Manca poco all’arrivo della prima e-bike con lo stabilizzatore che renderà le cadute dalle due ruote soltanto un lontano ricordo. Un sistema che funziona un po’ come l’Esp, il controllo elettronico della stabilità che ha rivoluzionato la sicurezza delle automobili, adattato però alle biciclette a pedalata assistita grazie alla collaborazione tra il marchio tedesco Gazelle e l’Università Tecnica di Delft nei Paesi Bassi.
La rapida diffusione delle e-bike che sono molto più pesanti e veloci delle tradizionali biciclette, ha fatto registrare un aumento degli incidenti e delle cadute dei ciclisti, soprattutto nella fascia degli over 55, anche in paesi evoluti dal punto di vista della sicurezza della mobilità su due ruote come quelli del Nord Europa.
Per questa ragione Gazelle, uno dei brand leader del mercato tedesco, in partnership con i ricercatori di Delft, dal 2016 stanno lavorando a un sistema di assistenza anticaduta.
Nel 2019 l’università ha presentato il primo prototipo di bici dotata del sistema di assistenza intelligente al manubrio che grazie a una controsterzata riesce a stabilizzare la due ruote in caso di perdita dell’equilibrio o distrazione, a partire da una velocità superiore ai 4 km allora.
Si tratta del primo sistema al mondo in grado di mantenere la bicicletta in posizione verticale grazie a una serie di sensori sistemanti lungo il telaio, che controllano i 25 parametri fisici responsabili delle cadute e quando si accorgono della perdita di stabilità della bici, trasmettono le informazioni a un chip che elabora le informazioni, individua il tipo di caduta che si sta verificando e attiva la risposta di un motore, posto in un cilindro sotto il manubrio, in grado di calibrare una giusta controsterzata che perette alla bicicletta di rimettersi in linea. Il sistema, funzionava già bene due anni fa, quando è stato presentato all’interno del politecnico olandese ma mostrava due grossi limiti.
Il cilindro con lo stabilizzatore posto sotto il manubrio si presentava esteticamente ingombrante ed era molto costoso per il mercato dei grandi numeri ma soprattutto aveva bisogno di fare esperienza su strada per raccogliere maggiori informazioni sulle diverse tipologie di caduta. Informazioni che adesso vengono trasformate in algoritmi che permetteranno al processore di dare comandi sempre più precisi al motore della stabilità, per calibrare la migliore risposta anti caduta possibile.
Nel frattempo è in corso la miniaturizzazione del cilindro che stando alle ultime indiscrezioni trapelate, dovrebbe essere completamente integrato nella parte superiore della forcella, in un nuovo prototipo, probabilmente quello definitivo, che dovrebbe vedere la luce entra la fine dell’anno.
It is arriving soon the first e-bike with the stabilizer that will make falls from two wheels only a distant memory. A system that works a bit like the Esp, the electronic stability control that revolutionized car safety, but adapted to pedal assisted bicycles thanks to the collaboration between the German brand Gazelle and the Technical University of Delft in the Netherlands. .
The rapid spread of e-bikes, which are much heavier and faster than traditional bicycles, has led to an increase in accidents and falls by cyclists, especially in the over 55 segment, even in countries that have evolved from the point of view of mobility safety. on two wheels like those of Northern Europe.
For this reason Gazelle, one of the leading brands on the German market, in partnership with Delft researchers, has been working on a fall protection system since 2016.
In 2019 the university presented the first prototype of a bike equipped with the intelligent handlebar assistance system which, thanks to counter-steering, is able to stabilize the two-wheeler in the event of loss of balance or distraction, starting from a speed of more than 4 km. so.
It is the first system in the world able to keep the bicycle in a vertical position thanks to a series of sensors arranged along the frame, which check the 25 physical parameters responsible for falls and when they notice the loss of stability of the bike, they transmit the information. to a chip that processes the information, identifies the type of fall that is occurring and activates the response of an engine, placed in a cylinder under the handlebar, capable of calibrating a correct counter-steering that allows the bicycle to get back on line. The system already worked well two years ago, when it was presented at the Dutch polytechnic but showed two major limitations.
The cylinder with the stabilizer placed under the handlebar was aesthetically bulky and was very expensive for the large numbers market but above all it needed to gain experience on the road to gather more information on the different types of falls. Information that is now transformed into algorithms that will allow the processor to give more and more precise commands to the stability motor, to calibrate the best possible anti-fall response.
In the meantime, the miniaturization of the cylinder is underway which, according to the latest leaked rumors, should be completely integrated into the upper part of the fork, in a new prototype, probably the final one, which should see the light entering the end of the year.
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