Arriva dal 18 febbraio sulla piattaforma Loft il primo episodio di un’avventura incredibile.
Reza Pakravan, un analista finanziario di 39 anni con un impiego ottimamente remunerato in uno dei più grandi istituti bancari della City londinese decide di abbandonare il suo lavoro per impegnarsi in un lungo viaggio in bicicletta. Si parte da Capo Nord, in Norvegia, la punta nord dell’Europa nel circolo polare artico. “Per tutta la vita mi sono ispirato ad esploratori e avventurieri. Dopo anni di conformismo ho preso una decisione drastrica per realizzare il mio sogno”.
Obiettivo dell’impresa è pedalare percorrendo la lunghezza del pianeta da nord a sud in tempo record, da Capo Nord in Norvegia a Cape Town in Sudafrica: 11 mila miglia (18 mila km) in tre mesi. Compagno di viaggio di Reza è Steven Pawley.
Per battere il record è necessario pedalare per 200 km al giorno, ma gli imprevisti sono dietro l’angolo dappertutto.
Nel pianificare il viaggio, il primo problema da affrontare è l’impossibilità di attraversare la Siria che è una zona di guerra. Così il Guiness World Record ha acconsentito a dividere la spedizione in due tappe: la prima, da Capo Nord a Shiraz, in Iran, paese di origine di Reza, poi, il volo fino a Il Cairo, città di partenza della seconda tappa fino a Cape town, patria di Steven. I due ciclisti dovranno attraversare zone molto pericolose come il Daghestan. “Penso che se anche fallirò, sarà comunque una bella storia, potrò dire ai miei figli che almeno ci ho provato”, dice Reza alla fine del suo ultimo giorno di lavoro a Londra. Dopo due giorni arrivano in Finlandia: mancano ancora 12 paesi da attraversare e 98 giorni da vivere. Quando arrivano a San Pietroburgo è notte e piove a dirotto, ma riescono a trovare una coppia che si offre di ospitarli per la notte. “Sono queste le cose per cui vale la pena fare il viaggio, incontrare persone così che dal nulla invitano due estranei in bicicletta a casa loro. E’ incredibile”. Anche la coppia che li ospita parla loro del Daghestan e dell’attenzione che dovranno fare in quel Paese.
Avvicinandosi alla Repubblica di Kalmykia, vicino Daghestan, la polizia locale ferma i due ciclisti per un controllo dei documenti e fa chiamare un interprete per interrogarli sul loro percorso. Così, per l’ennesima volta vengono scoraggiati rispetto all’idea di attraversare il Daghestan. “Se devo scegliere tra rischiare o lasciare la spedizione, io mi arrendo”, afferma Steven spaventato dagli ammonimenti della polizia. Così decidono di separarsi: Reza attraverserà il Daghestan mentre Steven lo raggiungerà a Baku. “Non ho la minima idea di cosa mi aspetta sulla strada davanti a me – ammette Reza – Eppure l’intera spedizione riguarda il conquistare l’ignoto. Così, a dispetto delle mie paure, sono pronto a tenere la testa bassa e a pedalare fino alla fine”.
The first episode of an incredible adventure arrived on the Loft platform on February 18, 2019.
Reza Pakravan, a 39-year-old financial analyst with well-paid employment in one of London's largest banking institutions, decides to quit her job to engage in a long bicycle trip. It starts from North Cape, in Norway, the northern tip of Europe in the Arctic polar circle. "Throughout my life I have been inspired by explorers and adventurers. After years of conformity I took a drastic decision to realize my dream ".
The objective of the company is to pedal along the length of the planet from north to south in record time, from North Cape in Norway to Cape Town in South Africa: 11 thousand miles (18 thousand km) in three months. Reza's traveling companion is Steven Pawley.
To beat the record it is necessary to cycle for 200 km a day, but the contingencies are around the corner everywhere.
In planning the journey, the first problem to be faced is the impossibility of crossing Syria which is a war zone. So the Guiness World Record has consented to divide the expedition into two stages: the first, from the North Cape to Shiraz, in Iran, the country of origin of Reza, then, the flight to Cairo, city of departure of the second stage until Cape town, Steven's homeland. The two cyclists will have to cross very dangerous areas like Dagestan. "I think that even if I fail, it will still be a good story, I will be able to tell my children that at least I tried," says Reza at the end of her last day in London. After two days they arrive in Finland: there are still 12 countries to cross and 98 days to live. When they arrive in St. Petersburg it's night and it's raining heavily, but they manage to find a couple who offers to host them for the night. "These are the things worth traveling for, meeting people so that from nothing they invite two strangers on their bikes to their home. It's incredible". Even the couple that hosts them speaks to them about Dagestan and the attention they will have to do in that country.
Approaching the Republic of Kalmykia, near Dagestan, the local police stopped the two cyclists for a check of the documents and called an interpreter to interrogate them on their journey. So, for the umpteenth time they are discouraged compared to the idea of crossing the Dagestan. "If I have to choose between risking or leaving the shipment, I give up," says Steven, frightened by police warnings. So they decide to separate: Reza will cross the Dagestan while Steven will reach it in Baku. "I have no idea what awaits me on the road ahead of me - Reza admits - Yet the whole expedition is about conquering the unknown. So, in spite of my fears, I am ready to keep my head down and to ride to the end ".
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