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martedì 8 gennaio 2019

Casco obbligatorio si o no?

Riportiamo di seguito un articolo uscito questa mattina  sul fattoquotidiano.it a cura di Linda Maggiori.

"Ammetto di essere tra quei ciclisti urbani che non amano troppi armamentari addosso. Il casco è una (piccola) protezione in più e va benissimo consigliarlo. Ma non è salvavita e non va reso obbligatorio. Un caschetto leggero di plastica non può arginare la strage stradale dei ciclisti investiti e uccisi perlopiù dai mezzi a motore. In compenso avrà l’effetto perverso di penalizzare gli utenti deboli (e non inquinanti) della strada, che seppur investiti e feriti, potrebbero vedersi negati i risarcimenti, con la motivazione che non avevano il casco.

L’obbligo del casco darebbe una mazzata all’uso libero e illimitato delle bici in zone urbane (compreso bike sharing) e la diminuzione delle bici porterebbe a un aumento del traffico motorizzato, con relativo incremento di incidenti (è safety in numbers, “più bici ci sono, meno incidenti avvengono tra tutti gli utenti della strada”). Anche una video-inchiesta del Guardian intitolata “Perché costringere i ciclisti a indossare il casco non salverà vite” sottolinea gli effetti negativi dell’obbligo.
La Danimarca e l’Olanda, le nazioni più ciclabili del mondo, non prevedono il casco obbligatorio per chi pedala. Nemmeno in Germania, in Belgio, in Finlandia, in Norvegia il casco è obbligatorio. Erik Sandblom, l’autore di una ricerca svedese al riguardo, sottolinea che quando gli incidenti in bici avvengono a velocità ridotte i ciclisti sono in grado di mettere le mani avanti e ripararsi la testa. Per gli urti a velocità più elevata, o contro le auto, i caschi sono superflui perché non abbastanza resistenti.

Lo studio svedese conferma anche il calo dell’uso della bicicletta tra gli scolari: i dati sulla quota di spostamenti scolastici in bicicletta mostrano una caduta dal 33% del 2006, un anno dopo l’entrata in vigore della legge, al 29% del 2012. In Italia, finora, il casco non è mai stato obbligatorio, ma periodicamente torna la fatidica ossessione: “mettiamo il casco ai ciclisti!”. Il governo del cambiamento ha presentato ben due emendamenti a riguardo alla modifica del Codice della strada. Uno d’iniziativa di deputati leghisti, che chiede l’obbligo del casco per tutti i ciclisti anche adulti. L’altro della senatrice del Movimento 5 stelle Elvira Lucia Evangelista, che chiede l’obbligo del casco solo per i minorenni. D’altro canto si vuole alzare il limite di velocità in autostrada, permettendo alle auto di lanciarsi alla folle velocità di 150km/h (con automobilisti al volante ovviamente senza casco). Due azioni insensate che hanno la stessa logica: sempre più libertà alle auto, sempre più vincoli per i ciclisti, con la velata illusione che bene o male, in qualche modo, se c’è un incidente, sono gli utenti deboli della strada che se la son cercata.

“In caso di incidente non c’è casco che tenga: si muore per ben altre lesioni e ci vorrebbe uno scafandro a prova di bomba per proteggere i bambini in bicicletta! Or bene ve lo chiedo per pietà: basta con questa storia del casco obbligatorio e dateci città sicure”, protesta Giulietta Pagliaccio, presidente della Fiab. La sicurezza si ottiene rendendo la strada più fruibile a tutti: 30km/h su tutte le strade urbane, incroci sicuri per i ciclisti (casa avanzata ai semafori), controlli della velocità più severi, priorità a pedoni e ciclisti, senso unico eccetto bici, promozione della mobilità pedonale e ciclabile e del trasporto pubblico, incentivi a chi va al lavoro in bici (legge Bike to work), limitazioni del traffico motorizzato con Ztl e/o aree pedonali in tutti i centri storici e nei pressi delle scuole.

Invece di tutto questo, il Governo sforna una norma da brivido: la Legge di stabilità 2019 (articolo 1, comma 103) obbliga i Comuni a permettere l’accesso delle auto elettriche (o ibride) nelle zone pedonali e ztl. Anche se inquinano di meno, le auto elettriche uccidono tanto quanto le auto a benzina, sottraggono spazio, deturpano il paesaggio. Lasciarle scorrazzare nelle zone pedonali è pura follia. Dopo la protesta indignata di Associazioni e Comuni,il sottosegretario ai trasporti dell’Orco fa marcia indietro e scarica la responsabilità sulla Lega."

Cosa ne pensate?
Siete d'accordo anche voi a non rendere il casco obbligatorio?




Here is an article published this morning on fattoquotidiano.it by Linda Maggiori.


"I admit that I am one of those urban cyclists who do not like too many armaments.The helmet is a (small) extra protection and it is very good to recommend it, but it is not life saving and it should not be made compulsory.A light plastic helmet can not stem the massacre road cyclists who are hit and killed mostly by motor vehicles, but it will have the perverse effect of penalizing the weak (and non-polluting) users of the road, who, although invested and injured, may be denied compensation, on the grounds that they did not have helmet.

The helmet obligation would give a free and unlimited use of the bikes in urban areas (including bike sharing) and the decrease of the bikes would lead to an increase in motorized traffic, with a relative increase in accidents (it is safety in numbers, "more bikes there are, fewer accidents occur among all road users "). Even a video-investigation by the Guardian entitled "To force cyclists to wear a helmet will not save lives" underlines the negative effects of the obligation.

Denmark and the Netherlands, the world's most bicycle-friendly countries, do not have a mandatory helmet for those who ride. In Germany, Belgium, Finland and Norway, helmets are not required. Erik Sandblom, the author of a Swedish research in this regard, emphasizes that when cycling accidents occur at low speeds, cyclists are able to put their hands forward and protect their heads. For crashes at higher speeds, or against cars, helmets are superfluous because they are not strong enough.



The Swedish study also confirms the decline in the use of cycling among school children: data on the share of school trips by bicycle show a fall from 33% in 2006, a year after the entry into force of the law, to 29% of 2012 In Italy, so far, the helmet has never been mandatory, but periodically returns the fateful obsession: "let's put the helmet on the cyclists!". The government of change has presented two amendments regarding the modification of the Highway Code. One initiative by members of the Northern League, which calls for the obligation of a helmet for all cyclists, even adults. The other by the Senator of the 5-star Movement Elvira Lucia Evangelista, who demands the obligation of a helmet only for minors. On the other hand you want to raise the speed limit on the highway, allowing cars to launch the crazy speed of 150km / h (with drivers at the wheel of course without a helmet). Two senseless actions that have the same logic: more freedom to cars, more and more restrictions for cyclists, with the veiled illusion that good or bad, in some way, if there is an accident, are the weak users of the road that if I am looking for her.

"In the event of an accident there is no helmet to keep: you die for other injuries and it would take a bomb-proof diving suit to protect children by bike! Well I ask you out of pity: enough with this history of the mandatory helmet and give us safe cities, "protests Giulietta Pagliaccio, president of the FIAB. Safety is achieved by making the road more accessible to all: 30km / h on all urban roads, safe crossings for cyclists (advanced home at traffic lights), stricter speed controls, priority for pedestrians and cyclists, one-way traffic except for bikes, promotion of pedestrian and cycle mobility and public transport, incentives for those who go to work by bike (Bike to work law), limitations of motorized traffic with ZTL and / or pedestrian areas in all the historic centers and near schools.

Instead of all this, the Government produces a shivering norm: the Law of Stability 2019 (article 1, paragraph 103) obliges the Municipalities to allow the access of electric cars (or hybrids) in the pedestrian and ztl areas. Even if they pollute less, electric cars kill as much as petrol cars, take away space, disfigure the landscape. Leaving them in the pedestrian areas is madness. After the outrageous protest of Associations and Municipalities, the Under-Secretary for Transportation of the Orco backtracks and discharges the responsibility on the League. "


What do you think?

Do you also agree not to make the helmet mandatory?




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