giovedì 31 dicembre 2020
mercoledì 30 dicembre 2020
Cyclee
A mounted device that projects signals on cyclists’ backs might soon improve the relationship between road-users of every sort.
Conceived by Azerbaijani designer Elnur Babayev, the Cyclee will display different illuminated signs depending on the rider’s actions. The projected images can be modified on mobile devices and transferred to the projector, which then displays the appropriate signal on the cyclist’s back.
Signs change depending on the actions of the rider.
Cyclee can be mounted to various bicycle models and the mounting part changes depending on bicycle model.
martedì 29 dicembre 2020
A bike is a vehicle for change
In a year when cycling levels increased by as much as 350% and thousands of people took to their bikes to keep themselves and their communities safe, British Cycling has dedicated this year’s Christmas video to the power of the humble bicycle.
During the first national lockdown in the spring 1.2 million more people cycled for leisure or sport, as the country enjoyed the warm weather, quieter roads and benefit to their mental wellbeing. Figures from the Bicycle Association show that retailers have seen sales grow by 60% since March, while many more riders revived old ones found in sheds and garages.
Throughout the year British Cycling members have continued to receive peace of mind liability cover, legal support and up-to-date guidance on cycling activities from the national governing body, with the number of those opting for Commute membership cover growing particularly strongly. At the same time, the support of our members has enabled us to support the sport through a challenging period and lay the foundations for returning it to full health in 2021.
Commenting on the film’s launch, British Cycling Head of Customer Engagement, Laura Thomas, said:
“This year hasn’t been without change, but the power of our bikes has never been quite so clear. We all know the individual benefits of cycling in terms of our physical and mental health, but through this video we wanted to show that everybody who rides a bike – no matter how fast or how far – is playing a part in making the country a happier, healthier and greener place.
“Over the past decade we’ve seen an incredible rise in the number of people joining British Cycling as members, contributing to the ongoing development of our sport at all levels and helping us to support even more people to ride for fun, fitness or simply an easier way to get around. At the end of a year when over a million more people have discovered this joy for themselves, we hope that many of them will join us for the journey too.”
Last year, British Cycling charted the journey of BMX star Kye Whyte from receiving his first #ChristmasBike aged three to the cusp of the Olympic Games in Tokyo, which was viewed over 350,000 times.
lunedì 28 dicembre 2020
Ripartono i Tee train!
L’effetto Greta rilancia sulle rotaie europee i mitici Trans Europe Express (Tee). Le ferrovie tedesche, francesi, svizzere e austriache hanno raggiunto un’intesa per far ripartire già dal 2021 i servizi diretti e ad alta velocità tra diverse nazioni senza cambi di convoglio, senza controlli doganali e con appositi servizi notturni. I “Tee 2.0” – così sono stati ribattezzati - partiranno a fine del prossimo anno con le tratte Vienna-Monaco-Parigi e Zurigo-Colonia-Amsterdam e dal 2022 i collegamenti da Zurigo dovrebbero allungarsi verso sud fino a Roma (via Milano Lambrate) e Barcellona. Il viaggio da Roma ad Amsterdam dovrebbe durare circa 13 ore. Le quattro società ferroviarie si sono accordate per uniformare prezzi, sistemi di prenotazioni e controlli. E contrariamente ai gloriosi predecessori della stirpe Tee – che offrivano solo biglietti di prima classe – avranno anche offerte più economiche con la possibilità di agevolazioni tariffarie approvate dall’Unione Europea. “E’ un modo per offrire mobilità alternativa a bassissimo impatto ecologico”, ha detto Vincent Ducrot, amministratore delegato della rete elvetica, preannunciando che entro il 2024 l’offerta dalla Svizzera passerà da 5 a 24 tratte.
La resurrezione dei Tee arriva in un momento di grande trasformazione per il mercato dei trasporti della Ue. La vecchia versione di questo servizio è nata in effetti assieme all’idea di un Europa Unita con il lancio da parte della Cee nel 1957 dei Trans Europe Express, i collegamenti rapidi e di lusso diventati nell’epoca del boom una sorta di status symbol e di sinonimo di viaggio per ricchi. Specie per la generazione dei baby-boomer che ha iniziato a muoversi nel Vecchio continente con l’Interrail. A far tramontare questa rete è stato l’avvento delle linee aeree low-cost. Un poco alla volta il servizio del Tee è andato in declino e a metà degli anni ‘9 è sparito del tutto.Il rilancio nasce da due fattori: il primo è la liberalizzazione dei trasporti ad alta velocità in Europa e la possibilità oggi di viaggiare su materiale rotabile più uniforme che non obbliga a cambiare locomotiva o carrozze per problemi di alimentazione o scartamento. Il secondo, appunto, è l’effetto Greta, ovvero la nascita di una generazione di viaggiatori ambientalmente consapevoli che non vuole viaggiare in aerei per motivi ecologici: un’andata e ritorno tra Londra e Parigi su rotaia genera 22 kg. di CO2 contro i 244 di un jet. Sulla Milano Roma siamo a 14 kg. contro 94. Sembrava una moda passeggera. Invece questa piccola nicchia di mercato non solo resiste ma continua a crescere. E ha giustificato la scelta dei quattro colossi dei treni di riesumare dalle antologie ferroviarie i gloriosi Tee.
domenica 27 dicembre 2020
sabato 26 dicembre 2020
Bike TourGether
Il viaggio della speranza, per chi è malato di fibrosi cistica, si chiama anche Bike TourGether.
Nel titolo del libro di Matteo Marzotto, imprenditore e ciclista da sempre, è contenuto un messaggio forte: le lotte per le buone cause, cosi come le pedalate più conviviali si fanno insieme, unendo le forze, passandosi idee, solidarietà e borracce. Il libro (Cairoeditore), i cui proventi sono totalmente devoluti, racconta i Bike Tour effettuati in tutta la Penisola per sensibilizzare sul tema della fibrosi cistica e creare eventi di raccolta fondi. Il retroscena risale al 1989. In quell’anno, la perdita della sorella Annalisa, “il mio angelo custode”, malata di fibrosi cistica, muove le intenzioni di Matteo nella direzione della solidarietà.
The journey of hope, for those suffering from cystic fibrosis, is also called Bike TourGether.
In the title of the book by Matteo Marzotto, entrepreneur and cyclist since ever, there is a strong message: the struggles for good causes, as well as the most convivial rides are done together, joining forces, passing on ideas, solidarity and water bottles. The book (Cairoeditore), whose proceeds are totally donated, tells of the Bike Tours carried out throughout the Peninsula to raise awareness on the issue of cystic fibrosis and create fundraising events. The background dates back to 1989. In that year, the loss of his sister Annalisa, "my guardian angel", suffering from cystic fibrosis, moves Matteo's intentions in the direction of solidarity.
venerdì 25 dicembre 2020
giovedì 24 dicembre 2020
CYGLO CYCLING BACKPACK
It keeps the wearer safe at dusk/night time. Car drivers are alerted by your presence. The LED signal lets motorists know where you are going next.
Four different signals give all nearby drivers a clear and bright indication on what the riders intentions are. Left turn, right turn, hazard and cycling are all very clear signals to understand for all drivers and leaves riders far less likely of collisions with careless drivers.
The Led display flashes the signals on the 175mm by 120mm display screen and last up to 20 hours with continous use.
Designed with nylon fabric our back pack is lightweight (365g) and water proof keeping the display dry. The straps are also customised to be breathable to ensure the cyclist does not over heat when the back back is fastened tightly.
The wireless control easily attaches to the handle bar of the bike and makes it very easy to change signal by the flick of a thumb. There is also a accelerometer which when detecting a substantial braking force will also instantly diplay the hazard signal to alert drivers of braking
The back pack can hold up to 20L and has two additional holders on the outside to securely hold water bottles.
This could be also a perfet last minute Xmas gift!!!
mercoledì 23 dicembre 2020
FIAB, buoni propositi per il 2021: muoversi in bicicletta e aderire alla "rivoluzione bici"
Siamo alla fine di un 2020 certamente inaspettato e difficile sotto ogni aspetto ma, nonostante tutto, c’è voglia di pensare ai buoni propositi per il 2021, di guardare avanti e tornare a vivere. Per un po’ di mesi saremo ancora vincolati da alcune limitazioni, ma lo sguardo, il pensiero, le idee vanno anche, e per fortuna, oltre l’oggi e in direzioni diverse.
La richiesta di rinascita che emerge dai singoli e dalla collettività è legata in modo imprescindibile a temi quali tutela dell’ambiente, nuova mobilità, sostenibilità e salute: anche nella bozza di utilizzo delle risorse del Recovery Fund, il Governo ne destinerebbe una parte importante “alla rivoluzione verde e alla transizione ecologica” e alle infrastrutture necessarie per implementare la mobilità sostenibile.
Nei mesi scorsi lo stop forzato ha purificato l’aria delle città più inquinate. Le necessità di distanziamento e i provvedimenti a favore di una mobilità sostenibile - dal bonus bici allo sviluppo di nuove infrastrutture ciclabili - hanno spinto una forte crescita dell’uso della bicicletta in tutti gli spostamenti urbani: per andare al lavoro, a scuola o per fare acquisti nei negozi di vicinato. Il cicloturismo, poi, è stato tra i protagonisti dell’estate e, anche per il 2021, si prevede una tendenza a vacanze attive in Italia con forme di turismo lento - proprio come quello in bicicletta - alla scoperta dei territori del nostro Paese: una soluzione che sostiene tra l’altro le piccole economie locali.
Uno dei buoni propositi per il 2021 potrebbe essere, dunque, sostenere attivamente la “rivoluzione bici” in atto, con l’adesione alla FIAB-Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, una realtà che da oltre trent’anni promuove in Italia l’uso della bicicletta in un ambito di riqualificazione ambientale urbana ed extraurbana.
Diventare socio FIAB (tessera annuale da 30 € come socio ordinario) riserva anche molti vantaggi, primo fra tutti l’assicurazione RC Bici, che copre per i danni provocati a terzi circolando in bicicletta e che è valida in tutta Europa.
La tessera FIAB 2021 – ideale anche per un regalo utile e sostenibile a un amico o a un familiare - dà diritto, inoltre, a una serie di sconti e agevolazioni in numerosi esercizi e servizi convenzionati e accesso privilegiato al programma di iniziative, escursioni, viaggi ed eventi organizzati tutto l’anno in tutta Italia. Sempre ai soci FIAB è riservato l’abbonamento alla rivista BC (il magazine cartaceo che tratta di ciclismo urbano, ambiente e cicloturismo) al prezzo speciale di 6 euro per tutto l’anno se sottoscritto contestualmente all’adesione a FIAB. Infine, per chi si iscrive on line, in regalo un e-book Ediciclo.
Iscrizioni nelle sedi FIAB di tutta Italia o direttamente on line sul sito https://fiabitalia.it/diventa-socio/
martedì 22 dicembre 2020
lunedì 21 dicembre 2020
21. 12 . 2020
Guide: Sandro & Fabio
Partenza: 8.30
Km: 140
Dislivello: 1.100
Velocità: 24/26 Km/h
Tour: Pesaro Gabicce - Sassofeltrio - Monte Cerignone - Porte Cappuccini - Carpegna - Pesaro
domenica 20 dicembre 2020
sabato 19 dicembre 2020
Einstein e l'Arte di Andare in Bicicletta per Essere Felici
Una semplice bicicletta può cambiare ed ispirare il modo di vivere e di pensare...
La strada verso la felicità si può percorrere spingendo sui pedali, in armonia con se stessi e con una natura che apprezziamo appieno grazie ai ritmi delle due ruote.
Con la giusta dose di mindfulness, ogni ciclista può sviluppare un approccio alla complessità dell'esistenza profondo e creativo, simile a quello di Albert Einstein.
Non a caso amico della bicicletta.
A simple bicycle can change and inspire the way of living and thinking ...
The road to happiness can be traveled by pushing on the pedals, in harmony with oneself and with a nature that we fully appreciate thanks to the rhythms of the two wheels.
With the right amount of mindfulness, every cyclist can develop a profound and creative approach to the complexity of existence, similar to that of Albert Einstein.
Not by chance a friend of the bicycle.
venerdì 18 dicembre 2020
Sapevate che ...???
- Il primo dispositivo di trasporto simile a una bicicletta fu creato nel 1817 dal barone tedesco Karl von Drais. Il suo design divenne noto come draisine o dandy horse, ma venne rapidamente sostituito con progetti di velocipede più avanzati con trasmissione a pedale.
- La bicicletta iniziò ad essere utilizzata diversi anni dopo che le prime biciclette apparvero in vendita. Quei primi modelli furono chiamati velocipedi.
- Le prime biciclette furono create in Francia, mentre il design “moderno” è nato in Inghilterra.
- Gli inventori che per primi concepirono le biciclette moderne furono fabbri o artigiani che fabbricavano carri.
- La prima bicicletta commercialmente venduta, “Boneshaker”, pesava 80 kg quando apparve in vendita nel 1868 a Parigi.
- Il prototipo della mountain bike non fu sviluppato fino al 1977.
- Le gomme piene d’aria sono state utilizzate sulle biciclette prima di essere utilizzate sulle automobili.
- La velocità massima misurata alla guida di una biciclette su una superficie piana è di 133,75 km / h.
- Nel 1985, John Howard, ciclista olimpico e vincitore del triathlon Ironman negli Stati Uniti, stabilì il record di velocità mondiale su bicicletta quando raggiunse i 152,08 km / h in scia di un’auto appositamente progettata. Il record sarebbe durato fino al 3 ottobre 1995, quando il ciclista olandese Fred Rompelberg pedalò in scia di un dragster a 268.831 km / h, record che è ancora in piedi.
- Nel 2017, Mark Beaumont ha battuto il record mondiale di ciclismo in tutto il mondo, completando il percorso di 18.000 miglia in soli 79 giorni. Sono in media 240 miglia al giorno e oltre 16 ore in sella al giorno.
- Il popolare tipo di bicicletta BMX è stato creato negli anni ’70 come alternativa più economica alle gare di motocross.
- Un ciclista adulto ha in genere un livello di fitness equivalente a una persona di 10 anni più giovane e un’aspettativa di vita di ben due anni superiore alla media.
- The first bicycle-like transport device was created in 1817 by the German baron Karl von Drais. Its design became known as draisine or dandy horse, but was quickly replaced with more advanced pedal-driven velocipede designs.
- The bicycle began to be used several years after the first bicycles appeared on sale. Those early models were called velocipedes.
- The first bicycles were created in France, while the “modern” design originated in England.
- The inventors who first conceived modern bicycles were blacksmiths or craftsmen who made wagons.
- The first commercially sold bicycle, “Boneshaker”, weighed 80 kg when it appeared for sale in 1868 in Paris.
- The mountain bike prototype was not developed until 1977.
- Air-filled tires were used on bicycles before being used on cars.
- The maximum speed measured when riding a bicycle on a flat surface is 133.75 km / h.
- In 1985, John Howard, Olympic cyclist and winner of the Ironman triathlon in the United States, set the world cycling speed record when he reached 152.08 km / h in the wake of a specially designed car. The record would last until 3 October 1995, when Dutch cyclist Fred Rompelberg pedaled in the wake of a dragster at 268,831 km / h, a record that is still standing.
- In 2017, Mark Beaumont broke the cycling world record around the world, completing the 18,000-mile course in just 79 days. I'm on average 240 miles a day and over 16 hours of riding a day.
- The popular type of BMX bike was created in the 1970s as a cheaper alternative to motocross racing.
- An adult cyclist generally has a level of fitness equivalent to a person 10 years younger and a life expectancy of two years above the average.
giovedì 17 dicembre 2020
Regali di Natale per cicliste?
C’è il regalone ma anche il pensierino, decidete voi.
Liv propone diverse cose da far trovare sotto l’albero alle cicliste. Partiamo subito col “botto”: la bicicletta a pedalata assistita che vale davvero un regalone e forse anche di più (ma sotto trovate anche i “pensierini”).
Liv Intrigue X E+
L’Intrigue X E+ è una tra le più recenti E-Bike da trail presentate dal brand. Equipaggiata con ruote da 29 pollici, questa mountainbike elettrica è il mezzo perfetto per le cicliste alla ricerca di avventure in sella sempre più lunghe. Può contare su sospensioni progettate appositamente per le donne, geometrie regolabili tramite il sistema Flip Chip, un motore SyncDrive Pro potente ed efficiente, e la possibilità di montare la batteria supplementare EnergyPak Plus da 250Wh.
Con sospensioni e geometria progettate secondo la filosofia 3F di Liv, Intrigue X E+ è stata messa a punto sfruttando i dati e le informazioni raccolte dalle cicliste di tutto il mondo che hanno permesso al team di sviluppo di Liv di ottimizzare la distribuzione del peso del telaio dando la possibilità alle rider di utilizzare una bici efficiente e performante.
Tra le altre innovazioni spiccano i controlli RideControl Ergo, posizionati sul manubrio: si tratta di un piccolo “centro di comando” che permette a chi pedala di selezionare il tipo di supporto desiderato e controllare informazioni fondamentali come la carica della batteria residua e il supporto selezionato. A lavorare in sintonia con i comandi RideControl Ergo ci sono la modalità Smart Assist, che interviene in automatico per fornire il giusto supporto alla pedalata, e la funzione Walk Assist, che aiuta le cicliste a ripartire da ferme anche sui terreni misti più impegnativi.
Prezzo consigliato al pubblico: €5.899,00
*********
There is the big gift but also the little thought, you decide. Liv proposes several things for cyclists to find under the tree. Let's start immediately with the "bang": the pedal assisted bicycle that is really worth a gift and perhaps even more (but below you will also find the "little thoughts").
Liv Intrigue X E +
The Intrigue X E + is one of the most recent trail E-Bikes presented by the brand. Equipped with 29-inch wheels, this electric mountain bike is the perfect bike for cyclists looking for longer and longer adventures in the saddle. It can count on suspensions designed specifically for women, adjustable geometries via the Flip Chip system, a powerful and efficient SyncDrive Pro motor, and the possibility of mounting the additional 250Wh EnergyPak Plus battery.
With suspension and geometry designed according to Liv's 3F philosophy, Intrigue X E + was fine-tuned using the data and information gathered from female riders around the world that allowed Liv's development team to optimize the weight distribution of the frame. giving riders the opportunity to use an efficient and performing bike.
Among other innovations, the RideControl Ergo controls, positioned on the handlebar, stand out: it is a small "command center" that allows those who ride to select the type of support they want and check basic information such as the remaining battery charge and the selected support. . Working in harmony with the RideControl Ergo controls are the Smart Assist mode, which intervenes automatically to provide the right pedaling support, and the Walk Assist function, which helps cyclists to restart from stationary even on the most demanding mixed terrain.
Recommended retail price: € 5,899.00
Liv Levera 13
Levera 13 è un accessorio multifunzione, il “coltellino svizzero” per le cicliste: con 13 funzioni a disposizione , è il multitool ideale per le piccole riparazioni on the go. Realizzato in materiali resistenti ma esteticamente raffinati, è l’accessorio perfetto per godersi ogni uscita senza preoccupazioni.
Caratteristiche tecniche:
- Estensioni laterali da 72 mm.
- Placcatura al vanadio cromata
- Punte per utensili lavorate CNC e pannelli laterali “monoblocco”
- 13 funzioni
Prezzo consigliato al pubblico: €27,95
- 72 mm side extensions.
- Chrome vanadium plating
- CNC machined tool bits and "monobloc" side panels
- 13 functions
Liv Control Miniroad +
Per essere sempre sicure che le gomme siano in condizioni perfette, ecco Control Miniroad +, tubo estendibile con valvola con sistema di rotolamento, pratica e veloce da utilizzare in ogni situazione. Compatta e ideale per essere equipaggiata su ogni telaio, la pompa Control Miniroad è l’alleata ideale nella preparazione in vista delle uscite in bici.
Caratteristiche tecniche:
- Cilindro CNC in alluminio per un design robusto, durevole e di alta qualità
- Tubo estensibile con valvola flettata
- Testa valvola con sistema di rotolamento
- Diametro cilindro compatto ideale per la strada 160PSI
- CNC cylinder made of aluminum for a robust, durable and high quality design
- Extendable hose with flexed valve
- Valve head with rolling system
- Compact cylinder diameter ideal for the road 160PSI
mercoledì 16 dicembre 2020
16. 12. 2020
Guide: Eleonora, Fabio, Fabri, Sandro & Camilla
Partenza: 8.30
Km: 25
Dislivello: 1.000
Velocità: 20/22 Km/h
Tour: Gabicce - Castel di Mezzo - Fiorenzuola - Panoramica - Gabicce
martedì 15 dicembre 2020
Marco Tuttolomondo
lunedì 14 dicembre 2020
Google Maps
Riportiamo un interessante articolo uscito su Tutto Bici di Pietro illarietti.
Finalmente Google Maps attiva l'icona per i ciclisti. Dal 10 di dicembre è infatti possibile utilizzare questa utile funzione per spostarsi da un posto all'altro, con la propria bici, tenendo conto degli itinerari ciclabili.
Un'inziativa che potrebbe essere strettamente legata anche all'attuale situazione di Pandemia che ha portato sempre più persone ad utilizzare la mobilità alternativa e green.
Da febbraio ad oggi sono infatti cresciute del 69% le richieste di percorsi ciclabili su Google e il servizio è attivo in 30 paesi. Per riuscire a fornire informazioni aggiornate il sistema si avvale di una combinazione di dati e di machine learning (l'apprendimento da intelligenza artificiale che migliora con il tempo e l'esperienza).
Proprio la società di Mountain View afferma che sono al lavoro in modo intenso per riuscire a tenere aggiornata la funzione a causa del continuo implemento delle vie ciclabili cittadine, sempre per la situazione legata al Covid. Inoltre, rispetto ad un anno fa è raddoppiata la ricerca di "riparazione bici vicino a me".
Here is an interesting article of Pietro illarietti published on Tutto Bici.
Google Maps finally activates the icon for cyclists. From 10 December it is in fact possible to use this useful function to move from one place to another, with your bike, taking into account the cycle routes.
An initiative that could also be closely linked to the current pandemic situation that has led more and more people to use alternative and green mobility.
From February to today, requests for cycle routes on Google have increased by 69% and the service is active in 30 countries. To be able to provide updated information, the system uses a combination of data and machine learning (artificial intelligence learning that improves with time and experience).
The Mountain View company claims that they are working intensively to be able to keep the function updated due to the continuous implementation of the city cycle paths, again due to the situation linked to Covid. In addition, the search for "bike repair near me" has doubled since a year ago.
domenica 13 dicembre 2020
sabato 12 dicembre 2020
Guida completa alla mountain bike
Questa guida è destinata a biker entusiasti, ciclisti esperti, principianti e praticanti a livello amatoriale.
La guida tratta in dettaglio tutti questi aspetti, si sofferma sulla posizione corretta in sella, le tecniche di andatura e i metodi di allenamento, illustra gli strumenti per monitorare le prestazioni, gli accessori e l'abbigliamento e dedica particolare attenzione a temi importanti come la sicurezza, i bisogni nutrizionali, la cura e la manutenzione per una mountain bike sempre efficiente, fornendo una visione d'insieme della pratica sportiva.
This guide is intended for enthusiastic bikers, experienced cyclists, beginners and amateur riders.
The guide covers all these aspects in detail, focuses on the correct riding position, gait techniques and training methods, illustrates tools for monitoring performance, accessories and clothing and pays particular attention to important issues such as safety. , nutritional needs, care and maintenance for a mountain bike that is always efficient, providing an overview of sports practice.
venerdì 11 dicembre 2020
Heart throb
Ci siamo innamorati di questa fantastica luce di sicurezza posteriore a LED in stile COB a forma di cuore.
È perfetto per cruiser, biciclette per bambini o chiunque desideri un tocco in più durante il proprio bike tour.
USB ricaricabile con indicatore di batteria integrato.
giovedì 10 dicembre 2020
Bicicletta da carico
Quando le due ruote sono competitive anche nel trasporto merci in città Ma per esserlo ha sviluppato mezzi specifici in grado di caricare fino a 400 chili.
In un’ora attraversano Roma da nord a sud, possono portare qualsiasi cosa e non inquinano. Il trasporto merci in bici è in crescita anche grazie alla pedalata assistita.
Ecco qui il video del giornalista Matteo Parlato che ci illustra questa bella novità.
Cosa ne pensate?
When the two wheels are also competitive in the transport of goods in the city But to be so it has developed specific vehicles capable of loading up to 400 kilos.
In an hour they cross Rome from north to south, they can carry anything and do not pollute. The transport of goods by bike is also growing thanks to pedal assistance.
Here is the video of the journalist Matteo Parlato who illustrates this good news.
What do you think?
martedì 8 dicembre 2020
Lo sapevi che ...
... Il segreto dell’evoluzione darwiniana delle macchine è una bicicletta?
Al London Science Museum è possibile ammirare la Rover safety bicycle originale del 1885, la prima bicicletta moderna sostanzialmente uguale a quelle di uso comune ancora oggi. Grazie alle pubblicità dell’epoca conosciamo anche il prezzo: dodici sterline (circa 1.500 sterline di oggi attualizzando con il costo della vita ma, in realtà, molto di più considerando la distribuzione della ricchezza). La Rover, la stessa società che produce automobili, iniziò così la propria storia, anche se l’idea stessa di bicicletta, nomenclatura a parte, nasceva ben prima, nel 1817. Lo sviluppo della bicicletta aveva già raggiunto una sua prima maturità con diversi salti tecnologici. E le cronache dell’epoca ci permettono di parlare di un primo boom commerciale già negli anni sessanta e settanta dell’Ottocento. Ma è interessante andare ad analizzare cosa accadde alle cosiddette «penny-farthing», quelle biciclette con una ruota posteriore molto piccola e quella anteriore abnorme (il nome viene dal confronto con le due monete inglesi, il penny e il minuscolo conio farthing dell’epoca). Di fatto, utilizzando il linguaggio della biologia, si trattava di esemplari della stessa specie: due ruote in asse, stessa funzione e anche stessa tecnologia, quella dei pedali, aggiunta dalla Michaux et Cie nel 1861. Eppure nel giro di pochissimo, una sola generazione commerciale, le «penny-farthing» si estinsero, letteralmente. Il nome della prima bicicletta moderna, safety bicycle, una sapiente trovata di marketing, spiega il perché.
I precedenti esemplari della specie bicicletta non solo erano inefficienti, ma risultavano anche estremamente pericolosi. Gli incidenti erano un’occupazione quotidiana dei giornalisti dell’epoca. Le cronache e i dibattiti cittadini se ne occupavano spesso. Nel 1869 il Conte Giulio Belinzaghi, al tempo sindaco di Milano, ne vietava l’uso all’interno della cerchia dei Navigli. Le «cavalcature d’acciaio», copyright dei giornali di allora, spaventavano e ferivano i pedoni. Non sappiamo se Charles Darwin (1809-1882) abbia mai visto dal vivo una bicicletta. Ma una bicicletta di Darwin esiste: è quella dell’evoluzionismo tecnologico. Se ne era accorto anche un contemporaneo del naturalista di Cambridge: Samuel Butler. Celato sotto lo pseudonimo di Cellarius, Butler fu l’autore dell’articolo «Darwin among the machines», Darwin tra le macchine, pubblicato nel 1863 sul giornale neozelandese The Press, solo quattro anni dopo l’uscita de «L’origine delle specie» (1859). I passaggi, sviluppati poi per il libro anonimo «Erewhon» (stesse lettere di Nowhere, da nessuna parte), appaiono ancora oggi inquietanti per la capacità di anticipare i dibattiti, tanto che se ne dovrebbe considerare la riedizione ragionata: «Ci riferiamo alla domanda: quale tipo di creatura sarà probabilmente il prossimo successore dell’uomo nella supremazia della Terra? Abbiamo sentito spesso discuterne, ma ci sembra che stiamo creando noi stessi i nostri successori, (...) diamo loro ogni giorno un potere maggiore e forniamo con ogni sorta di ingegnosi congegni quel potere autoregolante e autoagente che sarà per loro ciò che l’intelletto è stato per la razza umana. Nel corso dei secoli ci troveremo la razza inferiore». Sempre in questo testo Butler anticipa anche l’ipotesi che, grazie al processo darwiniano, le macchine possano sviluppare nel tempo una propria coscienza e auto-riprodursi.
La storia e i ragionamenti dello stesso Butler implodono in realtà in un violento luddismo, tanto che «Erewhon» è un mondo dove tutte le macchine degli «ultimi 300 anni» sono state distrutte e la riflessione sulla necessità di bloccare la singolarità ante litteram, cioè il superamento della specie macchina sulla specie umana, viene scovata dal protagonista in un vecchio libro denominato «Book of the machines» (un libro nel libro, classico trucco da scrittori). Inoltre, secondo alcuni critici, l’opera di Butler è una parodia mascherata dell’era vittoriana e della fiducia riposta nella rivoluzione industriale. Questo nulla toglie alla felice intuizione dell’autore di usare l’evoluzionismo come chiave interpretativa dello sviluppo tecnologico. Dall’abaco ai supercomputer e agli attuali risultati del machine learning, la tentazione di affidarsi al darwinismo tecnologico è alta. Dai segnali di fumo a Internet le suggestioni appaiono infinite. Ma se l’applicazione di questo schema appare affascinante nel caso dell’intelligenza artificiale — dove però c’è il pericolo che il dibattito sia più emotivo che scientifico — la sua efficacia risulta più chiara e meno a rischio di ideologismi proprio con la storia delle due ruote. La bicicletta è un esempio di adattamento continuo e di sottospecie che muoiono mentre altre emergono, trasmettendo la propria superiorità «genetica».
Inventata, com’è noto, dal conte Drais nel 1817 (un esempio di geniale «ricerca applicata»), la bici affrontò il primo salto di specie nel 1861 con Pierre Michaux, un fabbro francese che ebbe l’intuizione di aggiungere i pedali. La vecchia draisina, che richiedeva ancora un faticoso e poco redditizio uso della spinta delle gambe come forza motrice diretta, si avviò così verso l’estinzione veloce, rimanendo solo come giocattolo per i bambini. Il modello «penny-farthing» determinò il primo vero boom del mezzo. Fino all’arrivo del modello Rover che, grazie alla trasmissione della catena, non richiedeva più una ruota enorme per aumentare la distanza percorsa con ogni giro completo di pedale. Un altro salto di specie della macchina avvenne con l’introduzione del freno. Sembra che siano stati i fratelli Wright a inventare quello a contropedale: Orville e Wilbur avevano aperto un negozio di biciclette a Dayton, la Wright Cycle Company. E non è privo di fondamento dire che il loro impegno con la meccanica delle biciclette abbia anche influenzato gli esperimenti sui primi voli. Se si analizza lo schema storico del progresso tecnologico ciò che emerge, come ulteriore punto di contatto con la biologia, è il procedere per continue frenate e accelerazioni (sviluppo di un’idea, esplosione dei problemi che ne limitano la diffusione, introduzione non lineare della soluzione grazie ai «bottoni neurali o dell’innovazione» , tipicamente l’incontro multidisciplinare di più tecnologie, come nel caso dei pedali che già esistevano e di cui si trova traccia anche nei disegni di Leonardo da Vinci. O come nel caso, per appunto, del bottone che incontra l’asola, diventando una tecnologia perfetta ancora oggi in suo).
D’altra parte anche i più recenti studi dello scienziato americano Carl Woese sugli archeobatteri e sulla trasmissione orizzontale dei geni nello sviluppo della biologia della vita — gli stessi che mettono in discussione la visione di Darwin di un «albero lineare dell’evoluzione» — sembrano ancora più efficaci nel descrivere lo sviluppo tecnologico, fatto di continue ibridazioni e sovrapposizioni: la motocicletta altro non è che l’innesto del motore nella bicicletta, come, venendo ai nostri giorni, il bike sharing è la fusione tra trasformazione digitale, due ruote e telecomunicazioni. Un altro esempio di adattamento, non l’ultimo. Mobilità, genetica e telecomunicazioni. Pensiamo di essere i figli del Novecento, ma siamo in realtà i figli dell’Ottocento, quel secolo in cui con Drais, Darwin e Antonio Meucci, lasciammo i cavalli per salire su una bicicletta, un gene e un telefono, senza lasciarli più. Per inciso, riprendendo il ragionamento di Butler, non è una forma di «coscienza meccanica» quella che permette alle biciclette in condivisione di segnalarci, attraverso le applicazioni, dove sono e quanto distano da noi? Forse siamo solo noi che trasferiamo il nostro darwinismo alla tecnologia. Ma non possiamo escludere che in questo passaggio una sorta di biologia delle macchine possa prendere forma.