruote!

For friends who can't leave their 2 wheels even in the mountains!!!






giovedì 26 ottobre 2017

BMW Active Hybrid e-bike

E' la nuova bici elettrica del marchio tedesco che unisce lo stile lifestyle con il concetto di mobilità del futuro.
 È dotata di un avanzato motore elettrico Brose capace di coadiuvare a richiesta la potenza di pedalata dell’utente, sprigionando una potenza di 250 W e 90 Nm.
La batteria di 504 Wh removibile integrate nel telaio eroga l’energia per l’assistenza elettrica alla pedalata con un’autonomia che può arrivare a 100 km. 
L’utente può però regolare dal display l’intensità dell’aiuto, selezionando una tra le quattro opzioni disponibili, da ECO (+50%) a TURBO (+275%) fino ad un massimo di 25 km/h. La presa USB consente inoltre di collegare lo smartphone alla bici. 
Il design è curato nei minimi dettagli, la verniciature in Frozen Black e Artic Silver esalta le linee del profilo del telaio in alluminio idro-formato.
Inoltre, la luce a Led integrata nel parafango di alluminio sopra la ruota posteriore ottimizza la sicurezza e aggiunge un ulteriore tocco al design.
 La sella è stata studiata da Selle Royale, noto costruttore di sellini, e garantisce a quanto pare un comfort eccellente.
La BMW Active Hybrid e-bike è disponibile presso le concessionarie ufficiali al prezzo di 3.125 euro.


It is the new German brand electric bike that combines lifestyle with the concept of future mobility.
 It is equipped with an advanced Brose electric motor capable of supporting the user's pedaling power on request, releasing a power of 250 W and 90 Nm.
The removable 504 Wh battery integrated into the chassis delivers the power for pedaling power assistance with an autonomy that can reach 100 km.
However, the user can adjust the intensity of the display by selecting one of the four available options, from ECO (+ 50%) to TURBO (+ 275%) up to a maximum of 25 km / h. The USB socket also allows you to connect your smartphone to the bike.
The design is cautious in detail, Frozen Black and Artic Silver paintings enhance the lines of the hydro-format aluminum frame frame.
In addition, the Led light integrated in the aluminum fender over the rear wheel optimizes safety and adds a further touch to the design.
 The saddle was designed by Selle Royale, a well-known sellin manufacturer, and apparently provides excellent comfort.

The BMW Active Hybrid e-bike is available at the official dealership for a price of 3,125 euros.

mercoledì 25 ottobre 2017

Bicycle Friendly Cities Index 2017

E' il report annuale realizzato da Copenhagenize Design Company che esamina e seleziona le principali città del mondo amiche della bicicletta.

It is the annual report by Copenhagenize Design Company that examines and selects the world's leading bicycle friend cities.



Ecco le prime 20 città bike friendly del 2017:Here are the first 20 bike friendly cities of 2017:


  • Copenhagen (Danimerca)
  •  Utrecht e Amstedam (Olanda)
  •  Strasburgo (Francia)
  •  Malmö (Svezia)
  •  Bordeaux (Francia)
  •  Antwerp (Belgio)
  •  Lubiana (Slovenia)
  • Tokyo (Giappone)
  •  Berlino (Germania)
  •  Barcellona (Spagna)
  •  Vienna (Austria)
  • Parigi (Francia)
  •  Siviglia (Spagna)
  • Monaco (Germania)
  •  Nantes (Francia)
  •  Amburgo (Germania)
  •  Helsinky (Finlandia)
  •  Oslo (Norvegia)
  •  Montreal (Canada)


martedì 24 ottobre 2017

Utrecht

E' il nome della seconda città più bike friendly al mondo, preceduta da Copenaghen.
La cittadina, che vanta persino un servizio di “onda verde” per i ciclisti, sta ultimando quello che diventerà il più grande parcheggio coperto di bici al mondo che si trova sotto la stazione centrale. 


Il primo spazio del Stationspleinstalling è stato inaugurato ad agosto 2017 (dopo quattro anni di lavori) e al momento può ospitare 6.000 biciclette.
Tuttavia, entro la fine del 2018, quando sarà finito, ce ne staranno più di 12.500. Di più: secondo i progetti, entro il 2020 nei pressi della stazione centrale troveranno spazio più di 33.000 bici.
Le autorità olandesi hanno investito nella struttura circa 40 milioni di euro
Ciò nonostante, dicono da “Fietsersbond”, l’unione dei ciclisti dei Paesi Bassi, anche quando tutto il parcheggio per le bici di Utrecht sarà aperto, i posti non saranno comunque abbastanzaLa struttura si sviluppa su tre piani e ha un’estensione di 17.000 metri quadrati. Il parcheggio per bici è gratis per le prime 24 ore, poi si paga un biglietto di 1,25 euro al giorno. All’interno ci sono centri per la riparazione e per il noleggio delle biciclette. 
Tutta l’area è sorvegliata da telecamere e custodi. Anche L’Aia, Amsterdam e Delft stanno progettando grandi parcheggi per le bici con una capienza di 8.500 posti ciascuno.
Come trovare la propria bici se ci si è dimenticati il codice assegnato? Niente di più facile: con un QR Code e uno smartphone si è di nuovo in sella in pochi minuti.








It is the name of the second most bike friendly city in the world, preceded by Copenhagen.
The town, boasting even a "green wave" service for cyclists, is finishing what will become the world's largest covered car park under the central station.

The first space of the Stationspleinstalling was inaugurated in August 2017 (after four years of work) and currently holds 6,000 bicycles.
However, by the end of 2018, when it is over, there will be more than 12,500. More: According to the projects, by 2020 near the station will have more than 33,000 bicycles.
The Dutch authorities have invested about 40 million euros in the facility.
Nevertheless, they say from "Fietsersbond", the union of Dutch cyclists, even when all Utrecht bicycle parking will be open, seats will still not be enough. The property is spread over three floors and has an extension of 17,000 square meters. Bike parking is free for the first 24 hours, then you pay a € 1.25 per day ticket. Inside there are repair and bicycle rental centers.
All the area is guarded by cameras and guardians. The Hague, Amsterdam and Delft are also planning large bicycle parking with a capacity of 8,500 seats each.

How to find your bike if you forgot the code you assigned? Nothing is easier: with a QR Code and a smartphone you are back riding in minutes.

lunedì 23 ottobre 2017

Saluti e bici!!!

Nuova settimana .... nuovo libro!!!

"Questo volume è una sorta di sillabario di storia, manutenzione e politica della bicicletta.
 La scelta delle voci da inserire è stata idiosincratica e arbitraria, guidata più dal divertimento che dal desiderio di completezza (mancano quasi del tutto, per esempio, le storie e i personaggi legati al Giro d'Italia). 
Uno dei lemmi racconta una vicenda completamente falsa: a voi scoprire quale. 
Il libro si può leggere aprendolo su una lettera a caso, oppure percorrendolo dall'inizio alla fine, così come è stato concepito. 
Per i più ostinati, quelli che vogliono a tutti i costi una vicenda che si sviluppa in ordine cronologico, abbiamo pensato a una sequenza che aderisca alla loro idea teleologica della Storia.
 La sequenza è questa: An-Ce-V-Dr-H-Pe-O-Cu-Du-Lo-Ma-Al-B-Cr-Pas-W-Mit-Sa-Fu-Lu-Ca-Fo-Min-Par-Si". (Alessandro Lise Alberto Talami)



sabato 21 ottobre 2017

AI WEIWEI

Designer, architetto, dissidente, video maker, attivista, Ai Weiwei sessantenne figlio di Pechino.
Da trent’anni, muovendosi tra politica e ricerca artistica, porta avanti una coerente lotta per la libertà d’espressione. Le sue opere (dipinti, foto, video, mega installazioni) evidenziano il contrastato rapporto tra tradizione e modernità, che in nessun altro paese appare così lacerante come in Cina. 

Forever Bycicles è una delle sue installazioni più famose proposte in diverse parti del mondo.
Con questo progetto ricicla il popolare mezzo di spostamento per compiere un viaggio tra passato e presente.
Una struttura alta dieci metri e composta di circa 1,179 bici, regala agli spettatori la dimensione del tempo che cambia e allo stesso tempo si rinnova.
Utilizza un popolare marchio di bici prodotto fin dall'inizio degli anni '40, per invitare lo spettatore a cambiare prospettiva sulla realtà che pensa di conoscere con fermezza.
Le bici sono posizionate in modo da creare un effetto ottico che non permette di mettere a fuoco fino in fondo l'oggetto dello sguardo.

Lo scorrere dei giorni sfugge ancora una volta al senso comune, ricordando allo spettatore l'importanza di concepire il tempo e il proprio ambiente in una prospettiva più ampia che possa prevedere anche il riciclo degli oggetti quotidiani di consumo. 
  





Designer, architect, dissident, video maker, activist, Ai Weiwei 60-year-old son of Beijing.
For thirty years, moving between politics and artistic research, he has been pursuing a coherent struggle for freedom of expression. 

His works (paintings, photos, videos, mega installations) highlight the contrasting relationship between tradition and modernity, which in some other countries does not seem as ragged as in China.

Forever Bycicles is one of its most popular installations proposed in different parts of the world.
This project recycles the popular means of movement to make a journey between past and present.
A ten-meter-long structure consisting of about 1,179 bikes, gives viewers the size of time that changes and at the same time is renewed.
He uses a popular bike brand produced since the early 1940s to invite the viewer to change the perspective on reality that he thinks he knows firmly.

Bikes are positioned in such a way as to create an optical effect that does not allow to focus the gaze to the depth of the eye.


The passage of days once again escapes common sense, reminding the viewer of the importance of conceiving time and environment in a broader perspective that may also include the recycling of everyday consumer objects.

venerdì 20 ottobre 2017

Strada della morte: Bolivia in bici

La strada della morte si chiama in realtà Via degli Yungas e collega La Paz alla città di Coroico. 
Fu costruita negli Anni Trenta dai prigionieri paraguaiani portati in Bolivia durante la sanguinosa Guerra del Chaco, per collegare le profondità della Foresta amazzonica con la capitale più alta del mondo
Furono gli americani di passaggio a definirla “the most dangerous road”, stimando che ogni anno morissero tra le 200 e le 300 persone per incidenti anche solo casuali, dato che era percorsa da camion, automobili e viaggiatori abituali che oggi deviano sulla seconda via di accesso alla foresta amazzonica. 
La strada va dai 3650 metri s.l.m. di La Paz fino agli oltre 4500 metri del passo La Cumbre, per poi precipitare lentamente fino a Coroico. 
La strada degli Yungas è priva di ogni protezione e ad ogni curva presa male si rischia di cadere nei burroni: ciò ha reso la death road ancora più irresistibile.

Disclaimer necessario: non è per tutti, non fate gli eroi.
Ci vorranno all’incirca quattro-cinque ore di pedalate attente per percorrerla tutta. La raccomandazione è una: allerta & prudenza. 
Fate estrema attenzione: un semplice sasso non visto può far saltare la bici e perdere il controllo, inoltre nonostante il traffico di veicoli sia quasi sparito, può capitare qualche macchina inattesa. Vi faranno male le gambe e le mani per la stretta ai freni, vi esploderà il mal di testa da sforzo ma sarete ripagati dai paesaggi incredibili della Bolivia: mentre i seimila metri dello Huayna Potosí veglieranno sulla vostra discesa, vedrete campi rigogliosi di foglie di coca in lontananza tra la nebbia, la placida presenza di buffi lama e alpaca, la bellezza scostante dei matos tra Bolivia e Brasile. 









The road of death is actually called road of Yungas and connects La Paz to the city of Coroico.
It was built in the Thirties by Paraguayan prisoners taken to Bolivia during the bloody Chaco War, to connect the depths of the Amazon Forest with the highest capital of the world.
It was the passing Americans who defined it as "the most dangerous road", estimating that 200 to 300 people died each year even for casual accidents, as they were driven by regular trucks, cars and regular travelers who are now diverting to the second access to the Amazon rainforest.
The road goes from 3650 meters s.l.m. of La Paz up to over 4500 meters of La Cumbre pass, then slowly falling to Coroico.
The Yungas road is devoid of any protection, and at every bend you take the risk of falling into the ravines, this has made the death road even more irresistible.

Disclaimer needed: not for everyone, do not make the heroes.
It will take about four to five hours of careful pedaling to go all the way. The recommendation is one: alert & prudence.

Be very careful: a simple unseen stone can blow up the bike and lose control, in spite of the vehicle traffic is almost gone, some unexpected cars may happen. It will hurt your legs and your hands to hold on to the brakes, it will explode your headache by effort but you will be rewarded by the incredible scenery of Bolivia: while the six thousand feet of Huayna Potosí will watch over your descent, you will see lush fields of coca leaves in the distance between the fog, the placid presence of blade knife and alpaca, the astonishing beauty of the matos between Bolivia and Brazil.

giovedì 19 ottobre 2017

Team Rynkeby

Team Rynkeby is a Nordic charity cycling team.
Every summer they cycle to Paris to raise money for seriously ill children.
Team Rynkeby was founded in 2002, when 11 amateur cyclists associated with Rynkeby Foods A/S decided to cycle to Paris to see the final stage of the Tour de France.

Copurtesy of Team Rynkeby

Rynkeby Foods was the main sponsor of their trip, which was also backed by other companies.
In fact, the cyclists who joined the world's first Team Rynkeby team were so accomplished at finding sponsors that, when the team returned to Denmark just over a week later, the team had made € 5,100 profit.
Team Rynkeby donated their profits to the children's cancer unit at Odense University Hospital. A tradition was born!

1,900 CYCLISTS IN SIX COUNTRIES

Today's Team Rynkeby comprises 1,900 cyclists and 450 volunteers, divided into 48 local teams in Denmark, Sweden, Finland, Norway, the Faroe Islands and Iceland.

Copurtesy of Team Rynkeby

Team members are selected from thousands of applicants, who have completed the application form on the Team Rynkeby website.

ALL FUNDS RAISED GO DIRECTLY TO CHILDREN WITH CRITICAL ILLNESSES

For almost a whole year participants must not only prepare themselves for the 1,200 kilometre trip to Paris but they are also obliged to do what they can to raise money for children with critical illnesses.
Rynkeby Foods A/S and God Morgon cover all the project's primary costs, which means that the money Team Rynkeby raises in each country is donated directly to local organisations that help children with critical illnesses.
In 2017 Team Rynkeby donated EUR 8.8 million to organizations that help children with critical illnesses.

How to join this great team
JOIN

Copurtesy of Team Rynkeby


mercoledì 18 ottobre 2017

Bicicletterario: parole in bicicletta

IL BICICLETTERARIO è il premio letterario per opere inedite che abbiano come tema la bicicletta: unico, in questo, tanto in Italia quanto nel mondo.

 E’ stato ideato in seno al Co.S.Mo.S. - Comitato Spontaneo Mobilità Sostenibile (un gruppo di attivisti e volontari) partendo da un piccolo centro del sud-Lazio, Minturno (LT), e da lì ha raggiunto tutta l’Italia, superando anche i confini nazionali, segno forse della crescente sensibilità verso temi, quali la sostenibilità, di cui la bicicletta incarna l’aspetto più popolare e per questo ‘democratico’.

Già al suo debutto, con l’edizione 2015, ha visto partecipare 232 autori nelle varie sezioni, suddivise per genere e fascia d’età, provenienti da 32 province italiane e 5 paesi esteri; con l’edizione del 2016 le province  di provenienza sono salite a 68 - in 18 regioni italiane - e sei opere sono pervenute da altrettanti paesi esteri, per un totale che ha superato i 400 partecipanti. 

La terza edizione ha registrato la partecipazione di 427 autori da 19 Regioni italiane e ben 11 Paesi esteri, confermando la tendenza alla crescita dell’iniziativa, quanto a diffusione e adesione.

Ma ancora non basta: molte le persone ancora da raggiungere, da sensibilizzare, in questa Italia dalle mille contraddizioni, ed è proprio questo lo scopo de IL BICICLETTERARIO. Attraverso l’espressione letteraria, si vuole parlare di bicicletta, delle sue molteplici declinazioni, dei sentimenti che suscita, dei ricordi che evoca, del futuro che può aiutarci a costruire; con le PAROLE IN BICICLETTA si intende premiare bambini, ragazzi e adulti (siano essi scrittori acclamati o poeti e narratori in erba) che abbiano qualcosa da dire in proposito. La partecipazione è quindi aperta a tutti, e assolutamente gratuita.




Di grande importanza la necessità di veicolare tra le nuovissime e nuove generazioni il messaggio secondo cui la cultura genera consapevolezza, la quale soltanto può fornire gli strumenti per un pensiero critico che aiuti a decifrare le dinamiche che muovono la nostra società ed i suoi sviluppi.
La consapevolezza non potrà che condurre a riconsiderare ogni possibile sviluppo positivo secondo direttrici che prevedano la sostenibilità.
Nel caso specifico, si applicano i criteri di sostenibilità alla mobilità, al cui centro, soprattutto negli spazi urbani, si pone la bicicletta, come mezzo ecologico e democratico, con importanti conseguenze sul ripristino della socialità come fulcro delle comunità, passando per la restituzione degli spazi pubblici ad una fruizione che non sia più autocentrica ma fondata sulle persone e sull’interazione costruttiva tra individui.



Lo spirito su cui è costruito IL BICICLETTERARIO è quello della condivisione delle esperienze, puntando alla partecipazione in misura molto più significativa rispetto alla ‘competizione’. La previsione di una ‘rosa’ di opere vincitrici è concepita quale stimolo al confronto per favorire l’affinamento dei mezzi espressivi, ma l’intero progetto assume davvero valore in relazione alla diffusione, attraverso la quale ogni singolo autore partecipa ad ugual titolo alla concretizzazione dell’iniziativa e dei suoi scopi.


Per maggiori informazioni visitate il sito www.bicicletterario.blogspot.it

E’ possibile contattare direttamente la segreteria del premio all’indirizzo e-mail:
bicicletterario@gmail.com
nonché il Co.S.Mo.S. all’indirizzo e-mail:
cosmosminturno@gmail.com

martedì 17 ottobre 2017

Salento, caffè gratis per chi va in bicicletta

Il piccolo comune salentino di Sannicola (Lecce) ha dato un vantaggio in più a tutti i ciclisti: la possibilità di guadagnarsi un caffè gratuito.
Un'opportunità offerta dall'iniziativa lanciata sui social con l'hashtag #SannicolaInBici che è terminata lo scorso 30 settembre.
Tutti coloro che si sono recati in bicicletta in uno dei bar aderenti al progetto e hanno postato una foto sui social con l'hashtag #SannicolaInBici hanno ricevuto un caffè gratuito acquistando una colazione completa.
Al progetto hanno aderito diversi locali e l’amministrazione comunale che, insieme all’associazione “Salento Bike Cafè”, ha lanciato l’idea, confida che possano aumentare e allargarsi ad altri ristoratori, anche grazie al supporto della rete, degli appassionati di ciclismo e dei turisti in generale.

The small town of Sannicola (Lecce) has given an extra advantage to cyclists: the chance to earn a free coffee.
An opportunity offered by the social launch initiative with the #SannicolaInBici hashtag that ended on September 30th.
All those who went on bicycle in one of the bars adhering to the project and posted a social photo with the hashtag #SannicolaInBici received free coffee by purchasing a full breakfast.

The project has joined several local and municipal administrations that together with the association "Salento Bike Cafè" launched the idea, confident that they can increase and expand to other restaurateurs, thanks to network support, cycling enthusiasts and tourists in general.

lunedì 16 ottobre 2017

Noi ciclisti salveremo il mondo!!!






Pedalare non inquina, non fa rumore, non crea ingorghi, non fa male agli altri e fa benissimo a se stessi!
 In questo libro imperdibile per chiunque ami la bicicletta, Peter Walker riflette sulla problematica situazione del traffico nelle città, non solo per l'inquinamento, i costi ambientali, le malattie legate alla sedentarietà, ma anche per il numero impressionante di morti e feriti a causa degli incidenti. 
Dimostra, con competenza e umorismo, come un uso maggiore delle due ruote sia la chiave per ridurre notevolmente tutti questi problemi. 

La bicicletta aiuta a mantenersi sani e in forma più a lungo, l'economia riceve un impulso notevole, grazie anche ai risparmi sulla spesa sanitaria, la qualità dell'aria migliora, le vittime della strada diminuiscono e si contribuisce a mitigare gli effetti dei cambiamenti climatici.

 Un'entusiasmante pedalata nelle città più «ciclabili» del mondo come Copenaghen e Oslo, arricchita da storie vere di ciclisti appassionati e falsi miti da sfatare, uno sguardo pieno di curiosità, informazioni, verità su come la bicicletta può davvero cambiare il mondo.

sabato 14 ottobre 2017

Qual’è la bicicletta più costosa del mondo?

La MTB costruita dalla statunitense “House of solid gold” è la bicicletta più costosa che sia mai stata realizzata.

Il suo nome è “The Beverly Hills Edition”, costruita con un telaio in alluminio ricoperto d’oro a 24 carati, 600 diamanti neri e 500 zaffiri incastonati nella bicicletta.
Il sellino è ricoperto di pelle di coccodrillo.

Ne esistono solamente 13 esemplari al mondo ed il suo prezzo è di 500.000 di dollari.






What is the most expensive bicycle in the world?

The MTB built by the US "House of solid gold" is the most expensive bicycle ever made.

His name is "The Beverly Hills Edition", built with a 24-carat gold-plated aluminum frame, 600 black diamonds and 500 sapphires set in the bicycle.
The saddle is covered with crocodile skin.

There are only 13 exclusive gold MTB in the world and its price is $ 500.000.

venerdì 13 ottobre 2017

Chi ha stabilito il record del mondo di velocità su una bicicletta?

La questione è controversa: esistono record in pianura, in discesa, con biciclette speciali … 

Di sicuro è da record la prestazione di Eric Barone, un proiettile umano in sella ad una bicicletta! 
Il suo record è stato stabilito su una discesa innevata di Vars (Alpi Francesi). 
Dopo tre anni di allenamento intensivo, all’età di 54 anni, Erik Barone è riuscito a raggiungere nel 2015 la velocità di 223,3km/h. 
L’impresa ha dell’incredibile soprattutto se si considera che il vento soffiava a 70km/H, la temperatura percepita era di circa -20°C e la superficie quasi completamente ghiacciata.

Courtesy of salvaiciclistiroma.it



Who has established the speed world record on a bicycle?

The question is controversial: there are records in the plain, downhill, with special bicycles 

Certainly the performance of Eric Barone, a human bullet riding a bicycle, is a record!
His record was established on a snowy descent of Vars (French Alps). 
After three years of intensive training, at the age of 54, Erik Barone was able to reach 223.3km / h in 2015. 

The company is unbelievable, especially if wind is blowing at 70km / h, the temperature being about -20 ° C and the surface almost completely iced.

giovedì 12 ottobre 2017

Qual’è la bicicletta più veloce del mondo?

“Eta” è una bicicletta disegnata da AeroVelo e, ad oggi, è considerata la bicicletta più veloce del mondo. 
Pesa 25kg e può raggiungere su una strada pianeggiante i 137,9km/h.

Per la realizzazione di Eta non sono stati curati solo gli aspetti meccanici, ma fin dal 2009 un gruppo di ingegneri ne ha studiato il design e ha realizzato numerosi prototipi.

Il risultato è un incredibile connubio di aerodinamica, design e selezione dei materiali.




Which is the fastest bicycle in the world?

"Eta" is a bicycle designed by AeroVelo and, to date, is considered the world's fastest bicycle.

The weight is 25kg and it can reach a flat road at 137.9km / h.

For Eta's realization, not only the mechanical aspects have been cared for, but since 2009 a group of engineers have studied design and made numerous prototypes. 

The result is an amazing combination of aerodynamics, design and material selection.

mercoledì 11 ottobre 2017

Qual’è la più grande fabbrica di biciclette al mondo?

La più grande fabbrica di biciclette al mondo è la “Giant”. 
La compagnia ha sede a Taiwan ed è stata fondata nel 1972 con una missione ben precisa: creare biciclette di qualità e migliorare così la qualità di vita dei ciclisti.

Dall'inizio, l'innovazione e le capacità manufatturiere sono stati due degli elementi chiave alla base del successo del noto marchio taiwanese.

Pioniera nei processi di progettazione più all'avanguardia che coinvolgono la produzione di telai in carbonio e alluminio, nel 2014 aveva già sede in 50 altri Paesi.







What is the largest bicycle factory in the world?


The world's largest bicycle factory is the "Giant"
The company is based in Taiwan and was founded in 1972 with a very precise mission: to create quality bicycles and improve the quality of life of cyclists. 

From the beginning, innovation and manufacturing capabilities were two of the key elements behind the success of the well-known Taiwanese brand.

Pioneer in the most advanced design processes involved in the production of carbon and aluminum frames in 2014 had already been established in 50 other countries.

martedì 10 ottobre 2017

Quante biciclette esistono sulla Terra?

Si è stimato che al mondo esistano circa un miliardo di biciclette ed il numero di biciclette è il doppio di quello delle auto. 
Anche se in molti casi la bicicletta resta un mezzo di svago o destinato ad attività sportiva, in molte città del mondo è invece un mezzo necessario per gli spostamenti. 
Infatti, in Cina, ci sono 450 milioni di biciclette che costituiscono il principale mezzo di trasporto: per ogni automobile ci sono 250 biciclette!




How many bikes exist on Earth?

It is estimated that around one billion bicycles exist in the world and the number of bicycles is twice as high as that of cars.
Although in many cases the bicycle remains a leisure or sporting destination, in many cities around the world, it is a necessary means of traveling.

In fact, in China, there are 450 million bicycles making up the main means of transport: 250 bicycles are available for cars!



lunedì 9 ottobre 2017

I riciclabili: da Firenze a San Pietroburgo in bicicletta

Firenze - San Pietroburgo in bicicletta: impresa riuscita per due amici fiorentini

Jacopo Bardi e Niccolò Giordano hanno affrontato e vinto una grande sfida: oltre 5 mila chilometri percorsi in sella in 80 giorni, attraversando 10 Paesi europei, centinaia tra villaggi, città e capitali, ripercorrendo quella che un tempo era la cortina di ferro.
Il viaggio, iniziato il 17 luglio scorso, si è concluso pochi giorni fa, sabato 30 settembre.
I due ciclisti fiorentini hanno raccontato pedalata per pedalata la loro fantastica esperienza nel sito I Recicabili. (sito ufficiale della loro associazione).

Cpourtesy of http://www.riciclabili.net
“La peculiarità di questo viaggio, oltre a rappresentare una filosofia di vita - il 'viaggio lento e cicloturistico', che significa curiosità, tenacia, passione, rischio, memoria, volontà di unire, di non aver paura del mondo e bramosia di abbattere muri e pregiudizi -, consiste nell'avermi permesso di verificare ancora una volta che il percorso è più bello della destinazione. Una banalità, lo so, ma che non possiamo ignorare nell'epoca dell' "obiettivomania", quell'ossessionante bisogno indotto di "rigare dritti verso la meta, il più velocemente e freddamente possibile", noncuranti di cosa e chi ci passa accanto”,  Niccolò.
Firenze - San Pietroburgo in bicicletta: impresa riuscita per due amici fiorentini


Cpourtesy of http://www.riciclabili.net



Firenze - San Pietroburgo in bicicletta: impresa riuscita per due amici fiorentini
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