domenica 28 febbraio 2021
sabato 27 febbraio 2021
Il potere dei pedali
La bicicletta è il mezzo più efficace per i tragitti brevi e non solo, il più piacevole, il più accessibile, il più salutare ed è capace di portare inaspettati benefici all'economia.
La consapevolezza del "potere dei pedali" si fa strada sempre più nella società contemporanea.
Con questo saggio, Razemon smentisce i pregiudizi sulla bici e lancia un vibrante appello alla "transizione ciclabile".
The bicycle is the most effective means for short journeys and not only, the most pleasant, the most accessible, the healthiest and is capable of bringing unexpected benefits to the economy.
The awareness of the "power of the pedals" is gaining ground more and more in contemporary society.
With this essay, Razemon disproves bicycle prejudices and launches a vibrant appeal to the "cycle transition".
venerdì 26 febbraio 2021
giovedì 25 febbraio 2021
mercoledì 24 febbraio 2021
Such an amazing bike tour!!!
Today we spent a beautiful day biking with our amazing bike guides.
We have explored and visited many hidden gems of Le Marchemartedì 23 febbraio 2021
lunedì 22 febbraio 2021
domenica 21 febbraio 2021
sabato 20 febbraio 2021
Pantani era un dio - Marco Pastonesi 2014
In quasi dieci anni di professionismo Marco Pantani ha vinto poco più di una trentina di corse, un bottino modesto se paragonato a quelli di Coppi o Merckx, Moser o Cipollini. Eppure il Pirata ha conquistato la storia e il popolo del ciclismo come da tempo nessuno riusciva a fare. Perché era uno scalatore che veniva dal mare. Perché è decollato sul Mortirolo e sul Galibier ma è precipitato nella cocaina e nella depressione. Perché inseguiva l'amore ma finiva a puttane. Perché era un uomo solo.
Marco Pastonesi ricostruisce la carriera di Pantani raccogliendo le testimonianze inedite di chi lo ha frequentato da vicino: i suoi gregari, i dirigenti sportivi, gli amici delle piadinerie. Una polifonia di voci inattese che restituiscono la Romagna da cui non si è mai separato, le montagne che lo hanno consacrato a mito, gli scalatori del passato di cui è stato erede, e le debolezze dell'uomo: il doping, qui raccontato da una prospettiva che scardina i luoghi comuni sul fenomeno, e la droga. "Se Pantani era un solista, e un solitario," scrive l'autore nell'introduzione "questo libro è il coro delle tragedie greche, è la banda che accompagna un feretro nei funerali di New Orleans, è cento cantastorie che raccontano le gesta di un guerriero, di un bandito, di un pirata, ed è anche una cartina geografica.
Qui non c'è giudizio, non c'è sentenza, non c'è verdetto, non c'è ordine di arrivo né classifica generale. Ognuno ha la sua versione".
In almost ten years of professionalism, Marco Pantani has won just over thirty races, a modest haul when compared to those of Coppi or Merckx, Moser or Cipollini. Yet the Pirate has conquered the history and the people of cycling as no one could do for some time. Because he was a climber who came from the sea. Because he took off on Mortirolo and Galibier but he fell into cocaine and depression. Because he was chasing love but ended up in whores. Because he was a lonely man.
Marco Pastonesi reconstructs Pantani's career by collecting the unpublished testimonies of those who attended him closely: his followers, sports managers, friends of piadinerie. A polyphony of unexpected voices that return the Romagna from which he has never separated, the mountains that have consecrated him to myth, the climbers of the past of which he was heir, and the weaknesses of man: doping, described here by a perspective that undermines the clichés on the phenomenon, and on drugs. "If Pantani was a soloist, and a loner," writes the author in the introduction, "this book is the chorus of Greek tragedies, it is the band that accompanies a coffin in the funeral of New Orleans, it is a hundred storytellers who tell the deeds of a warrior, a bandit, a pirate, and it is also a geographical map.
Here there is no judgment, there is no sentence, there is no verdict, there is no order of arrival or general classification. Everyone has their version of him. "
venerdì 19 febbraio 2021
giovedì 18 febbraio 2021
Aspettando il Giro d'Italia 2021
Ancora qualche giorno e poi RCS Sport presenterà ufficialmente il percorso del Giro d’Italia 2021. Il tracciato è ormai disegnato, visto che gli organizzatori hanno completato i sopralluoghi di rito e stanno definendo gli ultimi dettagli prima della presentazione. Quanto al percorso l’unica parte già presentata ufficialmente è la partenza in Piemonte, che avverrà sabato 8 maggio con una cronometro individuale di nove chilometri a Torino.
Il tracciato si snoderà quasi interamente nel nord e nel centro, con pochissimo sud.
Dopo la crono iniziale a Torino, la corsa rosa resterà in Piemonte per altri due giorni, con una tappa pianeggiante da Stupinigi a Novara e una più mossa da Biella a Canale. Dal Piemonte si passerà in Emilia-Romagna, molto coinvolta anche in questa edizione del Giro. La quarta tappa, da Piacenza a Sestola, offrirà un primo test in montagna, mentre nella successiva frazione con arrivo a Cattolica (SOLO 2 KM DAL NOSTRO HOTEL) dovrebbero tornare in scena le ruote veloci del gruppo.
Il Giro dovrebbe scendere poi dal versante adriatico facendo tappa ad Ascoli e Termoli, e toccando il punto più a sud a Foggia.
Nella sua fase centrale omaggerà anche Alfredo Martini, nel centenario della nascita. Dopo la ripartenza da Siena è previsto il passaggio a Sesto Fiorentino, paese del più vincente Ct della nazionale di Ciclismo, sulla strada che porta verso Bagno di Romagna.
Dopo l’arrivo a Verona è infatti certo l’arrivo sul Monte Zoncolan, previsto per sabato 22 maggio. Si salirà però dal versante meno battuto, quello di Sutrio, affrontato solo una volta dal Giro, nell’edizione 2003 con il successo di Gilberto Simoni. Dopo una tappa friulana molto mossa, con arrivo a Gorizia, una frazione dolomitica con il passo Giau e il traguardo a Cortina.
Prima è previsto un arrivo in salita a Campo Felice, poi una cronometro individuale in Umbria, da Foligno a Perugia, e poi una tappa molto suggestiva ed insidiosa in Toscana. In quest’ultima frazione, con probabile arrivo a Montalcino, saranno affrontate le strade bianche senesi, quegli sterrati dove nell’edizione 2010 Cadel Evans vinse una tappa resa eroica dal maltempo.
Altre salite nella giornata seguente con l’arrivo in Trentino a Sega di Ala.
La proposizione di ascese relativamente nuove è uno dei temi più interessanti di questo Giro d’Italia 2021. Dopo la tappa da Rovereto a Bergamo sarà infatti la volta delle ultime due frazioni di montagna, entrambe su salite da scoprire per il grande ciclismo. Prima si tornerà in Piemonte per salire all’Alpe Mera, un’ascesa di quasi 10 km al 9% di pendenza media. Quindi da Verbania si affronterà l’ultima sfida in montagna che porterà all’Alpe Motta / Madesimo, in Val Chiavenna.
La conclusione sarà domenica 30 maggio a Milano con una cronometro individuale.
In few days RCS Sport will officially present the route of the Giro d'Italia 2021. The route has now been designed, given that the organizers have completed the usual inspections and are defining the final details before the presentation. As for the route, the only part already officially presented is the start in Piedmont, which will take place on Saturday 8 May with a nine-kilometer individual time trial in Turin.
The route will run almost entirely in the north and center, with very little south.
After the initial time trial in Turin, the pink race will remain in Piedmont for another two days, with a flat stage from Stupinigi to Novara and a more lively one from Biella to Canale. From Piedmont we will move on to Emilia-Romagna, which is also very involved in this edition of the Giro. The fourth stage, from Piacenza to Sestola, will offer a first test in the mountains, while in the following stage with arrival in Cattolica (ONLY 2 KM AWAY FROM US!!!) the fast wheels of the group should return to the scene.
The Giro should then descend from the Adriatic side, stopping in Ascoli and Termoli, and touching the southernmost point in Foggia.
In the central phase he will also pay homage to Alfredo Martini, on the centenary of his birth. After the restart from Siena, it is planned to move to Sesto Fiorentino, the town of the most successful national cycling coach, on the road that leads to Bagno di Romagna.
After the arrival in Verona, the arrival on Monte Zoncolan, scheduled for Saturday 22 May, is certain. However, we will go up from the less traveled side, that of Sutrio, faced only once by the Giro, in the 2003 edition with the success of Gilberto Simoni. After a very busy Friulian stage, arriving in Gorizia, a dolomitic hamlet with the Giau pass and the finish line in Cortina.
First an uphill arrival at Campo Felice is expected, then an individual time trial in Umbria, from Foligno to Perugia, and then a very suggestive and treacherous stage in Tuscany. In this last stage, with probable arrival in Montalcino, the dirt roads of Siena will be tackled, those dirt roads where in the 2010 edition Cadel Evans won a stage made heroic by bad weather.
Other climbs the following day with the arrival in Trentino at Sega di Ala.
The proposition of relatively new ascents is one of the most interesting themes of this Giro d’Italia 2021. After the stage from Rovereto to Bergamo it will in fact be the turn of the last two mountain hamlets, both on climbs to be discovered for great cycling. First we will return to Piedmont to climb to Alpe Mera, an ascent of almost 10 km at 9% average gradient. Then from Verbania we will face the last challenge in the mountains that will lead to Alpe Motta / Madesimo, in Val Chiavenna.
The conclusion will be Sunday 30 May in Milan with an individual time trial.
mercoledì 17 febbraio 2021
Today we bring you Gradara on our bike tour
One of Italy most beautiful castel villages: truly spectacular!
Why don't you come and visit it and cycle this amazing roads and hills with us as well???
martedì 16 febbraio 2021
lunedì 15 febbraio 2021
domenica 14 febbraio 2021
sabato 13 febbraio 2021
Pedalando nel silenzio di ghiaccio. Il ciclismo estremo e la felicità
Come succede che un bimbo introverso e un po’ controcorrente, che ama la lettura più che la PlayStation, impacciato nei giochi di cortile, diventa un uomo che riesce a coronare il sogno grandioso di sfidare i ghiacci e il gelo in sella alla sua bici?
Omar Di Felice, l’atleta italiano che più si è distinto nell’ultracycling, ce lo racconta partendo dall’esperienza della sua impresa del 2018 (oltre 1300 km sulla Arctic Highway), procedendo poi a ritroso fino alle origini della sua passione.venerdì 12 febbraio 2021
lunedì 8 febbraio 2021
Dall'Himalaya all’Everest
Nuova impresa per il ciclista romano Omar Di Felice che tenterà di attraversare in bici il versante nepalese per concludere l’avventura al Campo Base dell’Everest (5364 m.s.l.m).
L’avventura è iniziata sabato 6 febbraio con un lungo viaggio aereo. Lo start ufficiale, con pedale agganciato, è fissato per il 15 febbraio da Kathmandu, la capitale del Nepal.
Omar procederà verso nord-ovest attraverso le città di Pokhara e Jomsom, porta di accesso alla regione del Mustang, considerata tra le più aride e fredde del continente asiatico. Qui inizieranno le lunghe ascese attraverso valichi himalayani oltre i 4000 metri, con l’apice che verrà toccato in cima al Kora La Pass 4660 metri, nonché valico di confine con la Cina.
La traversata proseguirà lungo i sentieri del circuito dell’Annapurna, una delle vette mitiche oltre gli 8000 metri. In questa zona Omar dovrà affrontare il passo transitabile più alto al mondo, il Thorung La 5416 metri. Qui le difficoltà maggiori saranno la quantità di neve, il sentiero impervio e la possibilità che il valico risulti impraticabile a causa delle condizioni climatiche critiche.
Superato il valico il successivo punto nevralgico sarà l’arrivo al Campo Base del Tilicho Lake 4919 metri. L’ultima parte del percorso sarà la lunga risalita da Kathmandu a Lukla da cui partirà la salita infinita fino ai 5364 metri del Campo Base Everest
Alla distanza, oltre 1300 chilometri di traversata, si aggiungono 40.000 metri di dislivello complessivo. Senza dimenticare tutte le difficoltà legate al pedalare in solitaria, attraverso ambienti freddi. E il superamento di alcuni passaggi tecnici su sentieri e tratti di montagna molto impegnativi. Omar dovrà probabilmente caricare la bici sulla schiena per superare alcuni passaggi.
New venture for the Roman cyclist Omar Di Felice who will attempt to cross the Nepalese side by bike to end the adventure at Everest Base Camp (5364 m.a.s.l.).
The adventure began on Saturday 6 February with a long air trip. The official start, with pedal connected, is set for February 15th from Kathmandu, the capital of Nepal.
Omar will proceed north-west through the cities of Pokhara and Jomsom, gateway to the Mustang region, considered among the driest and coldest on the Asian continent. Here will begin the long ascents through Himalayan passes over 4000 meters, with the apex being reached at the top of the Kora La Pass 4660 meters, as well as the border crossing with China.
The crossing will continue along the paths of the Annapurna circuit, one of the mythical peaks over 8000 meters. In this area Omar will have to tackle the highest passable pass in the world, Thorung La 5416 meters. Here the greatest difficulties will be the amount of snow, the impervious path and the possibility that the pass is impractical due to the critical climatic conditions.
After crossing the pass, the next focal point will be the arrival at the Base Camp of Tilicho Lake 4919 meters. The last part of the route will be the long ascent from Kathmandu to Lukla from which the infinite climb up to 5364 meters of Everest Base Camp will start
At the distance, over 1300 kilometers of crossing, there are also 40,000 meters of total altitude difference. Without forgetting all the difficulties related to pedaling alone, through cold environments. And the overcoming of some technical passages on very challenging paths and mountain sections. Omar will probably have to load the bike on his back to get through some steps.
domenica 7 febbraio 2021
sabato 6 febbraio 2021
Italia in Bici con Gusto
Le guide di Viatoribus sono dedicate a microrealtà territoriali, comprensori turistici e piccole città d'arte e cultura.
Sono guide che vanno alla ricerca del Genius loci: l'essenza storica, culturale, materiale e umana che rende unico tra tanti il luogo che si sta visitando.
Raccontano il territorio attraverso storie, esperienze, pezzi di vita che costituiscono l'anima e il cuore dei luoghi.
"A noi di Viatoribus piace incontrare e ascoltare le persone, dare voce ai consigli di chi conosce segreti e bellezze di un territorio, descriverlo come se lo raccontassimo a un amico, presentarlo come un'opportunità da vivere."
The Viatoribus guides are dedicated to territorial micro realities, tourist areas and small cities of art and culture.
They are guides who go in search of the Genius loci: the historical, cultural, material and human essence that makes the place you are visiting unique among many.
They tell the territory through stories, experiences, pieces of life that make up the soul and heart of the places.
"We at Viatoribus like to meet and listen to people, give voice to the advice of those who know the secrets and beauties of a territory, describe it as if we were telling it to a friend, present it as an opportunity to live."
venerdì 5 febbraio 2021
Ampler Curt
Complice il Covid-19 e gli incentivi statali, il 2020 ha risvegliato l’amore degli italiani per la bicicletta. E nel 2021 appena iniziato sarà lo stesso, perché spostarsi in maniera più sicura e più rispettosa dell’ambiente sarà una delle priorità imposte dalla pandemia alla quale non rinunceremo. Le biciclette elettriche diventeranno sempre più comuni, anche se probabilmente la Ampler Curt oggetto di questa prova non si vedrà in tutte le strade. Ed è un peccato, per diversi motivi: intanto perché è bella davvero, con la sua linea essenziale ma robusta. Poi perché è costruita benissimo, e ancora per la politica di vendita online, che consente di averla in due settimane a casa.
Ampler è una giovane azienda estone, con in catalogo tre modelli di biciclette, tutte elettriche: la Curt è la più costosa, con 2890 euro di listino, seguono la Stout e la Stellar, entrambi a 2490 euro. Tutte le biciclette Ampler sono disponibili in diverse misure, da scegliere a seconda dell’altezza di chi le guida: la Curt dalla Small alla Large, la Stout Medium e Large, la Stellar solo Small e Medium. La sella è regolabile facilmente, ma non siamo riusciti a modificare l’altezza del manubrio.
La Curt arriva a casa in un’enorme catola di cartone, e fin dall’inizio si apprezza l’attenzione al dettaglio di chi la costruisce: ad esempio le due minuscole gocce di grasso sul mozzo dei pedali, il necessario per assicurare un uso fluido e senza rumore per anni. Una scatola più piccola contiene le stringatissime istruzioni e gli attrezzi. C’è ovviamente anche il caricabatteria, simile a quelli che fino a qualche anno fa si usavano per i pc portatili; si connette con una presa magnetica, quindi se si dovesse inciampare nel cavo, si staccherà automaticamente senza far cadere la bicicletta. Per ricaricare completamente la Curt servono due ore e mezza.
Il faro anteriore è incluso, e illumina il giusto, mentre per le luci posteriori ci sono dei led nel tubo sotto la sella: un dettaglio originale e raffinato, ma che rischia di passare quasi inosservato se si regola l'altezza al minimo. Ci sono i parafanghi; mancano invece cavalletto e campanello. Il telaio è in alluminio 6061, con grande attenzione alle saldature, e in generale la qualità costruttiva è eccellente. Se qualcosa dovesse rompersi, le bici Ampler utilizzano componenti standard, come i freni Shimano M6000 e la cinghia in gomma (ma solo nella versione monomarcia, quella con cambio adotta una normale catena), e dunque sono riparabili in tutti i negozi di biciclette professionali.
La caratteristica più sorprendente della Curt è la leggerezza: non sembra una bici elettrica nell’apparenza, ma nemmeno nel peso, che con i suoi 13,5 kg per la versione monomarcia è tra i più bassi della categoria. Il vantaggio è che anche portarla in spalla per qualche rampa di scale non è un compito impossibile. E con ogni probabilità sarà necessario farlo, visto che la batteria integrata non può essere sganciata per la ricarica. Si trova nel tubo obliquo del telaio e permette di viaggiare per 70 km, secondo il produttore. Il dato è molto variabile, perché la Curt è una bicicletta a pedalata assistita, dunque il motore (che è nel mozzo della ruota posteriore, appena più grande del normale) entra in funzione solo in alcuni casi. L’idea è di fornire un aiuto quando serve: al momento della partenza da fermo, in salita o quando si va di fretta; l’intervento del motore è limitato per legge a 25 km/h: si può andare più veloce, ma bisogna pedalare.
Si avvia tramite un pulsante multifunzione vicino alla porta per la ricarica, con cui è possibile anche scegliere il tipo di assistenza fornito dal motore e accendere o spegnere le luci. Diventa però tutto più facile con l’app, che si connette alla bici via bluetooth e in più tiene traccia di dati come la percorrenza e la percentuale di carica rimasta. Abbiamo visto altre applicazioni più complete e versatili, ma quella di Ampler ha una grafica chiara ed è semplice da usare, pur nelle sue funzioni limitate.
Nel traffico e fuori, la Curt si guida benissimo, è agile e divertente, con il suo telaio rigido, le forcelle in fibra di carbonio e i pesi ben distribuiti: la sensazione di controllo è totale, anche grazie agli eccellenti freni a disco. Dettagli come le impugnature in schiuma e la sella ben modellata migliorano il comfort, ma col pavé o con strade particolarmente dissestate le asperità si sentono. Gli pneumatici sono Continental Grand Prix 4-Season, adatti, come dice il nome, a ogni condizione meteo e resistenti alle forature.
Sono previste due modalità di assistenza alla guida, normale e boost. La velocità raggiunta è la stessa, ma l'impostazione boost fornisce fino al 50 per cento di spunto in più rispetto a quella normale. Nell'uso di tutti i giorni, è quella che garantisce le prestazioni migliori, mentre la modalità normale è forse un po’ troppo blanda.
La Curt adopera un controllo del motore a rilevamento di coppia, che misura la quantità di sforzo applicata ai pedali per determinare la spinta che il motore deve produrre. L’avvio del motore è pressoché impercettibile: a parte il minore sforzo, si avverte solo un lievissimo ronzio. Per Ampler lo sforzo non deve essere cancellato, ma reso solo più facile da gestire: quello che serve per affrontare più agevolmente una salita più impegnativa, o per arrivare puntuali in ufficio senza sudare troppo. E volendo, è sempre possibile bruciare un po' di calorie, basta spingere sui pedali. Il motore non è potentissimo, solo 250 W, ma se si esaurisce la batteria, la Curt è abbastanza leggera da poter essere guidata come una normale bici, anche nella versione monomarcia.
La Ampler Curt è disponibile in un solo colore, un nero opaco molto hi-tech. Pochissimi gli accessori opzionali: una catena antifurto, un caricabatteria aggiuntivo, un adattatore per il gancio di traino, e, forse più importante di tutti, un'assicurazione annuale che per 120 euro copre tutti i possibili danni alla bicicletta e prevede la sostituzione immediata in caso di furto. Conviene, anche perché alla Curt ci si abitua facilmente, e le altre biciclette elettriche sembrano presto rozze e pensate male. La Ampler, invece, è un mezzo che non ha rivali per muoversi in libertà, nelle strade vuote del lockdown come nel traffico che tornerà a ingolfare le città.
giovedì 4 febbraio 2021
mercoledì 3 febbraio 2021
martedì 2 febbraio 2021
02. 02. 2021
Guida: Sandro
Partenza: 8.30
Km: 80
Dislivello: 650
Velocità: 24/26 Km/h
Tour: discovering Emilia Romagna and Marche
Enjoy a lovely beautiful crisp Winter morning on your bike discovering with us Emilia Romagna: the regione that borders le Marche. A region we come often on tours, exploring the many villages and castles. It is an amazing region!