Chi non la conosce forse non sa, ma la bicicletta più che un mezzo di trasporto è un mondo. Con un suo linguaggio, organizzazioni, scelte consapevoli, allenamento, tenacia, ma soprattutto grandi soddisfazioni.
Che la si inforchi per tenersi in forma, la si preferisca all’auto per muoversi in città senza impattare sull’ambiente o la si scelga per viaggi on the road, la bicicletta è capace di trasformare un percorso in un pieno di emozioni.
Riportiamo 3 storie di ispirazione di 3 donne una diversa dall'altra che hanno scelto di pedalare.
Silvia Gottardi
«Ero una giocatrice di basket professionista, mi infortunavo spesso e la bici la usavo solo per fare riabilitazione. Poi è diventato tutto: amore, viaggio, lavoro», racconta Silvia Gottardi, 44 anni. Era ancora un'atleta quando ha conosciuto sua moglie Linda Ronzoni che, venendo da una famiglia di ciclisti era già appassionata di bicicletta e le ha fatto scoprire le gioie dei pedali. Con lei ha iniziato a muoversi su due ruote in città, ma soprattutto a viaggiare e insieme hanno fondato il blog “Cicliste per caso" diventato anche un libro, un podcast che partirà a breve, e un documentario, “Cicliste per caso - Grizzly Tour”, che le vede impegnate in un'avventura pazzesca: 4 mila chilometri in sella dal Canada al Messico.
«Viaggiare in bici è un’esperienza lenta, faticosissima, ma che regala emozioni e soddisfazioni come nessun altro mezzo», racconta Silvia. «Si conoscono luoghi altrimenti irraggiungibili e persone che ti aprono persino la porta di casa, se hai bisogno. Bisogna però imparare a viaggiare leggerissime, con l’indispensabile.
È un mondo stupendo che cerchiamo di raccontare a ogni viaggio sul blog e con tanti eventi dedicati alle donne per invitarle a mettersi alla prova su due ruote, imparare ad amare la bicicletta e non lasciarla più».
Silvia e Linda sono infatti le organizzatrici di Mia Women Ride, il primo evento in Italia di cicloturismo al femminile.
La corsa si è svolta dal 16 al 18 settembre da Verona a Milano.
Those who do not know it may not know, but the bicycle is a world more than a means of transport. With its own language, organizations, conscious choices, training, tenacity, but above all great satisfactions.
Whether you put it on to keep fit, prefer it to a car to move around the city without impacting the environment or choose it for road trips, the bicycle is capable of transforming a path into one full of emotions.
We report 3 stories of women who have chosen to ride
Silvia Gottardi
«I was a professional basketball player, I often got injured and I used the bike only for rehabilitation. Then it became everything: love, travel, work », says Silvia Gottardi, 44. She was still an athlete when she met his wife Linda Ronzoni who, coming from a family of cyclists, was already passionate about cycling and made her discover the joys of pedals. With her he began to move on two wheels in the city, but above all to travel and together they founded the blog "Cicliste per chance" which has also become a book, a podcast that will start soon, and a documentary, "Cicliste per chance - Grizzly Tour ”, Which sees them engaged in a crazy adventure: 4 thousand kilometers in the saddle from Canada to Mexico.
"Traveling by bike is a slow, very tiring experience, but one that gives emotions and satisfaction like no other means," says Silvia. “You know places that are otherwise unreachable and people who even open the door to you if you need to. However, we must learn to travel very light, with the essentials.
It is a wonderful world that we try to tell every trip on the blog and with many events dedicated to women to invite them to test themselves on two wheels, learn to love the bicycle and never leave it ».
Silvia and Linda are in fact the organizers of Mia Women Ride, the first female cycling event in Italy.
The race took place from 16 to 18 September from Verona to Milan.