domenica 31 ottobre 2021
sabato 30 ottobre 2021
Tornanti e altri incantesimi
I francesi li chiamano Les 7 Majeurs: sono sette passi delle Alpi Marittime, tra Italia e Francia, resi celebri dalle grandi imprese del Giro d'Italia e del Tour de France.
Ciascuno supera i duemila metri - il punto esatto in cui finisce la vegetazione e l'ossigeno comincia a rarefarsi. Un confine geografico, ma anche simbolico: quello tra ciò che crediamo di avere sotto controllo e ciò che invece è inafferrabile e, proprio per questo, più desiderabile.
Se riesci a scalarli tutti in sole 48 ore, entri a fare parte della Confrérie des 7 Majeurs, un ordine monastico ed esoterico, a metà tra setta religiosa e congrega di cavalieri jedi.
Per riuscirci ci vogliono allenamento, coraggio e, soprattutto, una certa predisposizione d'animo: essere, come Dante e Odisseo, Springsteen e Jovanotti, Nibali e Bartali, disposti a perdersi per ritrovarsi.
Tornanti e altri incantesimi è la storia di un viaggio in bicicletta che è anche un viaggio di iniziazione.
Una costante ascesa (e discesa).
Tra fatica del corpo e divagazioni del pensiero, marmotte che fischiano e camosci che saltano, il racconto di due amici alle prese con un'epopea fatta di occhi, muscoli e passione.
Con il naso all'insù.
The French call them Les 7 Majeurs: they are seven passes in the Maritime Alps, between Italy and France, made famous by the great enterprises of the Giro d'Italia and the Tour de France.
Each exceeds two thousand meters - the exact point where the vegetation ends and the oxygen begins to thin out. A geographical boundary, but also a symbolic one: the one between what we believe we have under control and what is elusive and, for this very reason, more desirable.
If you manage to climb them all in just 48 hours, you become part of the Confrérie des 7 Majeurs, a monastic and esoteric order, halfway between a religious sect and a coven of Jedi knights.
To succeed, it takes training, courage and, above all, a certain predisposition of mind: to be, like Dante and Odysseus, Springsteen and Jovanotti, Nibali and Bartali, willing to get lost in order to find themselves.
Hairpin bends and other spells is the story of a journey by bicycle which is also a journey of initiation.
A constant rise (and descent).
Between body fatigue and wanderings of thought, marmots whistling and chamois jumping, the story of two friends grappling with an epic made of eyes, muscles and passion.
With the nose up.
venerdì 29 ottobre 2021
Herbert Diess
"Pedalare è divertente, salutare e fa bene all’ambiente. Nei centri urbani sovraffollati, l’automobile, inclusa l’auto elettrica a zero emissioni, sarà accettata in futuro solo se la bici avrà spazio sufficiente nel mix di mobilità".
Lo ha affermato l’amministratore delegato del gruppo Volkswagen, Herbert Diess, in occasione dell’avvio di un progetto pilota che accorda a 500, tra i dipendenti del complesso di Wolfsburg, l’autorizzazione a raggiungere sulle due ruote la loro postazione di lavoro.
Il curioso endorsement della bicicletta da parte del numero uno del colosso tedesco non rispecchia soltanto una nuova sensibilità verso le tematiche ambientali e la mobilità alternativa, ma va letto in un più ampio contesto, che ha visto le recenti elezioni consegnare la Germania a un dopo-Merkel ancora non completamente definito. In questa situazione fluida, però, una cosa è certa: il gruppo di Wolfsburg ha bisogno della politica come non mai, affinché si creino le condizioni per cominciare a rientrare dai colossali investimenti messi sul banco della transizione elettrica.
Accomodarsi sul sellino di una due ruote può essere molto utile a veicolare il messaggio che l’industria e le istituzioni pubbliche lavorano agli stessi obiettivi e nella stessa direzione. Fino al paradosso di sdoganare un mezzo di trasporto potenzialmente "concorrente" alle quattro ruote. Del resto lo stesso Diess, in un recente convegno contestuale al Salone di Monaco, era stato molto trasparente nel "confessare" il ruolo avuto dal gruppo Volkswagen nel sostenere e consigliare la Commissione europea nella definizione degli obiettivi del Green Deal. Che, se approvati così come sono stati formulati, metteranno di fatto fuori gioco i motori termici entro il 2035.
"Cycling is fun, healthy and good for the environment. In overcrowded urban centers, the car, including the zero-emission electric car, will only be accepted in the future if the bike has enough space in the mobility mix."
This was stated by the CEO of the Volkswagen group, Herbert Diess, on the occasion of the launch of a pilot project that grants 500 employees of the Wolfsburg complex the authorization to reach their work station on two wheels.
The curious endorsement of the bicycle by the number one of the German giant not only reflects a new sensitivity towards environmental issues and alternative mobility, but must be read in a broader context, which saw the recent elections deliver Germany to a later date. Merkel still not fully defined. In this fluid situation, however, one thing is certain: the Wolfsburg group needs politics as never before, so that the conditions are created to begin to return from the colossal investments put on the bench of the electric transition.
Sitting on the saddle of a two-wheeler can be very useful in conveying the message that industry and public institutions are working towards the same goals and in the same direction. Up to the paradox of clearing customs clearance for a means of transport potentially "competing" to four wheels. Moreover, Diess himself, in a recent conference at the Munich Motor Show, was very transparent in "confessing" the role played by the Volkswagen group in supporting and advising the European Commission in defining the objectives of the Green Deal. Which, if approved as formulated, will effectively put out heat engines by 2035.
Super 73 omaggia Porsche
SUPER73 è un brand nato nel 2016 che oggi lavora duramente per fondere insieme la storia del mondo delle corse e le necessità di mobilità da parte dei giovani di oggi; localizzata in California e ad Amsterdam, la compagnia sta ridefinendo i confini dell’industria delle due ruote elettriche, grazie a design ricercati, tecniche di produzione responsabili, coinvolgimento della comunità locale e continua ricerca per crescere ed espandersi.
La continua ricerca di SUPER73 in ambito di design ha portato alla nascita di un nuovo modello di bicicletta ispirato alle Porsche degli anni 70.
L’ultima fatica di SUPER73 si ispira alla iconica Porsche 935 Kremer Racing degli anni 70, un’auto che ha corso e vinto le gare endurance più importanti del mondo, come la 24 Ore di Le Mans e quella di Daytona. Quest’auto è rimasta nella memoria degli appassionati anche grazie alla particolare colorazione: azzurro, viola, arancione e giallo, una combinazione di colori che risaltava nettamente nei paddock dell’epoca.
Per impreziosire ulteriormente il design della sua nuova bicicletta elettrica, SUPER73 ha deciso di utilizzare cerchi oro BBS sui quali sono state installate gomme Apache Fattyslick, e una catena di trasmissione dello stesso colore. Dagli interni dell’auto è stata presa l’ispirazione necessaria per la realizzazione del sellino, foderato in Alcantara con cuciture bianche e logo ricamato nella parte posteriore: l’Alcantara è un materiale famoso per la sua resistenza nel tempo, pertanto si presta bene alla realizzazione del sellino.
Con questa nuova bicicletta elettrica, SUPER73 vuole omaggiare una delle case automobilistiche che hanno dato di più al mondo delle corse ad alta velocità; il prezzo di questa edizione speciale non è stato diffuso, mentre i modelli entry level disponibili sul sito europeo di SUPER73 partono da 1599 €, cifra con la quale si può acquistare una bici della serie Z, in grado di percorrere tra i 20 e i 32 km con una sola carica alla velocità massima di 25 km/h.
SUPER73 is a brand born in 2016 that today works hard to blend together the history of the racing world and the mobility needs of today's young people; located in California and Amsterdam, the company is redefining the boundaries of the electric two-wheeler industry, thanks to sophisticated designs, responsible production techniques, involvement of the local community and continuous research to grow and expand.
SUPER73's continuous research in the field of design has led to the birth of a new bicycle model inspired by the Porsche of the 70s.
SUPER73's latest effort is inspired by the iconic Porsche 935 Kremer Racing from the 1970s, a car that has raced and won the most important endurance races in the world, such as the 24 Hours of Le Mans and that of Daytona. This car has remained in the memory of enthusiasts also thanks to the particular color: blue, purple, orange and yellow, a combination of colors that clearly stood out in the paddocks of the time.
To further embellish the design of its new electric bicycle, SUPER73 has decided to use BBS gold rims on which Apache Fattyslick tires have been installed, and a transmission chain of the same color. The necessary inspiration for the construction of the seat was taken from the interior of the car, lined in Alcantara with white stitching and logo embroidered on the back: Alcantara is a material famous for its resistance over time, therefore it lends itself well to realization of the saddle.
With this new electric bicycle, SUPER73 wants to pay homage to one of the car manufacturers that have given more to the world of high-speed racing; the price of this special edition has not been disclosed, while the entry level models available on the European website of SUPER73 start at € 1599, a figure with which you can buy a bike of the Z series, able to travel between 20 and 32 km with a single charge at a maximum speed of 25 km / h.
giovedì 28 ottobre 2021
Festival del Ciclista Lento
mercoledì 27 ottobre 2021
Boîtier
E' un mobile utile per chi deve salvaguardare spazi e arredamento della casa: grazie all'apertura sul lato permette di far uscire la cyclette quando serve, per poi nasconderla quando non si vuole pedalare
Diversi per materiali, forme e dimensioni, il web consente di scovare mobili di qualsiasi tipo, probabilmente però finora non c’era ancora mai stata la possibilità di acquistarne uno per la cyclette.
Da tenere in casa, ovviamente, volendo nel soggiorno, poiché la bicicletta compare solo quando serve, per scomparire quando invece non si ha voglia di pedalare.
Realizzato proprio per salvaguardare gli spazi interni e l’arredamento a fronte della diffusione delle ‘palestre casalinghe’, così da evitare vogatori e altre attrezzature piazzate nel soggiorno, Boîtier è un armadio in legno di ciliegio con arredi in ottone ideato dall’omonima azienda con sede a New Orleans.
Dotato di cassetto scorrevole sul lato (se posizionato a destra o a sinistra lo sceglie l’acquirente) per far scivolare fuori e poi nascondere la cyclette, può ospitare un lungo elenco di modelli e conta su un ripiano nella parte superiore per riporre pesi, scarpe, corde, il tappetino da yoga e altri oggetti che si utilizzano per allenarsi.
It is a useful piece of furniture for those who have to safeguard spaces and furnishings of the house: thanks to the opening on the side it allows you to get the exercise bike out when needed, and then hide it when you don't want to pedal
Different in materials, shapes and sizes, the web allows you to find any type of furniture, but until now there has probably never been an opportunity to buy one for the exercise bike.
To be kept at home, of course, in the living room, as the bicycle appears only when needed, to disappear when you don't feel like pedaling.
Made precisely to safeguard the interior spaces and furnishings in the face of the spread of 'home gyms', so as to avoid rowing machines and other equipment placed in the living room, Boîtier is a cherry wood wardrobe with brass furnishings designed by the company of the same name with based in New Orleans.
Equipped with a sliding drawer on the side (if positioned on the right or left the buyer chooses it) to slide out and then hide the exercise bike, it can accommodate a long list of models and has a shelf at the top to store weights, shoes, ropes, the yoga mat and other items that you use to train.
martedì 26 ottobre 2021
La bicicletta a reazione
Sembra che un signore taiwanese abbia dotato una bicicletta di un motore a reazione di derivazione aeromodellistica, attirando anche le ire della polizia locale dopo averne provato le doti velocistiche.
Il risultato è sconcertante!
Scherzi a parte, pare che la bici abbia superato i 130 km/h ma anche che la polizia taiwanese abbia avuto il timore di emuli in grado di mettere a repentaglio la propria e altrui sicurezza e, per questa ragione, sia intervenuta con decisione.
Chi avrebbe il coraggio di salire su una bicicletta così???
It seems that a Taiwanese gentleman has equipped a bicycle with a jet engine derived from model aircraft, also attracting the ire of the local police after having tested its speed skills.
The result is disconcerting!
Seriously, it seems that the bike has exceeded 130 km / h but also that the Taiwanese police have had the fear of imitators able to jeopardize their own and others' safety and, for this reason, has intervened decisively.
Who would dare to get on a bike like this ???
lunedì 25 ottobre 2021
36 pollici
Pedalare non sarà più come prima!
Nel 2016 Focus aveva presentato, come trovata pubblicitaria, il 1° di aprile la sua Big Bird: una Raven da 36.
In realtà c'era già chi ci stava lavorando seriamente...
Nasce così il progetto 36 pollici.
La bici è stata ideata inizialmente con telaio in alluminio e un assetto semi stradale, pensata per lunghe distanze e presentata a Verona nel 2019.
Nel 2021 è stata proposta la nuovissima MTB con telaio in carbonio.
Un maggiore diametro della ruota aumenta l’effetto giroscopico prodotto dalla rotazione della ruota stessa permettendo alla bici di procedere con maggiore stabilità e maggiore senso di sicurezza.
Su una 36 staccando le mani dal manubrio anche a velocità ridotta si ha subito la percezione di questo effetto.
Con una copertura da 36×2.25″ si ha un grande volume d’aria, lavorando ad una pressione di circa 1,1/1,5 atm si ottiene già dalla copertura un buon effetto ammortizzante utile a superare senza problemi gli ostacoli di un normale percorso.
Angolo di attacco delle ruote da 36″.
Hanno fatto uso di questo termine con riferimento al settore automobilistico 4×4 …
una 36er “attacca” realmente il terreno e gli ostacoli.
Non esiste termine migliore per spiegare come rispetto ad una 29er con questa bici si galleggi letteralmente su buche, sassi e radici.
Cycling will never be the same again!
In 2016 Focus presented, as a publicity stunt, on April 1st its Big Bird: a 36-inch Raven.
In reality there were already those who were working on it seriously ...
Thus was born the 36-inch project.
The bike was initially designed with an aluminum frame and a semi-road set-up, designed for long distances and presented in Verona in 2019.
In 2021 the brand new MTB with carbon frame was proposed.
A larger wheel diameter increases the gyroscopic effect produced by the rotation of the wheel itself, allowing the bike to proceed with greater stability and a greater sense of safety.
On a 36, taking your hands off the handlebar even at reduced speed, you immediately perceive this effect.
With a coverage of 36 × 2.25 ″ you have a large volume of air, working at a pressure of about 1.1 / 1.5 atm you already get a good cushioning effect from the cover, useful for overcoming the obstacles of a normal path.
36 ″ wheel angle of attack.
They made use of this term with reference to the 4 × 4 automotive sector ...
a 36er really “attacks” the terrain and obstacles.
There is no better term to explain how compared to a 29er with this bike you literally float on holes, stones and roots.
domenica 24 ottobre 2021
sabato 23 ottobre 2021
A ruota libera. Antropologia sentimentale della bicicletta
Intrecciando spunti sociologici con storie di ciclismo e dei suoi miti, Le Breton mostra come la bicicletta sia divenuta un emblema dell’ecologia politica, mentre si rafforza la consapevolezza dell’impatto distruttivo delle automobili sul paesaggio urbano.
«Un entusiastico ed entusiasmante elogio della bici uscito dalla penna di David Le Breton» - Marino Niola, Robinson
venerdì 22 ottobre 2021
BikeUp - 7ª edizione
Dopo un anno di forzata sospensione torna BikeUP.
Si parte oggi, venerdì 22, con il taglio del nastro e si conclude domenica 24. La cornice è sempre quella di Bergamo che ospita in una splendida location la 7ª edizione di uno dei festival dedicati all’eBike più importanti d’Italia. Oltre che alla passione per le due ruote a pedali quest’anno gli organizzatori hanno pensato anche a una fruizione in massima sicurezza di tutti gli spazi espositivi e delle aree test. Gli stand sono ampi per mantenere le distanze di sicurezza e tutte le bici test verranno sanificate dopo ogni utilizzo.
L’area espositiva quest’anno è praticamente raddoppiata e occuperà Piazza Matteotti, Piazza Vittorio Veneto e il Sentierone. Saranno presenti i maggiori brand del settore che presenteranno le novità 2022. Oltre alle Case produttrici ci saranno anche tantissime aziende di accessori e abbigliamento. In pratica chi sta pensando o valutando l’acquisto di una eBike potrà farsi un’idea precisa, chiedere informazioni e prezzi e ovviamente provare tutte le bici che vuole.
Come al solito BikeUp è l’occasione di salire in sella alle bici dei propri sogni. Quest’anno oltre agli ormai collaudati tour, verranno organizzati anche mini tour con eBike corsa accompagnati dalla guide d’eccezione Alessandro Vanotti, ex compagno di squadra di Vincenzo Nibali, per provare in modo approfondito le nuove eRoad. Non mancheranno anche molte attività per i bambini: balance bike, bici bimbo dove personale specializzato accoglierà i più piccoli con attività educative e divertenti. E sarà allestita anche un’area dedicata esclusivamente alle Cargo bike, frontiera della mobilità urbana che anche in Italia sta cominciando a prendere piede e destare grande interesse.
La vera novità del 2021 è che a BikeUp faranno la loro comparsa anche alcuni brand produttori di scooter elettrici. Tra gli altri Seat presenterà il suo nuovo Mó 125 e NIU proporrà tutta la sua gamma.
“Dopo l’annullamento dello scorso anno - ha dichiarato il co-fondatore di Bike Up, Stefano Forbici -, siamo davvero molto contenti di poter annunciare che la VII edizione di BikeUP avrà luogo a Bergamo. Il territorio bergamasco è storicamente legato al mondo della bicicletta e la città ha particolarmente a cuore il tema della mobilità sostenibile che trova nella bici il mezzo ideale. Nel 2019, la sinergia con l’Amministrazione Comunale è stata preziosa, grazie alla condivisione di valori e obiettivi; sul rispetto dell’ambiente, quale risorsa di vitale importanza per tutti; sulla creazione di progetti virtuosi che coinvolgano le case produttrici di bici e accessori. Senza dimenticare, naturalmente, il coinvolgimento in totale sicurezza del pubblico, che desideriamo divertire, ispirare, invogliare a utilizzare un mezzo libero, ecologico e intimamente connesso alla scoperta del territorio quale è la bicicletta.”
Tutte le attività, visite guidate ed escursioni comprese, sono facilmente prenotabili attraverso il sito www.bikeup.eu scegliendo tra le numerose opportunità offerte dal programma.
Per info e iscrizioni alle attività: info@bikeup.eu e www.bikeup.eu
After a year of forced suspension BikeUP is back.
It starts today, Friday 22, with the cutting of the ribbon and ends on Sunday 24. The setting is always that of Bergamo, which hosts the 7th edition of one of the most important eBike festivals in Italy in a splendid location. In addition to the passion for two-wheeled pedals, this year the organizers have also thought about a safe use of all the exhibition spaces and test areas. The stands are large to maintain safety distances and all test bikes will be sanitized after each use.
The exhibition area has practically doubled this year and will occupy Piazza Matteotti, Piazza Vittorio Veneto and the Sentierone. The major brands in the sector will be present and present the 2022 novelties. In addition to the manufacturers there will also be many accessories and clothing companies. In practice, anyone who is thinking or evaluating the purchase of an eBike will be able to get a precise idea, ask for information and prices and obviously try all the bikes he wants.
As usual, BikeUp is the opportunity to get on the bikes of your dreams. This year, in addition to the tried and tested tours, mini tours will also be organized with racing eBikes accompanied by the exceptional guide Alessandro Vanotti, former teammate of Vincenzo Nibali, to try out the new eRoads in depth. There will also be many activities for children: balance bikes, children's bikes where specialized staff will welcome the little ones with educational and fun activities. And an area dedicated exclusively to Cargo bikes will also be set up, the frontier of urban mobility that is also beginning to take hold and arouse great interest in Italy.
The real news of 2021 is that some brands of electric scooters will also appear at BikeUp. Among others, Seat will present its new Mó 125 and NIU will offer its entire range.
"After last year's cancellation - declared the co-founder of Bike Up, Stefano Forbici -, we are very happy to be able to announce that the VII edition of BikeUP will take place in Bergamo. The Bergamo area is historically linked to the world of bicycles and the city is particularly concerned with the theme of sustainable mobility, which finds the ideal vehicle in the bicycle. In 2019, the synergy with the Municipal Administration was invaluable, thanks to the sharing of values and objectives; respect for the environment, as a vital resource for everyone; on the creation of virtuous projects involving the manufacturers of bikes and accessories. Without forgetting, of course, the involvement in total safety of the public, which we wish to entertain, inspire, encourage you to use a free, ecological vehicle that is intimately connected to the discovery of the territory which is the bicycle. "
All activities, including guided tours and excursions, can be easily booked through the website www.bikeup.eu choosing from the numerous opportunities offered by the program.
For info and registration for the activities: info@bikeup.eu and www.bikeup.eu
giovedì 21 ottobre 2021
Bike Standard 2022
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mercoledì 20 ottobre 2021
Dall'Adriatico all'Atlantico in bicicletta
Il presidente del Montevito Ciclismo Marino Gasperoni e il riminese Stefano Sertori protagonisti di un'impresa in bicicletta: i due hanno compiuto la traversata dall’Adriatico all’Atlantico sulle proprie due ruote.
Partiti dal porto di Rimini alle 15 di martedì 7 settembre, sono arrivati a Finisterre (Spagna) giovedì 16 settembre alle 12.
Un viaggio di 2.200 km, attraversando Alpi e Pirenei, lungo il cammino di Santiago de Compostela, transitando per luoghi celebri come il Mont Ventoux.
Ogni tappa è stata documentata dall’immancabile selfie.
The president of Montevito Ciclismo Marino Gasperoni and Stefano Sertori from Rimini, protagonists of a bicycle venture: the two made the crossing from the Adriatic to the Atlantic on their own two wheels.
They left the port of Rimini at 3pm on Tuesday 7 September and arrived in Finisterre (Spain) on Thursday 16 September at 12.
A journey of 2,200 km, crossing the Alps and the Pyrenees, along the way to Santiago de Compostela, passing through famous places such as Mont Ventoux.
Each stage was documented by the inevitable selfie.
martedì 19 ottobre 2021
La certificazione "bike friendly"
Andare al lavoro in bicicletta è un’abitudine sempre più diffusa e le aziende stesse cercano di promuoverla. Proprio per premiare quelle che più s’impegnano sul fronte della mobilità interna sostenibile fa il suo esordio in Italia la certificazione Fiab “Azienda Bike Friendly” (Cycle Friendly Employer).
La prima è stata consegnata a Sacbo-Società per l’Aeroporto Civile di Bergamo Orio al Serio.
La Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta è membro del consorzio, coordinato da Europen Cyclist Federation, che ha ideato il primo e unico standard volontario del Vecchio Continente per imprese “bike friendly”. Si basa su un protocollo applicato ora in 16 Paesi europei, il quale prevede modalità di valutazione omogenee per aree funzionali:
- informazione
- comunicazione
- movimentazione dei dipendenti
- coordinamento e organizzazione
- strutture e servizi a sostegno della ciclabilità
- gestione dei parcheggi come misura complementare
- afflusso dei clienti
Al termine dell’audit, si rilascia una certificazione valida per tre anni; sono previsti, poi, l’obbligo di rendicontare annualmente le attività aziendali e l’opportunità di chiedere una rivalutazione qualora il progetto di ciclabilità venga innovato.
Si riconoscono, così, ufficialmente le realtà che si contraddistinguono per aver creato un ambiente di lavoro favorevole all’utilizzo delle due ruote. Tra le varie misure e politiche considerate, due sono i requisiti indispensabili per accedere al percorso:
- la nomina del “mobility/bike manager”
- la possibilità di accedere e sostare con le biciclette nelle sedi.
Chi fosse interessato trova tutte le informazioni sul sito di Fiab.
Going to work by bicycle is an increasingly widespread habit and companies themselves try to promote it. Precisely to reward those who are most committed to sustainable internal mobility, the Fiab certification "Bike Friendly Company" (Cycle Friendly Employer) makes its debut in Italy.
The first was delivered to Sacbo-Società for the Bergamo Orio al Serio Civil Airport.
The Italian Environment and Bicycle Federation is a member of the consortium, coordinated by the Europen Cyclist Federation, which created the first and only voluntary standard of the Old Continent for “bike friendly” companies. It is based on a protocol now applied in 16 European countries, which provides for homogeneous evaluation methods for functional areas:
- information
- communication
- employee movement
- coordination and organization
- structures and services to support cycling
- parking management as a complementary measure
- influx of customers
At the end of the audit, a certificate valid for three years is issued; then there is the obligation to report annually the company activities and the opportunity to ask for a revaluation if the cycling project is innovated.
In this way, the realities that stand out for having created a work environment favorable to the use of two wheels are officially recognized. Among the various measures and policies considered, there are two essential requirements to access the path:
- the appointment of the "mobility / bike manager"
- the possibility to access and park bicycles in the premises.
There are three increasing levels of merit: bronze, silver and gold. The blue emblem is dedicated to companies with fewer than ten employees.
Anyone interested can find all the information on the Fiab website.
domenica 17 ottobre 2021
sabato 16 ottobre 2021
Cicliste per caso
I 3.700 km pedalati in Italia sono dedicati a lei e a tutte le donne che le Cicliste per Caso hanno incontrato. Alcune erano donne semplici che hanno vissuto la propria vita in silenzio, quasi nell’ombra, altre, come la partigiana Angela, o Annalisa Durante, vittima della camorra, donne che sono entrate di petto nella storia. Tutte però, sono l’esempio e l’incarnazione di quell’idea di Alfonsina di andare dritti a inseguire le proprie passioni, senza tradire i desideri profondi che ci animano.
Alfonsina was the first and only woman to run the Giro d'Italia in 1924, and is considered a pioneer in gender equality in sports. Ever since Linda and Silvia came across her story, Alfonsina has become their muse and guided all their travels, spurring them on with her example of a stubborn and free woman, showing them the way, it is appropriate to say it. .
The 3,700 km pedaled in Italy are dedicated to her and to all the women that Cyclists have met by chance. Some were simple women who lived their lives in silence, almost in the shadows, others, like the partisan Angela, or Annalisa Durante, a victim of the Camorra, women who entered history head on. All of them, however, are the example and the embodiment of Alfonsina's idea of going straight to pursue her passions, without betraying the deep desires that animate us.
venerdì 15 ottobre 2021
La bici "anticaduta"
Manca poco all’arrivo della prima e-bike con lo stabilizzatore che renderà le cadute dalle due ruote soltanto un lontano ricordo. Un sistema che funziona un po’ come l’Esp, il controllo elettronico della stabilità che ha rivoluzionato la sicurezza delle automobili, adattato però alle biciclette a pedalata assistita grazie alla collaborazione tra il marchio tedesco Gazelle e l’Università Tecnica di Delft nei Paesi Bassi.
La rapida diffusione delle e-bike che sono molto più pesanti e veloci delle tradizionali biciclette, ha fatto registrare un aumento degli incidenti e delle cadute dei ciclisti, soprattutto nella fascia degli over 55, anche in paesi evoluti dal punto di vista della sicurezza della mobilità su due ruote come quelli del Nord Europa.
Per questa ragione Gazelle, uno dei brand leader del mercato tedesco, in partnership con i ricercatori di Delft, dal 2016 stanno lavorando a un sistema di assistenza anticaduta.
Nel 2019 l’università ha presentato il primo prototipo di bici dotata del sistema di assistenza intelligente al manubrio che grazie a una controsterzata riesce a stabilizzare la due ruote in caso di perdita dell’equilibrio o distrazione, a partire da una velocità superiore ai 4 km allora.
Si tratta del primo sistema al mondo in grado di mantenere la bicicletta in posizione verticale grazie a una serie di sensori sistemanti lungo il telaio, che controllano i 25 parametri fisici responsabili delle cadute e quando si accorgono della perdita di stabilità della bici, trasmettono le informazioni a un chip che elabora le informazioni, individua il tipo di caduta che si sta verificando e attiva la risposta di un motore, posto in un cilindro sotto il manubrio, in grado di calibrare una giusta controsterzata che perette alla bicicletta di rimettersi in linea. Il sistema, funzionava già bene due anni fa, quando è stato presentato all’interno del politecnico olandese ma mostrava due grossi limiti.
Il cilindro con lo stabilizzatore posto sotto il manubrio si presentava esteticamente ingombrante ed era molto costoso per il mercato dei grandi numeri ma soprattutto aveva bisogno di fare esperienza su strada per raccogliere maggiori informazioni sulle diverse tipologie di caduta. Informazioni che adesso vengono trasformate in algoritmi che permetteranno al processore di dare comandi sempre più precisi al motore della stabilità, per calibrare la migliore risposta anti caduta possibile.
Nel frattempo è in corso la miniaturizzazione del cilindro che stando alle ultime indiscrezioni trapelate, dovrebbe essere completamente integrato nella parte superiore della forcella, in un nuovo prototipo, probabilmente quello definitivo, che dovrebbe vedere la luce entra la fine dell’anno.
It is arriving soon the first e-bike with the stabilizer that will make falls from two wheels only a distant memory. A system that works a bit like the Esp, the electronic stability control that revolutionized car safety, but adapted to pedal assisted bicycles thanks to the collaboration between the German brand Gazelle and the Technical University of Delft in the Netherlands. .
The rapid spread of e-bikes, which are much heavier and faster than traditional bicycles, has led to an increase in accidents and falls by cyclists, especially in the over 55 segment, even in countries that have evolved from the point of view of mobility safety. on two wheels like those of Northern Europe.
For this reason Gazelle, one of the leading brands on the German market, in partnership with Delft researchers, has been working on a fall protection system since 2016.
In 2019 the university presented the first prototype of a bike equipped with the intelligent handlebar assistance system which, thanks to counter-steering, is able to stabilize the two-wheeler in the event of loss of balance or distraction, starting from a speed of more than 4 km. so.
It is the first system in the world able to keep the bicycle in a vertical position thanks to a series of sensors arranged along the frame, which check the 25 physical parameters responsible for falls and when they notice the loss of stability of the bike, they transmit the information. to a chip that processes the information, identifies the type of fall that is occurring and activates the response of an engine, placed in a cylinder under the handlebar, capable of calibrating a correct counter-steering that allows the bicycle to get back on line. The system already worked well two years ago, when it was presented at the Dutch polytechnic but showed two major limitations.
The cylinder with the stabilizer placed under the handlebar was aesthetically bulky and was very expensive for the large numbers market but above all it needed to gain experience on the road to gather more information on the different types of falls. Information that is now transformed into algorithms that will allow the processor to give more and more precise commands to the stability motor, to calibrate the best possible anti-fall response.
In the meantime, the miniaturization of the cylinder is underway which, according to the latest leaked rumors, should be completely integrated into the upper part of the fork, in a new prototype, probably the final one, which should see the light entering the end of the year.
giovedì 14 ottobre 2021
Bike lane
Al Comune di Bologna arriveranno 1,8 milioni di euro, fondi che la Regione destina al mondo delle due ruote: la maggior parte verranno impiegati per realizzare piste ciclabili e per la manutenzione delle strade, mentre 300mila euro finanzieranno il Bike to work, ovvero l'incentivo economico per chi sceglie di lasciare l'auto in garage e andare in ufficio in bici.
E' grazie a risorse come questa che la città sta cambiando lentamente volto: nei mesi post-lockdown Bologna ha iniziato a riempirsi di corsie ciclabili, quelle bike lane molto diffuse all'estero che sono realtà in Italia solo dal 2020, proprio quando i centri cittadini, sulla scorta del decreto Rilancio, hanno voluto offrire un'alternativa green al traffico veicolare privato e a quello pubblico sottoposto a limitazioni di capienza passeggeri.
Le bike lane sono piste ciclabili "soft" ed economiche; realizzate "con una riga bianca in terra": a differenza delle piste ciclabili non sono tracciate in sede autonoma, non c'è alcuna separazione fisica con la carreggiata dove sfrecciano auto e bus, ma anzi, redistribuiscono lo spazio ritagliandosi una striscia di asfalto tutta per sé.
A oggi le piste ciclabili restano l'infrastruttura per due ruote più presente, ma le bike lane cominciano a essere assai numerose.
The Municipality of Bologna will receive 1.8 million euros, funds that the Region allocates to the world of two wheels: most of them will be used to create cycle paths and road maintenance, while 300 thousand euros will finance the Bike to work, that is the economic incentive for those who choose to leave the car in the garage and go to the office by bike.
It is thanks to resources like this that the city is slowly changing its face: in the post-lockdown months, Bologna has begun to fill up with cycle citizens, on the basis of the Relaunch decree, wanted to offer a green alternative to private and public vehicular traffic subject to passenger capacity limitations.
The bike lanes are "soft" and cheap cycle paths; made "with a white line on the ground": unlike the cycle paths they are not drawn independently, there is no physical separation from the roadway where cars and buses whiz by, but rather, they redistribute the space by carving out a whole strip of asphalt for itself.
To date, the cycle paths remain the most present infrastructure for two wheels, but the bike lanes are starting to be very numerous.
mercoledì 13 ottobre 2021
martedì 12 ottobre 2021
Saluti & Bici
What a bike season!!!
Thank you all for these first super 20 years of bike hospitality.
We could never have imagined to find so many friends! It was really great to live together so many adventures.
Can't wait for 2022 ... many news will await us!