Contromano

Andare dal «ciclista» per imparare a riparare la propria bicicletta. 
Può apparire strano, ma è quello che propongono Andrea Desiderio, 29 anni e Georg Evtimov, 27 anni, due giovani innamorati delle due ruote che a Cusano Milanino hanno dato vita all’esperienza di "Contromano", una vera ciclofficina, dove a fare riparazioni e manutenzioni sono gli stessi clienti. Un progetto sociale che nasce da lontano, nel 2008, dal gruppo di ciclisti urbani padernesi "TelaioStorto". 

"A quei tempi promuovevamo uscite in bicicletta con Legambiente e pensai che avremmo potuto mettere a disposizione le nostre conoscenze per chi doveva riparare la sua bici oppure per chi non ne aveva una - racconta Andrea, che nella vita di tutti i giorni è un meccanico ciclista per un prestigioso marchio del settore -.

 Così nacque l’idea di "Contromano", un’officina in grado di riparare e riassemblare le biciclette a fin di bene". Il suo progetto prese forma nel centro di aggregazione giovanile di Paderno dove un intero locale fu adibito a ciclofficina, ma "per cause di forza maggiore" dopo qualche tempo svanì.

«Nel frattempo sulla mia strada avevo incontrato Georg, un vero innamorato delle biciclette e delle pedalate, ma soprattutto una persona precisa come un orologio svizzero. 

Con lui il nostro progetto ha continuato a crescere. Abbiamo trovato casa a Cusano. Contromano oggi si trova sul terrazzo del circolo Arci Agorà di via Monte Grappa 27 a Cusano, dove prende a vivere il martedì, tra le 17.45 alle 20. Pareti prefabbricate e una stufetta per le sere invernali. Georg e Andrea accolgono i loro "clienti" tra decine di vecchie biciclette in attesa di essere "riutilizzate".

 "La nostra filosofia è quella di offrire a tutti l’opportunità di imparare a riparare la loro bicicletta, utilizzando parti di altre bici non più in uso - raccontano -.Siamo in grado di fare la manutenzione usando pezzi di vecchie bici, senza acquistare nuovi ricambi". Il tutto avviene in modo assolutamente gratuito.

 "Spesso ci capita di assemblare biciclette, usando i pezzi di vecchie bici che ci sono state donate - concludono -. Noi a nostra volta le doniamo a chi non potrebbe permettersene una".

Go to the "cyclist" to learn how to repair your bicycle.

It may seem strange, but this is what Andrea Desiderio, 29, and Georg Evtimov, 27, propose, two young people in love with two wheels who in Cusano Milanino gave life to the experience of "Contromano", a real bicycle workshop, where to make repairs and maintenance are the same customers. A social project that was born from afar, in 2008, by the group of Padernese urban cyclists "CorniceStorto".

"In those days we were promoting bike rides with Legambiente and I thought we could make our knowledge available for those who had to repair their bikes or for those who didn't have one - says Andrea, who is a cyclist mechanic in everyday life. for a prestigious brand in the sector -.

 Thus was born the idea of ​​"Contromano", a workshop capable of repairing and reassembling bicycles for a good purpose ". His project took shape in the Paderno youth center where an entire room was used as a bicycle workshop, but" due to force majeure "after some time it vanished.

«In the meantime on my way I had met Georg, a true lover of bicycles and pedaling, but above all a person as precise as a Swiss watch.

With him our project continued to grow. We found a house in Cusano. Contromano today is located on the terrace of the Arci Agorà club in via Monte Grappa 27 in Cusano, where he starts living on Tuesdays, between 5.45pm and 8pm. Prefabricated walls and a small heater for winter evenings. Georg and Andrea welcome their "customers" among dozens of old bicycles waiting to be "reused".

 "Our philosophy is to offer everyone the opportunity to learn how to repair their bicycle, using parts of other bikes that are no longer in use - they say -. We are able to do maintenance using parts of old bikes, without buying new ones. spare parts ". Everything happens absolutely free.

 "Often we assemble bicycles, using the pieces of old bikes that have been donated to us - they conclude -. We in turn donate them to those who could not afford one".