L’ultimo strappo è stato fondamentale e già in passato, molto spesso ha deciso la Sanremo. All’inizio del Poggio la Katusha di Kristoff si è messa a tirare e nessuno ha lanciato la sfida per l’andatura già molto sollecita. Il primo a partire è stato Andrea Fedi, poi Gallopin, quindi Kwiatowski, infine Nibali a poco dallo scollinamento per affrontare fra i primi la discesa. In vetta Kwiatowski ha preceduto di 5” Nibali, poi Cancellara, Trentin, Sagan, Gallopin, Gatto. A fine discesa Kwiatowski è stato però ripreso da Cancellara e Trentin, poi è partito Boasson Hagen, tallonato da Van Avermaet e poi da tutti gli altri. Si è arrivati così al volatone di gruppo, nel quale tre possibili protagonisti sono stati tagliati fuori da altrettanti infortuni: Gaviria per una caduta, Sagan perché gli era subito in scia e Bouhanni per un salto di catena. Il più bravo e tempestivo è stato così il francese Arnaud Démare, che ha preceduto nettamente il britannico Swift e il belga Roelandts, ottavo e primo degli italiani Filippo Pozzato.
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lunedì 21 marzo 2016
Milano - Sanremo 107° edizione
La Milano-Sanremo che non ti aspetti. I più attesi erano i corridori veloci ma con fondo, come Kristoff, Matthews, Sagan, Cancellara, Bouhanni o Avermaet. I tifosi italiani speravano invece in un colpo a sorpresa di Nibali. Invece nella volatona generale che ha deciso questa 107ª edizione della Classicissima di Primavera l’ha spuntata a sorpresa il 24enne Arnaud Démare, che pure si era dovuto ritirare nella recente Parigi-Nizza e oggi è anche caduto in una fase molto delicata della corsa ed è stato poi costretto a un lungo inseguimento. Alle sue spalle si sono piazzati Swift e Roelandts, un britannico e un belga. Era dal 1995 che un francese non conquistava la Sanremo: allora ci riuscì Laurent Jalabert. Per gli italiani invece il digiuno dura ormai da dieci anni e undici edizioni, cioè dal 2006 di Filippo Pozzato, anche ieri il migliore dei nostri (ottavo): non certo un buon segno.
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