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mercoledì 25 gennaio 2023

Se tutti usassimo la bici come gli olandesi...

 Il settore dei trasporti è responsabile di un quarto delle emissioni globali di gas serra legate ai combustibili e la metà di queste emissioni proviene dalle autovetture. Non solo, le previsioni indicano che la domanda globale di trasporto su strada aumenterà di circa tre volte entro il 2050. Con queste prospettive, riuscire a mitigare l'effetto climatico dei trasporti risulta difficile. Una possibile soluzione è stata proposta in un articolo pubblicato su Nature communications earth and environment, e arriva dall'esempio di alcuni Paesi come Danimarca e Olanda. Qui, infatti, la società e le infrastrutture si sono adattate per promuovere l'utilizzo della bici, specialmente per i piccoli spostamenti quotidiani. E l'impatto, in termini di salute del Pianeta e della popolazione, sarebbe notevole.

Che nei Paesi dell'Europa continentale, soprattutto quelli più settentrionali, si vada molto in bicicletta non è una novità: basta anche solo varcare il confine delle Alpi e le piste ciclabili si sprecano. L'utilizzo della bici non solo a fini sportivi ma come mezzo di trasporto è diffuso in Paesi come Austria, Germania, Danimarca e Olanda, e le amministrazioni comunali si sono state adattate di conseguenza. Nello studio, gli autori hanno raccolto una serie di dati globali sulla produzione, il commercio, lo stock e il possesso di biciclette Paese per Paese dal 1962 al 2015. Considerando il numero di bici pro capite, in cima alla classifica ci sono Danimarca, Olanda, Norvegia. Si tratta di Paesi, scrivono gli autori, in cui il sistema dei trasporti (anche pubblici) funziona in modo da soddisfare a pieno le esigenze della popolazione, e in cui il movente all'uso della bicicletta è culturale: la ricerca di una vita più ecologica e più sana. La bici, infatti, è una buona alternativa per evitare di compiere quotidianamente tragitti brevi in auto, e aiuta da un lato a mitigare l'impatto ambientale dei trasporti, dall'altro contribuisce a risolvere il problema dell'estrema sedentarietà della società moderna.

L'Italia, invece, si colloca in una situazione in cui il possesso dell'auto è aumentato più velocemente rispetto a quello della bici e, in generale, rimane il mezzo prevalente. Altri Paesi, che comprendono vaste aree e richiedono spesso tragitti lunghi per giungere da un luogo all'altro, come Stati uniti, Australia e Canada, nonostante contino un numero di bici elevato, basano i loro trasporti sull'automobile. Altri ancora, come Giappone e Svizzera, preferiscono i mezzi pubblici. A livello mondiale, infine, i Paesi in cui la bici è meno diffusa sono quelli con un Pil pro capite più basso.

Esempi virtuosi di come tutte queste condizioni abbiano trovato riscontro nella disponibilità della popolazione e abbiano diffuso l'uso quotidiano della bicicletta sono Danimarca e Olanda. Se tutti si comportassero come i danesi, andassero cioè in bici tanto quanto loro, si risparmierebbero circa 414 milioni di tonnellate di CO2 emessa, pari in sostanza alle emissioni del Regno Unito nel 2015. Se si raggiungessero gli ancor più virtuosi livelli dell'Olanda, invece, il taglio sulla CO2 raggiungerebbe i 686 milioni di tonnellate, equivalenti all'86% delle emissioni dell'intera Germania nello stesso anno. Di quanti km al giorno parliamo? Pochissimi: 1,6 km per la Danimarca, uno in più per l'Olanda.



The transport sector is responsible for a quarter of global fuel-related greenhouse gas emissions, and half of these emissions come from passenger cars. Not only that, forecasts indicate that the global demand for road transport will increase by about three times by 2050. With these prospects, being able to mitigate the climate effect of transport is difficult. A possible solution was proposed in an article published in Nature communications earth and environment, and comes from the example of some countries such as Denmark and the Netherlands. Here, in fact, society and infrastructure have adapted to promote the use of bicycles, especially for small daily trips. And the impact, in terms of the health of the planet and the population, would be considerable.

That in the countries of continental Europe, especially the more northern ones, there is a lot of cycling is not new: it is enough just to cross the border of the Alps and the cycle paths are wasted. The use of the bike not only for sporting purposes but as a means of transport is widespread in countries such as Austria, Germany, Denmark and the Netherlands, and the municipal administrations have adapted accordingly. In the study, the authors compiled a series of global data on bicycle production, trade, stock and ownership by country from 1962 to 2015. Looking at the number of bicycles per capita, the top rankings are Denmark, Holland , Norway. These are countries, write the authors, in which the transport system (including public transport) works in such a way as to fully satisfy the needs of the population, and in which the motive for using the bicycle is cultural: the search for a more greener and healthier. The bike, in fact, is a good alternative to avoid making short journeys every day by car, and on the one hand it helps to mitigate the environmental impact of transport, and on the other it helps to solve the problem of extreme sedentary lifestyle in modern society.

Italy, on the other hand, finds itself in a situation in which car ownership has increased faster than bicycle ownership and, in general, remains the prevalent means of transport. Other countries, which cover large areas and often require long journeys to get from one place to another, such as the United States, Australia and Canada, despite having a large number of bikes, base their transport on the car. Still others, such as Japan and Switzerland, prefer public transport. Lastly, globally, the countries where the bicycle is less widespread are those with a lower GDP per capita.

Virtuous examples of how all these conditions have been reflected in the availability of the population and have spread the daily use of the bicycle are Denmark and the Netherlands. If everyone behaved like the Danes, that is, they cycled as much as they do, around 414 million tonnes of CO2 emitted would be saved, essentially equal to the emissions of the United Kingdom in 2015. If the even more virtuous levels of the Netherlands were reached, instead, the CO2 cut would reach 686 million tons, equivalent to 86% of the emissions of the whole of Germany in the same year. How many km per day are we talking about? Very few: 1.6 km for Denmark, one more for Holland.

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