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martedì 14 aprile 2020

Bikeconomy

Ha la firma di Gianluca Santilli Presidente di Osservatorio Bikeconomy e Pierangelo Soldavini, giornalista del Sole 24 Ore, il libro “Bikeconomy. Viaggio nel mondo che pedala” (Egea 18,00 euro).
La bicicletta ha compiuto due secoli, e dalla sua nascita fa “muovere l’umanità”. Il libro vuole tracciarne il percorso da mezzo di trasporto a rilancio della nuova economia. Soluzione per la mobilità cittadina, anima della logistica delle consegne, e filosofia del benessere fisico e del movimento lento. Una nuova bikeconomy, quella del cicloturismo, un’opportunità di rilancio delle economie dei territori nel Belpaese. Ma quanto fa bene andare in bicicletta? Per la salute, per formare un carattere, per imparare a soffrire, per concentrarsi, per allenarsi a pedalare nella vita.

Una lettura agile ed interessante per un libro che parla di città a misura di bicicletta come Bolzano dove passano più due ruote che automobili, 10.000 contro 8.000 lungo uno degli assi viari che portano in centro. La bici è il mezzo più pratico e veloce e per i meno allenati la tecnologia viene in auto con la bicicletta a pedalata assistita. Tra le pagine trova spazio anche l’urgenza della sicurezza che spesso disincentiva all’uso della bicicletta, sia in termini di furti sia di pericolosità della mobilità ciclabile in mezzo al trasporto urbano. Nel racconto si passa dai numeri del mercato all’innovazione, tracciando i profili di chi con tecnica e creatività ha saputo spingere sempre più avanti il mercato bike.
Si passa poi a considerare il nostro Paese e il turismo. “Nessun altro Pase al mondo è così bello, ricco, vario e attraente” e proprio perché abbiamo troppi tesori ne restiamo spesso indifferenti. La vacanza su due ruote è spesso sottovalutata e non si riesce a valorizzare le enormi potenzialità economiche legate al cicloturismo. Qualche idea viene data su quali strumenti da adottare “infrastrutture che possano garantire di pedalare in sicurezza tra loro ben coordinate, alberghi bike friendly, ristoranti accoglienti per ciclisti, strutture dedicate quali noleggi bici e officine, guide specializzate e multilingue, app da consultare con tutte le informazioni e i siti ai quali poter accedere e nei quali trovare ogni tipologia di offerta” si legge nel libro. Qualche consiglio dunque su come non farsi scappare il turismo a due ruote.
Idee e lavori in corso si intrecciano al ricordo dei grandi campioni della bici come Gino Bartali e Fausto Coppi, in un racconto del ciclismo a cavallo di due secoli.
Il libro parla anche di un’altra grande ricchezza legata alla bici, ovvero la salute, “il comparto che ha più valore nell’ambito della bikeconomy: si tratta di quasi 200 miliardi di euro nella sola Unione Europea. Si parla di un aumento della durata della vita, del suo miglioramento, dell’eliminazione degli effetti negativi della sedentarietà, di enormi risparmi in sede di prevenzione e cura di moltissime patologie”.





Gianluca Santilli, President of the Bikeconomy Observatory and Pierangelo Soldavini, journalist of the Sole 24 Ore, signed the book “Bikeconomy. Journey into the world that rides "(Egea 18.00 euros).
The bicycle has turned two centuries, and since its birth it has "moved humanity". The book aims to trace the path from means of transport to relaunching the new economy. Solution for city mobility, soul of delivery logistics, and philosophy of physical well-being and slow movement. A new bikeconomy, that of cycling tourism, an opportunity to relaunch the economies of the territories in the beautiful country. But how good is cycling? For health, to form a character, to learn to suffer, to concentrate, to train yourself to pedal in life.

An agile and interesting reading for a book that talks about bicycle-friendly cities like Bolzano where more than two wheels pass cars, 10,000 against 8,000 along one of the road axes that lead to the center. The bike is the most practical and fastest way and for the less trained, technology comes in the car with the pedal-assisted bicycle. The pages also include the urgency of safety which often disincentives the use of bicycles, both in terms of thefts and dangers of cycling in the midst of urban transport. The story goes from market numbers to innovation, tracing the profiles of those who with technique and creativity have been able to push the bike market further and further.
We then move on to consider our country and tourism. "No other Pase in the world is so beautiful, rich, varied and attractive" and precisely because we have too many treasures we often remain indifferent to them. The holiday on two wheels is often underestimated and it is not possible to exploit the enormous economic potential linked to cycle tourism. Some ideas are given on what tools to adopt "infrastructures that can guarantee pedaling safely, well coordinated, bike friendly hotels, welcoming restaurants for cyclists, dedicated structures such as bike rental and workshops, specialized and multilingual guides, apps to consult with all the information and sites to which you can access and in which to find each type of offer "reads the book. So some advice on how not to miss out on two-wheel tourism.
Ideas and work in progress are intertwined with the memory of the great bike champions such as Gino Bartali and Fausto Coppi, in a story of cycling spanning two centuries.
The book also talks about another great wealth linked to the bike, or health, "the sector that has the most value in the bikeconomy: it is almost 200 billion euros in the European Union alone. There is talk of an increase in life span, its improvement, the elimination of the negative effects of sedentary lifestyle, enormous savings in the prevention and treatment of many diseases ".

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