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martedì 18 ottobre 2022

1 Giro d’Italia 2023

 Il 106° Giro d’Italia torna a partire dal nostro Paese con una scelta evocativa: i 3.448,6 km dell’edizione 2023 scatteranno sabato 6 maggio da un piccolo borgo sulla costa abruzzese (Fossacesia Marina, bandiera blu per la qualità delle sue acque) e termineranno nel cuore di Roma con una prova in linea. Per l’Abruzzo si tratta della seconda Grande Partenza dopo quella del 2001, per Roma del 49° arrivo di tappa e del quinto traguardo finale del Giro.

Difficile riassumere in breve le caratteristiche di una corsa così lunga e complessa. Dopo l’abbuffata di Sud delle ultime edizioni, sarà un Giro che non scenderà la Penisola oltre Salerno (ma con una magnifica Napoli-Napoli, reduce dal grande successo del 2022), che offrirà parecchio Adriatico e un pizzico di Tirreno, che esplorerà tutto l’arco alpino da ovest ad est con tante salite inedite (alcune durissime), che tornerà sulle Cime di Lavaredo, una delle ascese più belle del mondo, e chiuderà la parte agonistica prima della passerella capitolina con un’affascinante e terribile cronoscalata friulana. C’è anche un fugace ma niente affatto banale passaggio in Svizzera con il traguardo in salita a Crans Montana. La tappa include la Cima Coppi di questo Giro, l’affascinante Colle del Gran San Bernardo che scollina a 2.469 metri.

Il libro di bordo parla di otto tappe per velocisti sulle 21 totali, di tre prove contro il tempo per un totale di 70,6 km, di sette frazioni di montagna che presentano tutte traguardi in salita compresa la cronoscalata finale del Lussari e di quattro frazioni dedicate ai cacciatori di traguardi parziali. Totale: 51.300 metri di dislivello. A prima impressione, sarà un Giro impegnativo ma non estremo che strizza l’occhio ai big del ciclismo mondiale che possono ipotizzare una doppietta con il Tour.

Le prime tappe chiave presenteranno il conto prestissimo: il quarto giorno si arriva al Lago Laceno, il settimo sul Gran Sasso. I muri di Fossombrone saranno antipasto alla seconda cronometro, quella di Cesena. Il primo tappone arriva il 13° giorno, da Borgofranco di Ivrea si va verso Crans Montana. Dietro l’apparentemente innocua Seregno-Bergamo ci sono 3.600 metri di dislivello e dopo il riposo ritorna il mitico Monte Bondone che si raggiunge dopo oltre 5000 metri.

La temutissima «tripletta» è quella delle tappe 18, 19 e 20, in programma dal 25 al 27 maggio. Si comincia con la Oderzo-Val di Zoldo, si prosegue con il più bello dei tapponi dolomitici, da Longarone alle Tre Cime di Lavaredo, valicando Campolongo, Giau e Tre Croci per 5.400 metri di dislivello: nessun grande giro può vantare paesaggi simili. E poi c’è il Monte Lussari, ennesima e durissima perla friulana, che verrà scalata contro il tempo: 1.050 metri di dislivello in molto meno di 10 km con punte del 23-25% nelle rampe finali. La sera del 27 maggio o la mattina di domenica 28 la carovana volerà a Roma per la passerella finale.



The 106th Giro d'Italia returns from our country with an evocative choice: the 3,448.6 km of the 2023 edition will start on Saturday 6 May from a small village on the Abruzzo coast (Fossacesia Marina, blue flag for the quality of its waters ) and will end in the heart of Rome with an online test. For Abruzzo this is the second Great Start after that of 2001, for Rome the 49th stage finish and the fifth final finish line of the Giro.

It is difficult to summarize in short the characteristics of such a long and complex race. After the binge of the South of the last editions, it will be a Giro that will not go down the Peninsula beyond Salerno (but with a magnificent Naples-Naples, fresh from the great success of 2022), which will offer a lot of Adriatic and a pinch of Tyrrhenian, which will explore everything the alpine arc from west to east with many unprecedented climbs (some very hard), which will return to the Cime di Lavaredo, one of the most beautiful climbs in the world, and will close the competitive part before the Capitoline walkway with a fascinating and terrible Friulian time trial. There is also a fleeting but not at all trivial passage in Switzerland with the uphill finish in Crans Montana. The stage includes the Cima Coppi of this Giro, the fascinating Gran San Bernardo pass that climbs to 2,469 meters.

The logbook talks about eight stages for sprinters out of the 21 total, three time trials for a total of 70.6 km, seven mountain fractions that all have uphill milestones including the final time trial of Lussari and four fractions. dedicated to partial goal hunters. Total: 51,300 meters in altitude. At first impression, it will be a challenging but not extreme Giro that winks at the big names in world cycling who can envision a double win with the Tour.

The first key stages will present the account very early: the fourth day we arrive at Lake Laceno, the seventh on the Gran Sasso. The walls of Fossombrone will be the starter for the second time trial, that of Cesena. The first stage arrives on the 13th day, from Borgofranco di Ivrea we go towards Crans Montana. Behind the apparently harmless Seregno-Bergamo there are 3,600 meters of altitude and after a rest the legendary Monte Bondone returns, which can be reached after over 5000 meters.

The dreaded "hat-trick" is that of stages 18, 19 and 20, scheduled from 25 to 27 May. It starts with the Oderzo-Val di Zoldo, continues with the most beautiful of the Dolomite stages, from Longarone to the Tre Cime di Lavaredo, crossing Campolongo, Giau and Tre Croci for 5,400 meters in altitude: no great tour can boast such landscapes. And then there is Mount Lussari, yet another very hard Friulian pearl, which will be climbed against the clock: 1,050 meters in altitude in much less than 10 km with peaks of 23-25% in the final ramps. On the evening of May 27 or the morning of Sunday 28 the caravan will fly to Rome for the final catwalk.

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