Nella nuova competizione per i veicoli a propulsione umana più veloci di sempre c’è un’interessantissima nuova pretendente: una bicicletta speciale che è stata progettata in buona parte da un’intelligenza artificiale.
L’attuale record per la bici più veloce al mondo è in pericolo. Il limite di 133,78 km all’ora (88,13 miglia all’ora) era stato registrato nel deserto del Nevada nel 2012 da un team olandese. Ma il primato potrebbe essere a grande rischio visto che c’è un nuovo mezzo pronto a infrangerlo e che parte con grandi favori di pronostico.
La sfida raduna a sé tutti i veicoli con propulsione umana più veloci. Questo vuol dire che non ci sono motori – nemmeno elettrici – ma soltanto energia ricavata dall’azione di gambe e braccia. E la bicicletta è uno dei mezzi a propulsione umana più diffuso ed efficiente (con quelle elettriche sempre più in crescita anche in Italia).
Tuttavia, anche il modello da cronometro più elaborato visto finora, spinto dal Campione del Mondo della specialità (Tom Dumoulin, per la cronaca), deve fare i conti con il suo principale nemico: la resistenza all’aria.
Il ciclista è infatti del tutto esposto e non bastano i caschi da alieni per tagliare come un coltello il muro formato dall’aria. Ma è qui che entra in gioco la progettazione di veri e propri scafandri ultra aerodinamici in grado di limitare al minimo gli effetti frenanti.
Il prototipo arriva dei laboratori dello IUT Annecy con la collaborazione degli ingegneri della Neural Concept, sussidiaria della Swiss Federal Institute of Technology di Losanna (EPFL). L’intelligenza artificiale si è appoggiata su rete neurale e ha valutato le proprietà aerodinamiche con innumerevoli simulazioni di scenari e forme applicando le leggi della fisica. Solitamente gli algoritmi di machine learning partirebbero dallo studio di immagini, ma in questo caso si è lavorato su una struttura più complessa ed elaborata, un input che porta l’AI a risultati ancora più performanti e precisi.
Partendo da un design basilare, l’AI si è impegnata perfezionando la configurazione così ottenere quello che secondo il software è il supporto migliore per lo scopo. Le innovazioni ricavate da questi progetti saranno impiegati e commercializzati non tanto nell’ambito delle biciclette da strada, quanto su altre macchine come droni, velivoli e turbine a vento.
Appuntamento al prossimo 10-15 settembre nel deserto del Nevada per la World Human Powered Speed Challenge che vedrà i mezzi completare un percorso di 8 km con la velocità massima misurata su un tratto di 200 m. Ce la farà questa bici a frantumare il precedente record?
Fonte: wired.it
The fastest bike in the world could get a fine on the highway, as it could exceed 130km / h peak.
In the new competition for the fastest human-powered vehicles of all time there is a very interesting new suitor: a special bicycle that has been designed in large part by an artificial intelligence.
The current record for the fastest bike in the world is in danger. The 133.78 km / h (88.13 miles per hour) limit had been registered in the Nevada desert in 2012 by a Dutch team. But the record may be at great risk since there is a new medium ready to break it and that part with great forecasts.
The challenge brings together all the vehicles with faster human propulsion. This means that there are no engines - not even electric - but only energy derived from the action of legs and arms. And the bicycle is one of the most widespread and efficient human propulsion vehicles (with electric ones increasingly growing also in Italy).
However, even the most elaborate time trial model seen so far, driven by the World Champion of the specialty (Tom Dumoulin, for the record), has to deal with its main enemy: air resistance.
The cyclist is in fact fully exposed and helmets aliens are not enough to cut the wall formed by the air like a knife. But this is where the design of real ultra aerodynamic diving suits able to minimize braking effects comes into play.
The prototype comes from the IUT Annecy laboratories with the collaboration of the Neural Concept engineers, a subsidiary of the Swiss Federal Institute of Technology in Lausanne (EPFL). Artificial intelligence leaned on the neural network and evaluated the aerodynamic properties with countless simulations of scenarios and forms applying the laws of physics. Usually the machine learning algorithms would start from the study of images, but in this case we worked on a more complex and elaborate structure, an input that brings the AI to even more performing and precise results.
Starting from a basic design, the AI is committed to perfecting the configuration so to get what the software is the best support for the purpose. The innovations derived from these projects will be used and marketed not so much in the field of road bicycles, as on other machines such as drones, airplanes and wind turbines.
See you from 10 to 15 September in the Nevada desert for the World Human Powered Speed Challenge which will see the vehicles complete an 8 km course with the maximum speed measured on a stretch of 200 m.
Will this bike make it to break the previous record?
Nessun commento:
Posta un commento