Cycling & Blogging: welcome on your finish line on the Adriatic Coast!!! sei entrato nel Blog ufficiale dell'Alexander Bike Hotel di Gabicce Mare!

sabato 13 dicembre 2025

Ciclismo. Storie segrete. Vicende, retroscena e notizie riservate dei campioni di ieri e di oggi.

 Raccontare alla gente quelle storie che, davanti a un caffè, nelle pause tra una gara e l’altra, si scambiano da sempre giornalisti, addetti ai lavori e inviati al seguito delle carovane dei ciclisti. Quelle confidenze di viaggio, i retroscena sussurrati ai bordi delle strade, i pettegolezzi che un tempo si riportavano nei taccuini, oggi rischiano di perdersi nell’immediatezza dei social.

È questo il compito che si è dato Beppe Conti, veterano del giornalismo sportivo, che nel suo nuovo libro apre il cassetto dei ricordi e condivide un patrimonio di aneddoti raccolti direttamente dai protagonisti del ciclismo. Storie capaci di far rivivere le emozioni delle grandi classiche, le fatiche leggendarie sulle montagne del Giro e del Tour, l’atmosfera unica dei Mondiali e delle corse che hanno scritto la storia.

Ne emerge una sorta di romanzo sportivo composto da mille episodi, un mosaico attraverso il quale si ripercorre l’evoluzione del grande ciclismo: dalle follie dei pionieri di inizio Novecento alle sfide epiche tra Girardengo, Binda e Guerra; dalla leggendaria rivalità fra Coppi e Bartali alle avventure più recenti di Pantani, Cipollini, Nibali e di tutti coloro che hanno contribuito a rendere questo sport unico.

Un viaggio dentro l’anima del ciclismo, alla ricerca dei segreti e delle imprese che hanno fatto epoca. Per ricordarci, una volta per tutte, quanto sia affascinante, grande – e forse mai abbastanza amato – lo sport della bicicletta.




The Hidden Stories of Cycling: Tales, Secrets and Legends from a Sport That Never Stops Fascinating

Telling people the kind of stories that journalists, insiders and reporters have always exchanged over a coffee, in the pauses between one race and the next. Those roadside confidences, the whispered backstage anecdotes, the bits of gossip once scribbled into notebooks and now at risk of getting lost in the rush of social media.

This is the mission Beppe Conti — a true veteran of sports journalism — embraces in his new book, where he opens the drawer of memories and shares a treasure trove of tales gathered directly from cycling’s main protagonists. Stories that bring back the emotions of the great Classics, the legendary struggles on the mountains of the Giro and the Tour, the unique atmosphere of the World Championships, and the races that shaped this sport’s history.

What emerges is a kind of sporting novel made of countless episodes: a mosaic that retraces the evolution of cycling itself. From the wild early-1900s pioneers to the fierce battles among Girardengo, Binda and Guerra; from the iconic rivalry between Coppi and Bartali to the more recent sagas of Pantani, Cipollini, Nibali and many others who helped make this sport unforgettable.

A journey into the soul of cycling, in search of the secrets and heroic feats that defined entire eras. A reminder of just how captivating, grand — and perhaps never quite loved enough — the sport of the bicycle truly is.

giovedì 11 dicembre 2025

SQUALI GRAVEL 2026: APERTE LE ISCRIZIONI CON SUPER PROMO DI NATALE!

 Siete pronti a ruggire sulla ghiaia? Da oggi sono ufficialmente aperte le iscrizioni alla SQUALI GRAVEL 2026, in programma sabato 16 maggio: un’avventura off-road tra mare, colline e panorami selvaggi della Valle del Conca.

Per festeggiare l’arrivo del Natale, abbiamo pensato a una promo che farà brillare gli occhi a tutti i gravel-lovers:

🎁 Promo Speciale Natale

Iscrizione SQUALI GRAVEL + Maglia Tecnica Alé SQUALI 2026 = 49€
Un’occasione unica per portarsi a casa il dorsale e la nuova maglia ufficiale — che sveleremo presto!

🎫 Solo iscrizione?

Nessun problema:
Iscrizione SQUALI GRAVEL = 20€

⚡ Offerta limitata

Solo i primi 20 che sceglieranno il pacchetto iscrizione + maglia tecnica potranno approfittare della tariffa speciale di 49€
(20€ iscrizione + 29€ maglia tecnica).

👉 Insomma: chi prima pedala… meglio alloggia!
Il countdown è iniziato: non lasciatevi scappare la possibilità di vivere la SQUALI GRAVEL 2026 da protagonisti.

Organizzazione:
Bike-Advisor | Valle del Conca Nordic Walking e MTB | Riviera di Rimini






SQUALI GRAVEL 2026: REGISTRATION NOW OPEN — WITH A CHRISTMAS SPECIAL!

Ready to hit the gravel? Registration is officially open for SQUALI GRAVEL 2026, taking place on Saturday, May 16 — an off-road adventure through the wild landscapes of the Conca Valley, between sea views and rolling hills.

To celebrate the Christmas season, we’ve launched a promo that gravel enthusiasts will love:

🎁 Christmas Special

SQUALI GRAVEL Registration + Alé Technical Jersey SQUALI 2026 = €49
A perfect bundle to secure your bib and the brand-new official jersey — to be revealed soon!

🎫 Want just the bib?

No problem:
SQUALI GRAVEL Registration = €20

⚡ Limited Offer

Only the first 20 riders choosing the registration + jersey package will get the special €49 price
(€20 registration + €29 technical jersey).

👉 In short: the early riders get the best deal!
Don’t miss your chance to be part of SQUALI GRAVEL 2026 from the front row.

Organized by:
Bike-Advisor | Valle del Conca Nordic Walking & MTB | Riviera di Rimini


mercoledì 10 dicembre 2025

Sicurezza in bici: la nuova proposta di legge che può cambiare le strade italiane



Andare in bicicletta significa scegliere salute, sostenibilità e libertà. Ma sulle strade italiane questa libertà è ancora fragile. Ogni giorno chi pedala convive con traffico intenso, sorpassi rischiosi e automobilisti che, troppo spesso, non rispettano le distanze di sicurezza. Una realtà confermata dai dati ufficiali e – purtroppo – dalle cronache quotidiane.

Da questa emergenza nasce la proposta di legge presentata dalla Federciclismo Puglia, fortemente voluta dal presidente federale Cordiano Dagnoni. Un pacchetto di misure pensato per proteggere i ciclisti, considerati a tutti gli effetti utenti vulnerabili della strada.

Perché intervenire: i numeri che raccontano l’urgenza

La presentazione è avvenuta il 19 settembre 2025, durante il convegno “Una bicicletta per spostarsi in sicurezza: creare economia e vivere meglio le nostre città” alla Fiera del Levante di Bari.

Solo in Puglia, nel 2024, si sono verificati:

  • 11.026 incidenti stradali

  • 241 vittime

  • oltre 17.000 feriti

  • 372 sinistri che hanno coinvolto biciclette, costati la vita a 11 persone

Dati che fanno riflettere. Oltre l’80% delle morti in bicicletta avviene su strade extraurbane, dove velocità elevata e infrastrutture carenti rendono ogni spostamento più rischioso.


Sorpasso e comportamento in strada: cosa cambia davvero
La proposta contiene due modifiche che, se approvate, cambieranno concretamente la convivenza tra automobilisti e ciclisti.

1. Sorpasso con 1,5 metri di distanza obbligatori

Non più una raccomandazione vaga, non più “ove le condizioni lo consentano”.
Il sorpasso dei ciclisti dovrà sempre avvenire mantenendo almeno 1,5 metri di distanza laterale.
Una norma semplice, chiara e salva-vite.

2. Addio all’obbligo di fila indiana sulle extraurbane

I ciclisti potranno pedalare affiancati anche fuori città, aumentando la propria visibilità.
Per gli automobilisti significa dover considerare il gruppo come un’unica entità compatta, rendendo i sorpassi più controllati e meno azzardati.

Non solo norme: educazione e cultura della sicurezza

Il testo non si limita alle regole. Punta anche sulla prevenzione:

  • potenziamento dell’educazione stradale nelle scuole;

  • diffusione di una cultura del rispetto reciproco;

  • sostituzione del termine “incidente” con “scontro stradale”, per evidenziare che molti episodi non sono fatalità, ma conseguenze di comportamenti sbagliati.

Il contributo della Fondazione Michele Scarponi

Tra i promotori c’è anche la Fondazione Michele Scarponi, impegnata in tutta Italia per trasformare la tragedia del campione marchigiano in un motore di cambiamento.
La sua partecipazione dà ancora più forza a un’iniziativa che mette davvero i ciclisti al centro.

Strade più sicure: infrastrutture e tecnologia

Alle modifiche del Codice si affiancano richieste molto concrete:

  • manutenzione e pulizia delle strade secondarie,

  • segnaletica dedicata,

  • bike lane nei tratti più pericolosi,

  • banchine sgombre da vegetazione.

E poi la tecnologia: sistemi digitali e piattaforme basate su intelligenza artificiale potrebbero monitorare i flussi, prevedere situazioni di rischio e fornire dati utili alle autorità per interventi più efficaci.

Un segnale positivo, anche se in ritardo

Il pacchetto della Federciclismo arriva in un momento importante, ma non perfetto: siamo a settembre 2025, nove mesi dopo l’approvazione del nuovo Codice della Strada.
Un’occasione mancata? Forse sì. Queste proposte avrebbero potuto incidere prima.

Ma, come si dice, meglio tardi che mai.
L’auspicio ora è che vengano recepite rapidamente, perché la sicurezza di chi pedala non può aspettare.


Cycling Safety: The New Bill That Could Change Italian Roads

Choosing the bicycle means choosing health, sustainability, and freedom. But on Italian roads, this freedom is still fragile. Every day, people who ride bikes face heavy traffic, risky overtakes, and drivers who too often ignore safe passing distances. A reality confirmed by official data and—unfortunately—by daily news reports.

This emergency is what inspired the bill presented by the Puglia Regional Committee of the Italian Cycling Federation (Federciclismo), strongly supported by its national president Cordiano Dagnoni. A package of measures designed to protect cyclists, who are still among the most vulnerable users on the road.

Why We Need to Act: The Numbers Speak Clearly

The proposal was unveiled on September 19, 2025, during the conference “A Bicycle to Travel Safely: Creating Economy and Improving Urban Life” at the Fiera del Levante in Bari.

In Puglia alone, 2024 saw:

  • 11,026 road crashes

  • 241 fatalities

  • over 17,000 injuries

  • 372 crashes involving bicycles, resulting in 11 deaths

These figures speak for themselves. More than 80% of cyclist fatalities occur on extra-urban roads, where higher speeds and lack of infrastructure make riding far more dangerous.

What the Bill Changes: Overtaking and Road Behaviour

The proposal includes two key changes that could significantly improve coexistence between drivers and cyclists.

1. Overtaking: 1.5 Metres of Distance, Always

No more vague recommendations or “where road conditions allow.”
Drivers will be required to leave at least 1.5 metres when overtaking a cyclist.
A simple, clear, life-saving rule.

2. No More Single-File Obligation on Extra-Urban Roads

Cyclists will be allowed to ride side by side even outside urban areas, increasing their visibility.
For drivers, this means treating the group as one compact unit, making overtakes more predictable and less hazardous.

Beyond Rules: Building a Culture of Safety

The proposal goes further than regulations. It also aims to prevent crashes through:

  • stronger road-safety education in schools,

  • promoting a culture of mutual respect,

  • replacing the term “accident” with “road crash”, to highlight that many incidents are not acts of fate but the result of avoidable choices.

The Role of the Michele Scarponi Foundation

The Michele Scarponi Foundation—created to honour the memory of the champion killed while training—is among the contributors to the proposal.
Its involvement adds even more weight to an initiative clearly focused on protecting cyclists.

Safer Roads Through Infrastructure and Technology

Alongside legal changes, Federciclismo is calling for tangible improvements:

  • maintenance and cleaning of secondary roads,

  • cyclist-specific signage,

  • bike lanes in the most dangerous stretches,

  • roadside shoulders kept clear of vegetation.

Technology will also play a role: digital systems and AI-powered platforms could monitor traffic flows, predict risky situations, and provide authorities with reliable data for quick, effective decisions.

A Positive Step—Even if a Late One

The proposal from Federciclismo is a positive and much-needed step forward.
Still, it arrives in September 2025—nine months after the approval of the new Highway Code.
It’s hard not to think these ideas could have influenced the law earlier.

But as the saying goes, better late than never.
Now the hope is that these measures will be incorporated into the Highway Code as soon as possible, helping make Italian roads safer for everyone who chooses to travel by bike.

martedì 9 dicembre 2025

EcoHelmet: il casco pieghevole ed ecologico che potrebbe cambiare il bike sharing




Usare il bike sharing è comodo, veloce e sostenibile. Ma c’è un problema che accomuna quasi tutti i ciclisti urbani: la mancanza del casco. Il 90% degli utenti non lo indossa, e molti ammettono di sentirsi insicuri nel traffico. Portare un casco da casa è scomodo, comprarne uno sul momento è costoso… e così la maggior parte rinuncia alla protezione.

Ed è proprio da questa esigenza reale che nasce EcoHelmet, l’invenzione che potrebbe rivoluzionare la sicurezza nel bike sharing.

Un’idea semplice. Una soluzione geniale.

EcoHelmet è un casco pieghevole, economico e completamente riciclabile, progettato per essere acquistato direttamente presso le stazioni di bike sharing e riciclato a fine corsa. È realizzato in carta riciclata impermeabilizzata, modellata in una struttura a nido d’ape radiale capace di assorbire urti da ogni direzione — proprio come i tradizionali caschi in polistirolo.

Il grande vantaggio? Si ripiega completamente, diventando piatto e facilissimo da distribuire tramite vending machine.

Caratteristiche principali

  • Taglia unica – La struttura flessibile si adatta alla maggior parte delle teste.

  • 100% riciclabile – Realizzato con carta riciclata e materiali ecocompatibili.

  • Super compatto – Si ripiega più di qualsiasi altro casco in commercio.

  • Crash tested – Offre un livello di protezione paragonabile ai caschi in polistirene.

  • Economico – Il costo di produzione è solo una frazione di quello di un casco tradizionale.

  • Design accattivante – Linee pulite e moderne, perfette per il bike sharing.

L’inventrice è Isis Shiffer, giovane designer e appassionata ciclista di New York. L’idea le è venuta durante l’uso quotidiano dei servizi di bike sharing: comodi, sì, ma senza una vera soluzione per la sicurezza dei ciclisti occasionali.

La sua intuizione non è passata inosservata: nel 2016 EcoHelmet ha vinto il James Dyson Award, ottenendo un finanziamento di £30.000 che ha accelerato il percorso verso la produzione su larga scala. Dyson stesso ha definito il progetto:

“Una soluzione semplice a un problema evidente, sostenuta da una profonda ricerca e sviluppo.”

Il casco è stato testato con macchine da crash test durante gli studi di Shiffer al Pratt Design Institute di New York e alla Royal College of Art di Londra, confermandone l’efficacia.

Shiffer, ora alla guida della sua consulenza di design, sta collaborando con un’azienda di Los Angeles per ottimizzare materiali, produzione e distribuzione. Tra gli obiettivi c’è anche l’uso di rivestimenti biodegradabili e indicatori visivi che segnalino quando il casco deve essere sostituito.

Il prezzo previsto? Circa 5 dollari. Sufficientemente basso da rendere EcoHelmet un’opzione accessibile per ogni ciclista urbano.

Perché EcoHelmet può fare davvero la differenza

  • Risolve una delle più grandi lacune dei sistemi di bike sharing.

  • Rende più semplice e immediato proteggersi, anche per tragitti brevi.

  • Riduce rifiuti ed emissioni grazie ai materiali riciclati.

  • Può essere distribuito ovunque, dai chioschi automatici alle reception degli hotel bike-friendly.

In un mondo che si muove sempre più verso la mobilità sostenibile, EcoHelmet rappresenta un piccolo grande passo verso città più sicure, smart ed ecologiche.




EcoHelmet: The Foldable, Eco-Friendly Helmet That Could Transform Bike Sharing

Bike sharing is convenient, fast, and sustainable. But there’s one issue nearly all urban cyclists face: the lack of a helmet. About 90% of riders don’t wear one, and many admit they feel unsafe in city traffic. Carrying a helmet around is inconvenient, and buying one on the spot is expensive—so most simply go without.

This real-world problem inspired EcoHelmet, an invention that could revolutionize safety in bike-sharing systems.

A Simple Idea. A Brilliant Solution.

EcoHelmet is a foldable, affordable, and fully recyclable helmet designed to be purchased directly at bike-share stations and recycled at the end of the ride. It’s made from waterproofed recycled paper arranged in a radial honeycomb structure that absorbs impacts from all directions—just like a traditional polystyrene helmet.

Its major advantage? It folds completely flat, making it perfect for vending machines and easy distribution.

Key Features

  • One size fits all – Flexible structure that adapts to most head sizes.

  • 100% recyclable – Made entirely from recycled paper and eco-friendly materials.

  • Ultra-compact – Folds down smaller than any other helmet.

  • Crash tested – Offers protection comparable to traditional styrofoam helmets.

  • Low cost – Can be produced for a fraction of the price of a standard helmet.

  • Great design – Sleek, modern, and ideal for bike-share users.

The inventor, Isis Shiffer, is a young New York-based designer and cycling enthusiast. The idea came to her during daily use of bike-sharing services: incredibly convenient, but lacking a practical helmet option for casual riders.

Her intuition didn’t go unnoticed. In 2016, EcoHelmet won the James Dyson Award, securing a £30,000 prize that accelerated its path toward mass production. Dyson himself remarked:

“EcoHelmet solves an obvious problem with incredible simplicity. Beneath that simplicity lies deep research and development.”

The helmet was crash-tested using professional equipment during Shiffer’s studies at the Pratt Design Institute in New York and later at the Royal College of Art in London.

Shiffer, now running her own design consultancy, is collaborating with a Los Angeles-based company to refine materials, production, and distribution. Future plans include waterproofing the helmet with biodegradable coatings and adding indicators to show when a helmet should be replaced.

The expected retail price? Around $5—low enough to make EcoHelmet a truly accessible option for city cyclists.

Why EcoHelmet Could Make a Real Difference

  • It addresses one of the biggest gaps in bike-sharing systems.

  • It makes protection simple and immediate, even for short rides.

  • It reduces waste thanks to recycled materials and full recyclability.

  • It can be distributed anywhere—from vending machines to hotel bike centers.

As cities move toward cleaner, smarter forms of transportation, EcoHelmet represents a small but significant step toward safer and more sustainable urban cycling.

sabato 6 dicembre 2025

Claudio Chiappucci. I luoghi del Diablo



Tutto, quel giorno, viaggiò con una rapidità che oggi faticheremmo perfino a immaginare. Era come se l’Italia intera fosse attraversata da un’unica corrente elettrica. La notizia della mia fuga correva di bocca in bocca, rimbalzava tra telefoni fissi, citofoni e urla dalle finestre. La radio e la televisione trasmettevano aggiornamenti in diretta, e quel sabato — in cui molti non lavoravano — milioni di italiani rimasero incollati allo schermo, increduli, agitati, affamati di ogni nuovo dettaglio. Si telefonavano freneticamente, si cercavano, si davano appuntamento ovunque pur di seguire insieme ciò che stava accadendo.

C’era chi lo scopriva al bar, davanti al caffè di metà mattina, e correva subito a casa per accendere la TV; e c’erano interi stabilimenti balneari che, a un tratto, si fermavano come sospesi. I bagnini portavano le piccole televisioni dei chioschi fin sulla sabbia, improvvisando prolunghe e supporti con pezzi di legno, casse di birra o sedie pieghevoli, pur di far vedere a tutti quelle immagini che sembravano appartenere più alla fiction che alla realtà.

Lo stesso fermento lo si poteva percepire nelle hall degli alberghi, dove turisti infreddoliti o accaldati — secondo la latitudine — si accalcavano davanti ai televisori. Persino alcuni rifugi di montagna, dove la vita scorre lenta e il mondo sembra lontano, si trasformarono in punti di raduno: escursionisti e alpinisti lasciarono le scarpe infangate all’ingresso e si strinsero in silenzio attorno a uno schermo traballante, catturando alla meno peggio il segnale della valle. E sui ponti dei traghetti diretti in Sicilia e in Sardegna, tra odore di salsedine e motori, i passeggeri si passavano voce tra loro, raggiungevano le TV di bordo e restavano lì, immobili, mentre le onde continuavano il loro ritmo indifferente.

Nel 1992 non c’erano i social, non c’era internet, non c’era nulla di ciò che oggi ci tiene costantemente connessi. Eppure, paradossalmente, fu come se tutti fossero più uniti che mai. In quel momento, senza volerlo e senza saperlo, ero io il social network: un nodo invisibile che teneva insieme un Paese intero, un filo teso tra milioni di persone che condividevano la stessa ansia, la stessa curiosità, lo stesso battito sospeso.

In quelle ore l’Italia diventò una gigantesca conversazione collettiva, un unico corpo che respirava all’unisono, in attesa di sapere come sarebbe andata a finire.



Everything that day traveled with a speed we can hardly imagine now. It was as if the whole of Italy were crossed by a single electric current. News of my escape spread by word of mouth, bouncing from landlines to intercoms to people shouting from their windows. Radio and television broadcast live updates, and that Saturday — when many people were off work — millions of Italians found themselves glued to their screens, incredulous, agitated, hungry for every new detail. They called each other frantically, searched for one another, gathered wherever they could just to follow what was happening.

Some heard the news at the bar, over their mid-morning coffee, and ran home to turn on the TV; entire seaside resorts suddenly came to a halt. Lifeguards carried small televisions from the kiosks down to the sand, improvising extensions and makeshift stands out of wooden planks, beer crates, or folding chairs, just to let as many people as possible watch images that seemed more like fiction than reality.

The same buzz could be felt in hotel lobbies, where tourists — shivering or overheated depending on the region — crowded around the screens. Even mountain refuges, where life moves slowly and the world feels far away, turned into gathering points: hikers and climbers left their muddy boots at the entrance and huddled in silence around a flickering TV, trying to catch whatever signal reached them from the valley. And on the decks of ferries bound for Sicily and Sardinia, among the smell of salt and the hum of engines, passengers whispered the news to one another, moved toward the onboard televisions, and stood there frozen, while the waves carried on with their indifferent rhythm.

In 1992 there were no social networks, no internet, nothing like the systems that keep us constantly connected today. And yet, paradoxically, it felt as if everyone were more united than ever. In that moment, without meaning to and without knowing it, I was the social network: an invisible hub linking an entire country, a taut thread stretched across millions of people who shared the same anxiety, the same curiosity, the same suspended breath.

During those hours, Italy became a vast collective conversation, a single body breathing in unison, waiting to see how it would all end.




giovedì 4 dicembre 2025

Giro d’Italia 2026: dalla Bulgaria a Roma, un’edizione epica da 3.459 km

 



La 109ª edizione del Giro d’Italia si preannuncia come una delle più avvincenti degli ultimi anni. Dal 8 al 31 maggio 2026, i corridori affronteranno una corsa lunga 3.459 km con oltre 50.000 metri di dislivello, tra tappe di pura velocità, frazioni nervose di media montagna e ascese mitiche capaci di decidere la classifica.

Una partenza internazionale: le prime pedalate in Bulgaria

Per la prima volta nella sua storia, il Giro prenderà il via dalla Bulgaria, che ospiterà le prime tre tappe della corsa rosa. Una scelta che conferma la vocazione internazionale dell’evento e amplia l’orizzonte culturale e sportivo della competizione.

La carovana rosa raggiungerà successivamente l’Italia, dove verrà celebrata una partenza simbolica da Gemona del Friuli, nel 50° anniversario del terremoto del 1976: un omaggio alla resilienza di un intero territorio.

11 tappe da montagne e adrenalina

Il percorso 2026 offre un mix bilanciato ma impegnativo:

  • 8 tappe di pianura, dedicate ai velocisti.

  • 7 tappe di media montagna, perfette per attaccanti e finisseurs.

  • 5 tappe di alta montagna, con 7 arrivi in salita destinati a fare la differenza.

Tra le ascese più attese spiccano:

  • Passo Giau, che sarà la Cima Coppi 2026, il punto più alto del Giro.

  • Piani di Pezzè, nominata Montagna Pantani, luogo simbolico per tutti gli appassionati.

Due tappe che da sole valgono il prezzo della corsa.

Una cronometro decisiva tra Viareggio e Massa

La prova contro il tempo del Giro 2026 sarà tutt’altro che simbolica: una cronometro di 40,2 km da Viareggio a Massa, lunga abbastanza per stravolgere la classifica e mettere sotto pressione gli scalatori. Una sfida tecnica, veloce e ricca di insidie.

Gran finale nella Città Eterna

Come nelle edizioni più spettacolari, il sipario calerà su Roma. Le ruote scorreranno tra storia e monumenti, offrendo un finale suggestivo capace di unire sport e bellezza in un’unica, indimenticabile cornice.

Un Giro pensato per gli amanti della grande ciclismo

Con un mix di tradizione, omaggi storici, passaggi iconici e un respiro sempre più internazionale, il Giro d’Italia 2026 promette una grande battaglia dal primo all’ultimo chilometro.







Giro d’Italia 2026: From Bulgaria to Rome, an Epic 3,459 km Edition

The 109th edition of the Giro d’Italia is shaping up to be one of the most exciting in recent years. From 8 to 31 May 2026, riders will tackle 3,459 km with over 50,000 meters of elevation gain, featuring fast flat stages, rolling mid-mountain routes, and legendary climbs that will define the final standings.

An International Start: First Pedals in Bulgaria

For the first time in its history, the Giro will kick off in Bulgaria, hosting the race’s opening three stages. This choice highlights the increasingly international identity of the event and adds new cultural and sporting dimensions to the Corsa Rosa.

Upon returning to Italy, the peloton will celebrate a symbolic start in Gemona del Friuli, marking the 50th anniversary of the 1976 earthquake—a tribute to the resilience of an entire region.

Mountains, Challenges, and Pure Adrenaline

The 2026 route offers a demanding yet well-balanced profile:

  • 8 flat stages for the sprinters

  • 7 medium-mountain stages suited to attackers

  • 5 high-mountain stages, including 7 summit finishes

Among the most anticipated climbs:

  • Passo Giau, designated as the Cima Coppi 2026, the highest point of the race

  • Piani di Pezzè, honored as the Montagna Pantani, a symbolic ascent for cycling fans

Two stages that could shape the entire Giro.

A Decisive Time Trial from Viareggio to Massa

This year’s time trial will be anything but secondary: a 40.2 km test from Viareggio to Massa, long enough to shake up the general classification and put pressure on the pure climbers. A technical, fast, and potentially decisive effort.

Grand Finale in the Eternal City

As in some of the most spectacular editions, the curtain will fall in Rome. The riders will race through history and monuments, offering a breathtaking finale where sport and beauty come together in an unforgettable setting.

A Giro Made for True Cycling Fans

With its blend of tradition, meaningful tributes, iconic climbs, and growing international reach, the Giro d’Italia 2026 promises a fierce battle from the first to the last kilometer.


mercoledì 3 dicembre 2025

Speciale Diablo Bike Week – 11-20 Aprile 2026



Cari amici ciclisti, abbiamo una bellissima novità per voi!


Giovedì 16 aprile 2026 all’Hotel Alexander ospiteremo la presentazione del nuovo libro del nostro amico Claudio Chiappucci, “I luoghi del Diablo”.
Claudio ci racconterà i momenti più emozionanti della sua straordinaria carriera, compresa la leggendaria tappa vinta al Tour de France 1992.

E non finisce qui: tutti gli ospiti bike riceveranno una copia autografata e con dedica del libro.
Sarà un momento speciale da vivere insieme!

Il giorno dopo, venerdì 17 aprile, tutti in sella: pedaleremo con il Diablo e faremo un picnic in vigna per rendere la giornata ancora più indimenticabile.

 

Offerta Speciale

  • Soggiorno minimo 5 notti
  • Ricca colazione a buffet (dolce e salato)
  • Cena a buffet: ogni sera il nostro Taste Tour trasforma la cena in una festa di sapori e colori
  • Camera doppia confortevole con balcone vista mare
  • Drink di benvenuto, presentazione del programma e maglietta Alexander Bike
  • Presentazione del libro di Claudio Chiappucci (16 aprile)
  • Copia autografata e dedicata del libro in omaggio
  • Tour con il Diablo sulle strade del Tour de France + picnic in vigna (17 aprile)
  • Deposito biciclette sicuro per 80 bici con officina e area di lavaggio
  • Meccanico per piccole riparazioni e assistenza
  • Servizio lavanderia per abbigliamento tecnico
  • Banane, acqua e integratori per le uscite
  • Assistenza immediata e transfer in caso di guasti
  • Piscina esterna con grande Jacuzzi riscaldata
  • Parcheggio privato con ricarica auto elettriche (a pagamento)
  • Wi-Fi gratuito in tutto l’hotel

Tariffe

  • € 95,00 al giorno per persona
  • Sconto speciale del 10% per soggiorni di almeno 7 giorni
  • Supplemento camera singola: € 20,00 al giorno


Non perdere l’occasione: pedala con il Diablo e vivi un’esperienza indimenticabile – prenota ora!






Special Diablo Bike Week – April 11-20, 2026

Dear cycling friends, we have exciting news for you!

On Thursday, April 16, 2026, Hotel Alexander will host the presentation of our friend Claudio Chiappucci’s new book, “I luoghi del Diablo”.
Claudio will share the most thrilling moments of his extraordinary career, including his legendary stage win at the 1992 Tour de France.

And that’s not all: all bike guests will receive a signed copy with a personal dedication of the book.
It will be a special moment to share together!

The next day, Friday, April 17, we’ll all hit the road: ride with the Diablo and enjoy a picnic in the vineyard to make the day even more unforgettable.

 

Special Offer

  • Minimum stay: 5 nights
  • Rich buffet breakfast (sweet and savory)
  • Buffet dinner: every evening our Taste Tour transforms dinner into a festival of flavors and colors
  • Comfortable double room with balcony and sea view
  • Welcome drink, program presentation, and Alexander Bike T-shirt
  • Presentation of Claudio Chiappucci’s book (April 16)
  • Signed and dedicated copy of the book included
  • Tour with the Diablo on the roads of the Tour de France + vineyard picnic (April 17)
  • Secure bike storage for 80 bikes with workshop and washing area
  • Mechanic for small repairs and assistance
  • Laundry service for technical clothing
  • Bananas, water, and supplements for rides
  • Immediate assistance and transfer in case of breakdowns
  • Outdoor pool with large heated Jacuzzi
  • Private parking with electric car charging (extra charge)
  • Free Wi-Fi throughout the hotel
Don't miss the chance: ride with the Diablo and enjoy an unforgettable experience - book now!



martedì 2 dicembre 2025

Pedala verso il risparmio: -10% sulla tua vacanza Bike!

 Hai già prenotato la tua prossima vacanza in bici?

🚴‍♂️ Che aspetti? Il momento giusto è adesso!

È ora di sognare nuove strade, panorami mozzafiato e borghi autentici da esplorare in sella alla tua bici.
Scegli l’avventura, il relax, la buona cucina e l’ospitalità calorosa della Riviera Adriatica e delle colline marchigiane!

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Che tu sia un ciclista esperto o un appassionato in cerca di emozioni nuove, abbiamo creato un’esperienza completa che unisce sport, natura, cultura e sapori locali.

📅 Prenota all’Hotel Alexander entro il 31 dicembre 2025
e riceverai uno sconto speciale del 10% sul pacchetto settimanale (Standard o Superior)!
(Offerta valida per soggiorni minimi di 7 notti)

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sabato 29 novembre 2025

𝑳𝒂 𝒃𝒊𝒄𝒊 𝒇𝒆𝒍𝒊𝒄𝒆. 𝑷𝒆𝒅𝒂𝒍𝒂𝒓𝒆 𝒇𝒂 𝒔𝒕𝒂𝒓 𝒃𝒆𝒏𝒆

 La bicicletta è un’invenzione che da oltre centocinquant’anni rende il mondo un po’ più felice.

La sua magia risiede forse proprio nella semplicità: poche parti meccaniche — due ruote, un telaio, un manubrio, una sella, una catena — che insieme danno vita a un tutto leggero, armonico, perfettamente equilibrato.

Vorremmo che così fosse anche la nostra vita: lieve e armoniosa nei rapporti, nei gesti quotidiani, nel dialogo tra corpo e mente, tra noi stessi e gli altri.
Ma sappiamo bene che non sempre è così: le ruote si bucano, i telai si incrinano, i manubri si stortano, le selle si sfondano, le catene si inceppano o cadono.

Eppure, pedalare aiuta sempre a stare meglio.
Ce lo raccontano, in questa ideale prosecuzione del libro “Pedalo dunque sono”, cinque autori — uno psicologo, un giornalista, un urbanista, un educatore e un organizzatore culturale — attraverso dieci storie emblematiche che esplorano la ricerca della felicità… in bicicletta.

Perché intorno alla bicicletta si intrecciano racconti che resistono alla fatica, che parlano di vita, di libertà e di quell’invisibile filo che unisce ogni pedalata alla felicità.



The bicycle is an invention that has been bringing happiness to the world for over 150 years.
Its joy perhaps lies in its simplicity — a few essential mechanical parts: two wheels, a frame, handlebars, a saddle, a chain — that together create something light, harmonious, and beautifully balanced.

We often wish our lives could be the same: graceful and in harmony, in our relationships, in our daily gestures, in the dialogue between body and mind, between ourselves and others.
But we know it’s not always like that: tires go flat, frames crack, handlebars bend, saddles wear out, chains slip or fall.

And yet, cycling always helps us feel better.
As told in this ideal continuation of “I Pedal, Therefore I Am”, five authors — a psychologist, a journalist, an urban planner, an educator, and a cultural organizer — share ten emblematic stories that explore the pursuit of happiness… on a bicycle.

Because around the bicycle revolve stories that endure through effort, tales that speak of life, freedom, and that invisible thread connecting every pedal stroke to happiness.


venerdì 28 novembre 2025

Giro d’Italia 2026: ultime anticipazioni a pochi giorni dalla presentazione ufficiale




Manca ormai meno di una settimana alla presentazione ufficiale del Giro d’Italia 2026, in programma lunedì 1° dicembre alle 15.30 presso la Sala Petrassi dell’Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone a Roma. L’attesa, come sempre, è altissima: prima di scoprire il percorso completo della 109ª Corsa Rosa, stanno già filtrando le prime indiscrezioni, tra cui una grande novità per la partenza.

Grande Partenza da Sofia

Secondo le anticipazioni, il Giro scatterà l’8 o 9 maggio da Sofia, con la Bulgaria che ospiterà le prime tre tappe, tutte senza cronometro. Tre giornate dedicate ai velocisti e ai finisseur, con scenari inediti per la carovana rosa.

Il ritorno in Italia: il Sud accoglie il gruppo

Dopo il trasferimento, il gruppo ripartirà dalla Calabria con una quarta frazione tra Catanzaro e Cosenza, per poi spostarsi a Potenza, come già avvenuto nel 2022.
A Napoli potrebbe andare in scena un arrivo dedicato ai velocisti, prima del primo vero test di montagna.

Blockhaus: prima grande montagna del Giro

Il primo esame per gli uomini di classifica sarà il temutissimo Blockhaus, affrontato dal versante di Roccamorice: una salita leggendaria, da sempre spartiacque nella lotta alla maglia rosa.

Verso le Marche e la Romagna

La corsa punterà poi verso le Marche, con una Chieti–Fermo ricca di strappi e “muri” che promettono spettacolo.
Successivamente, spazio di nuovo ai velocisti sulla Riviera romagnola.

Corno alle Scale per chiudere la prima settimana

Il primo grande weekend italiano potrebbe concludersi sul Corno alle Scale, storica salita dell’Appennino tosco-emiliano.

Seconda settimana: cronometro e prime grandi Alpi

Si ripartirà con una crono di 40 km da Viareggio a Massa, un appuntamento chiave per gli specialisti.
Dopo un passaggio a Chiavari, il Giro entrerà in Piemonte: la tappa Alessandria–Verbania, mossa e insidiosa, sarà il preludio al primo vero arrivo alpino, a Breuil-Cervinia o Pila.

Previsto anche un sconfinamento in Svizzera, con Bellinzona possibile sede di partenza o arrivo.

Milano, Dolomiti e Carnia: l’ultima resa dei conti

Il Giro tornerà poi a Milano, forse con una seconda cronometro o con un arrivo per sprinter, prima dell’ultimo trittico di montagna tra:

  • Andalo

  • Dolomiti Venete

  • Alpi Carniche

L’ultima tappa di montagna dovrebbe concludersi a Gemona o Piancavallo, con una doppia scalata della montagna di Aviano.

Gran finale a Roma

Il sipario sulla Corsa Rosa calerà a Roma, che ospiterà il tradizionale epilogo dell’edizione 2026.


Giro d’Italia 2026: Latest Course Rumours Just Days Before the Official Presentation

We’re now less than a week away from the official presentation of the 2026 Giro d’Italia, scheduled for Monday, December 1st at 3:30 PM at the Sala Petrassi inside Rome’s Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone. As anticipation builds ahead of discovering the full route of the 109th edition of the Corsa Rosa, several early rumours have already begun to circulate — including an international start.

Grand Départ from Sofia

According to the latest reports, the Giro will kick off on May 8 or 9 in Sofia, with Bulgaria hosting the first three stages, all without time trials. These opening days should favour sprinters and strong all-rounders, while offering spectacular new scenery for the race.

Return to Italy: Southern Warmth Welcomes the Peloton

After a transfer day, the race will resume in Calabria, with Stage 4 likely running from Catanzaro to Cosenza, followed by a move to Potenza, as seen in 2022.
Naples could then host a sprint finish before the first serious climbing test arrives.

Blockhaus: The First Major Mountain Test

The first big showdown for the GC contenders is expected on the legendary Blockhaus, climbed from the Roccamorice side — a mythical ascent that has often reshaped the fight for the maglia rosa.

Heading Toward the Marche and Romagna

The race will continue north into the Marche, with a Chieti–Fermo stage full of steep ramps and “walls” that promise action.
Sprinters should get another chance shortly after on the Riviera Romagnola.

Corno alle Scale to Close the First Week

The Italian opening week may conclude atop Corno alle Scale, a historic climb in the Tuscan-Emilian Apennines.

Second Week: A Key Time Trial and the First Alpine Summit Finishes

The second week is expected to begin with a decisive 40 km time trial from Viareggio to Massa, a crucial moment for specialists.
After passing through Chiavari, the peloton will head into Piedmont, where the rolling Alessandria–Verbania stage should serve as an appetizer before the first true Alpine summit finish in Breuil-Cervinia or Pila.

A crossing into Switzerland is also anticipated, with Bellinzona potentially hosting either a start or finish.

Milan, the Dolomites, and Carnic Alps: The Final Battles

The Giro will then return to Milan, possibly for a second individual time trial or a sprinter-friendly stage, before the final mountain trilogy across:

  • Andalo

  • The Veneto Dolomites

  • The Carnic Alps

The last mountain stage is expected to finish in Gemona or Piancavallo, featuring a double ascent of the Aviano climb.

Grand Finale in Rome

The curtain will fall on the 2026 Giro d’Italia in Rome, which will once again host the traditional final stage.