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domenica 27 luglio 2025

Jova Bike Party!

 

Jovanotti e il primo “Bike Concert” della storia: 770 km in sella fino al No Borders Festival – tutto sold out in 34 minuti



Un’impresa che unisce musica, bici e avventura: Lorenzo Jovanotti ha fatto la storia con il suo primo #JovaBikeParty, un concerto a emissioni (quasi) zero, raggiungendo in sella ai pedali i Laghi di Fusine, in Friuli-Venezia Giulia, dopo un viaggio di 770 chilometri dalla Toscana.

Unico live dell’estate per l’artista, andato sold out in appena 34 minuti, il “bike concert” si è tenuto nell’ambito del No Borders Music Festival, al confine tra Italia, Austria e Slovenia, e ha richiesto a tutti i 5.000 partecipanti di arrivare esclusivamente in bicicletta. Una sfida collettiva, accettata da fan provenienti da tutta Europa, accolti da sole, pioggia e vento, ma con il cuore pieno di energia e libertà.

🚴‍♂️ La carovana di Jova: dalla strada al palco

Jovanotti non è arrivato da solo. Con lui, una vera e propria crew di pedalatori d’eccezione:

  • Paolo Bettini, oro olimpico ed ex CT della Nazionale,

  • Daniele Bennati, pluricampione e anche lui ex CT azzurro,

  • Maria Vittoria Griffoni (alias La Cheffa), ciclista emergente e cuoca ufficiale dei backstage PalaJova, partita da Jesi,

  • Fred Morini, osteopata e anima ciclistica del gruppo,

  • Augusto “Gus” Baldoni, storico compagno di viaggi di Lorenzo.

Un viaggio di sudore, risate, panorami mozzafiato e tanta umanità condivisa sui pedali.

🎶 Un concerto ad alta quota e alta intensità

Alle 14:15, con il pubblico già carico dopo l’arrivo in bici, Jova è salito sul palco con la sua rodatissima J Street Band:

  • Saturnino (basso),

  • Christian “Noochie” Rigano (tastiere),

  • Adriano Viterbini (chitarra),

  • Franco Santarnecchi (piano),

  • Leo Di Angilla e Kalifa Kone (percussioni),

  • Carmine “B-Dog” Landolfi (batteria),

  • Sezione fiati guidata da Gianluca Petrella, con Camilla Rolando (tromba) e Sophia Tomelleri (sax),

  • Voci e cori di Micol Touadi, Jennifer Vargas e Morris Pradella (anche seconda chitarra).

Il live è stato un’esplosione di ritmo, con una scaletta che ha intrecciato i grandi classici e i brani del nuovo album “Il corpoumano vol.1”, incluso il singolo “Occhi a cuore”. Molti dei pezzi sono stati rivisitati nella versione energica del disco live “Jova! Live! Love!”, registrato durante il tour nei palazzetti che da marzo a maggio 2025 ha totalizzato 591.123 spettatori in 54 date tutte sold out.

✌️ Musica, pedalate e un messaggio di pace

Prima di attaccare con la musica, Jovanotti ha voluto lanciare un messaggio chiaro e universale:
“Tifo sempre per la pace e la tregua”, ha detto, rivolgendosi a un pubblico internazionale riunito non solo per la musica, ma anche per condividere un’idea di mondo più lento, umano e solidale.


🚵‍♀️ Perché il Bike Concert è già leggenda

Non è stato solo un evento musicale, ma una rivoluzione culturale: pedalare per raggiungere il luogo del concerto, abbandonando auto, bus e inquinamento, ha trasformato uno show in una vera esperienza condivisa. Jovanotti ha dimostrato che un altro modo di vivere (e ascoltare) la musica è possibile. Un modo più lento, consapevole, e soprattutto... su due ruote.

Chi c’era, ha portato a casa molto più di una canzone.



Jovanotti's Bike Concert Makes History: 770 km, 5 Stops, and a Sold-Out Crowd at No Borders Festival

In a groundbreaking fusion of music, cycling, and adventure, Italian artist Lorenzo Jovanotti has created the world’s first bike concert — and it’s already legendary. Pedaling 770 kilometers from Tuscany to the stunning Fusine Lakes in Friuli-Venezia Giulia, Jova arrived on two wheels for the #JovaBikeParty, the only live show of his summer and a one-of-a-kind celebration at the No Borders Music Festival.

Tickets? Gone in just 34 minutes.
The catch? All 5,000 attendees had to arrive by bicycle — no cars allowed. Fans cycled in from Italy, Austria, and Slovenia, braving rain, sun, and wind for a music experience like no other.

🚴‍♂️ The Ride to the Rhythm: Jova’s Cycling Crew

Jovanotti didn’t ride alone. Along the way, he was joined by a dream team of cycling companions:

  • Paolo Bettini, Olympic gold medalist and former national coach,

  • Daniele Bennati, multi-title champion and ex-national coach,

  • Maria Vittoria Griffoni (La Cheffa), rising cyclist and backstage chef, who biked all the way from Jesi,

  • Fred Morini, physiotherapist, osteopath, and lifelong cycling lover,

  • Augusto “Gus” Baldoni, Jova’s longtime travel buddy.

Together, they formed a two-wheeled caravan across Italy — part music tour, part pilgrimage of pedal-powered joy.

🎶 High-Altitude, High-Energy Performance

At 2:15 PM, Jovanotti took the stage with his powerhouse J Street Band, just meters from the Austrian border:

  • Saturnino (bass),

  • Christian “Noochie” Rigano (keyboards),

  • Adriano Viterbini (guitar),

  • Franco Santarnecchi (piano),

  • Leo Di Angilla & Kalifa Kone (percussion),

  • Carmine “B-Dog” Landolfi (drums),

  • Horns led by Gianluca Petrella, with Camilla Rolando (trumpet) and Sophia Tomelleri (sax),

  • Backing vocals by Micol Touadi, Jennifer Vargas, and Morris Pradella (also on rhythm guitar).

The setlist was a high-voltage mix of greatest hits and tracks from his new album "Il corpoumano vol.1", including the single “Occhi a cuore”. Many songs were reimagined live in the explosive style of “Jova! Live! Love!”, the official tour album recorded during his sold-out arena shows from March to May 2025 — 54 dates, 591,123 spectators.

✌️ Music, Bikes, and a Message of Peace

Before the music began, Jovanotti shared a heartfelt sentiment with the international crowd:
“I always root for peace and truce.”

It was a reminder that the event was about more than just music or sport — it was a statement of hope, unity, and sustainable living.


🚵‍♀️ Why the Bike Concert is Already a Legend

This wasn’t just a show — it was a movement. Riding to the venue, leaving behind cars and pollution, made the concert feel like a shared journey, not just entertainment. Jovanotti proved that another way of experiencing music is not only possible — it’s unforgettable.

Thousands rode in. Everyone rode home changed.

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