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venerdì 5 febbraio 2021

Ampler Curt

Complice il Covid-19 e gli incentivi statali, il 2020 ha risvegliato l’amore degli italiani per la bicicletta. E nel 2021 appena iniziato sarà lo stesso, perché spostarsi in maniera più sicura e più rispettosa dell’ambiente sarà una delle priorità imposte dalla pandemia alla quale non rinunceremo. Le biciclette elettriche diventeranno sempre più comuni, anche se probabilmente la Ampler Curt oggetto di questa prova non si vedrà in tutte le strade. Ed è un peccato, per diversi motivi: intanto perché è bella davvero, con la sua linea essenziale ma robusta. Poi perché è costruita benissimo, e ancora per la politica di vendita online, che consente di averla in due settimane a casa. 

Ampler è una giovane azienda estone, con in catalogo tre modelli di biciclette, tutte elettriche: la Curt è la più costosa, con 2890 euro di listino, seguono la Stout e la Stellar, entrambi a 2490 euro. Tutte le biciclette Ampler sono disponibili in diverse misure, da scegliere a seconda dell’altezza di chi le guida: la Curt dalla Small alla Large, la Stout Medium e Large, la Stellar solo Small e Medium. La sella è regolabile facilmente, ma non siamo riusciti a modificare l’altezza del manubrio.

La Curt arriva a casa in un’enorme catola di cartone, e fin dall’inizio si apprezza l’attenzione al dettaglio di chi la costruisce: ad esempio le due minuscole gocce di grasso sul mozzo dei pedali, il necessario per assicurare un uso fluido e senza rumore per anni. Una scatola più piccola contiene le stringatissime istruzioni e gli attrezzi. C’è ovviamente anche il caricabatteria, simile a quelli che fino a qualche anno fa si usavano per i pc portatili; si connette con una presa magnetica, quindi se si dovesse inciampare nel cavo, si staccherà automaticamente senza far cadere la bicicletta. Per ricaricare completamente la Curt servono due ore e mezza.

Il faro anteriore è incluso, e illumina il giusto, mentre per le luci posteriori ci sono dei led nel tubo sotto la sella: un dettaglio originale e raffinato, ma che rischia di passare quasi inosservato se si regola l'altezza al minimo. Ci sono i parafanghi; mancano invece cavalletto e campanello. Il telaio è in alluminio 6061, con grande attenzione alle saldature, e in generale la qualità costruttiva è eccellente. Se qualcosa dovesse rompersi, le bici Ampler utilizzano componenti standard, come i freni Shimano M6000 e la cinghia in gomma (ma solo nella versione monomarcia, quella con cambio adotta una normale catena), e dunque sono riparabili in tutti i negozi di biciclette professionali. 

La caratteristica più sorprendente della Curt è la leggerezza: non sembra una bici elettrica nell’apparenza, ma nemmeno nel peso, che con i suoi 13,5 kg per la versione monomarcia è tra i più bassi della categoria. Il vantaggio è che anche portarla in spalla per qualche rampa di scale non è un compito impossibile. E con ogni probabilità sarà necessario farlo, visto che la batteria integrata non può essere sganciata per la ricarica. Si trova nel tubo obliquo del telaio e permette di viaggiare per 70 km, secondo il produttore. Il dato è molto variabile, perché la Curt è una bicicletta a pedalata assistita, dunque il motore (che è nel mozzo della ruota posteriore, appena più grande del normale) entra in funzione solo in alcuni casi. L’idea è di fornire un aiuto quando serve: al momento della partenza da fermo, in salita o quando si va di fretta; l’intervento del motore è limitato per legge a 25 km/h: si può andare più veloce, ma bisogna pedalare.

Si avvia tramite un pulsante multifunzione vicino alla porta per la ricarica, con cui è possibile anche scegliere il tipo di assistenza fornito dal motore e accendere o spegnere le luci. Diventa però tutto più facile con l’app, che si connette alla bici via bluetooth e in più tiene traccia di dati come la percorrenza e la percentuale di carica rimasta. Abbiamo visto altre applicazioni più complete e versatili, ma quella di Ampler ha una grafica chiara ed è semplice da usare, pur nelle sue funzioni limitate. 

Nel traffico e fuori, la Curt si guida benissimo, è agile e divertente, con il suo telaio rigido, le forcelle in fibra di carbonio e i pesi ben distribuiti: la sensazione di controllo è totale, anche grazie agli eccellenti freni a disco. Dettagli come le impugnature in schiuma e la sella ben modellata migliorano il comfort, ma col pavé o con strade particolarmente dissestate le asperità si sentono. Gli pneumatici sono Continental Grand Prix 4-Season, adatti, come dice il nome, a ogni condizione meteo e resistenti alle forature. 

Sono previste due modalità di assistenza alla guida, normale e boost. La velocità raggiunta è la stessa, ma l'impostazione boost fornisce fino al 50 per cento di spunto in più rispetto a quella normale. Nell'uso di tutti i giorni, è quella che garantisce le prestazioni migliori, mentre la modalità normale è forse un po’ troppo blanda. 

La Curt adopera un controllo del motore a rilevamento di coppia, che misura la quantità di sforzo applicata ai pedali per determinare la spinta che il motore deve produrre. L’avvio del motore è pressoché impercettibile: a parte il minore sforzo, si avverte solo un lievissimo ronzio. Per Ampler lo sforzo non deve essere cancellato, ma reso solo più facile da gestire: quello che serve per affrontare più agevolmente una salita più impegnativa, o per arrivare puntuali in ufficio senza sudare troppo. E volendo, è sempre possibile bruciare un po' di calorie, basta spingere sui pedali. Il motore non è potentissimo, solo 250 W, ma se si esaurisce la batteria, la Curt è abbastanza leggera da poter essere guidata come una normale bici, anche nella versione monomarcia. 

La Ampler Curt è disponibile in un solo colore, un nero opaco molto hi-tech. Pochissimi gli accessori opzionali: una catena antifurto, un caricabatteria aggiuntivo, un adattatore per il gancio di traino, e, forse più importante di tutti, un'assicurazione annuale che per 120 euro copre tutti i possibili danni alla bicicletta e prevede la sostituzione immediata in caso di furto. Conviene, anche perché alla Curt ci si abitua facilmente, e le altre biciclette elettriche sembrano presto rozze e pensate male. La Ampler, invece, è un mezzo che non ha rivali per muoversi in libertà, nelle strade vuote del lockdown come nel traffico che tornerà a ingolfare le città.




Thanks to Covid-19 and state incentives, 2020 has awakened the love of Italians for the bicycle. And in 2021 that has just begun it will be the same, because moving in a safer and more environmentally friendly way will be one of the priorities imposed by the pandemic that we will not give up. Electric bicycles will become more and more common, although the Ampler Curt subject of this test will likely not be seen on every street. And it's a shame, for several reasons: first of all because it is really beautiful, with its essential but robust line. Then because it is built very well, and again for the online sales policy, which allows you to have it at home in two weeks.

Ampler is a young Estonian company, with three models of bicycles in its catalog, all electric: Curt is the most expensive, with 2890 euros in the list, followed by Stout and Stellar, both at 2490 euros. All Ampler bicycles are available in different sizes, to be chosen according to the height of the rider: the Curt from Small to Large, Stout Medium and Large, Stellar only Small and Medium. The saddle is easily adjustable, but we were unable to change the height of the handlebar.

The Curt arrives home in a huge cardboard box, and from the beginning you can appreciate the attention to detail of those who build it: for example the two tiny drops of grease on the hub of the pedals, the necessary to ensure smooth use. and without noise for years. A smaller box contains the stringent instructions and tools. There is obviously also a battery charger, similar to those that until a few years ago were used for laptops; it connects with a magnetic socket, so if you trip over the cable, it will automatically detach without dropping your bike. It takes two and a half hours to fully charge the Curt.

The front headlight is included, and lights up the right way, while for the rear lights there are LEDs in the tube under the saddle: an original and refined detail, but which risks going almost unnoticed if you adjust the height to a minimum. There are the fenders; instead there is no tripod and bell. The frame is 6061 aluminum, with great attention to welds, and in general the build quality is excellent. If something should break, Ampler bikes use standard components, such as Shimano M6000 brakes and rubber belt (but only in the single-speed version, the one with gearbox adopts a normal chain), and therefore are repairable in all professional bicycle shops.

The most surprising feature of the Curt is its lightness: it doesn't look like an electric bike in appearance, but neither in weight, which with its 13.5 kg for the single-speed version is among the lowest in its category. The advantage is that even carrying it on the shoulder for a few flights of stairs is not an impossible task. And in all likelihood it will be necessary to do so, since the built-in battery cannot be detached for charging. It is located in the down tube of the frame and allows you to travel 70km, according to the manufacturer. The figure is very variable, because the Curt is a pedal assisted bicycle, therefore the motor (which is in the rear wheel hub, just slightly larger than normal) only comes into operation in some cases. The idea is to provide help when needed: when starting from a stop, uphill or when you are in a hurry; engine intervention is limited by law to 25 km / h: you can go faster, but you have to pedal.

It starts via a multifunction button next to the charging port, with which you can also choose the type of assistance provided by the engine and turn the lights on or off. However, everything becomes easier with the app, which connects to the bike via bluetooth and in addition keeps track of data such as the distance and the percentage of charge left. We have seen other more complete and versatile applications, but Ampler's one has clear graphics and is simple to use, despite its limited functions.

In and out of traffic, the Curt drives great, is agile and fun, with its rigid frame, carbon fiber forks and well-distributed weights: the feeling of control is total, also thanks to the excellent disc brakes. Details like the foam grips and the well-molded saddle improve comfort, but with cobblestones or particularly rough roads, the roughness is felt. The tires are Continental Grand Prix 4-Season, suitable, as the name implies, in all weather conditions and resistant to punctures.

There are two driving assistance modes, normal and boost. The speed achieved is the same, but the boost setting provides up to 50 percent more cranking than normal. In everyday use, it is the one that guarantees the best performance, while the normal mode is perhaps a little too mild.
Curt employs a torque sensing motor control, which measures the amount of effort applied to the pedals to determine the thrust the motor should produce. The starting of the engine is almost imperceptible: apart from the minor effort, there is only a very slight hum. For Ampler, the effort must not be canceled, but only made easier to manage: what it takes to tackle a more demanding climb more easily, or to get to the office on time without sweating too much. And if you want, you can always burn some calories, just push on the pedals. The motor isn't super powerful, just 250W, but if the battery runs out, the Curt is light enough to ride like a normal bike, even in the single-speed version.

The Ampler Curt is only available in one color, a very hi-tech matte black. There are very few optional accessories: an anti-theft chain, an additional battery charger, an adapter for the towbar, and, perhaps most important of all, an annual insurance that covers all possible damage to the bicycle for 120 euros and provides for immediate replacement in case of theft. It's worth it, also because you get used to Curt easily, and other electric bicycles soon seem crude and ill-thought-out. The Ampler, on the other hand, is an unrivaled means of moving freely, in the empty streets of the lockdown as in the traffic that will return to flood the cities.



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