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giovedì 30 novembre 2017

Giro d'Italia 2018

La 101a edizione del Giro d’Italia – organizzato da RCS Sport/La Gazzetta dello Sport – è in programma dal 4 al 27 maggio. Anche quest’anno saranno molteplici i temi che la Corsa Rosa saprà raccontare lungo la sua strada tra storia, cultura e sport.
Chris Froome, attraverso un video, ha annunciato che sarà al via della Corsa Rosa.
IL PERCORSO
Per la prima volta un grande giro partirà al di fuori dai confini dell’Europa e per la tredicesima la Corsa Rosa muoverà dall’estero proseguendo il suo percorso di internazionalizzazione e valorizzazione del Made in Italy nel Mondo.
3.546,2 sono i chilometri totali di questa edizione che prevede 44.000 metri di dislivello. 2 tappe a cronometro, 7 a bassa difficoltà, 6 a media difficoltà, 6 ad alta difficoltà e un totale di 8 arrivi in salita.
GRANDE PARTENZA – ISRAELE
Venerdì 4 maggio, si assegna la prima Maglia Rosa con una cronometro individuale di 9,7 km a Gerusalemme Ovest. Continui saliscendi e cambi di direzione caratterizzano un percorso che non lascerà un attimo di respiro. Questa sarà la Tappa Bartali del Giro, dedicata al corridore italiano insignito Giusto fra le Nazioni e il cui nome è impresso sul muro d’onore del Giardino dei Giusti nel Mausoleo della Memoria Yad Vashem a Gerusalemme.
La seconda frazione si dipana da Haifa a Tel Aviv, con arrivo sul lungomare dopo 167 km e passaggio nel finale da Jaffa – antica città alle porte di Tel Aviv – frazione adatta ai velocisti.
Ultima tappa in terra israeliana da Be’er Sheva a Eilat sulle sponde del Mar Rosso con passaggio e relativo Gpm sul Ramon Crater (il più grande cratere al Mondo con 40 chilometri ampiezza) e finale adatto ancora agli sprinter. Eilat sarà il punto più a sud toccato dal Giro d’Italia nella sua storia.
PRIMA SETTIMANA – IL SUD E IL CENTRO
Trasferimento in Sicilia, dove sono previste tre tappe, con il primo giorno di riposo per la carovana del Giro: lunedì 7 maggio. Quarta tappa, da Catania a Caltagirone con arrivo nella parte alta della città, molto mossa e piena di insidie e saliscendi fino allo strappo finale adatto ai finisseur (191 km). Da Agrigento a Santa Ninfa (Valle del Belice), km 152, si snoda la quinta frazione con strappo finale adatta ancora ai finisseur. Nella prima parte si tocca la Valle dei Templi e la Scala dei Turchi fino a sfiorare Selinunte. Nel 2018 saranno trascorsi 50 anni dal terremoto che colpì quelle zone il 14 gennaio 1968.
Il primo arrivo in salita del Giro 2018 sarà sull’Etna. Tappa di 163 km che muoverà da Caltanissetta con una prima parte mossa fino a giungere a Paternò dove cominciano 25 chilometri di salita con pendenze a crescere. Quindi la scalata inedita verso l’Etna; da Ragalna, con strada stretta, attraverso i parchi e le colate laviche, fino all’Osservatorio Astrofisico.
Ritorna il terreno fertile per i velocisti del gruppo con la 7a tappa Pizzo-Praia a Mare che si sviluppa interamente sulla costa tirrenica.
Sabato 12 e domenica 13 weekend ad alta quota, con due arrivi in salita a Montevergine di Mercogliano e sul Gran Sasso d’Italia (Campo Imperatore). La prima di queste frazioni (208 km) muoverà da Praia a Mare per attraversare il Cilento, costeggiando le spiagge fino a Salerno, per poi salire fino al traguardo posto davanti al Santuario. Tappa molto lunga, 224 km, quella che porterà il gruppo da Pesco Sannita al Gran Sasso d’Italia, la Montagna Pantani di questa edizione. Salita interminabile di 45 km quella che porta all’arrivo, spezzata solo da un falsopiano centrale.
SECONDA SETTIMANA – CENTRO E NORD-EST
Dopo il giorno di riposo in Abruzzo si riparte da Penne e ci si dirige verso nord, in Umbria, con l’arrivo posto a Gualdo Tadino. È la tappa più lunga del Giro, 239 chilometri con finale mosso per attaccanti. Dopo pochi chilometri dalla partenza si transiterà accanto ai resti dell’Hotel Rigopiano, dove il 18 gennaio una slavina investì la struttura causando molte vittime.
Nel ricordo di Michele Scarponi la tappa 11 da Assisi a Osimo. Frazione mossa con salite medio lunghe all’inizio e i classici muri dell’entroterra marchigiano al termine, tra i quali il Muro di Filottrano con pendenze fino al 14% e finale nel centro storico medievale di Osimo.
Giovedì 17 maggio - TAPPA N° 12
IL GIRO PASSA ANCORA DA NOI!!!

 Dovrebbero tornare in scena i velocisti, anche se il circuito dei Tre Monti prima dell’arrivo potrebbe mischiare le carte. È prevista una frazione quasi tutta pianeggiante che partirà da Osimo e si chiuderà a Imola con traguardo posto nel circuito di Formula 1.


La tappa 13 partirà da Ferrara per concludersi a Nervesa della Battaglia dopo 180 chilometri con lo strappo del Montello nel finale. Si toccano alcuni luoghi simbolo della Grande Guerra, che quest’anno ricorda i 100 anni dalla sua conclusione.
Sabato 19 maggio tappa interamente in Friuli Venezia Giulia con arrivo sul “Mostro” Zoncolan. Si parte da San Vito al Tagliamento e, in 181 km, si affrontano 5 Gpm e 4.400 m di dislivello. Si tocca il Monte di Ragogna con le sue pendenze elevate, quindi la salita di Avaglio e negli ultimi 45 km, senza un metro di pianura, si scalano Passo Duron, Sella Valcalda e Monte Zoncolan (dal versante più duro, quello di Ovaro).
A seguire, domenica 20, la tappa Dolomitica da Tolmezzo a Sappada con 4 Gpm. Frazione con tante insidie soprattutto dopo Auronzo di Cadore dove si affrontano le due salite inedite del Comelico, sempre sopra al 10%. Finale a Sappada in leggera ascesa.
TERZA SETTIMANA – TRENTINO E NORD-OVEST
Ultimo riposo del gruppo a Trento dove il giorno seguente partirà la cronometro individuale di 34,5 km che si concluderà a Rovereto, città in cui è posta la Campana dei Caduti realizzata col bronzo dei cannoni delle 19 nazioni che hanno partecipato alla Prima Guerra Mondiale. Gara contro il tempo per specialisti, visto il tracciato quasi completamente pianeggiante, con medie previste intorno ai 50 km/h.
Immancabile da qualche anno la Wine Stage che quest’anno si svilupperà in Franciacorta e prevede una tappa in linea. Partenza da Riva del Garda e arrivo a Iseo. Ultima tappa adatta ai velocisti prima del finale a Roma.
Ed ecco i tre giorni con le ultime tappe di montagna che potranno decidere il Giro: giovedì 24 si parte da Abbiategrasso con un percorso lungo ma pianeggiante fino alla salita finale che porterà a Prato Nevoso. Il giorno dopo, sulle Alpi Occidentali, il tappone con la Cima Coppi. Partenza da Venaria Reale e 4 salite lunghe e impegnative: il Colle di Lys, il Colle delle Finestre – con i sui 9 km di sterrato – Sestriere e l’arrivo a Bardonecchia (Jaffreu) dopo 7 km di salita con pendenze medie al 9%. Sabato 25 ultima tappa di montagna con 4.500 m di dislivello in sole tre salite. Il gruppo muoverà da Susa con un percorso che prevede una prima parte pianeggiante e, dopo aver affrontato l’inedito Col Tsecore, un finale con le ascese di St. Pantaléon e l’ultimo arrivo in salita a Cervinia.
GRAN FINALE A ROMA
Trasferimento nella Capitale per chiudere questa 101a edizione del Giro. Passerella finale in circuito, di 11,8 km da ripetere 10 volte, nel centro di Roma. Si toccheranno molti siti storici attraversando via Nazionale, via Sistina, Piazza del Popolo, il Circo Massimo, le Terme di Caracalla prima dell’arrivo ai Fori Imperiali sotto il Colosseo.


The 101st edition of the Giro d’Italia – organized by RCS Sport / La Gazzetta dello Sport – is scheduled from 4 to 27 May 2018. This year the Corsa Rosa will tell many stories along its route, spanning history, culture and sport.
Chris Froome, through a video, announced his participation in the Corsa Rosa.
THE ROUTE
A Grand Tour will start outside the borders of Europe for the first time as, for the 13th time, the Corsa Rosa will begin outside of Italy, continuing the race’s process of internationalization and promoting the concept of ‘Made in Italy’ throughout the World.
This 101st edition, totalling 3,546.2km with 44,000 meters of vertical elevation, features two Individual Time Trials, seven low difficulty stages, six of medium difficulty, six high difficulty and a total of eight summit finishes.
BIG START – ISRAEL
On Friday 4 May, a 9.7km ITT in Jerusalem West will decide the first Maglia Rosa. A highly technical route, with numerous bends and small ascents and descents, this will be the Tappa Bartali, commemorating the Italian cyclist who was awarded the honour of ‘Righteous Among the Nations’ and whose name is engraved on the Wall of Honor in the Garden of the Righteous in the Yad Vashem Memorial in Jerusalem.
From Haifa to Tel Aviv, with the finish on the straight seafront after 167km, the second stage is set to suit the sprinters and will pass through Jaffa, an ancient city just outside of Tel Aviv.
The last stage in Israel from Be’er Sheva to Eilat on the Red Sea includes a designated Mountains competition climb on the Ramon Crater (at 40km wide, the largest crater in the world), and also features a finish suitable for sprinters. Eilat will be the southernmost point touched by the Giro d’Italia in its history.
FIRST WEEK – SOUTHERN AND CENTRAL ITALY
The first rest day for the Giro caravan on Monday 7 May sees a transfer to Sicily, which will host the next three stages. Stage four, from Catania to Caltagirone (191km), finishes at the top of the city after many undulations including a short uphill finale.
From Agrigento to Santa Ninfa (Valle del Belice), the 152km fifth stage presents another finale suited to the finisseurs. In its first part, the stage touches the Valle dei Templi and the Scala dei Turchi (Valley of the Temples and the Scale of the Turks) and passes close to Selinunte. In 2018, it will be 50 years after the earthquake that struck those areas on 14 January 1968. The first summit finish of the 2018 Giro will be on Mount Etna. The 163km stage from Caltanissetta features an undulating first section until Paternò, where it starts a 25km climb with an increasing gradient. Then comes the unprecedented climb to the Etna; from Ragalna, on a narrow road, through the parks and solidified lava flows, to reach the Astrophysical Observatory.
Sprinters will have new opportunities on the 7th stage from Pizzo to Praia a Mare, entirely along the Tyrrhenian coast.
On Saturday 12 and Sunday 13 May two uphill finishes make for a challenging weekend: Montevergine di Mercogliano and the Gran Sasso d’Italia (Campo Imperatore). The first, at 208km, starts from Praia a Mare, crosses the Cilento, passing by the beaches of Salerno, then climbs until the finish line in front of the Sanctuary. On the following day, a very long stage at 224km, will bring the riders from Pesco Sannita to Gran Sasso d’Italia, the Mountagne Pantani of this 101st edition. A seemingly endless climb of 45km, leading to the finish line, is punctuated only by a central section with a more gentle slope.
SECOND WEEK – THE CENTER AND THE NORTH-EAST
After the second rest day, in Abruzzo, the race restarts from Penne and heads north to Umbria, finishing at Gualdo Tadino. At 239km it’s the longest stage of the 2018 Giro, and features an undulating finale. A few kilometers after the stage start, the race will pass next to the remains of Hotel Rigopiano where on 18 January 2017 a major avalanche resulted in 29 fatalities and many more injuries.
Stage 11 from Assisi to Osimo is dedicated to the memory of Michele Scarponi. It’s characterised by medium to long climbs at the beginning and the famous ‘walls’ (Muri) of the Marche inland at the end, including the Filottrano Wall (Muro di Filottrano) with slopes up to 14% and finale in the medieval historic center of Osimo.
On Thursday 17 May, - STAGE N° 12.
The race will stop also this year in our beautiful land!!!

The sprinters should be the protagonists – although the circuit of the Tre Monti before the arrival could change the odds. It is a fairly flat stage that will start from Osimo and end in Imola with a finish in the motorsport race circuit.


Stage 13 will start from Ferrara and finish at Nervesa della Battaglia after 180km with the short climb of the Montello in the finale. 100 years after the hostilities ceased, the Giro’s route passes some significant sites of World War I.
Saturday 19 May witnesses a stage entirely in Friuli Venezia Giulia with finish on the “Monster” Zoncolan. It starts from San Vito al Tagliamento and, across 181km, presents no fewer than five Mountain Classification sections throughout its 4,400m of vertical elevation: the Monte di Ragogna with its steep slopes, the Avaglio ascent and then, in the last 45km, without a single meter of flat, Passo Duron, Sella Valcalda and Monte Zoncolan – from the toughest side, Ovaro.
Next, on Sunday 20, the Dolomites stage from Tolmezzo to Sappada with four Mountain Classification sections. The route presents opportunities, especially after Auronzo di Cadore where there will be placed two unprecedented climbs in the Comelico area, both with gradients above 10%. The finale at Sappada features a slight ascent.
THIRD WEEK – TRENTINO AND THE NORTH-WEST
Following the last rest day in Trento (Monday 21 May), is a 34.5km Individual Time Trial, ending in the city of Rovereto, home of the Campana dei Caduti (“Bell of the Fallen”, cast using the bronze from the cannons of the 19 nations that fought in World War I. This almost flat route for ITT specialists has expected average speeds of around 50kph.
The Wine Stage has become an unmissable appointment on recent editions of the Giro d’Italia. This year it will be an in-line stage in the territory of Franciacorta, starting from Riva del Garda and finishing in Iseo. It’s the last chance for the sprinters, before the final stage in Rome.
What follows are the three days with the last mountain stages that will probably decide the Giro… On Thursday 24, the stage from Abbiategrasso starts with a long and flat route until the final climb that leads to Prato Nevoso.
The following day’s stage on the Alpi Occidentali (Western Alps) hosts the Cima Coppi. It starts in Venaria Reale and features four long and challenging climbs including the Colle di Lys, the Colle delle Finestre – with a 9km gravel sector – and the arrival at Bardonecchia (Jaffreu) after a 7km climb with average gradient of 9%.
On Saturday 25 the last mountain stage packs 4,500 meters vertical elevation into just three climbs. Riders will move from Susa on a stage that’s flat in its first part but then faces the unprecedented Col Tsecore before a finale with the ascent of St Pantaléon and the last summit finish in Cervinia.

GREAT FINAL IN ROME
We transfer to the capital for the finale of this 101st edition of the Giro. The 11.8km circuit in the center of Rome is to be repeated 10 times. It takes in many historic sites along Via Nazionale, Via Sistina, Piazza del Popolo, Circo Massimo (Circus Maximus), and the Terme di Caracalla (Baths of Caracalla) before arriving at finish line at the Fori Imperiali (Imperial Fora) under the Colosseum.

mercoledì 29 novembre 2017

MTB... OFF ROAD ADVENTURE!!!

(min 6 people)

L’entroterra marchigiano riserva tante sorprese: i castelli, i borghi, la colline a ridosso del mare sono ricche di saliscendi avvincenti ed emozionanti.Discese rapide incorniciate dal verde del Parco Naturale del San Bartolo, track emozionanti nei boschi, fiumi da guadare e panorami mozzafiato.
Trascorreremo una giornata fantastica, alla Corte delle Miniera, immersi nella natura incontaminata del Montefeltro e pedaleremo sui ciotoli del centro storico di Urbino (bene dell’Unesco).

Offerta MTB (aprile /maggio 2018)

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Supplemento singola € 105,00


Sconto 10% per prenotazioni entro il 31.12.2017 





The Marche hinterland offers incredible, unexpected surprises with its ancient castles, old medieval villages and the gentle hills close to the sea, full of exciting and thrilling up and downs.Swift drops, emotional tracks into the wood, rivers to be forded and breathtaking views


We will spend a fantastic day at the Corte della Miniera, plunged in the untouched nature of Montefeltro and pedaling on the pebble stones of Urbino’s historic centre ( Unesco world heritage).

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All inclusive price : € 595,00 per person
Single room supplement: € 105,00

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sabato 25 novembre 2017

L'A Bi Ci






E' il primo rapporto di Legambiente, realizzato insieme a VeloLove e GRAB+ che "fotografa" il mondo della bicicletta. 
Il rapporto fa il punto sullo stato della ciclabilità nel nostro Paese, guardando anche al valore economico generato da tutto ciò che gira intorno alle "due ruote" (produzione di bici ed accessori, ciclotour ma anche risparmio di carburante, riduzione di emissioni in atmosfera, rumore e altro ancora).
Ecco i dati positivi.
  • un fatturato di 6,2 miliardi di euro generato dal “mondo della bicicletta”,
  • un aumento delle piste ciclabili in tutta Italia, in alcuni centri addirittura raddoppiate tra il 2008 ed il 2015,
  • un elevato uso della bicicletta per gli spostamenti casa-lavoro in alcune zone d'Italia, come la provincia autonoma di Bolzano, l'Emilia Romagna ed il Veneto.
 fronte di questi elementi positivi, purtroppo, non si registra un aumento della percentuale di italiani che utilizzano la bici per gli spostamenti quotidiani, ad esempio casa-lavoro o casa-scuola: era al 3,6% nel 2008 ed è rimasta tale nel 2015.
Si registra un aumento dell'uso di questo mezzo solo quando le amministrazioni adottano un approccio innovativo allo spazio urbano, come dimostrano i casi di Bolzano e Pesaro, dove uno spostamento su tre è realizzato con la bicicletta.
Bolzano ha creato un anello ciclabile che collega tutte le zone scolastiche, sportive e ricreative della città, favorendo l'uso di questo mezzo negli spostamenti non solo ricreativi ma anche lavorativi.
Pesaro ha realizzato la Bicipolitana, ovvero una “metropolitana di superficie” con percorsi ciclabili, che si estendono per 85 km, caratterizzati da colori diversi, connettendo le varie zone della città.
Il rapporto  "L'A Bi Ci" prende in considerazione anche gli aspetti ambientali legati all'uso della bicicletta, sia in termini di minori impatti che di benefici economici derivanti da
  • riduzione delle emissioni di gas serra 
  • riduzione dell'inquinamento acustico generato dal traffico stradale
  • miglioramento della qualità dell'aria.


Per quanto riguarda la riduzione dell'emissioni di gas serra, il rapporto la quantifica in 15.248.644.552 kg di CO2, in base al modello di calcolo approntato dall'ECF con riferimento agli spostamenti in bicicletta nella UE a 28 Stati membri, dove i km pedalati risultano 134.231.025.984 nel 2015. In Italia i km pedalati sono il 4,28% di quelli registrati nella UE -28.
La riduzione delle emissioni di CO2 incide anche sul contenimento dei danni collegati ai cambiamenti climatici e contribuisce al miglioramento della qualità dell'aria. Con riferimento a quest'ultimo aspetto, il rapporto parte dal calcolo realizzato da ECF, che prende in considerazione la quota di km percorsi in auto e quelli effettivamente sostituiti dagli spostamenti in bici (approssimativamente un terzo degli spostamenti in bici rimpiazza tragitti precedentemente effettuati con l'autovettura privata).
Secondo quanto riportato da Legambiente, la ciclabilità genera in Europa una riduzione dei costi dell’inquinamento atmosferico pari a 426.797.211 euro, dato calcolato mettendo in relazione:
  • il parco auto comunitario che è composto per il 41% da vetture diesel e per il 54% da vetture a benzina
  • la suddivisione del parco circolante in base agli standard emissivi (categorie EURO)
  • i costi dell’inquinamento atmosferico in base all’analisi UE
  • La quota italiana di questo risparmio (il 4,28%) è pari a 18.266.921 euro.
Infine, il rapporto sottolinea come l'utilizzo della bicicletta abbia un effetto positivo anche sul contenimento dell'impatto acustico. In questo caso il report fa riferimento al manuale sui costi esterni dei trasporti, redatto dalla DG Mobility and Transport della Commissione Europea, da cui si evince che la bicicletta sostituisce altri mezzi di trasporto nelle seguenti percentuali:
  • bus 40%
  • auto 30%
  • piedi 20%
  • ciclomotori 10%.
La bicicletta viene usata in prevalenza di giorno (nel 90% dei tragitti) e nel centro cittadino (nel 50% dei casi) mentre il 30% dei ciclospostamenti riguarda le periferie ed il 20% le aree rurali.
Mettendo in relazione tutti questi elementi, nel rapporto "L'A Bi Ci" si evidenzia come la ciclabilità generi in Europa una riduzione dei danni dovuti all'inquinamento quantificabile in 300.000.000 euro, la quota italiana di questo risparmio (il 4,28%) sarebbe pari a 12 milioni 840.000 euro.




venerdì 24 novembre 2017

Andare in bicicletta stimola l’attività cerebrale

La felicità data dal pedalare ha anche a che fare con la nostra attività cerebrale: la combinazione di movimento, velocità e coordinazione necessaria a pedalare e guidare una bicicletta hanno benefici effetti sullo sviluppo del nostro cervello, come ha dimostrato l’esperimento del dottor Jay L. Alberts.

Sarebbe proprio l’apparente noncuranza con cui pedaliamo e ci muoviamo nello spazio aliberare energia e spazio per nuovi pensieri: una specie di mindfulness che ci riconnette con il nostro io profondo e ci eleva a stati superiori di benessere psicofisico.
Le scoperte scientifiche possono essere fortuite, e così è stato quando Jay L. Alberts, a quel tempo ricercatore sulla malattia di Parkinson presso la EmoryUniversity di Atlanta, è salito su una bici tandem con Cathy Frazier, paziente di Parkinson. I due erano in sella alla bicicletta per il RAGBRAI 2003 Tour in Iowa(USA), sperando di aumentare la consapevolezza delle malattie neurodegenerative e far vedere che “le persone con Parkinson mostrano che non c’è bisogno di sedersi e lasciare che la malattia prenda in consegna la vostra vita“, ha detto il dottor Alberts.
Ma qualcosa di inaspettato è accaduto dopo aver passato in sella la prima giornata. Uno dei sintomi della signora Frazier era la Micrographia, una condizione in cui la sua scrittura, leggibile in un primo momento, diventava sempre più piccola, più filiforme e illeggibile man mano che scriveva. Dopo una giornata di pedalata, però, ha firmato un biglietto d’auguri senza alcuna difficoltà, la sua firma era “perfettamente scritta”, ha dichiarato il dottor Alberts. La signora Frazier ha anche detto che si sentiva come se non avesse il Parkinson.
Impressionato, il dottor Alberts, che detiene ora una cattedra di ricerca presso la Cleveland Clinic in Ohio, ha intrapreso una serie di esperimenti in cui persone con Parkinson pedalavano in tandem. I risultati preliminari hanno fatto emergere domande affascinanti non solo sul fatto che l’esercizio può aiutare a combattere la malattia, ma anche – e di una più ampia portata – se intensi, sostanzialmente forzati allenamenti possono colpire il cervello in modo diverso rispetto alla sua delicata attività, anche in quelli di noi che sono sani.




The happiness given by the bike also has to do with our brain activity: the combination of movement, speed and coordination needed to ride and ride a bicycle have beneficial effects on the development of our brain, as Dr. Jay L Alberts.
It would be the apparent ignorance with which we pedal and move in the space to subdue energy and space for new thoughts: a sort of mindfulness that reconnects with our deep self and raises us to higher states of psychophysical well-being.
Scientific discoveries can be fortuitous, and that was when Jay L. Alberts, at that time Parkinson's disease researcher at Atlanta's EmoryUniversity, went on a tandem bike with Parkinson's patient Cathy Frazier. The two were riding the bicycle for the RAGBRAI 2003 Tour in Iowa, hoping to raise awareness of neurodegenerative diseases and show that "people with Parkinson show that there is no need to sit and let the disease take delivering your life, "said Dr. Alberts.
But something unexpected happened after riding on the first day. One of Mr. Frazier's symptoms was the Micrographia, a condition in which his writing, at first readable, became increasingly smaller, more filiform and unreadable as he wrote. After a day of walking, however, he signed a greeting card without any difficulty, his signature was "perfectly written," said Dr. Alberts. Frazier also said that he felt as though he did not have Parkinson's.Impressed, Dr. Alberts, now holding a research chair at the Cleveland Clinic in Ohio, embarked on a series of experiments in which people with Parkinson pedal tandem. 
Preliminary results have brought fascinating questions not only on the fact that exercise can help fight the disease but also - and wider scope - if intense, substantially forced workouts can affect the brain differently than its delicate activities, even in those of us who are healthy.


giovedì 23 novembre 2017

La bici e il buonumore

I ciclisti hanno livelli superiori di buonumore.

E' stata condotta una ricerca nel 2014 dalle università americane di Clemson e della Pennsylvania: utilizzando i parametri dell’American Time Use Survey raccolti dal Bureau of Labor Statistics i ricercatori americani sono stati in grado di determinare l’umore delle persone mentre viaggiano su differenti mezzi di trasporto. E be’, sì, chi va in bicicletta è mediamente e indiscutibilmente più felice.

E questo livello superiore di felicità non ha solo a che fare con il movimento – sì, l’esercizio fisico mette buonumore – ma ha a che fare anche con il mettersi in gioco personalmente: sedersi in auto, o su un mezzo pubblico, è una condizione di passività, mentre inforcare una bicicletta e pedalare è anche un modo per affermare di sapersi mettere alla prova.

"It has the unique virtue of yielding a rate of speed as great as that of the horse, nearly as great as that attained by steam power, and yet it imposes upon the consciousness the fact that it is entirely self-propulsion.
The New York Times, 1896"





Cyclists have higher levels of good humor.

A search was conducted in 2014 by American universities in Clemson and Pennsylvania: Using the American Time Use Survey metrics collected by the Bureau of Labor Statistics, American researchers were able to determine people's mood while traveling on different means of transport. And yes, yes, those who ride bikes are on average and indisputably happier.

And this higher level of happiness has nothing to do with the movement - yes, physical exercise puts good humor - but it has to do with getting into the game personally: sitting in a car, or on a public vehicle, is a passivity, while providing a bicycle and pedaling is also a way to claim to be able to test.

"It has the unique virtue of yielding a rate of speed as great as that of the horse, nearly as great as that attained by steam power, and yet it imposes upon the consciousness the fact that it is entirely self-propulsion.
The New York Times, 1896"

mercoledì 22 novembre 2017

Paolo Kessisoglu


"Sono a pezzi.
Non lo so.
Giuro non lo so davvero.
Nel senso, non dò per scontato il fatto che mi piaccia, a quasi 48 anni, cuocermi le palle e stirarmi la prostata per ore, mentre lascio sofferente una scia di sudore sulla strada.
Nemmeno ho la presunzione di pensare che stare abbarbicato ad un manubrio, che maledico salendo per una strada che sembra infinita, (anche perché magari l'ho pure già fatta e mi dico: "eri consapevole, cretino, ora pedali!) sia un esercizio, certo, faticoso ma tutto sommato piacevole.
Eppure c'è qualcosa di diabolico, di inspiegabile.
Mediamente sulla strada del ritorno, guardando quelli seduti ai tavoli dei ristoranti lungo lago col prosecchino davanti, penso: "basta cribbio, oggi ho esagerato, per un po' stacco...".
Eh sì, perché mentre agogno di scendere dal trabicolo mi fanno male in ordine sparso: schiena, culo, palle, ossa ischiatiche, cervicale, gambe sopra e sotto, polpacci, spina dorsale, senza contare che nel migliore dei casi non sento più i piedi, mi si sono addormentate le prime falangi e i palmi delle mani, ho fame, la lingua pesa come un incudine e schiocca a tal punto che si spaventano anche i passanti e mi viene il dubbio che in quegli intrugli che mi preparo non ci siano carbo-idrati ma probabilmente manganite. Nonostante ciò, arrivo a casa, poso la bici, il tempo di un attimo e mentre le dò le spalle e me ne sto per staccare penso: "che poi...tutto sommato una ripetutina la potevo ancora fare...dopo domani ci dò dentro però, eh!"
Dopo domani?
Ma allora, santo cielo, la manganite ce l'ho anche nel cervello?
Tutte le maledizioni che ho tirato svaniscono appena mi stacco dal mio gioiello, la mia macchina di tortura, laddove "mia" non è riferito alla bici ma al fatto che la "tortura" è una mia libera scelta, ogni volta peggio e con un graduale ed inesorabile upgrade di fatica.
Voglio forse iscrivermi al giro d'Italia? Naaaa
Godo a superare i ciclisti della domenica in salita? Naaaa
Aspiro a diventare il nuovo Nibali, lo squalo di Genova? Naaaa
E allora why? Pecché?
Perché la felicità di arrivare su in cima, dove arrivano le auto, tutto da solo e con le mie gambe mi fa stare bene, vivo, anzi "Alive and kicking" come il titolo di una canzone dei Simple Minds. Perché quando arrivo alla chiesetta (c'è sempre una chiesetta in cima alla salita, meno spesso una fontanella, per Giove!) e guardo i vecchietti seduti al bar che mi fissano come fossi un deficiente e mi viene in mente che giro la bici e poi è tutta discesa, provo un senso di goduria totale.
Allora vado: impugnatura bassa, giù la testa, gambe a mulinare sennò si raffreddano, fondoschiena all'insù, il sudore che si asciuga ed il fresco che mi entra ovunque, anche nella testa e mi pare che tutte le domande che mi sono fatto in salita sulla vita, il lavoro, i figli, l'amore (sì perché mentre fatico mi sembra anche di pensare meglio, che di solito non è un'attività che mi venga benissimo) trovino risposta in discesa, tutto si sciacqua, tutto si risolve.
Non sono un gran discesista (me la faccio sotto, grazie a Dio) ma mi piace disegnare un linea pulita, ci provo, mi guardo da fuori, voglio essere a posto, preciso: il copri scarpa con la zip tutta su, l'antivento ben calzato, esco dai tornanti e via sui pedali per riprendere velocità, in prossimità delle buche alzo leggermente il sedere ma giusto poco poco per non rovinare l'estetica del gesto atletico. Ancora ancora il gesto, ma l'atletico...sono proprio scemo.
Mi diverto.
Dimentico tutti i dolori.
Mi sento libero, libero come l'aria.
Mi sento felice con niente.
Sono a pezzi, ma mi sento un Dio."

Courtesy of Paolo Kessisoglu official Facebook page

martedì 21 novembre 2017

GF SQUALI 2018!!!!

GLI SQUALI STANNO TORNANDO!!!!


Ti invitiamo a partecipare al Training Week +  Granfondo degli Squali dal 06 al 13 maggio 2018!

Noi ci siamo !!!

DOMENICA 14 MAGGIO 2017

2 percorsi: Km. 80 (dislivello 1.250) e Km 145 (dislivello 2.400).
Partenza dall’Acquario di Cattolica si sale e si scende tra le bellissime località di Romagna e Marche con arrivo a Gabicce Monte.

L’iscrizione alla GRANFONDO e il pettorale in griglia di merito te lo regaliamo noi!!

SERVIZI BIKE SUPERIOR ALL INCLUSIVE:


  • Drink di benvenuto e presentazione della GF degli Squali.
  • Consegna della Bike t-shirt Alexander e del pacco gara.
  • Deposito sicuro per 80 biciclette con angolo officina e lavaggio.
  • Servizio di lavanderia per l'abbigliamento tecnico.
  • Piscina e idromassaggio riscaldato; sauna a disposizione
  • Un morbido telo per la piscina.
  • Banane, integratori e acqua per le vostre uscite in bici.
  • Guide esperte vi accompagneranno nelle vostre uscite di allenamento per la GF degli Squali.
  • Meccanico a disposizione per assistenza e piccole riparazioni.
  • Parcheggio privato attiguo all'hotel.

UNA SETTIMANA - Dal 06 al 13 maggio 2018 - check out ore 16.00 
7 notti (8 giorni) in Super Mezza Pensione, (colazione, pranzo a buffet fino alle ore 16:00, cena alla carta)
Camera doppia dotata di tutti i comfort e balcone vista mare
Vino locale e acqua minerale ai pasti
Iscrizione alla GF e pettorale
Bevande del minibar in camera
Wi fi gratuito in tutta la struttura, anche in camera
Prezzo speciale Euro 595,00 a persona
Accompagnatore non ciclista sconto -10% + servizio spiaggia (ombrellone + lettino)

LONG WEEK END – Dal 10 al 13 maggio 2018 - check out ore 16.00
3 notti (4 giorni) in Super Mezza Pensione, (colazione, pranzo a buffet fino alle ore 16:00, cena alla carta)
Camera doppia dotata di tutti i comfort e balcone vista mare
Vino locale e acqua minerale ai pasti
Iscrizione alla GF e pettorale
Bevande del minibar in camera
Wi fi gratuito in tutta la struttura, anche in camera
Prezzo speciale Euro 265,00 a persona
Accompagnatore non ciclista sconto -10% + servizio spiaggia (ombrellone + lettino)



Sconto speciale del 10%  se prenoti entro il 31. 01. 2018

Ti aspettiamo!!!





Sunday 13th May 2018,
the 4th Edition of  “Granfondo degli Squali” will take place.
It presents 2 tracks respectively Km 80 and Km 145.
Start from Parco Le Navi in Cattolica at the discovery of the unique hilly landscape between Marche and Romagna, Arrival in Gabicce Monte.

Registration to the Granfondo is offered by us !

BIKE SUPERIOR SERVICE ALL INCLUSIVE:
  • Welcome drink and presentation of the Granfondo degli Squali
  • Delivery of the Alexander hotel bike T-shirt and race box
  • A safe deposit for 80 bicycles, with a well-equipped workshop and an area for minor repairs
  • Expert guides for your training tours for GF Squali
  • Laundry service for your biking garments, plus shoe-drying in case of rain
  • Heated pool with hydro massage
  • Bananas and water for your biking
  • Expert mechanic will be at your disposal for assistance and minor repairs
  • Fitness Corner and sauna at your disposal

1 WEEK - from 6 to 13 May 2018 – late check out 4 pm:
7 nights (8 days) in Super half board: hearty breakfast, lunch at buffet till 4:00 pm, dinner à la Carte
Double room with sea view balcony
Local wine and mineral water at meals
Registration to the race in merit grid
All inclusive “Superior Services” in the price
Free wi-fi
Free parking

Special price: € 595.00, per person
– 10% Reduction for non bikers + beach service (parasol and sun bed)

The above mentioned prices do not include city tax


LONG WEEK END - from 10 to 13 May 2018 – late check out 4 pm:
3 nights (4 days) in Super half board: hearty breakfast, lunch at buffet till 4:00 pm, dinner à la Carte
Double room with sea view balcony
Local wine and mineral water at meals
Registration to the race in merit grid
All inclusive “Superior Services” in the price
Free wi-fi
Free parking

Special price: € 265.00, per perso
– 10% Reduction for non bikers + beach service (parasol and sun bed)
The above mentioned prices do not include city tax


– 10% DISCOUNT IF YOU BOOK WITHIN 31. 01. 2018!

We are waiting for you!


lunedì 20 novembre 2017

Un piccolo aiutino per iniziare alla grande una nuova settimana!!!

A little help to sart a new fantastic week!!!



E mi alzo sui pedali - Stadio




“E ora mi alzo sui pedali all’inizio dello strappo
mentre un pugno di avversari si è piantato in mezzo al gruppo,
perché in fondo una salita è una cosa anche normale
assomiglia un po’ alla vita, devi sempre un po’ lottare.”

sabato 18 novembre 2017

La bici e la pioggia - Come pedalare

Pedalare con la pioggia non è difficile, è solo necessario  innalzare il livello dell’attenzione, perché spesso quando piove i parabrezza delle auto si appannano, azzerando la visibilità del guidatore e le buche nelle strade si riempiono di acqua, nascondendo le insidie. 
• Guardare avanti: guardate sempre la strada, perchè la mente umana non è multitasking, per cui si concentra solo su quello che viene visualizzato dagli occhi
• Evitare i tombini: se ve li trovate di fronte, evitateli. Sono scivolosi e potrebbero farvi cadere
• Evitare le pinzate estreme: piuttosto che frenare di colpo, date dei piccoli colpetti al freno, alternando anteriore e posteriore. 
• Segnalare sempre le manovre con largo anticipo: segnalate le vostre manovre prima di quanto fareste se non stesse piovendo, darete così la possibilità a chi guida di rendersene conto




Pedaling with the rain is not difficult, it is only necessary to raise the level of attention, because often when the windscreens of the car are dull, the driver's visibility is clear and the holes in the streets fill with water, hiding the pitfalls.
• Look ahead: always look at the road, because the human mind is not multitasking, so it focuses only on what is seen by the eyes
• Avoid crowds: if you find them in front, avoid them. They are slippery and could make you fall
• Avoid extreme pinching: rather than slow down, give small brake taps, alternating front and rear.
• Always report maneuvers well in advance: report your maneuvers before you do it if it is not raining, giving you the opportunity to guide you to realize it

venerdì 17 novembre 2017

La bici e la pioggia - Biketop

Per chi preferisce invece una soluzione più pratica e veloce c'è BIKETOP.
Un accessorio per utilizzare la bici con qualsiasi tempo:ioggia, vento, neve, freddo, forte sole non saranno più un problema.
La copertura pop-up si allestisce in un pochi secondi si trasporta nella comoda sacca.
Sempre pronta per qualsiasi evenienza.

BIKETOP è sato testato con qualsiasi condizione atmosferica, garantisce una copertura eccezionale ed una protezione dalla pioggia sul 90% del corpo anche in caso di violenti acquazzoni.











For those who prefer a more practical and fast solution there is BIKETOP.
It is an accessory to use the bike with any atmosherical condition: sunshine, wind, snow, cold, strong sun ...  there will be no more problem.
The pop-up cover fits in a few seconds and you can carry it in a comfortable bag.
Always ready for any event.

BIKETOP is tested with any atmospheric condition, guarantees exceptional coverage and rain protection over 90% of the body even in the case of violent showers.