Al Comune di Bologna arriveranno 1,8 milioni di euro, fondi che la Regione destina al mondo delle due ruote: la maggior parte verranno impiegati per realizzare piste ciclabili e per la manutenzione delle strade, mentre 300mila euro finanzieranno il Bike to work, ovvero l'incentivo economico per chi sceglie di lasciare l'auto in garage e andare in ufficio in bici.
E' grazie a risorse come questa che la città sta cambiando lentamente volto: nei mesi post-lockdown Bologna ha iniziato a riempirsi di corsie ciclabili, quelle bike lane molto diffuse all'estero che sono realtà in Italia solo dal 2020, proprio quando i centri cittadini, sulla scorta del decreto Rilancio, hanno voluto offrire un'alternativa green al traffico veicolare privato e a quello pubblico sottoposto a limitazioni di capienza passeggeri.
Le bike lane sono piste ciclabili "soft" ed economiche; realizzate "con una riga bianca in terra": a differenza delle piste ciclabili non sono tracciate in sede autonoma, non c'è alcuna separazione fisica con la carreggiata dove sfrecciano auto e bus, ma anzi, redistribuiscono lo spazio ritagliandosi una striscia di asfalto tutta per sé.
A oggi le piste ciclabili restano l'infrastruttura per due ruote più presente, ma le bike lane cominciano a essere assai numerose.
The Municipality of Bologna will receive 1.8 million euros, funds that the Region allocates to the world of two wheels: most of them will be used to create cycle paths and road maintenance, while 300 thousand euros will finance the Bike to work, that is the economic incentive for those who choose to leave the car in the garage and go to the office by bike.
It is thanks to resources like this that the city is slowly changing its face: in the post-lockdown months, Bologna has begun to fill up with cycle citizens, on the basis of the Relaunch decree, wanted to offer a green alternative to private and public vehicular traffic subject to passenger capacity limitations.
The bike lanes are "soft" and cheap cycle paths; made "with a white line on the ground": unlike the cycle paths they are not drawn independently, there is no physical separation from the roadway where cars and buses whiz by, but rather, they redistribute the space by carving out a whole strip of asphalt for itself.
To date, the cycle paths remain the most present infrastructure for two wheels, but the bike lanes are starting to be very numerous.
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