venerdì 30 aprile 2021
Che spettacolo la Panoramica!!!
giovedì 29 aprile 2021
Lo sapevate che ...???
Volete un'aria più pulita, per voi e i vostri figli?
La soluzione è solo una: andare in bicicletta.
Lo ha confermato una ricerca dell’Università di Oxford che ha stabilito le priorità, dimostrando quanto la mobilità attiva sia molto più importante ed efficace rispetto alla diffusione delle auto elettriche. Considerando il ciclo di vita del veicolo elettrico, dalla produzione allo smaltimento, gli studiosi hanno scoperto che le emissioni della bicicletta possono essere più di 30 volte inferiori per ogni viaggio rispetto alla guida di un’auto a combustibile fossile e circa dieci volte inferiore rispetto alla guida di un’auto elettrica.
Secondo la ricerca del prestigioso ateneo per affrontare la crisi climatica è quindi necessario agire subito e in fretta: aspettare che tutto il parco auto globale sia elettrico richiederebbe troppo tempo. A oggi si contano solo 1 auto elettrica ogni 50 nuove auto. Ancora poche. Senza contare che realizzare e utilizzare un’auto elettrica significa comunque inquinare, produrre emissioni inquinanti legate soprattutto alle fasi di produzione del veicolo, delle batterie e dello smaltimento delle stesse, oltre dell’energia elettrica che viene utilizzata come carburante. La mobilità attiva - che poi è il modo cool di intendere la bici - è il metodo più economico e più sano che hanno le persone per muoversi, oltreché la soluzione migliore per l’ambiente. Scelta che non pregiudica il tempo di spostamento, visto che spesso sulle strade urbane congestionate muoversi in modo attivo e sostenibile risulta, nei brevi tragitti, la soluzione più veloce.
I ricercatori hanno monitorato circa 4.000 persone che vivono a Londra, Anversa, Barcellona, Vienna, Orebro, Roma e Zurigo per un periodo di due anni. I partecipanti hanno annotato circa 10.000 spostamenti quotidiani e per ogni spostamento è stata calcolata l’impronta di carbonio generata. Chi passava dall’auto alla bicicletta anche per un solo giorno alla settimana ha ridotto la propria impronta di carbonio di 3,2 kg di CO2, l’equivalente alle emissioni derivanti dalla guida di un’auto per 10 km. In questo modo i ricercatori hanno potuto constatare che le persone che pedalavano quotidianamente avevano l’84% in meno di emissioni di carbonio su tutti i loro spostamenti quotidiani rispetto a quelle che non lo facevano.
Il messaggio lanciato da Oxford è limpido: concentrarsi esclusivamente sulla diffusione dei veicoli elettrici non è una strategia inefficace, perché come dimostrano i ricercatori significherebbe ritardare pesantemente l’obiettivo di abbattimento delle emissioni di CO2.
Do you want cleaner air for you and your children?
The solution is only one: to ride a bicycle.
This was confirmed by a research by the University of Oxford which established priorities, showing how active mobility is much more important and effective than the spread of electric cars. Looking at the life cycle of the electric vehicle, from production to disposal, the researchers found that bicycle emissions can be more than 30 times lower per trip than driving a fossil fuel car and about ten times lower than driving. driving an electric car.
According to the research of the prestigious university, to tackle the climate crisis it is therefore necessary to act immediately and quickly: waiting for the entire global car fleet to be electric would take too long. To date, there are only 1 electric cars for every 50 new cars. Still a few. Not to mention that making and using an electric car still means polluting, producing polluting emissions linked above all to the production phases of the vehicle, batteries and their disposal, as well as electricity that is used as fuel. Active mobility - which is the cool way to understand the bike - is the cheapest and healthiest way people have to move, as well as the best solution for the environment. A choice that does not jeopardize travel time, since often moving actively and sustainably on congested urban roads is the fastest solution in short journeys.
The researchers tracked around 4,000 people living in London, Antwerp, Barcelona, Vienna, Orebro, Rome and Zurich over a two-year period. Participants noted about 10,000 daily trips and the carbon footprint generated was calculated for each trip. Those who switched from cars to bicycles even for just one day a week have reduced their carbon footprint by 3.2 kg of CO2, the equivalent of the emissions resulting from driving a car for 10 km. In this way, the researchers were able to find that people who pedaled daily had 84% less carbon emissions on all their daily trips than those who did not.
The message launched by Oxford is clear: focusing exclusively on the spread of electric vehicles is not an ineffective strategy, because, as the researchers show, it would mean heavily delaying the goal of reducing CO2 emissions.
mercoledì 28 aprile 2021
Si può andare in bicicletta contromano?
Molti ciclisti lo fanno liberamente ma la questione è un po’ più complicata: il Codice della Strada, infatti, non autorizza la circolazione tout court delle bici controsenso, dato che i velocipedi sono chiamati al rispetto delle regole stradali come tutti gli altri veicoli.
Tuttavia ci sono Comuni che permettono la circolazione contromano ma solo su strade che rispettano determinati requisiti. Inoltre l’introduzione, con le recenti modifiche al codice, del doppio senso ciclabile e della corsia ciclabile per doppio senso ciclabile ha in qualche modo cambiato le carte in tavola consentendo, in alcune situazioni, la circolazione delle bici in senso opposto al senso unico per gli altri veicoli.
Nessun ciclista è autorizzato a percorrere di sua iniziativa una strada contromano. L’inosservanza della norma, nel caso di contestazione da parte delle forze di polizia, comporta una multa da 167 a 665 euro (o da 327 a 1.308 se la circolazione contromano avviene in corrispondenza di curve, raccordi convessi o in ogni altro caso di limitata visibilità, oppure se la strada risulta divisa in più carreggiate separate), ai sensi dei commi 11 e 12 dell’art. 143 CdS.
Ci sono però situazioni che consentono ai Comuni di derogare sul divieto di bicicletta contromano.
Se alcune amministrazioni utilizzano da tempo la soluzione del ‘senso unico eccetto bici’, tollerata ma piuttosto controversa a livello normativo, l’ex MIT, con il parere favorevole n. 6234/2011, ha suggerito anni fa l’escamotage di regolamentare una strada a doppio senso di marcia vietando un senso a una o più categorie di veicoli (nel caso specifico i veicoli a motore).
Ma soltanto in aree con limite di 30 km/h (zone 30) o nelle zone a traffico limitato, su strade larghe almeno 4,25 metri e in assenza di traffico pesante, ponendo l’apposita segnaletica. Inibendo nel contempo la sosta delle auto, per motivi di sicurezza, sulla mano percorsa dai velocipedi.
martedì 27 aprile 2021
Caschi bluetooth
Divertimento digitale in bicicletta con un accessorio diventato strabiliante e hi-tech.
Negli ultimi anni il casco è diventato un accessorio sempre più sofisticato e costoso.
Chi va al lavoro in bicicletta e chi spende il week end su una bici off road, può divertirsi molto con i nuovi caschi bluetooth. Che sono belli da vedere e divertenti da indossare, perché hanno ottimi amplificatori per godersi la musica.
Al contrario delle cuffiette però, offrono una buona riproduzione del suono, ma senza escludere i rumori dell’ambiente circostante. Sono leggerissimi, nonostante le dotazioni ultramoderne. Questi caschi sono dotati anche di un sistema di luci a led per essere visibili di notte.
E di bluetooth per rispondere alle telefonate, basta sfiorare dei pulsanti situati a lato dell’orecchio. Sono ovviamente equipaggiati con un ottimo microfono sulla nuca.
Ma la funzione più strabiliante e innovativa è il sistema di rilevazione degli urti.
In caso di caduta del ciclista, il casco rileva l’impatto.
E se risulta di una certa intensità, invia una notifica istantanea al nostro telefono, per verificare la nostra reattività. In caso di mancata risposta nell’arco di cinque minuti, il casco avvia, in completa autonomia, una chiamata dal nostro telefono ai numeri di emergenza che abbiamo archiviato sul telefono.
Digital cycling fun with an accessory that has become mind-blowing and hi-tech. In recent years, the helmet has become an increasingly sophisticated and expensive accessory.
Those who go to work by bicycle and those who spend the weekend on an off-road bike can have a lot of fun with the new bluetooth helmets. Which are beautiful to look at and fun to wear, because they have great amps for enjoying music.
Unlike headphones, however, they offer good sound reproduction, but without excluding the noises of the surrounding environment. They are very light, despite the ultramodern features. These helmets are also equipped with a LED light system to be visible at night.
And bluetooth to answer phone calls, just touch the buttons located on the side of the ear. They are obviously equipped with a very good microphone on the nape of the neck.
But the most amazing and innovative feature is the shock detection system.
If the cyclist falls, the helmet detects the impact.
And if it is of a certain intensity, it sends an instant notification to our phone, to check our responsiveness. If there is no response within five minutes, the helmet independently initiates a call from our phone to the emergency numbers we have stored on the phone.
lunedì 26 aprile 2021
domenica 25 aprile 2021
sabato 24 aprile 2021
Errare è umano. Il giro del mondo in bicicletta.
Vi siete mai sentiti euforici, su di giri, completamente dentro il momento che state vivendo? Come quando di ritorno da una bella serata d'estate guidate la macchina sulla strada deserta e alla radio passano la vostra canzone preferita.
C'è quell'istante in cui vi viene voglia di schiacciare il piede sull'acceleratore, in cui vi sentite al 100 per cento senza una ragione particolare, se non quella bella serata, quella bella musica e quella bella atmosfera.
Ecco, io mi sono sentito così per un intero anno. Il 19 luglio 2015 sono partito per fare il giro del mondo in bicicletta. Sono tornato un anno dopo con 35.000 chilometri nelle gambe e i timbri di 35 paesi sul passaporto; ho pagato l'alloggio per dormire solo per 10 notti e ho conosciuto un'infinità di "fratelli".
Have you ever felt euphoric, high, completely inside the moment you are living? Like when you come back from a beautiful summer evening you drive your car on the deserted road and your favorite song plays on the radio.
There is that instant when you want to step on the accelerator, when you feel 100 percent for no particular reason, other than that beautiful evening, that beautiful music and that beautiful atmosphere.
Here, I have felt this way for a whole year. On 19 July 2015 I left to go around the world by bicycle. I returned a year later with 35,000 kilometers in my legs and the stamps of 35 countries in my passport; I paid for accommodation to sleep only for 10 nights and met countless "brothers".
venerdì 23 aprile 2021
Posizioni vietate in bicicletta: dal 1° aprile
Potrebbe sembrare una burla, ma non è così. Si tratta di una decisione presa già da diverso tempo da parte dell’Unione Ciclistica Internazionale: da giovedì 1° aprile i ciclisti professionisti non potranno più adottare determinate posizioni in bicicletta durante le gare, pena sanzioni pesanti (sono previste tre vie: 1.000 franchi svizzeri di multa, 25 punti in meno nel ranking UCI, eliminazione o squalifica).
Il motivo per cui si sono vietate certe posizioni è legato alla sicurezza, come si evince dai documenti ufficiali: “Per aiutare ad assicurare la sicurezza di tutti in gara, gli atleti in ogni momento devono essere in totale controllo della bicicletta, in ogni istante, e allo stesso tempo devono essere un esempio ai ciclisti meno esperti”. Ma quali sono queste posizioni proibite? Gli appassionati le conoscono benissimo, perché sono diventate particolarmente famose negli ultimi anni, inventate da alcuni fuoriclasse e poi pian piano adottate da tutto il gruppo.
Per l’UCI il riferimento è la posizione standard, definita dall’articolo 1.3.008: “La postura [in bicicletta] richiede che gli unici punti di supporto siano i piedi sui pedali, le mani sul manubrio e il posteriore sulla sella”. La posizione vietata più famosa è quella in discesa chiamata “super-tuck” o alla “Froome”: il sedere finisce quasi per appoggiarsi sulla canna (tubo orizzontale) mentre il busto si ritrova in una posizione molto avanzata, addirittura oltre il manubrio.
Posizione “super tuck” e posizione “da cronoman”. L’UCI specifica: “I ciclisti devono rispettare la posizione standard come definita dall’articolo 1.3.008.
È vietato sedersi sul tubo orizzontale della bicicletta. Inoltre, è vietato utilizzare gli avambracci come punto di appoggio sul manubrio tranne che nelle prove a cronometro”. L’articolo 1.3.008 recita: “Il ciclista deve assumere normalmente una posizione seduta sulla bicicletta.
Questa posizione richiede che gli unici punti di appoggio siano i seguenti: i piedi sui pedali, le mani sul manubrio e il sedere sulla sella”.
It might sound like a joke, but it isn't. This is a decision taken for some time by the International Cycling Union: from Thursday 1 April, professional cyclists will no longer be able to adopt certain positions on the bicycle during the races, under penalty of heavy penalties (there are three ways: 1,000 Swiss francs fine, 25 points less in the UCI ranking, elimination or disqualification).
The reason why certain positions were banned is related to safety, as can be seen from the official documents: "To help ensure the safety of everyone in the race, athletes must be in total control of the bicycle at all times, at all times. and at the same time they must be an example for less experienced cyclists ”. But what are these forbidden positions? Fans know them very well, because they have become particularly famous in recent years, invented by some champions and then slowly adopted by the whole group.
For the UCI the reference is the standard position, defined in article 1.3.008: "The posture [on a bicycle] requires that the only points of support are the feet on the pedals, the hands on the handlebars and the rear on the saddle". The most famous forbidden position is the downhill one called “super-tuck” or “Froome”: the butt ends up almost resting on the barrel (top tube) while the torso finds itself in a very advanced position, even beyond the handlebars.
Super tuck position and chronoman position. The UCI specifies: "Cyclists must respect the standard position as defined in article 1.3.008.
It is forbidden to sit on the top tube of the bicycle. Furthermore, it is forbidden to use the forearms as a support point on the handlebars except in time trials ”. Article 1.3.008 states: "The cyclist must normally assume a sitting position on the bicycle.
This position requires that the only points of support are the following: the feet on the pedals, the hands on the handlebars and the seat on the saddle ”.
giovedì 22 aprile 2021
Italian Bike Festival
Fervono i preparativi per la quarta edizione di Italian Bike Festival, la più importante manifestazione italiana dedicata al settore della bicicletta e ai suoi appassionati, che da ormai 4 anni raduna migliaia di persone a Rimini per ammirare in anteprima e testare le novità del mercato.
Neanche lo scorso anno, contrassegnato dall’annullamento di fiere ed eventi aperti al grande pubblico, Italian Bike Festival ha mancato alla promessa fatta nel 2018 ad aziende, operatori e amanti delle due ruote: rappresentare una costante nel rapporto tra tutti questi attori, un luogo di incontro e confronto all’interno del quale poter scoprire in anteprima le novità del mercato dell’anno successivo ma soprattutto farlo con i sapienti consigli di chi quelle novità, le ha studiate ed è pronto a lanciarle sul mercato. Un filo diretto tra azienda e consumatore che si rinnova di anno in anno e che nel 2020 ha premiato Italian Bike Festival con oltre 25.000 registrati e un totale di 30.000 presenze in tre giorni e con l’onere e l’onore di esser stato nella passata stagione il primo appuntamento in Europa ad offrire questa possibilità agli appassionati di bicicletta.
Si riparte adesso, quando mancano poco meno di 6 mesi all’evento, che anche quest’anno si avvale della collaborazione e del supporto del Comune di Rimini, di APT Servizi Emilia Romagna e di Visit Romagna, con la voglia di non dover più rinunciare al ricco programma di intrattenimento, show ed Extra Festival saltato lo scorso anno. Confermata la location, Parco Fellini di Rimini, e le date annunciate al termine della passata edizione, dal 10 al 12 settembre 2021.
Al fine di poter garantire fin da ora il rispetto delle normative sul distanziamento sociale e gli assembramenti, anche quest’anno ci sarà la registrazione obbligatoria e gratuita, già disponibile cliccando qui.
Confermato anche il format, con l’area espositiva di oltre 45.000 mq che ingloba al proprio interno l’Off Road Arena dove poter testare le MTB e eMTB.
Oltre 170 i brand che hanno già confermato la loro presenza e che, secondo le previsioni, riempiranno tutti gli slot previsti all’interno del villaggio, superando ampiamente quota 300.
Spazio, anche quest’anno, al settore del cicloturismo con la presenza delle più virtuose località turistiche che hanno fatto della mobilità sostenibile e dell’incentivo all’utilizzo delle due ruote un motore della loro economia.
E, a proposito di turismo attivo, farà il suo ritorno la “Malatestiana”, la cicloturistica della Signoria di Rimini, che accompagnerà i partecipanti nell’entro terra riminese sui percorsi protetti della Via Romagna in una suggestiva pedalata da affrontare con le Road Bike, le MTB, le Gravel o in eBike. Al debutto invece la “Dolce Vita”, una ciclostorica che da Torre Predera di Rimini arriverà a Riccione, facendo sosta all’interno del Village di Italian Bike Festival, per poi far ritorno.
Visto l’enorme successo dello scorso anno, con oltre 100 partecipanti al via, tornerà anche un momento ludico dedicato al supporto e alla promozione di un concetto alternativo di mobilità urbana sostenibile: la CargoBike Revolution. Una pedalata nella città di Rimini, con partenza e arrivo ad Italian Bike Festival finalizzata alla sensibilizzazione dell’opinione pubblica nei confronti dell’utilizzo delle CargoBike in città.
Ma non finisce qui: tornerà il ricco programma di show e spettacoli che hanno reso famoso Italian Bike Festival nelle sue prime 3 edizioni, le competizioni nell’Off Road Arena, la Pumptrack per far muovere i primi passi sulle due ruote anche ai più piccoli, gli appuntamenti dell’Extra Festival nei quali ritrovarsi al termine di una giornata di test e il calendario di appuntamenti e incontri con i più grandi campioni del ciclismo di ieri e di oggi.
Preparations are underway for the fourth edition of the Italian Bike Festival, the most important Italian event dedicated to the bicycle sector and its enthusiasts, which for the past 4 years has gathered thousands of people in Rimini to preview and test the news of the market.
Not even last year, marked by the cancellation of fairs and events open to the general public, did Italian Bike Festival fail to fulfill the promise made in 2018 to companies, operators and lovers of two wheels: to represent a constant in the relationship between all these actors, a place of meeting and comparison within which to be able to preview the novelties of the market of the following year but above all do it with the wise advice of those who have studied those novelties and are ready to launch them on the market. A direct line between company and consumer that is renewed year by year and which in 2020 awarded the Italian Bike Festival with over 25,000 registered and a total of 30,000 admissions in three days and with the burden and the honor of having been in the past season the first appointment in Europe to offer this possibility to bicycle enthusiasts.
It starts again now, when there are just under 6 months to go before the event, which again this year makes use of the collaboration and support of the Municipality of Rimini, APT Servizi Emilia Romagna and Visit Romagna, with the desire not to have to give up to the rich program of entertainment, shows and Extra Festivals skipped last year. The location, Parco Fellini di Rimini, and the dates announced at the end of the last edition, from 10 to 12 September 2021, have been confirmed.
In order to ensure compliance with the regulations on social distancing and gatherings from now on, this year too there will be compulsory and free registration, already available by clicking here.
The format has also been confirmed, with the exhibition area of over 45,000 square meters that incorporates the Off Road Arena where you can test MTB and eMTB.
Over 170 brands that have already confirmed their presence and that, according to forecasts, will fill all the slots provided within the village, well exceeding 300.
Also this year, space for the cycling sector with the presence of the most virtuous tourist resorts that have made sustainable mobility and the incentive to use two wheels an engine of their economy.
And, speaking of active tourism, the "Malatestiana", the cycle tourism of the Signoria of Rimini, will make its return, which will accompany the participants in the Rimini hinterland on the protected paths of the Via Romagna in a suggestive ride to be faced with Road Bikes, MTB, Gravel or eBike. On the other hand, the "Dolce Vita" is making its debut, a historical cyclist that from Torre Predera di Rimini will arrive in Riccione, stopping inside the Village of the Italian Bike Festival, and then returning.
Given the enormous success of last year, with over 100 participants at the start, there will also be a playful moment dedicated to supporting and promoting an alternative concept of sustainable urban mobility: the CargoBike Revolution. A ride in the city of Rimini, with departure and arrival at the Italian Bike Festival aimed at raising public awareness of the use of CargoBikes in the city.
But it does not end here: the rich program of shows and shows that made the Italian Bike Festival famous in its first 3 editions will return, the competitions in the Off Road Arena, the Pumptrack to make even the little ones take their first steps on two wheels, the Extra Festival appointments in which to meet at the end of a test day and the calendar of appointments and meetings with the greatest cycling champions of yesterday and today.
mercoledì 21 aprile 2021
martedì 20 aprile 2021
InBici Training Camp - cambio data
Dal 30 maggio al 6 giugno 2021 arriva a Gabicce Mare l’InBici Training Camp, una vacanza nel cuore della Riviera Adriatica dedicata agli appassionati del pedale.
Quartier generale del camp sarà, l’hotel Alexander, elegante quattro stelle bike-friendly con cui Inbici Media Group ha appena siglato una nuova partnership. La moderna struttura ricettiva sorge in una location straordinaria, nel cuore della Riviera Adriatica al confine tra Romagna e Marche e delimitata dal verde promontorio del Colle San Bartolo che rende la sua spiaggia unica in tutta la costa.
Due le opzioni a disposizione dei ciclisti: il soggiorno dal 2 al 6 giugno (cinque giorni e quattro notti a 450 euro a persona in camera doppia) e quello dal 30 maggio al 6 giugno (8 giorni e 7 notti a 690 euro a persona in camera doppia).
Il trattamento con formula “all inclusive” prevede colazione, pranzo e cena con bevande incluse ed uno sconto riservato ai tesserati Acsi e dell’InBici Cycling Team.Inclusi nel prezzo le guide professionali dello staff di Inbici per le uscite in bicicletta, l’assistenza meccanica al seguito, il deposito bici con angolo officina meccanica e lavaggio, il servizio di lavanderia quotidiano per abbigliamento tecnico, la maglia celebrativa dell’evento ed il “welcome pack”, oltre all’accesso nella piscina esterna, all’idromassaggio riscaldato, alla sauna e all’area fitness Technogym.
Affacciato sul mare ma situato a pochi chilometri dalle colline marchigiane e romagnole, Gabicce Mare – per la poliedricità morfologica del suo territorio – è una località ideale per gli amanti della bicicletta.
Pedaleremo sulle colline marchigiane, dolci e degradanti verso il mare, visiteremo le città fortificate e murate, i borghi storici ed i panorami mozzafiato a pochi chilometri dalla Città Patrimonio dell’Umanità di Urbino. Un viaggio nell’immenso patrimonio di opere d’arte custodito in chiese e musei, nei luoghi e nelle città romantiche e dell’amore, ma anche nella vicina Romagna con le sue capitali del turismo estivo e la città di Cesenatico, sede della più importante gran fondo d’Europa e, soprattutto, patria dell’indimenticato Marco Pantani.
Per qualsiasi informazione scrivi a redazione@inbici.net
oppure chiama il numero 391 / 4917418
From 30 May to 6 June 2021 the InBici Training Camp arrives in Gabicce Mare, a holiday in the heart of the Adriatic Riviera dedicated to pedal enthusiasts.
The headquarters of the camp will be the Alexander hotel, an elegant bike-friendly four-star hotel with which Inbici Media Group has just signed a new partnership. The modern accommodation facility is located in an extraordinary location, in the heart of the Adriatic Riviera on the border between Romagna and Marche and bordered by the green promontory of Colle San Bartolo which makes its beach unique throughout the coast.
Two options are available to cyclists: the stay from 2 to 6 June (five days and four nights at 450 euros per person in a double room) and that from 30 May to 6 June (8 days and 7 nights at 690 euros per person in double room).
The "all inclusive" treatment includes breakfast, lunch and dinner with drinks included and a discount reserved for Acsi and InBici Cycling Team members. mechanics in tow, the bike deposit with a mechanical workshop and washing corner, the daily laundry service for technical clothing, the celebratory shirt of the event and the "welcome pack", in addition to access to the outdoor pool, the heated whirlpool, the sauna and Technogym fitness area.
Overlooking the sea but located a few kilometers from the hills of the Marche and Romagna, Gabicce Mare - due to the morphological versatility of its territory - is an ideal location for bicycle lovers.
We will ride on the hills of the Marche, gentle and sloping towards the sea, we will visit the fortified and walled cities, the historic villages and the breathtaking views just a few kilometers from the World Heritage City of Urbino. A journey into the immense patrimony of works of art kept in churches and museums, in romantic places and cities of love, but also in nearby Romagna with its summer tourism capitals and the city of Cesenatico, home to the most important great fund of Europe and, above all, homeland of the unforgettable Marco Pantani.
For any information write to redazione@inbici.net
or call 391/4917418
lunedì 19 aprile 2021
Italian Gravel Trophy
L’Italian Gravel Trophy è un evento cicloturistico internazionale creato in collaborazione con l’associazione albergatori “Welcome to Gabicce” con il patrocinio del Comune di Gabicce Mare e della Regione Marche.
Si svolgerà nella splendida riviera marchigiana il primo weekend di settembre (sabato 4 e domenica 5) la 1ª edizione di “Italian Gravel Trophy”, una nuova rassegna cicloturistica internazionale della durata di due giorni sotto l’egida dell’Ente di promozione sportiva ACSI.
L’evento ciclistico sarà preceduto da una giornata promozionale (sabato) interamente dedicata al fenomeno Gravel. In una zona baricentrica rispetto al punto di partenza della corsa sarà allestito un ricco e dinamico Bike-Village dove le aziende specializzate potranno esporre i loro prodotti.
Il tracciato dell’escursione si snoderà tra antichi borghi, storici manieri e rocche medioevali, percorrendo le strade bianche e le suggestive zone collinari che, da sempre, identificano questa magica terra incastonata nella provincia di Pesaro e Urbino.
Il tracciato percorrerà le strade bianche e rurali dell’entroterra nel comprensorio del comune di Gabicce ma anche quello della provincia di Pesaro-Urbino con le sue attrazioni storiche e monumentali per giungere nel Parco Naturale del Monte San Bartolo, offrendo così un’opportunità di grande visibilità anche a quella ricca rete di strutture ricettive (agriturismi, cantine vinicole, realtà eno-gastronomiche) solitamente non adeguatamente valorizzate dai circuiti classici del turismo balneare.
Il tracciato sarà modulato in base alle aspettative del ciclista Gravel che, pur coltivando un “sano agonismo”, è più equiparabile al profilo di un escursionista, ovvero ad uno sportivo “slow” che ama pedalare a “testa alta” per non perdersi le meraviglie scenografiche dei luoghi che percorre, concedendosi anche soste rigeneranti e lunghe pause nei punti di ristoro. Per questo l’evento non sarà competitivo e dunque non avrà riscontri cronometrici né graduatorie finali.
Anche per questo, la manifestazione – oltre che alle Gravel-bike – sarà aperta ad ogni tipologia di mezzo (mtb, e-bike e bici da lunghi viaggi).
L’evento ciclistico sarà preceduto da una giornata promozionale (il sabato) interamente dedicata al fenomeno Gravel. In una zona baricentrica rispetto al punto di partenza della corsa, nel rigoroso rispetto dei protocolli di sicurezza che saranno in vigore quest’estate – sarà allestito un ricco e dinamico Bike-Village dove le aziende specializzate potranno esporre i loro prodotti.
Sarà un contenitore altamente profilato sul segmento Gravel, arricchito anche da conferenze, incontri B2B e B2C, presentazione di anteprime e momenti di entertainment. L’obiettivo, secondo gli organizzatori, è l’affermazione di un modello di promozione e ricettività che possa generare arrivi e presenze sul territorio di Gabicce in tutti i mesi dell’anno.
Per qualsiasi info contattare i numeri t. 393 / 9838319 t. 391 / 4917418
The Italian Gravel Trophy is an international cycling event created in collaboration with the hoteliers association "Welcome to Gabicce" with the patronage of the Municipality of Gabicce Mare and the Marche Region.
The 1st edition of the "Italian Gravel Trophy", a new international cycling event lasting two days under the auspices of the ACSI sports promotion body, will take place in the splendid Marche Riviera on the first weekend of September (Saturday 4 and Sunday 5).
The cycling event will be preceded by a promotional day (Saturday) entirely dedicated to the Gravel phenomenon. In a barycentric area with respect to the starting point of the race, a rich and dynamic Bike-Village will be set up where specialized companies will be able to exhibit their products.
The route of the excursion will wind through ancient villages, historic manors and medieval fortresses, along the dirt roads and suggestive hilly areas that have always identified this magical land set in the province of Pesaro and Urbino.
The route will cover the white and rural roads of the hinterland in the district of the municipality of Gabicce but also that of the province of Pesaro-Urbino with its historical and monumental attractions to reach the Monte San Bartolo Natural Park, thus offering a great opportunity visibility also to that rich network of accommodation facilities (agritourisms, wine cellars, food and wine realities) usually not adequately exploited by the classic circuits of seaside tourism.
The route will be modulated according to the expectations of the Gravel cyclist who, while cultivating a "healthy competitive spirit", is more comparable to the profile of a hiker, or a "slow" sportsman who loves pedaling with "his head held high" so as not to lose the wonders. scenographic of the places he runs through, also allowing himself regenerating stops and long breaks in the refreshment points. For this reason, the event will not be competitive and therefore will not have chronometric results or final rankings.
Also for this reason, the event - as well as to Gravel-bikes - will be open to all types of vehicles (mtb, e-bike and long-distance bike).
The cycling event will be preceded by a promotional day (Saturday) entirely dedicated to the Gravel phenomenon. In a barycentric area with respect to the starting point of the race, in strict compliance with the safety protocols that will be in force this summer - a rich and dynamic Bike-Village will be set up where specialized companies will be able to exhibit their products.
It will be a highly profiled container on the Gravel segment, also enriched by conferences, B2B and B2C meetings, presentation of previews and moments of entertainment. The goal, according to the organizers, is the affirmation of a promotion and hospitality model that can generate arrivals and presences in the Gabicce area in all months of the year.
For any info contact the numbers t. 393/9838319 t. 391/4917418
domenica 18 aprile 2021
sabato 17 aprile 2021
Ma chi te lo fa fare?
Chi va in bicicletta se l'è sentito dire almeno una volta nella vita:
Ma chi te lo fa fare?
Perché sottoporsi a sofferenze eroiche pur di arrivare in cima a un passo sconosciuto?
Perché masticare chilometri su chilometri per il puro gusto di tagliare un traguardo - il proprio - con le guance impastate di fatica e commozione?
In questo libro, dedicato a chi ha già trovato la risposta, ma anche a chi ancora non la conosce, Giacomo Pellizzari ci conduce su percorsi ciclistici celebri per la loro perfidia per raccontarci uno degli sport più amati.
Tra aneddoti sui grandi campioni, ritratti di intrepidi ciclisti della domenica e consigli pratici per affrontare le difficoltà, Pellizzari ci spiega come la bicicletta gli ha cambiato la vita.
Da quando pedala, ha conosciuto tanti amici, ha visto le montagne più belle del mondo, ha rivissuto le imprese dei grandi "gareggiando" a distanza con Pantani e con Wiggins, con Ullrich e Coppi, con Gimondi e il nonno Bruno, che durante la guerra portava sulla sua Umberto Dei i dispacci più urgenti. Ma soprattutto ha imparato a convivere con il dolore per distillarne il piacere più grande: quello di superare ogni giorno i propri limiti, tornare a essere puro corpo e sentirsi vivo davvero.
Perché, come dice lui, "quando si pedala il dolore è una componente essenziale del piacere. Bisogna imparare a sopportarlo, a conviverci.
Se non si è disposti ad accettarlo, non si amerà la bicicletta".
Del resto, non è obbligatorio.
Those who ride a bicycle have heard it said at least once in their life:
But who makes you do it?
Why undergo heroic suffering in order to reach the top of an unknown pass?
Why chew kilometers after kilometers for the pure pleasure of crossing a finish line - your own - with your cheeks mixed with fatigue and emotion?
In this book, dedicated to those who have already found the answer, but also to those who still do not know it, Giacomo Pellizzari takes us on cycling routes famous for their perfidy to tell us about one of the most loved sports.
Between anecdotes about the great champions, portraits of intrepid Sunday cyclists and practical advice to face the difficulties, Pellizzari explains how the bicycle changed his life.
Since pedaling, he has met many friends, he has seen the most beautiful mountains in the world, he has relived the exploits of the great "competing" at a distance with Pantani and with Wiggins, with Ullrich and Coppi, with Gimondi and his grandfather Bruno, who during the war carried the most urgent dispatches on his Umberto Dei. But above all he has learned to live with pain to distill its greatest pleasure: that of overcoming one's limits every day, returning to being pure body and feeling truly alive.
Because, as he says, "when you pedal, pain is an essential component of pleasure.
You have to learn to bear it, to live with it.
If you are not willing to accept it, you will not love the bicycle. "
Moreover, it is not mandatory.
venerdì 16 aprile 2021
Roberto Mancini
Il commissario tecnico della Nazionale Roberto Mancini, testimonial d’eccezione delle Marche.