Ai tre servizi attivi su Milano si affiancherà a breve Bitride, che offre biciclette libere, da lasciare ovunque, come Mobike e Ofo, e, per la prima volta al mondo, ibride, a pedalata assistita che si ricaricano da sole sfruttando il movimento.
Le nuove biciclette condivise utilizzano il recupero di energia di quello che tecnicamente è definito come sistema di potenza per veicoli a trazione umana, messo a punto da Zehus, spinoff del Politecnico.
È un sistema racchiuso tutto nel mozzo della ruota posteriore che elettrifica la bicicletta con una modalità non plug-in: il sistema ibrido recupera l’energia cinetica di frenate e discese e sfrutta i salti di efficienza del corpo umano, raccogliendo l’energia che il ciclista sviluppa nei momenti di pedalata più agevole, per esempio quando ci si muove in piano, restituendoli nelle occasioni di minor efficienza, salite o difficoltà.
A febbraio partono due mesi di sperimentazione con 50 cicli destinati a 150 studenti e docenti del Politecnico, al termine dei quali partirà il servizio vero e proprio con 350 bici nel centro di Milano.
In questa avventura Zehus è affiancato in Bitride da Vodafone Automotive che garantirà la connessione e il tracciamento continuo. La localizzazione permetterà infatti di tenere sotto controllo senza soluzione di continuità in chiave di sicurezza e contro il vandalismo: il mozzo di Zehus, dotato da giroscopi e accelerometri, permette infatti di profilare con precisione il comportamento dell’utente anche solo per i salti dal marciapiede. La sicurezza per un ciclo del valore di 1.500 euro, contro 200 circa dei concorrenti, è rinforzata da un antifurto sonoro e da un lucchetto ridondante che funziona come freno fino al blocco totale nel caso di movimento, non attribuibile a un utente.
Esistono stazioni virtuali, aree che esistono solo sulla app: se l’utente parcheggia al loro interno riceve un incentivo sotto forma di credito d’uso. È un sistema per rendere più ordinato il parcheggio nei punti a maggior frequenza di rilascio. Per esempio per le stazioni ferroviarie, dove in prospettiva potrebbe essere utilizzato un parcheggio senza stalli fissi, fatto solo di bici legate una all’altra come i carrelli del supermercato, che potranno essere prenotate direttamente dal treno.
Courtesy of ilsole24ore.com |
A startup founded by the Polytechnic of Milan becomes part of the world of free-flow bicycle rental betting on technology, personalization and the link with the territory.
The three services active in Milan will soon be joined by Bitride, which offers free bikes, to be left anywhere, such as Mobike and Ofo, and, for the first time in the world, hybrid, pedal assisted that recharge themselves using the movement.
The new shared bicycles use the energy recovery of what is technically defined as a power system for human-powered vehicles, developed by Zehus, the Polytechnic spinoff.
It is a system enclosed entirely in the rear wheel hub that electrifies the bicycle with a non-plug-in mode: the hybrid system recovers the kinetic energy of braking and descending and exploits the efficiency jumps of the human body, collecting the energy that the cyclist develops in the moments of pedaling easier, for example when you move in the plane, returning them on the occasions of lower efficiency, climbs or difficulties.
In February, two months of experimentation start with 50 cycles for 150 students and professors of the Politecnico, at the end of which the real service will start with 350 bikes in the center of Milan.
In this adventure Zehus is joined in Bitride by Vodafone Automotive that will guarantee the connection and continuous tracking. The location will allow you to keep under control in a safety key and against vandalism: the hub Zehus, equipped with gyroscopes and accelerometers, in fact allows you to accurately profile the user's behavior even just for the jumps from the sidewalk . Security for a cycle worth 1,500 euros, compared to 200 of the competitors, is reinforced by a sound alarm and a redundant padlock that works as a brake to the total block in the case of movement, not attributable to a user.
There are virtual stations, areas that exist only on the app: if the user parks in them, he receives an incentive in the form of credit for use. It is a system to make parking more orderly in points with greater frequency of release. For example, for railway stations, where in perspective a parking lot without fixed stalls could be used, made only of bikes tied to each other like supermarket trolleys, which can be booked directly from the train.
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