Sul rapporto tra
stretching e ciclismo c’e’ un luogo comune confermato da scienza ed esperienza
pratica: eseguire esercizi di allungamento muscolare passivo nella fase di
riscaldamento prima di uno sforzo intenso ridurrebbe le capacita’ prestative ad
altissima intensita’, come, ad esempio, quelle richieste a un pistard. Ma cosa
succede se il ciclista deve invece effettuare un’uscita lunga a ritmo moderato?
Se lo sono chiesti Wolfe e collaboratori dello Human Performance Laboratory
della California State University, che hanno incluso sedici minuti di esercizi
di stretching nei trenta minuti di riscaldamento di dieci ciclisti di alto
livello poi impegnati in un’uscita al 65 per cento della VO2max. Il risultato?
Molto interessante, perche’ i soggetti che avevano effettuato lo stretching
hanno dimostrato un consumo di ossigeno molto piu’ basso nella prima parte
dell’uscita rispetto a chi non lo aveva effettuato. Questa evidenza potrebbe
avere un’utilita’ pratica interessante se si parla di una corsa in linea o, in
ambito amatoriale, di granfondo.
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