La bicicletta è il mezzo più efficace per i tragitti brevi e non solo, il più piacevole, il più accessibile, il più salutare ed è capace di portare inaspettati benefici all'economia.
La consapevolezza del "potere dei pedali" si fa strada sempre più nella società contemporanea. Con questo saggio, Razemon smentisce i pregiudizi sulla bici e lancia un vibrante appello alla "transizione ciclabile".
Inquinamento, città paralizzate dal traffico, vita sedentaria: la bicicletta può essere un rimedio efficace ai mali che affliggono la nostra società. Osteggiata da luoghi comuni e da un’urbanistica asservita alle auto, la “due ruote” è spesso relegata a semplice strumento di piacere per radical-chic o bollata come feticcio per ecologisti sognatori. Attraverso un’indagine brillante, a tratti scherzosa, basata su un’enorme mole di dati, Razemon affronta i pregiudizi e propone una via alternativa. Partendo dalla Francia, ci offre un panorama della situazione europea e mondiale, con numerosi riferimenti all’italia. La vecchia Europa continua a viaggiare a due velocità: i Paesi del Nord stanno ultimando la “transizione ciclabile”, mentre al sulle sponde del Mediterraneo questo processo sembra essersi arenato. L’analisi di Razemon è un’occasione per capire come la bici può concretamente migliorare la nostra vita quotidiana.
Dalla quarta di copertina: La bicicletta è il mezzo più efficace per i tragitti brevi e non solo, il più piacevole, il più accessibile, il più salutare ed è capace di portare inaspettati benefici all’economia. La consapevolezza del “potere dei pedali” si fa strada sempre più nella società contemporanea.
The bicycle is the most effective means for short journeys and beyond, the most pleasant, the most accessible, the healthiest and is capable of bringing unexpected benefits to the economy.
Awareness of the "power of the pedals" is increasingly making its way into contemporary society. With this essay, Razemon belies the prejudices on the bike and launches a vibrant appeal to the "cycle transition".
Pollution, cities paralyzed by traffic, sedentary life: the bicycle can be an effective remedy for the ills afflicting our society. Opposed by clichés and by an urbanism enslaved to cars, the "two-wheeler" is often relegated to a simple pleasure tool for radical-chic or branded as a fetish for dreamy ecologists. Through a brilliant investigation, sometimes playful, based on an enormous amount of data, Razemon addresses prejudices and proposes an alternative way. Starting from France, he offers us a panorama of the European and world situation, with numerous references to Italy. Old Europe continues to travel at two speeds: the Northern countries are completing the "cycle transition", while on the shores of the Mediterranean this process seems to have stalled. Razemon's analysis is an opportunity to understand how the bike can concretely improve our daily lives.
From the back cover: The bicycle is the most effective means of transport for short journeys and beyond, the most pleasant, the most accessible, the healthiest and is capable of bringing unexpected benefits to the economy. Awareness of the "power of the pedals" is increasingly making its way into contemporary society.
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