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venerdì 24 febbraio 2017

Ciò che conta è la bicicletta

La bicicletta è una delle più grandi invenzioni dell'umanità.
Robert Penn va in bici da quando ha memoria, ci ha anche fatto il giro del mondo.
Tuttavia, nessuna delle innumerevoli due ruote che ha posseduto è riuscita a incarnare fino in fondo questa sua autentica devozione. È il momento di farsi fare una nuova bicicletta, un gioiellino costruito su misura in grado di riflettere appieno lo stato di grazia in cui si trova mentre pedala, quello di "un comune mortale in contatto con gli dèi". "Ciò che conta è la bicicletta" è viaggio nella progettazione e nella costruzione della bici dei sogni. Da Stoke-on-Trent, dove un artigiano gli cuce addosso un telaio fatto a mano, alla California, patria delle mountain bike, dove nel retro di un anonimo negozio Robert assiste alla nascita delle ruote, passando per Portland, Milano e Conventry, culla della bicicletta moderna, è il racconto di una storia d'amore. E già che c'è, pezzo dopo pezzo, Penn coglie l'occasione di esplorare la cultura, la scienza e la storia della bicicletta, per narrarci come abbia cambiato il corso della storia dell'uomo: dall'invenzione del "cavallo della gente comune" al suo ruolo nell'emancipazione della donna, fino al fascino immortale di Giro d'Italia e Tour de France.

Ecco perché pedaliamo. 
Ecco perché questa macchina così semplice rimane al centro della nostra vita oggi.




Courtesy of the Guardian



Robert Penn's It's All About the Bike: The Pursuit of Happiness on Two Wheels is a paean to the humble bike; it's the story of why we ride, and why this simple machine holds the power to transport us all.
Robert Penn has ridden a bike most days of his life. He rides to get to work, to bathe in air and sunshine, to stay sane and to feel free. This is the story of his love affair with cycling and the journey to build his dream bike; a freewheeling pilgrimage taking him from Californian mountain bike inventors to British artisan frame builders, and from perfect components to the path of true happiness.
Penn is not simply a nostalgist; what he really rails against is the idea of built-in obsolescence, and the accepted truth that new technologies automatically trump old ones. In the end, he eschews the lightweight dynamism of carbon fibre for a steel frame made by Brian Rourke Cycles in Stoke-on-Trent because it will be strong, easy to repair and just as dependable 30 years from now.
From here, Penn's odyssey takes him around the world to kit out his bike with the perfect components. These are not necessarily the most expensive ones, but let's just say that he doesn't nip into Halfords at any stage. Some names will be familiar to enthusiasts (Campagnolo, Cino Cinelli, Brooks), others may not be (wheelman Steve "Gravy" Gravenites of California).
It is not exactly a low-carbon exercise, but Penn reminds us that he will make amends by riding his dream creation every day for the next three decades.

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