Andare in bicicletta significa scegliere salute, sostenibilità e libertà. Ma sulle strade italiane questa libertà è ancora fragile. Ogni giorno chi pedala convive con traffico intenso, sorpassi rischiosi e automobilisti che, troppo spesso, non rispettano le distanze di sicurezza. Una realtà confermata dai dati ufficiali e – purtroppo – dalle cronache quotidiane.
Da questa emergenza nasce la proposta di legge presentata dalla Federciclismo Puglia, fortemente voluta dal presidente federale Cordiano Dagnoni. Un pacchetto di misure pensato per proteggere i ciclisti, considerati a tutti gli effetti utenti vulnerabili della strada.
Perché intervenire: i numeri che raccontano l’urgenza
La presentazione è avvenuta il 19 settembre 2025, durante il convegno “Una bicicletta per spostarsi in sicurezza: creare economia e vivere meglio le nostre città” alla Fiera del Levante di Bari.
Solo in Puglia, nel 2024, si sono verificati:
Dati che fanno riflettere. Oltre l’80% delle morti in bicicletta avviene su strade extraurbane, dove velocità elevata e infrastrutture carenti rendono ogni spostamento più rischioso.
Sorpasso e comportamento in strada: cosa cambia davvero
La proposta contiene due modifiche che, se approvate, cambieranno concretamente la convivenza tra automobilisti e ciclisti.
1. Sorpasso con 1,5 metri di distanza obbligatori
Non più una raccomandazione vaga, non più “ove le condizioni lo consentano”.
Il sorpasso dei ciclisti dovrà sempre avvenire mantenendo almeno 1,5 metri di distanza laterale.
Una norma semplice, chiara e salva-vite.
2. Addio all’obbligo di fila indiana sulle extraurbane
I ciclisti potranno pedalare affiancati anche fuori città, aumentando la propria visibilità.
Per gli automobilisti significa dover considerare il gruppo come un’unica entità compatta, rendendo i sorpassi più controllati e meno azzardati.
Non solo norme: educazione e cultura della sicurezza
Il testo non si limita alle regole. Punta anche sulla prevenzione:
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potenziamento dell’educazione stradale nelle scuole;
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diffusione di una cultura del rispetto reciproco;
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sostituzione del termine “incidente” con “scontro stradale”, per evidenziare che molti episodi non sono fatalità, ma conseguenze di comportamenti sbagliati.
Il contributo della Fondazione Michele Scarponi
Tra i promotori c’è anche la Fondazione Michele Scarponi, impegnata in tutta Italia per trasformare la tragedia del campione marchigiano in un motore di cambiamento.
La sua partecipazione dà ancora più forza a un’iniziativa che mette davvero i ciclisti al centro.
Strade più sicure: infrastrutture e tecnologia
Alle modifiche del Codice si affiancano richieste molto concrete:
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manutenzione e pulizia delle strade secondarie,
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segnaletica dedicata,
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bike lane nei tratti più pericolosi,
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banchine sgombre da vegetazione.
E poi la tecnologia: sistemi digitali e piattaforme basate su intelligenza artificiale potrebbero monitorare i flussi, prevedere situazioni di rischio e fornire dati utili alle autorità per interventi più efficaci.
Un segnale positivo, anche se in ritardo
Il pacchetto della Federciclismo arriva in un momento importante, ma non perfetto: siamo a settembre 2025, nove mesi dopo l’approvazione del nuovo Codice della Strada.
Un’occasione mancata? Forse sì. Queste proposte avrebbero potuto incidere prima.
Ma, come si dice, meglio tardi che mai.
L’auspicio ora è che vengano recepite rapidamente, perché la sicurezza di chi pedala non può aspettare.
Cycling Safety: The New Bill That Could Change Italian Roads
Choosing the bicycle means choosing health, sustainability, and freedom. But on Italian roads, this freedom is still fragile. Every day, people who ride bikes face heavy traffic, risky overtakes, and drivers who too often ignore safe passing distances. A reality confirmed by official data and—unfortunately—by daily news reports.
This emergency is what inspired the bill presented by the Puglia Regional Committee of the Italian Cycling Federation (Federciclismo), strongly supported by its national president Cordiano Dagnoni. A package of measures designed to protect cyclists, who are still among the most vulnerable users on the road.
Why We Need to Act: The Numbers Speak Clearly
The proposal was unveiled on September 19, 2025, during the conference “A Bicycle to Travel Safely: Creating Economy and Improving Urban Life” at the Fiera del Levante in Bari.
In Puglia alone, 2024 saw:
These figures speak for themselves. More than 80% of cyclist fatalities occur on extra-urban roads, where higher speeds and lack of infrastructure make riding far more dangerous.
What the Bill Changes: Overtaking and Road Behaviour
The proposal includes two key changes that could significantly improve coexistence between drivers and cyclists.
1. Overtaking: 1.5 Metres of Distance, Always
No more vague recommendations or “where road conditions allow.”
Drivers will be required to leave at least 1.5 metres when overtaking a cyclist.
A simple, clear, life-saving rule.
2. No More Single-File Obligation on Extra-Urban Roads
Cyclists will be allowed to ride side by side even outside urban areas, increasing their visibility.
For drivers, this means treating the group as one compact unit, making overtakes more predictable and less hazardous.
Beyond Rules: Building a Culture of Safety
The proposal goes further than regulations. It also aims to prevent crashes through:
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stronger road-safety education in schools,
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promoting a culture of mutual respect,
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replacing the term “accident” with “road crash”, to highlight that many incidents are not acts of fate but the result of avoidable choices.
The Role of the Michele Scarponi Foundation
The Michele Scarponi Foundation—created to honour the memory of the champion killed while training—is among the contributors to the proposal.
Its involvement adds even more weight to an initiative clearly focused on protecting cyclists.
Safer Roads Through Infrastructure and Technology
Alongside legal changes, Federciclismo is calling for tangible improvements:
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maintenance and cleaning of secondary roads,
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cyclist-specific signage,
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bike lanes in the most dangerous stretches,
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roadside shoulders kept clear of vegetation.
Technology will also play a role: digital systems and AI-powered platforms could monitor traffic flows, predict risky situations, and provide authorities with reliable data for quick, effective decisions.
A Positive Step—Even if a Late One
The proposal from Federciclismo is a positive and much-needed step forward.
Still, it arrives in September 2025—nine months after the approval of the new Highway Code.
It’s hard not to think these ideas could have influenced the law earlier.
But as the saying goes, better late than never.
Now the hope is that these measures will be incorporated into the Highway Code as soon as possible, helping make Italian roads safer for everyone who chooses to travel by bike.