Alla fine di dicembre, in seguito al via libera della Camera, la Commissione Trasporti del Senato in sede deliberante ha approvato all’unanimità la Legge Quadro sulla mobilità ciclistica. Un tassello essenziale che diventa riferimento normativo anche per il piano nazionale delle ciclovie, con i relativi finanziamenti, e che pertanto indirizza l’Italia sulla strada della mobilità dolce.
Per la legge è previsto un budget complessivo da 500 milioni che saranno spalmati in sei anni.
Diverse le novità previste: in primo luogo c’è il Piano generale della mobilità ciclistica da approvare entro sei mesi e da adottare in coerenza con il sistema nazionale delle ciclovie turistiche e con i programmi per la mobilità sostenibile finanziati. Il Piano dovrà essere strutturato seguendo due specifici settori di intervento: sviluppo della mobilità ciclistica in ambito urbano e metropolitano e sviluppo della mobilità ciclistica su percorsi definiti a livello regionale, nazionale ed europeo.
Si struttura per un triennio e prevede la definizione, per ciascuno dei tre anni del periodo di riferimento, degli obiettivi annuali di sviluppo della mobilità ciclistica, da perseguire in relazione ai due distinti settori di intervento; l’individuazione delle ciclovie di interesse nazionale che costituiscono la Rete ciclabile nazionale “Bicitalia”, la rete infrastrutturale integrata nella rete ciclabile transeuropea Eurovelo; la definizione del quadro di spesa, per ciascuno dei tre anni del periodo di riferimento.
Il piano può anche essere aggiornato annualmente.
Il piano regionale della mobilità ciclistica “individua gli interventi da adottare per promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto sia per le esigenze quotidiane sia per le attività turistiche e ricreative nel territorio regionale”. In questo senso vengono chiamati in causa anche i piani urbani della mobilità sostenibile dei comuni. Il provvedimento è stato fortemente voluto dalle associazioni di settore che hanno materialmente contribuito a scrivere la legge, come la Fiab, federazione italiana amici della bicicletta.
At the end of December the Transport Committee of the Senate in the deliberative meeting unanimously approved the Legge Quadro on Cycle Mobility. An essential element that becomes a normative reference also for the national cycle plan, with the relative financing, and which therefore directs Italy on the path of soft mobility.
According to the law, a total budget of 500 million is foreseen, which will be spread over six years.
Several new features are foreseen: firstly there is the General Cycle Mobility Plan to be approved within six months and to be adopted in line with the national tourist cycle system and with the sustainable mobility programs financed. The Plan will have to be structured according to two specific sectors of intervention: development of cycling mobility in urban and metropolitan areas and development of cycling mobility on routes defined at regional, national and European level.
It is structured for three years and provides for the definition, for each of the three years of the reference period, of the annual objectives of development of cycling mobility, to be pursued in relation to the two distinct sectors of intervention; the identification of the national interest cycle routes that make up the national "Bicitalia" cycle network, the infrastructural network integrated into the Eurovelo trans-European cycle network; the definition of the expenditure framework for each of the three years of the reference period.
The plan can also be updated annually.
The regional cycling mobility plan "identifies the actions to be taken to promote the use of the bicycle as a means of transport both for daily needs and for tourist and recreational activities in the regional territory". In this sense, urban plans for the sustainable mobility of municipalities are also called into question. The provision was strongly supported by industry associations that have materially contributed to writing the law, such as the FIAB, an Italian federation, friends of the bicycle.
Nessun commento:
Posta un commento