La prossima stagione di ciclismo sarà l’ultima per il World Tour nel formato attuale, in vigore dal 2011 dopo la prima svolta del Pro Tour arrivata nel 2005. Nelle consuete riunioni che la Federazione Internazionale tiene durante la settimana dei Campionati Mondiali è stata approvata una riforma del World Tour che entrerà in vigore dal 2017 e cambierà molte cose nel ciclismo di altissimo livello. Ci saranno nuove corse, nuove classifiche e nuove regole per le squadre, nell'intento di dare maggiore solidità ai team e creare uno spettacolo sempre più interessante. Il calendario subirà delle modifiche nella stagione 2017. Entreranno certamente altre corse nel nuovo World Tour, con l’intento di rendere il calendario sempre più globale. Non ci sono ancora notizie ufficiali a riguardo ma tra le nuove gare di livello World Tour potrebbero esserci delle corse mediorientali come il Tour of Qatar e il Tour of Oman (entrambe organizzate dalla potentissima ASO, la società del Tour de France), e la Ride London Surrey Classic, la corsa britannica nata dopo le Olimpiadi di Londra. Non è detto però che tutte le attuali gare del World Tour siano confermate nel nuovo calendario che partirà nel 2017.
Le squadre del World Tour non potranno essere più di 18 e le licenze saranno assegnate per un periodo triennale. Le squadre saranno chiamate a rispettare una serie di nuove regole, il “cahier de charges” che fissano un tetto massimo di giorni di corsa per ogni corridore, il limite dei corridori che ogni squadra può avere in organico ed altre norme. Cambieranno anche le classifiche. Non ci sarà più l’attuale ranking World Tour, ma una nuova classifica generale individuale che terrà conto di tutte le corse, sia del World Tour che non. Saranno redatte anche delle speciali classifiche per gli sprinter, i corridori da classica, quelli da corse a tappe e gli scalatori
Nel comunicato diffuso dalla Federazione, il Presidente Brian Cookson parla di “modifiche importanti che contribuiranno a migliorare il ciclismo e aiutare una crescita globale”. Uno degli scopri principali della riforma è quello di venire incontro alle squadre, che nelle ultime stagioni sono numericamente diminuite e spesso versano in difficoltà economiche. “Questa riforma darà maggior stabilità” assicura Cookson, che poi aggiunge: “La Federazione sta dando un segnale forte agli appassionati, agli sponsor sui continui miglioramenti nel governo e nelle strutture organizzative del ciclismo. E’ un momento importante pe ril ciclismo e un altro passo avanti mentre continuiamo a ricostruire fiducia e credibilità”.
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