Cycling & Blogging: welcome on your finish line on the Adriatic Coast!!! sei entrato nel Blog ufficiale dell'Alexander Bike Hotel di Gabicce Mare!

martedì 28 febbraio 2017

Auguri Diablo!!!

Tanti auguri di Buon Compleanno al nostro amico e grande campione Claudio Chiappucci!!!


Auguri Diablo!!!

















lunedì 27 febbraio 2017

Flamingo


E' stato presentato il primo prototipo di una bici-ambulanza di nome Flamingo  nata dalla tesi di laurea di una studentessa del Politecnico di Milano, Marta Alice Fattorossi, che l’ha poi progettata e realizzata insieme con il Prof. Francesco Trabucco.

 La struttura può essere collegata a qualsiasi bicicletta e consente a chi sta pedalando di monitorare costantemente il paziente trasportato. Flamingo ha anche tre modalità – sidecar, carriola, barella – che consentono di venire incontro a diverse necessità a seconda delle esigenze, rendendo il mezzo versatile e adattabile.

 Marta Alice Fattorossi sta realizzando un manuale di istruzioni molto semplice e con tante figure, “in stile Ikea”, per consentire a chi ne ha bisogno di costruirsi la propria bici-ambulanza: un progetto senza fine di lucro protetto a questo scopo da un brevetto del Politecnico di Milano.

Courtesy of bikeitalia.it

Courtesy of bikeitalia.it

It was presented the first prototype of a bicycle-ambulance called Flamingo and born from the thesis of a student of the Polytechnic of Milan, Marta Alice Fattorossi, who has designed and built it  with Prof. Francesco Trabucco.

  The structure can be attached to any bicycle and allows those who are pedaling to  monitor the patient transported constantly. Flamingo has three modes - sidecar, wheelbarrow, stretcher - that enable you to meet different needs depending on your needs, making the Flamingo versatile and adaptable.


 Martha Alice Fattorossi is developing a manual of very simple instructions and with many figures, "Ikea-style", to allow those who need to build their own bicycle-ambulance: a non-profit project for this purpose protected by a patent the Politecnico di Milano.

sabato 25 febbraio 2017

Bicycle Race


La canzone “Bicycle race” è stata scritta da Freddie Mercury dopo che aveva guardato il Tour de France dalla sua stanza d’albergo. I Queen fecero una gara di biciclette attorno a Wimbledon per promuovere il singolo. 


"Bicycle bicycle bicycle
I want to ride my…
bicycle bicycle bicycle
I want to ride my bicycle
I want to ride my bike
I want to ride my bicycle
I want to ride it where I like..."


Buon sabato!!!!





The song "Bicycle race" was written by Freddie Mercury after he has watched the Tour de France from his hotel room. The Queen made a bicycle race around at Wimbledon to promote the single.




"Bicycle bicycle bicycle
I want to ride my…
bicycle bicycle bicycle
I want to ride my bicycle
I want to ride my bike
I want to ride my bicycle
I want to ride it where I like..."

Happy Saturday!!!

venerdì 24 febbraio 2017

Ciò che conta è la bicicletta

La bicicletta è una delle più grandi invenzioni dell'umanità.
Robert Penn va in bici da quando ha memoria, ci ha anche fatto il giro del mondo.
Tuttavia, nessuna delle innumerevoli due ruote che ha posseduto è riuscita a incarnare fino in fondo questa sua autentica devozione. È il momento di farsi fare una nuova bicicletta, un gioiellino costruito su misura in grado di riflettere appieno lo stato di grazia in cui si trova mentre pedala, quello di "un comune mortale in contatto con gli dèi". "Ciò che conta è la bicicletta" è viaggio nella progettazione e nella costruzione della bici dei sogni. Da Stoke-on-Trent, dove un artigiano gli cuce addosso un telaio fatto a mano, alla California, patria delle mountain bike, dove nel retro di un anonimo negozio Robert assiste alla nascita delle ruote, passando per Portland, Milano e Conventry, culla della bicicletta moderna, è il racconto di una storia d'amore. E già che c'è, pezzo dopo pezzo, Penn coglie l'occasione di esplorare la cultura, la scienza e la storia della bicicletta, per narrarci come abbia cambiato il corso della storia dell'uomo: dall'invenzione del "cavallo della gente comune" al suo ruolo nell'emancipazione della donna, fino al fascino immortale di Giro d'Italia e Tour de France.

Ecco perché pedaliamo. 
Ecco perché questa macchina così semplice rimane al centro della nostra vita oggi.




Courtesy of the Guardian



Robert Penn's It's All About the Bike: The Pursuit of Happiness on Two Wheels is a paean to the humble bike; it's the story of why we ride, and why this simple machine holds the power to transport us all.
Robert Penn has ridden a bike most days of his life. He rides to get to work, to bathe in air and sunshine, to stay sane and to feel free. This is the story of his love affair with cycling and the journey to build his dream bike; a freewheeling pilgrimage taking him from Californian mountain bike inventors to British artisan frame builders, and from perfect components to the path of true happiness.
Penn is not simply a nostalgist; what he really rails against is the idea of built-in obsolescence, and the accepted truth that new technologies automatically trump old ones. In the end, he eschews the lightweight dynamism of carbon fibre for a steel frame made by Brian Rourke Cycles in Stoke-on-Trent because it will be strong, easy to repair and just as dependable 30 years from now.
From here, Penn's odyssey takes him around the world to kit out his bike with the perfect components. These are not necessarily the most expensive ones, but let's just say that he doesn't nip into Halfords at any stage. Some names will be familiar to enthusiasts (Campagnolo, Cino Cinelli, Brooks), others may not be (wheelman Steve "Gravy" Gravenites of California).
It is not exactly a low-carbon exercise, but Penn reminds us that he will make amends by riding his dream creation every day for the next three decades.

giovedì 23 febbraio 2017

Camminare è bello ma pedalare lo è molto di più!


La bicicletta cambia il nostro punto di vista. Lo eleva, ci fa vedere le cose da una prospettiva diversa, ci dona quel senso di nobiltà imposto dal busto eretto e dal mento in alto.
E’ libertà di fermarsi, di andare avanti di gustare il percorso alla giusta velocità.
E’ potenza: misura le nostre forze, ci fa sentire motori di noi stessi.
E’ democrazia: tutti possono averla e tutti la sanno usare. E’ una nave terrestre come dice Claude Marthaler, che unisce gli uomini, le distanze, le generazioni, le classi sociali, le capacità fisiche, servendo per il trasporto, il commercio, lo sport, l’espressione artistica, il pellegrinaggio, il viaggio.
E’ senso dell’equilibrio, la prima cosa che da bambini impariamo montandoci sopra.
E’ salute: rinforza il corpo, contribuisce a donarci buonumore(sviluppa endorfine) e non inquina.
La bicicletta cambia lo stile di vita. Ci impone un ritmo più lento, ma non troppo. Ci fa sentire parte di ciò che ci circonda, ci fa assaporare tutto ciò che ci appare davanti. La carezza del vento ci toglie persino quel velo di tristezza che ogni tanto diventa una seconda pelle.
E’ il luogo, il momento in cui scrollatoci lo stress di dosso nascono le idee. Girare in bicicletta è passare dal televisore tascabile al cinemascope per dirla con Didier Tronchet girando il proprio film, fatto di stupende carrellate.
Si può andare ovunque, percorrendo strade e luoghi altrimenti non visibili, ci si può fermare nel momento stesso in cui lo si decide e l’angolo di osservazione è assolutamente unico ed efficace.





The bicycle changes our point of view.
It elevates us, makes us see things from a different perspective and it gives us a sense of nobility imposed by upright and chin up.
It is freedom to stop, to move on and to enjoy the route at the right speed.
It is power: it measures our strength and makes us feel ourselves engines.
It is democracy: everyone can have it  and everyone and knows how to use. And 'an Earth ship says Claude Marthaler, uniting men, distances, generations, social classes, physical ability, serving for transport, trade, sport, artistic expression, the pilgrimage, the journey .
It is sense of balance, the first thing we learn as children when we get on it.
It is health: strengthens the body, it helps to give us a good mood (develops endorphins) and does not pollute.
The bicycle will change the lifestyle. It makes us feel part of what surrounds us, makes us enjoy everything that appears before us. The caress of the wind takes away even the veil of sadness that occasionally becomes a second skin.
It is the place, the time when we scroll off the stress ideas start to born. 
You can go anywhere, with streets and places otherwise not visible, you can stop at the very moment in which it decides and the viewing angle is absolutely unique and effective.

mercoledì 22 febbraio 2017

Thank you  Mrs. Leslie and Mr. Douwe for this super pic!
We are so happy to know that we have a part in your heart! 💓💓💓

Can't wait to see you again!!!




martedì 21 febbraio 2017

Carolina Fontoura Alzaga

Lo scarto di un uomo è un gioiello per un altro uomo ... o in questo caso di un'altra donna.
Carolina Fontoura Alzaga è preoccupata per ciò che sta accadendo:" cosa succederà quando ci saranno montagne su montagne di spazzatura sparsi in tutto il mondo?
Per questo motivo recupera catene di bicicletta scartate, trasformandole e unendole tra loro per dare via a dei bellissimi lampadari. 
La serie si chiama 'CONNECT'.

Alzaga ha anche creato un cortometraggio per spiegare e mostrare il processo dietro le sue creazioni il cui intento è quello di portare un senso di cambiamento nel mondo.





One man’s scrap is another man’s art – or in this case another woman’s.
Carolina Fontoura Alzaga is worried that we’re becoming a throw-away society, dumping broken and old technology into the ground without questioning its impact on the environment. That’s OK in the short-term, but what happens when there are mountains upon mountains of rubbish dotted across the landscape?
To that end, she salvages discarded bicycle chains, transforming and connecting them to form these quite beautiful chandeliers. The series is called 'CONNECT' and it's motivating factor is to:
Addresses class codes, power dynamics and ecological responsibility. The traditional chandelier is seen as a bourgeois commodity, a cachet of affluence, excess, and as such power.
The recycled bicycle parts become a representation of the dismissed, invisible, and powerless, but are also an affirmation of self-propelled movement. The bicycle chandelier thereby creates a new third meaning of reclaimed agency.
Alzaga has also created a short-film to explain and showcase the interesting process behind her creations. It does a great job in highlighting her as a genuine individual seeking to make not only a statement but bring about a sense of change in the world.

lunedì 20 febbraio 2017

We love it!!!




Progettato da Simon Higby e Clara Prior questo casco intelligente sta aiutando i bambini a pedalare in maggiore sicurezza ed apparire nello stesso tempo  come un vero omino LEGO!
L'intento principale di questo divertente casco è quello di far risultare i bambini più entusiasti di guidare la propria bici in totale sicurezza.

This clever helmet is helping kids stay safer while also making the wearer look like a full-sized LEGO man! Designed to resemble the toy's funny hair wig, this ingenious bike helmet will hopefully get kids more excited about riding safely.
The LEGO Hair Bike Helmet was designed by Simon Higby and Clara Prior to help cut back on the number of young kids riding without helmets. Let's face it! Normal helmets are hot and ugly looking, who really wants to wear one anyway? But this nifty design makes it way more fun to play it safe.
So far, the helmet is just a prototype. But we think these guys are definitely on the right track. This LEGO Man Hair Helmet is way more fun than the smelly old helmets our moms used to force us to wear.

domenica 19 febbraio 2017

Here we are!!!!







We are testing new super tours for the incoming season.
Are you ready to bike with us???

sabato 18 febbraio 2017

Bike lights

Le luci sono un accessorio fondamentale per ogni ciclista.
Vi proponiamo alcune tipologie per aiutarvi nella difficile scelta della vostra luce ideale:

Blaze Laserlight

Molto efficace.Così come un LED molto luminoso (300 lumen) che illumina ampiamente la strada di fronte a voi, Laserlight possiede anche una capacità di proiettare la sagoma di una bicicletta verde che brilla sull'asfalto così da essere ancora più visibili agli automobilisti e agli altri ciclisti . E' realizzato in alluminio in modo che non si possa arrugginire. Il supporto si adatta alla grande maggioranza dei manubri ed è in acciaio. 

Bike lights are a crucial purchase if you’re a cyclist. 
Let's check some proposals that can help you to find your ideal bike light:

Blaze Laserlight

As well as a very bright LED (300 lumens) that really lights up the road in front of you, the Laserlight also has a projection capability which shines the outline of a bike in green onto the tarmac so drivers and other cyclists can see you coming a bit more easily. It’s solidly made from aluminium so it won’t rust. The mount fits the vast majority of handlebars and is made from steel. Highly effective.


Courtesy of independent.co.uk

Cateye EL135 Omni 5 Set

La luce anteriore ha tre LED e proietta un fascio ampio e luminoso. Il set comprende anche una luce posteriore con cinque LED che possono essere impostati per lampeggiare in maniera statica, flash e rapida. Entrambi sono facilmente rimovibili dalle loro staffe di montaggio.


Cateye EL135 Omni 5 Set

This is one of the leading brands of bike lights – an established and reliable name. The front light has three LEDs and casts a wide, bright beam. The set also includes a rear light with five LEDs that can be set to static, flashing and rapid flashing. Both are easily removed from their mounting brackets. 

Courtesy of independent.co.uk

Specialized Stix Sport Combo Lightset

Grazie a questa coppia di luci verrete visti sia da chi proviene in senso contrario, sia da chi è dietro di voi. Le luci si ricaricano tramite porta USB.
Abbastanza luminoso.

Specialized Stix Sport Combo Lightset

This pair of lights from excellent Californian bike brand Specialized means you’ll be seen as you approach and from behind. The front light is bright enough (70 lumens) to be unmissable, though if you ride dark country roads you may want something brighter. The lights are recharged by USB and offer decent life if you stick to flashing rather than solid beam settings.

Courtesy of independent.co.uk

WingLights

Queste luci sono indicatori di direzione. Avvitate il montatore universale nella parte terminale del manubrio, le luci si collegano magneticamente. Quando si sta per girare, toccate la luce appropriata; inizierà a lampeggiare una luce color ambra.

WingLights

These lights have a specific function – they’re direction indicators. Screw the universal mounter into the end of your handlebars and the lights connect magnetically. Then when you’re about to turn, tap the appropriate light and it’ll flash a bright amber light.

Courtesy of independent.co.uk

Cateye Rapid X3 100

100 lumen.
Luminosità extra che è possibile utilizzare durante il giorno, anche. La luce si ricarica via USB in tre ore e X3 è piacevolmente sottile, in modo che siederà felicemente lungo la linea di praticamente qualsiasi reggisella. Ci sono sei impostazioni di luce, alcune costanti, alcune con variazioni sul flash.


Cateye Rapid X3 100

The 100 in the title refers to this rear light’s brightness – 100 lumens is all you need and more. The extra brightness means you can use this light during the day, too. The light recharges via USB in three hours and the X3 is pleasingly slim, so it’ll sit happily along the line of pretty much any seat post. There are six light settings, some constant, some variations on flashes. 

Courtesy of independent.co.uk


venerdì 17 febbraio 2017

Knog Oi Bell

I campanelli per le biciclette generalmente non hanno un bel design e hanno un brutto suono. Ma perché? Come sarebbe se fossero belli e avessero un suono angelico?
Knog ha rivoluzionato il design dei campanelli delle biciclette con Oi.
I campanelli si adattano a quasi tutte le barre cilindriche. Il "piccolo" Oi è per la barra di 22,2 millimetri; mentre il formato"Grande" è perfetta per tutte le dimensioni fino a 31,8 millimetri. Un'idea brillante ed innovativa.
La sua estetica essenziale e il design futuristico lo rendono ideale per il ciclista urbano, così come il concetto di base lascia stupefatti per la semplicità: Knog Oi è costituito da un semicerchio realizzato in metallo sovrapposto a un anello di materiale plastico dotato di linguetta a molla. La linguetta, quando viene azionata, colpisce il semicerchio emettendo il suono che potete ascoltare nel filmato
.






Bike bells generally look and sound a bit ugly. But why? What if they looked sexy and sounded like an angel playing a glockenspiel?
Knog has revolutionized the design of the bicycle bell with the Oi bell.
The bells fit on almost all cylindrical bars. The "Small" Oi is for the common 22.2mm bar and the "Large" Oi is for all sizes up to 31.8mm. Built into the shape of the mount is a cable management system. So not only does it allow the bell to look and sound uninterrupted, it also helps gather your cables.

giovedì 16 febbraio 2017

Rearview mirror


Ecco un'ottima soluzione per pedalare in totale tranquillità tenendo sempre sotto controllo ciò che ci circonda: un fantastico specchietto regolabile da indossare al braccio.
Prodotto da RearViz,  Sport ST-35 è leggero, regolabile, stabile e garantisce il massimo comfort.
Ruota di 360 gradi o di 180 gradi per garantire una perfetta visibilità e la massima sicurezza.
E' resistente ad ogni intemperia: acqua, vento e nevo non saranno più un problema!!!

Un accessorio pratico, funzionale...  perfeto per ogni ciclista!




Ever struggle to keep a close eye on all of your surroundings while cruising on your bike? Now, cyclists can use the world’s first fully adjustable, arm-mounted rearview mirror to be alert at all times.RearViz’s Sports ST-35 is lightweight and adjustable, ensuring a comfortable fit. The mirror features a high quality, perforated armband for enhanced breathability and comfort to stick during the long rides, and the one-size-fits-all feature guarantees riders will not have to make constant readjustments.All angles are accounted for too with the RearViz; it rotates 360 degrees and pivots 180 degrees, and will not bounce on bumpy rides.It is weatherproof and water-resistant to accommodate all conditions. 
A great gadget that is perfect for every cyclist!!!

mercoledì 15 febbraio 2017

Tulip fan rack

Tulip Fan Fan-2 è un rack elastico e sicuro simile a un prato e offre la libertà di scegliere il modo e la direzione di porre la moto. Il luogo fissa del moto non è univocamente determinata quindi è adatto per fissare le biciclette con diversa altezza e diversi tipi di telaio. Quando si colloca il lato Tulip Fan Fan rastrelliere a fianco, è possibile creare partizioni, barriere artificiali per l'ambiente della città.
Ci sono due modi per il fissaggio della cremagliera - sia con ancoraggi connessioni / cuneo imbullonati nel terreno o fuso al calcestruzzo.
Il nuovo migliorato Tulip Fan Fan-2 ha una forma più stabile e rigida e una forma giocosa. Il terzo superiore del portabici è flessibile, in modo che possa contenere anche le bici con ruote più grandi di media. Grazie ad una soluzione spaziale e costruttiva raggiunge migliore stabilità durante l'inserimento del moto lateralmente o con la ruota anteriore nel rack. Ora è inoltre possibile modificare la copertura di gomma o PVC proteggere la fune metallica o telaio della moto al fine di cambiare i colori o dando un aspetto più fresco.
- Smontare il portabiciclette dalla base; 
- Allentare il bullone di fissaggio attraverso il foro nella parte inferiore; 
- Spingere la punta libera fuori dal tubo;  
-Spingere la nuova copertura sul filo; 
-Far scorrerel coperchio lungo il filo fino a raggiungere l'interno del tubo fisso; 
-Posizionare i'estremità libera di nuovo nel secondo tubo e fissarlo con il bullone nuovo
-Posizionare il porta bici al suo antico posto.


Tulip Fan Fan-2 is an elastic and safe rack resembling a meadow. Tulip Fan Fan-2 provides freedom to choose the way and direction of placing the bike. The fixing place of the bike is not uniquely determined hence it is suitable for fixing bikes with different height and different type of frame. When placing the Tulip Fan Fan bike racks side by side, it is possible to create partitions, artificial barriers to the city environment.There are two ways for fixing the rack – either with bolted connections/wedge anchors into the ground or casted to concrete.
The new improved Tulip Fan Fan-2 has a more stable and stiff form and a frolicsome shape. The upper third of the bike rack is flexible, so it can even hold bikes with bigger than average wheels. Thanks to a spatial and constructive solution it achieves better stability while placing the bike sideways or with the front wheel in the rack. It is also now possible to change the rubber or PVC cover protecting the metal rope or the bike frame for the purpose of changing colours or giving it a fresher look.
-Dismount the bike rack from the base;
-Loosen the bolt of the fastening through the hole in the bottom;
-Pull the free tip out of the tube;
-Bend the rack straight and remove the cover;
-Push the new cover onto the wire;
-Slide the cover along the wire until it reaches the inside of the fixed tube;
-Place the loose end back into the second tube and fasten it with the bolt again;
-Place the bike rack to its former place.

lunedì 13 febbraio 2017

WeWatt

L'aeroporto internazionale di Brisbane ha recentemente installato delle stazioni di ricarica per cellulari presso l'area check-in del terminal internazionale che richiede all'utente di pedalare una cyclette per poter caricare il proprio dispositivo.

Brisbane non è stato il primo posto nel mondo ad aver installato tale dispositivo; è infatti possibile trovarlo all'aeroporto di Bruxelles, in diverse stazioni ferroviarie del Belgio, Francia e Paesi Bassi.

Prodotto e ideato da WeWatt, azienda basata a Leuven in Belgio, che descrive così il suo funzionamento e scopo:

1 - Inizia a pedalare - Vogliamo combattere il disagio del trascorrere troppo tempo seduti dando alle persone degli esercizi energizzanti nella loro vita quotidiana mentre stanno viaggiando, lavorando, leggendo o semplicemente rilassando.

2 - Generare potenza umana - Creare energia utilizzabile.

3 - Caricare e condividere - Facciamo divertire e coinvolgiamo le persone facendo loro sperimentare le nostre tavole a pedali per caricare e condividere la propria energia.


L'azienda offre anche diverse altre opzioni, come le stazioni di lavoro e di una stazione di ricarica esterna. Hanno sviluppato anche una App per consentire agli utenti di monitorare le informazioni come l'energia prodotta (HumanWh), calorie bruciate (kcal), distanza biked (km) e lo stato della batteria (% della capacità totale).


Courtesy of thebikecomesfirst.com



Brisbane International Airport have recently installed phone-charging stations at the check-in area of the international terminal which requires the user to pedal an exercise bike to get some charge.
The airport is not the first place in the world to install such a system with similar set-ups at Brussels Airport and various train stations throughout Belgium, France and the Netherlands.
The system was developed by WeWatt, a company based in Leuven, Belgium. WeWatt describe their concept in three steps:
1 – Start Cycling – We fight the sitting disease by giving people energizing exercise in their daily life while travelling, working, meeting, reading or just relaxing.
2 – Generate Human Power – We self-power people by turning human kinetic energy into usable power.
3 – Charge and Share – We enjoy and engage people by making them experience our pedal powered tables to charge & share their own energy.
The company also offer various other options such as workstations and an outdoor charging station. They have even developed an App to enable users to monitor information such as energy produced (HumanWh), calories burned (kcal), distance biked (km) and battery status (% of total capacity).

sabato 11 febbraio 2017

Strava e Emoji

Il sito di condivisione social  per i ciclisti hafatto un grosso passo in avanti  e si è trasferito nel tempo delle emoji.

A settembre 2015, Strava ha inserito ai semplici emoji 'Smiley'.
Il sito ha ricevuto diverse richieste per una maggiore scelta di Emoji, ma senza nessun risultao. Fino ad ora.

Ora è possibile esprimere le vostre emozioni su Strava con una completa lista di emoji.
Scatenate la vostra fantasia e continuate a pedalare!!!



Courtesy of totalwomenscycling.com


The social media sharing site for cyclists has upped its game and moved into the emoji-century. In September 2015, Strava allowed the simple ‘smiley’ emoji, but up until last night that was pretty much it. The site received several requests for a greater breadth of Emoji options, but none arrived. Until now.
As of yesterday evening, you can now express your emotions on Strava – even when words fail you. Which, let’s face it, is more common by bike than in any other scenario.