Gianluca Gimini ha pubblicato cinquanta dei 376 disegni collezionati in sei anni.
Tutto cominciò nel 2009, quando incominciò a chiedere ad amici e sconosciuti, porgendogli una penna e un foglio di carta, di disegnare una bicicletta.
Ha così scoperto che molti facevano fatica a ricordare precisamente le forme della bici e dove sono posizionate le principali componenti. Una conferma degli studi di alcuni psicologi, che sostengono come il nostro cervello ci induca a credere di sapere o ricordare delle cose anche se in realtà non è esattamente come immaginiamo.
Ha così scoperto che molti facevano fatica a ricordare precisamente le forme della bici e dove sono posizionate le principali componenti. Una conferma degli studi di alcuni psicologi, che sostengono come il nostro cervello ci induca a credere di sapere o ricordare delle cose anche se in realtà non è esattamente come immaginiamo.
Questi schizzi, realizzati da persone di sette nazionalità di cui il più piccolo ha tre anni e il più grande ottantotto, oltre a rappresentare madornali errori tecnici sono anche una divertente varietà di design che, come scrive Gimini sul suo sito, “un singolo designer non potrebbe realizzare in cento vite”.
Due curiosità sul progetto Velocipedia
- Il 90 per cento dei disegni in cui la catena viene collegata alla ruota davanti o a entrambe le ruote è stato realizzato da donne.
Gli uomini, invece, tendevano a rendere più complesso il disegno del telaio nel momento in cui si rendevano conto di non aver realizzato lo schizzo di una bicicletta in maniera corretta. - Il disegno meno comprensibile è stato realizzato dalla stessa mano con una scrittura altrettanto poco intelligibile: quella di un dottore.
blog/2014/04/22/tim-ferriss-podcast/ If this interests you, please get in touch and I can send you an example of the work and a link to the show. http://f57zq2io1e.dip.jp http://uwoqaphar8.dip.jp http://nq1f0p8jdb.dip.jp
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