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lunedì 21 ottobre 2019

Addio catena!

Nei prossimi anni, le bici da corsa subiranno una trasformazione radicale, al punto tale che solo il concetto di due pedali e due ruote allineate rimarrà fedele ai velocipedi attuali.
Se al momento il carbonio appare il materiale più leggero, il futuro che aspetta gli amanti delle due ruote si chiamerà grafene. Il grafene è un materiale costituito da uno strato monoatomico di atomi di carbonio che consentirà di ridurre il peso del telaio delle future biciclette in modo sensibile, da 750 a meno di 400 grammi. Il regolamento internazionale, al momento, impone un peso di almeno 6.800 grammi, ma le bici da corsa del futuro potrebbero arrivare a pesare appena 5 chili. Le due ruote, oltre ad essere più leggere ed elastiche, saranno anche più robuste. Il grafene ha la resistenza meccanica del diamante e la flessibilità della plastica. Inoltre, l’adozione di alcuni strati di questo carbonio monoatomico e bidimensionale negli stampi del carbonio classico assicurerà idrorepellenza e consentirà la raccolta e la trasmissione di dati al computer di bordo.


Ad inizio 2020 vedremo in commercio le prime bici da corsa senza catena.
Potremo dire addio ai classici problemi di salto o caduta della catena per una trasmissione super fluida. La pedalata azionerà l’albero di trasmissione che provocherà il movimento di una ruota dentata anteriore e un sistema ti pignoni posteriori che supererà i 
20 rapporti.
In merito alla trasmissione, sarà commercializzata la corona ovale usata da Chris Froome, quattro volte vincitore del Tour de France, per una migliore scorrevolezza in abbinamento ad un cambio elettronico. La differenza sostanziale rispetto a una trasmissione meccanica è l’assenza di cavi in acciaio e guaine. La cambiata wireless, con un sistema di comando via wi-fi, invia un segnale elettrico alla centralina, che lo trasforma in un impulso per il motore del deragliatore, che si attiva e si sposta sul pignone desiderato.Le classiche pinze di gomma dei freni saranno solo un ricordo d’infanzia, sostituite da freni a disco che garantiranno una maggiore precisione, specialmente sul bagnato. La lubrificazione della bici sarà gestita da un computer di bordo che interverrà, con un micro serbatoio di olio sui pignoni, non appena risulterà esserci una diminuzione della loro efficienza. 
Per quanto concerne la sella e il manubrio, entrambi i componenti della bici presenteranno un meccanismo elettromagnetico per controllare in modo automatico le sollecitazioni della strada, ammortizzando al meglio ogni scossone.

In the coming years, racing bikes will undergo a radical transformation, to the point that only the concept of two pedals and two wheels aligned will remain faithful to the current velocipedes.
If at the moment carbon appears to be the lightest material, the future awaiting two-wheel lovers will be called graphene. Graphene is a material made up of a monoatomic layer of carbon atoms that will make it possible to reduce the weight of the frame of future bicycles appreciably, from 750 to less than 400 grams. The international regulation, at the moment, imposes a weight of at least 6.800 grams, but the racing bikes of the future could reach a weight of just 5 kilos. The two wheels, in addition to being lighter and more elastic, will also be more robust. Graphene has the mechanical strength of the diamond and the flexibility of plastic. Furthermore, the adoption of some layers of this monoatomic and two-dimensional carbon in classic carbon molds will ensure water repellency and allow the collection and transmission of data to the on-board computer.
At the beginning of 2020 we will see on the market the first racing bikes without chains.
We will be able to say goodbye to the classic problems of jump or fall of the chain for a super fluid transmission. Pedaling will activate the transmission shaft which will cause the movement of a front sprocket and a rear sprocket system that will exceed 20 ratios.
Regarding the transmission, the oval crown used by Chris Froome, four times winner of the Tour de France, will be marketed for better smoothness in combination with an electronic gearbox. The substantial difference with respect to a mechanical transmission is the absence of steel cables and sheaths. The wireless gearshift, with a control system via wi-fi, sends an electrical signal to the control unit, which turns it into a pulse for the derailleur motor, which is activated and moves onto the desired sprocket. The classic rubber brake calipers they will be only a childhood memory, replaced by disc brakes that will guarantee greater precision, especially in the wet. The lubrication of the bike will be managed by an on-board computer that will intervene, with a micro oil tank on the sprockets, as soon as there will be a decrease in their efficiency.
Regarding the saddle and the handlebars, both components of the bike will have an electromagnetic mechanism to automatically control the stresses on the road, cushioning any shake in the best possible way.

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