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venerdì 24 febbraio 2023

Cycling strategy

 Nell’ottica di una politica di sviluppo della mobilità sostenibile, il Parlamento Europeo ha approvato una Cycling strategy che invita gli Stati membri ad aumentare significativamente gli investimenti nella costruzione di infrastrutture ciclabili e a sostenere politiche industriali per l’intero comparto, con l’obiettivo primario di raddoppiare i km percorsi in bicicletta nell’Unione Europea entro il 2030 (rispetto al 2019/20). La risoluzione votata dal Parlamento UE definisce un piano d’azione in 17 punti che darà un impulso forse decisivo alla diffusione della ciclabilità in Europa e al riconoscimento della bicicletta come mezzo di trasporto a pieno titolo, sostenibile e produttivo.

La Cycling strategy dell’UE non è mossa solamente da motivazioni ambientali ed ecologiche ma guarda anche l’aspetto economico: come sottolinea il report dell’ECFcreare un ecosistema ciclistico che comprenda produzione, turismo, vendita al dettaglio, salute e sport, significa portare da uno ad almeno due milioni il numero di persone che lavorano nel comparto. Insomma, meno inquinamento, meno smog, meno pericoli sulla strada ma anche più occupazione e più… soldi.


Ecco i 18 punti:

Il Parlamento europeo, fatte tutte le debite considerazioni sui benefici dell’uso della bicicletta in termini ambientali, salutari, economici e sociali,

  1. ritiene che la mobilità ciclabile debba essere riconosciuta come un modo di trasporto a pieno titolo; chiede alla Commissione di elaborare una strategia europea dedicata in materia di mobilità ciclabile con l’obiettivo di raddoppiare il numero di chilometri percorsi in bicicletta in Europa entro il 2030; invita la Commissione a garantire la raccolta armonizzata di dati sulla mobilità ciclabile, compresi i dati industriali;
  2. osserva che la mobilità ciclabile è aumentata in risposta alla pandemia di Covid-19 e all’aumento del prezzo dei combustibili fossili dalla guerra di aggressione illegale della Russia contro l’Ucraina; incoraggia le autorità regionali e locali a valutare la possibilità di mantenere le infrastrutture ciclabili realizzate in risposta alla pandemia attraverso i loro regolari processi di pianificazione urbana e ad adottare azioni concrete per integrare adeguatamente la mobilità ciclabile nei loro quadri per la mobilità urbana, riconoscendo nel contempo il suo potenziale per contribuire a una migliore connettività tra le aree suburbane e i centri urbani, in particolare attraverso le autostrade ciclabili;
  3. incoraggia, al fine di promuovere la multimodalità, la creazione di sinergie tra l’uso della bicicletta e altri modi di trasporto, ad esempio mettendo a disposizione più posti per le biciclette sui treni e predisponendo aree di parcheggio più sicure per le biciclette nelle stazioni e negli snodi della mobilità;
  4. ritiene che le politiche europee dovrebbero tenere debitamente conto della mobilità ciclabile nella costruzione o nell’ammodernamento dell’infrastruttura TEN-T, compresa l’aggiunta di piste ciclabili parallele ai binari ferroviari e alle vie navigabili interne, ove possibile;
  5. incoraggia gli Stati membri e le autorità locali ad aumentare in modo significativo gli investimenti nella costruzione di infrastrutture ciclabili separate, a integrare programmi di bike ed e-bike sharing a prezzi accessibili nelle reti dei loro piani di mobilità e a tenere conto della mobilità ciclabile come soluzione vitale dell’ultimo miglio nei nodi urbani;
  6. sottolinea che la pianificazione delle infrastrutture urbane dovrebbe essere sviluppata conformemente alla legislazione dell’UE in materia di sicurezza stradale, comprese le norme di sicurezza per gli spostamenti in bicicletta; invita la Commissione ad accelerare i lavori relativi agli orientamenti sui requisiti di qualità per infrastrutture ciclabili sicure e di alta qualità di cui alla direttiva GSIS; sottolinea la necessità di migliorare le tecnologie dei sistemi di trasporto intelligenti affinché diventino più efficaci nel riconoscere i ciclisti sulla strada;
  7. invita la Commissione a riconoscere il settore della bicicletta, compresa la produzione di batterie per le biciclette elettriche e l’economia circolare, e in particolare le PMI, come partner legittimo nell’ecosistema della strategia industriale dell’UE, nonché nei programmi relativi alle infrastrutture industriali e nei regimi di finanziamento; invita la Commissione e gli Stati membri a incoraggiare progetti relativi agli spostamenti in bicicletta e ai settori connessi quali, tra gli altri, la mobilità, il turismo, la salute e lo sport;
  8. invita la Commissione e gli Stati membri a sostenere la produzione di biciclette e componenti ‘Made in Europe’, stimolando in tal modo la competitività dell’industria dell’UE, colmando la carenza di investimenti, mantenendo condizioni di parità a livello mondiale e stimolando la rilocalizzazione e la sicurezza delle catene di approvvigionamento, promuovendo posti di lavoro di alta qualità, creando ‘cluster ciclistici’ e rafforzando la formazione professionale connessa al settore;
  9. invita la Commissione e gli Stati membri a garantire l’accessibilità delle piste ciclabili per le persone a mobilità ridotta, nonché a rendere l’uso della bicicletta abbordabile per i gruppi vulnerabili; osserva che il Fondo sociale europeo per il clima e i fondi strutturali e di investimento possono aiutare le persone più colpite dalla ‘povertà dei trasporti’ sostenendo l’acquisto di biciclette o l’accesso a servizi di bike sharing;
  10. invita la Commissione, gli Stati membri e le autorità regionali e locali a condurre campagne educative e di formazione, comprese campagne di informazione, per sensibilizzare in merito alla sicurezza stradale, sostenendo l’uso sicuro della bicicletta e della bicicletta elettrica; invita inoltre la Commissione a proporre orientamenti sulla sicurezza degli spostamenti in bicicletta (uso del casco, limitazioni legate all’età, trasporto di bambini, ecc.) e chiede che si presti particolare attenzione alla promozione dell’uso della bicicletta tra le donne e gli anziani, in particolare migliorando la sicurezza;
  11. osserva, in tale contesto, che un’applicazione e un monitoraggio adeguati sono essenziali per la sicurezza e protezione degli utenti e chiede che si ponga l’accento sull’applicazione delle norme esistenti al fine di garantire la coesistenza rispettosa dei diversi modi di trasporto;
  12. sottolinea il potenziale della bicicletta elettrica per promuovere l’uso della bicicletta; osserva che, al fine di mantenere una diffusione e un accesso rapidi alle biciclette elettriche, è necessario procedere a un’adeguata classificazione giuridica delle biciclette elettriche in grado di raggiungere velocità fino a 25 km/h nella legislazione dell’UE e in quella nazionale;
  13. sottolinea che, nella pianificazione degli alloggi, è opportuno prestare la dovuta attenzione a parcheggi sicuri e protetti per le biciclette e alla capacità di ricarica per le biciclette elettriche;
  14. incoraggia le imprese, le organizzazioni pubbliche e le istituzioni a promuovere l’uso della bicicletta mediante incentivi specifici, compresi programmi per i dipendenti e l’installazione di un numero sufficiente di parcheggi per biciclette con caricabatterie per biciclette elettriche, e fornendo servizi sanitari adeguati;
  15. sottolinea che il cicloturismo e il ciclismo nelle zone rurali devono essere sostenuti accelerando lo sviluppo della rete EuroVelo e delle sue 17 piste ciclabili, in particolare fornendo maggiore sostegno e sfruttando le sinergie con la rete TEN-T;
  16. incoraggia gli Stati membri a ridurre le aliquote IVA per la fornitura, il noleggio e la riparazione di biciclette e biciclette elettriche;
  17. invita la Commissione a designare il 2024 Anno europeo della bicicletta;
  18. incarica la sua Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione e agli Stati membri e ai loro parlamenti.



With a view to a sustainable mobility development policy, the European Parliament has approved a Cycling strategy which invites the Member States to significantly increase investments in the construction of cycling infrastructures and to support industrial policies for the entire sector, with the primary objective to double the kilometers traveled by bicycle in the European Union by 2030 (compared to 2019/20). The resolution voted by the EU Parliament defines a 17-point action plan that will give a perhaps decisive boost to the diffusion of cycling in Europe and the recognition of the bicycle as a fully-fledged, sustainable and productive means of transport.
The EU's cycling strategy is not driven only by environmental and ecological motivations but also looks at the economic aspect: as the ECF report underlines, creating a 'cycling ecosystem' that includes production, tourism, retail, health and sport means bringing the number of people working in the sector from one to at least two million. In short, less pollution, less smog, fewer dangers on the road but also more employment and more… money.
Here are the 18 points:
  1. The European Parliament, having duly considered the benefits of cycling in environmental, health, economic and social terms, believes that cycling should be recognized as a fully fledged mode of transport; calls on the Commission to develop a dedicated European cycling strategy with the aim of doubling the number of kilometers traveled by bicycle in Europe by 2030; calls on the Commission to ensure the harmonized collection of cycling data, including industrial data;

  2. notes that cycling has increased in response to the COVID-19 pandemic and the increase in the price of fossil fuels since Russia's illegal war of aggression against Ukraine; encourages regional and local authorities to consider maintaining the cycling infrastructure built in response to the pandemic through their regular urban planning processes and to take concrete actions to properly integrate cycling into their urban mobility frameworks, while recognizing its potential to contribute to better connectivity between suburban areas and city centres, especially through cycle highways;

  3. encourages, in order to promote multimodality, the creation of synergies between cycling and other modes of transport, for example by making more places available for bicycles on trains and by providing safer parking areas for bicycles in stations and in the hubs of mobility;

  4. believes that European policies should take due account of cycling when building or upgrading TEN-T infrastructure, including adding cycle paths parallel to railway tracks and inland waterways where possible;

  5. encourages Member States and local authorities to significantly increase investments in the construction of separate cycling infrastructure, to integrate affordable bike and e-bike sharing schemes into their mobility plan networks and to take cycling into account as a solution vital of the last mile in urban hubs;

  6. stresses that urban infrastructure planning should be developed in accordance with EU road safety legislation, including safety rules for cycling; calls on the Commission to speed up the work on the guidelines on quality requirements for safe and high-quality cycling infrastructure under the GSIS Directive; stresses the need to improve Intelligent Transport System technologies to become more effective in recognizing cyclists on the road;

  7. Calls on the Commission to recognize the bicycle sector, including the production of batteries for electric bicycles and the circular economy, and in particular SMEs, as a legitimate partner in the EU industrial strategy ecosystem, as well as in infrastructure programs industry and in funding schemes; calls on the Commission and the Member States to encourage projects relating to cycling and related sectors such as, among others, mobility, tourism, health and sport;

  8. Calls on the Commission and the Member States to support the production of 'Made in Europe' bicycles and components, thereby boosting the competitiveness of EU industry, closing the investment gap, maintaining a global level playing field and stimulating relocation and security of supply chains, promoting high quality jobs, creating 'cycling clusters' and enhancing sector-related vocational training;

  9. calls on the Commission and the Member States to ensure the accessibility of cycle paths for people with reduced mobility, as well as to make cycling affordable for vulnerable groups; notes that the European Social Climate Fund and the Structural and Investment Funds can help those most affected by ‘transport poverty’ by supporting the purchase of bicycles or access to bike sharing services;

  10. calls on the Commission, the Member States and regional and local authorities to conduct education and training campaigns, including information campaigns, to raise awareness of road safety by supporting the safe use of bicycles and electric bicycles; further calls on the Commission to propose guidelines on safe cycling (use of helmets, age restrictions, transport of children, etc.) and calls for particular attention to be paid to promoting cycling among women and men older people, in particular by improving safety;

  11. notes, in this context, that proper enforcement and monitoring are essential for the safety and security of users and calls for emphasis to be placed on the enforcement of existing rules in order to ensure the respectful coexistence of different modes of transport;

  12. underlines the potential of the electric bicycle to promote cycling; notes that, in order to maintain rapid uptake and access to electric bicycles, there is a need for proper legal classification of electric bicycles capable of speeds up to 25 km/h in EU and national legislation;

  13. stresses that due attention should be paid to safe and secure bicycle parking and charging capacity for electric bicycles when planning accommodation;

  14. encourages businesses, public organizations and institutions to promote cycling through specific incentives, including employee programs and the installation of a sufficient number of bicycle parking spaces with electric bicycle chargers, and by providing adequate health services;

  15. underlines that cycle tourism and cycling in rural areas must be supported by accelerating the development of the EuroVelo network and its 17 cycle paths, in particular by providing more support and exploiting synergies with the TEN-T network;

  16. encourages Member States to reduce VAT rates for the supply, rental and repair of bicycles and electric bicycles;

  17. calls on the Commission to designate 2024 as the European Year of the Bicycle;

  18. Instructs its President to forward this resolution to the Commission and the Member States and their parliaments.

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